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La Formula del Caos
La Formula del Caos
La Formula del Caos
E-book410 pagine5 ore

La Formula del Caos

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Info su questo ebook

Jaxon Hampton potrà mai amare la Regina della Luna abbastanza da salvare la Terra?

Se Zeth, il servitore dei suoi nemici i Giganti d'Ombra, sconfigge Jaxon in battaglia i Giganti sguinzaglieranno il caos sulla Terra e distruggeranno l'umanità.

Ogni notte, Jaxon fa vividi sogni ricorrenti, nei quali, 10000 anni prima, scorta una bellissima donna attraverso molti pericoli, fino alla cima di uno scoglio sul Nilo.

Com'è possibile che la figlia del suo capo faccia gli stessi sogni? E perché un uomo strano ipnotizza Jaxon perché porti la ragazza su un promontorio sul fiume Mississippi, con la prossima luna piena?

Jaxon lavora come operatore capo per una piccola compagnia di gestione del denaro. Il suo capo gli dice di aver inventato un sistema di scambi a prova di bomba, e la chiama la Formula del Caos. Il suo account di prova è tremendamente in positivo. Troppo.

 Jaxon non riesce a crederci. Il mercato azionario è il risultato di una curva casuale. Forse non una distribuzione assolutamente normale, ma impredicibile.

Ma questa abilità del suo capo di predire i risultati dei mercati azionari costituisce solo un segno della realtà impazzita.

Cosa spinge Jaxon a passare le sue serate a guardare la luna, fino al punto da costringere la sua ragazza a lasciarlo?

Ogni notte, sogna di brandire una spada di bronzo, decimila anni indietro nel passato, alla foce del Nilo, molto prima che venissero costruite le piramidi. Combatte come soldato per il re di un impero in espansione. Gli altri soldati lo chiamano Mietitore di Sangue.

Una notte, il re gli ordina di portare una giovane donna verso la sorgente del fiume, in sacrificio.

Una donna stranamente bella, nonostante la pelle bianca, gli occhi blu e i capelli d'oro.

Deve viaggiare fino ai promontori sul Nilo, protetta solo da Jaxon - contro animali feroci, selvaggi, e contadini superstiziosi.

Jaxon non capisce perché il sacrificio abbia luogo così lontano dai templi, ma deve obbedire al re. Immagina che un facoltoso mercante voglia sacrificare una ex-amante per ottenere meriti con gli dèi, invece di venderla a un bordello.

Quando rivela la propria vera identità di Regina della Luna, lui non ci crede... finché non incontra i suoi antichi nemici, i Giganti d'Ombra.

Come e perché la figlia del suo capo, Laura Ewing, sogna la stessa storia, ma dalla parte della donna?

E come possono, lui e Laura, usare la Formula del Caos per vincere più di cinquecento dollari al tavolo del Mini-Bac al Lumiere Place?

Perché Mr. bin Hasad, il piccolo straniero elegante, continua a far visita a Jaxon al lavoro, anche se non apre un conto? E perché Jaxon non riesce a ricordare di cosa parlano?

Come ha fatto Keith, il fratello di Jaxon, a comprare il più malvagio libro al mondo da Ken, il rifugiato zingaro bosniaco che gestisce la più grande libreria dell'occulto del Nuovo Mondo, quando Keith sostiene di aver smesso di spacciare?

Perché qualcuno che si fa chiamare Zeth uccide delle giovani donne e raccoglie il loro sangue in una bacinella di cristallo, per avere e mandare messaggi ai Giganti d'Ombra?

La storia di Mietitore di sangue arriva alla sua conclusione in cima a un precipizio sul Nilo.

La storia d Jaxon raggiunge la sua fine in cima a un promontorio sul Mississippi.

Chi vive? Chi muore?

I Giganti d'Ombra riescono a sopraffare la vita sulla Terra con caos e distruzione?

Per scoprirlo, scaricate ora La Formula del Caos.

