Chirone

Di Marco Frosali

STORICO - Chirone, misterioso giullare di corte, Michele Scoto e Piero Delle Vigne, devono risolvere un crimine che potrebbe nascondere un intrigo ai danni del loro imperatore, Federico II Hohenstaufen.

E' il 1231 e Federico II Hohenstaufenha raccolto presso il castello di Melfi un gruppo di giuristi e intellettuali, per mettere a punto le ""Liber Augustalis"", le innovative leggi del Regno di Sicilia. Approfittando della confusione che in quel periodo caratterizza la corte, viene commesso un omicidio apparentemente senza senso. In realtà il crimine potrebbe nascondere un intrigo, orchestrato dai nemici della corona, per far cadere la casata di Svevia giocando con il sottile filo della diplomazia. L'imperatorerischia pesanti ripercussioni nel fragile equilibrio delle alleanze. Ad aiutarlo ci sono alcuni illustri studiosi al suo servizio, come Piero Delle Vigne, Michele Scoto e Chirone, un misterioso individuo con un passato avventuroso e di schiavitù, che approfittando del suo ruolo di giullare di corte, si occupa della sicurezza dell'imperatore, utilizzando le conoscenze accumulate nel suo pellegrinare tra l'Europa e l'Asia.

Marco Frosalivive a Empoli ma è nato a Vinci nel 1973. Diplomato ragioniere è appassionato di narrativa, fumetti,saggisticae storia;scrive articoli per "SCLS Magazine" (fanzine dedicata al personaggio di "Zagor") eper il suo blog (http://marcofrosali.blogspot.it/). Negli ultimi anni ha pubblicato storie brevi per alcune antologie diDelos Book.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 6 mag 2014
• ISBN: 9788867753123

Anteprima del libro

a cura di Franco Forte

Chirone

di Marco Frosali

1.0 maggio 2014

ISBN versione ePub: 9788867753123

© 2014 Marco Frosali

Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0 maggio 2014

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Indice

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Marco Frosali

Chirone

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

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Marco Frosali

Marco Frosalivive a Empoli ma è nato a Vinci nel 1973. Diplomato ragioniere è appassionato di narrativa, fumetti,saggisticae storia;scrive articoli per SCLS Magazine (fanzine dedicata al personaggio di Zagor) eper il suo blog (http://marcofrosali.blogspot.it/). Negli ultimi anni ha pubblicato storie brevi per alcune antologie diDelos Book.

1

La tragedia si era conclusa.

Con ossequioso inchino l'attore ringraziò la facoltosa platea, ostentando la sua maschera di porcellana bianca ed esibendola a braccio teso verso il pubblico, come se fosse un protagonista.

In quel momento un giullare poteva ricevere gloria oppure disdoro, o trovarsi anche a passare per la forca, ma non in quel luogo dove prevalevano l'etica e la ragione.

Un discreto rumoreggiare di applausi fuori tempo e qualche chiacchiericcio, accolse l'uscita di scena di Chirone, il primo giullare di corte. Retrocesse di alcuni metri infiocchettando il suo passaggio di inchini, senza mai dare le spalle al pubblico. Raggiunse un angolo buio della stanza del trono e si appoggiò con le braccia giunte a una delle possenti colonne. L'oscurità rendeva spettrale il trucco che aveva dipinto in volto. I suoi occhi guizzavano tra i presenti, non solo per la sua innata curiosità; uno dei compiti che da alcuni anni si era guadagnato di svolgere, consisteva nell'osservare fatti rilevanti o persone sospette che fossero presenti ai ricevimenti, quindi informare il capitano della Guardia Saracena.

Ammirava l'imperatore Federico II di Hohenstaufen per la sua capacità di comunicare indifferentemente, col più nobile o umile dei presenti. Nell'area del trono, a destreggiarsi tra inchini e salamelecchi, si muovevano un po’ impacciati anche Piero Delle Vigne, notaio e giurista, con Michele Scoto, scozzese di nascita, medico, matematico e astrologo dell’imperatore; a detta di qualcuno anche negromante. In quelle tre persone aveva incontrato una famiglia.

Insieme condividevano interessi, momenti di studio, oppure problemi.

L'arsura di quell'agosto del 1231 non dava scampo. Dalle finestre erano stati tolti alcuni dei grandi vetri dai temi colorati, perché il riscontro dell'aria desse refrigerio. Il fresco rifocillante della sera rendeva più appetibile la tavola imbandita, posizionata in lunghezza davanti al trono.

Come di consueto l'eterogenea platea di visitatori richiedeva un menù che accontentasse tutte le culture presenti. Così l'ottimo vino siciliano accompagnava piatti di zuppa di porri con pasta di semola pugliese, couscous con verdure e pesce condito alla maniera araba, carni arricchite con salse francesi. Gli inservienti indossavano i loro abiti migliori e sfilavano dalla tavola alle cucine come formiche. Ai lati altri servi e ancelle aspettavano di essere chiamati, per soddisfare i bisogni degli invitati. All'estremità opposta della stanza, seduti a un tavolo a sé, erano raccolti gli ospiti fissi della corte e quelli di minor riguardo.