LinguaItaliano
Data di uscita22 nov 2016
ISBN9781507156766
La Formula del Caos

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    Anteprima del libro

    La Formula del Caos - Richard Stooker

    La Formula del Caos

    Richard Stooker

    Contenuti

    Dal più malvagio libro al mondo

    Prologo

    Capitolo Uno

    Capitolo Due

    Capitolo Tre

    Capitolo Quattro

    Sogno Neolitico 1

    Capitolo Cinque

    Capitolo Sei

    Capitolo Sette

    Sogno Neolitico 2

    Capitolo Otto

    Capitolo Nove

    Capitolo Dieci

    Sogno Neolitico 3

    Capitolo Undici

    Sogno Neolitico 4

    Capitolo Dodici

    Sogno Neolitico 5

    Capitolo Tredici

    Capitolo Quattordici

    Capitolo Quindici

    Sogno Neolitico 6

    Capitolo Sedici

    Capitolo Diciassette

    Sogno Neolitico 7

    Capitolo Diciotto

    Capitolo Diciannove

    Sogno Neolitico 8

    Capitolo Venti

    Sogno Neolitico 9

    Capitolo Ventuno

    Sogno Neolitico 10

    Capitolo Ventidue

    Capitolo Ventitré

    Sogno Neolitico 11

    Capitolo Ventiquattro

    Sogno Neolitico 12

    Capitolo Venticinque

    Capitolo Ventisei

    Capitolo Ventisette

    Capitolo Ventotto

    Sogno Neolitico 13

    Capitolo Ventinove

    Capitolo Trenta

    Capitolo Trentuno

    Capitolo Trentadue

    Capitolo Trentatré

    Capitolo Trentaquattro

    Sogno Neolitico 14

    Capitolo Trentacinque

    Capitolo Trentasei

    Capitolo Trentasette

    Capitolo Trentotto

    Capitolo Trentanove

    Capitolo Quaranta

    Capitolo Quarantuno

    Sogno Neolitico 15

    Capitolo Quarantadue

    Capitolo Quarantatré

    Capitolo Quarantaquattro

    Sogno Neolitico 16

    Capitolo Quarantacinque

    Sogno Neolitico 17

    Capitolo Quarantasei

    Capitolo Quarantasette

    Sogno Neolitico 18

    Capitolo Quarantotto

    Capitolo Quarantanove

    Capitolo Cinquanta

    Sogno Neolitico 19

    Capitolo Cinquantuno

    Capitolo Cinquantadue

    Sogno Neolitico 20

    Capitolo Cinquantatré

    Capitolo Cinquantaquattro

    Capitolo Cinquantacinque

    Capitolo Cinquantasei

    Capitolo Cinquantasette

    Sogno Neolitico 21

    Capitolo Cinquantotto

    Sogno Neolitico 22

    Capitolo Cinquantanove

    Capitolo Sessanta

    Sogno Neolitico 23

    Capitolo Sessantuno

    Capitolo Sessantadue

    Sogno Neolitico 24

    Capitolo Sessantatré

    Capitolo Sessantaquattro

    Capitolo Sessantacinque

    Capitolo Sessantasei

    Capitolo Sessantasette

    Capitolo Sessantotto

    Capitolo Sessantanove

    Capitolo Settanta

    Capitolo Settantuno

    Capitolo Settantadue

    Capitolo Settantatré

    Capitolo Settantaquattro

    Epilogo

    Epilogo Sogno Neolitico

    Postfazione dell’Autore

    La Formula del Caos

    Dal più malvagio libro al mondo

    "In principio, le stelle si ritirarono dall’Abisso del Terrore.

    "Dopo che il Re degli Dèi dell’Arcobaleno ebbe spruzzato il suo seme per far nascere la vita sulla Terra, i Giganti d’Ombra attaccarono con ghiaccio e neve.

    "Perciò, il Re appese la Luna nel firmamento e mise al comando la sua amata figlia più giovane, incaricandola di proteggere la Terra dal male dei Giganti d’Ombra.

    "In cambio, i Giganti d’Ombra chiesero alla Morte un sacrificio.

    "Da quel momento innanzi, ogni diecimila anni, la Regina della Luna deve discendere sulla Terra come donna mortale. Nella regione più grande della Terra, e nel punto più alto sul suo fiume più lungo, deve sottoporsi ad un rituale di venerazione prima di tornare alla Luna.

    "Prima che il rituale sia completato, vive – e quindi potrebbe morire – come ogni mortale, dando così la possibilità ai Giganti d’Ombra di distruggere la vita sulla Terra. Perché aborrono tutte le creature che si riproducono, e divorano, e cercano vita e gloria maggiori.

    "Il Re degli Dèi dell’Arcobaleno ha proclamato che, al suo posto, quando la Regina della Luna compie il suo viaggio sulla Terra in forma mortale, manderà un campione umano a difenderla.

    Colui che ricerca il Male Definitivo, deve ricercare i servigi dei Giganti d’Ombra, in quanto loro soli posseggono il potere per Distruggere Tutto.

    –– Da I Rituali Neri Segreti dei Giganti d’Ombra: Misteri Soppressi del Neolitico, di Padre Otto v Wolff

    Prologo

    Dopo che ti avrò uccisa, disse Zeth, rivolto alla ragazza legata ad una quercia con del nastro adesivo, porta il mio messaggio ai Giganti d’Ombra sul lato opposto della luna.

    Zeth si accovacciò sul terreno freddo, roccioso e coperto di foglie, davanti alla ragazza, sentendo l’odore secco e stantio dell’autunno. Di quei boschi dell’Illinois che si preparano alla temporanea morte dell’inverno.

    Solo che la primavera non sarebbe mai arrivata.

    In lontananza, il rombo irregolare di un pick-up che cambiava marcia, in salita. In questo periodo dell’anno, vicino al Giorno del Ringraziamento, poche foglie restavano su querce, betulle e olmi, non abbastanza da assorbire suoni e luce. Per questo aveva spento la torcia, dopo aver legato la ragazza.

    E per questo si era accovacciato con un albero alle proprie spalle, così la luce della luna piena non lo avrebbe raggiunto. I grossi pezzi di corteccia erano una bella sensazione, contro la schiena che gli prudeva per il sudore.

    Ricordandosi il sapore della sua passera, Zeth si leccò le labbra.

    Le palpebre della ragazza, in ombra tra il nastro grigio sulla bocca e la fronte, tremavano freneticamente. Gorgogliò, cercando di urlare nonostante il bavaglio.

    Donne. Legatele ad un albero, e ancora non vi daranno ascolto.

    Zeth alzò la mano. La schiaffeggiò, non abbastanza forte da farle male, solo un colpetto. Ascolta, disse. O la prossima volta sarà molto più forte. È importante. Non ti uccido per divertimento. Fa’ un respiro profondo.

    Le narici della ragazza si allargarono. Trasse un respiro profondo e tremante, e sembrò calmarsi.

    Grazie, disse Zeth. Possano gli Dèi del Cielo benedirti. So che non sei al corrente di queste cose, probabilmente vai in una chiesta cristiana. Quindi ascolta e basta, ok? Fa’ di sì con la testa.

    Nonostante il freddo, si asciugò il sudore dalla fronte. Aveva appena finito di scavarle la fossa. Era la parte più difficile, perché aveva scavato in profondità, così nessun animale o cacciatore avrebbe potuto notarla. Si era liberato di quella faccenda per prima.

    Dopo che il tuo spirito avrà lasciato il corpo, le disse, salirà al cielo, diretto al Ponte dell’Arcobaleno verso il Paradiso. Chiamala pure una palla di luce, se hai sentito queste storie di esperienze vicine alla morte. Ma, prima di arrivarci, devi superare la luna. Indicò alle proprie spalle, dove la luna piena, alta e luminosa, brillava in cielo. La vedi?

    La ragazza annuì.

    I Giganti d’Ombra vivono dall’altro lato, quello oscuro. Capito?

    I suoi occhi gli dissero che non capiva.

    Guarda, disse, cercando di restare paziente. Non era colpa della ragazza. A differenza sua, non aveva studiato quelle cose per anni. L’universo non è fatto come dice il Cristianesimo. È una religione per perdenti. È per questo che il mondo sta andando a scatafascio.

    Zeth si alzò e si stiracchiò. Gli dolevano il braccio, la spalla e i muscoli della schiena, ma lei doveva capire, così non avrebbe confuso il messaggio per i Giganti d’Ombra.

    Quindi devo riportare un’era di uomini, veri uomini – guerrieri, disse Zeth, percependo la passione nella propria voce. Deporre questi monoteisti che corrono dietro alle sottane, e riportare il dominio del potere. La Morte. Ed è quasi giunto il momento.

    Zeth fece una pausa. Dietro di lui, le foglie secche scricchiolarono quando qualcosa vi passò attraverso. Forse un coniglio che fuggiva da una volpe. Forza, signora Volpe. Mangia la preda che ti sei guadagnata con la tua forza e la tua astuzia superiori. I forti meritano di nutrirsi dei deboli.

    Zeth si avvicinò. Abbassò la voce in un sussurro, cosicché la ragazza sentì il suo respiro nell’orecchio. È quasi ora che la Regina della Luna torni sulla Terra. Ha passato diecimila anni lassù a combattere i Giganti d’Ombra, avanti e indietro, ogni mese – da luna nuova a luna piena e viceversa.

    La ragazza capiva? Con solo la luna e la luce delle stelle a fare da illuminazione, non poteva esserne certo. Diede una pacca al coltello Kabar nel fodero che gli pendeva dalla cintura. Presto, ci sarebbe stato il suo battesimo di sangue. Prima, però, la ragazza doveva capire l’importanza di questa missione. Con pazienza – non aveva mai sentito la verità, prima.

    Quando la Regina della Luna ritorna, può essere uccisa, disse Zeth. Come ogni altra donna. E accade solo ogni diecimila anni. L’ultima volta, gli esseri umani avevano a malapena delle fattorie. Così come può essere uccisa, può essere chiavata. Capisci, ora?

    No, certo che no.

    Ci sono più dèi che Jehovah o Allah, le disse. E Wotan è il re di tutti loro. Ecco perché quando ti ho scopata nel furgone mi sono preso il mio tempo. Facevo pratica di Tantra. È la magia sessuale per risvegliare l’energia Kundalini. Il sesto chakra è l’Occhio di Wotan. Quando lo aprirò, realizzerò la mia divinità ariana. Sarò tutt’uno con Wotan.

    Aveva parlato troppo in fretta, saltando da una cosa all’altra.

    Quando verrà, la troverò, disse Zeth. Mi sbatterò la Regina della Luna col sesso tantrico finché il mio potere Kundalini non mi aprirà l’Occhio di Wotan, e allora sarò un dio, un superuomo che nemmeno Nietzche immaginava.

    Si fermò per prendere fiato. E sai che succede, poi? La uccido. Le taglio la gola e la prosciugo del suo sangue, come farò a te tra un attimo. E poi – indovina?

    Con gli occhi spalancati e terrorizzata, la ragazza scosse la testa per quanto le permetteva il nastro adesivo avvolto intorno all’albero.

    Poi la luna cade sulla Terra e i Giganti d’Ombra s’impadroniscono del mondo, portando un’era gloriosa di Ghiaccio e Morte.

    Zeth arretrò e rise. Quindi, di’ ai Giganti d’Ombra, le disse, scuotendole le spalle. Digli che Zeth è il loro servo. Digli che ho letto le antiche leggende. Digli che la Regina della Luna sta venendo per il sacrificio. Digli che la ucciderò per loro. Devono solo guidarmi. Digli di aiutarmi a trovarla, così posso ucciderla. Lei e il suo campione. Avrà un uomo che combatterà per lei i suoi nemici. Lo giuro davanti agli Dèi dell’Arcobaleno.

    Zeth estrasse il Kabar. Ne saggiò il filo col pollice, sanguinando prima di rendersi conto di essersi tagliato. Si leccò la ferita, assaggiandone il rame liquido. Non voleva lasciarsi dietro DNA.

    Poggiò il filo della lama contro la gola della ragazza. Un taglio rapido e profondo – da dietro, così il getto di sangue non avrebbe toccato né lui né i suoi vestiti – e lei sarebbe morta dissanguata in pochi attimi, come un maiale sgozzato. Le avrebbe inciso qualche runa magica nella pelle. Poi un’unica spinta con lo stivale e sarebbe finita nella fossa che le aveva scavato.

    Veloce e indolore.

    Non apprezzava quanto fosse fortunata. Alcuni riti magici richiedevano l’energia di vittime torturate. Ma tutto quello che voleva da lei era che recapitasse un semplice messaggio, come un telegramma.

    Quindi ebbe pietà.

    Di’ ai Giganti d’Ombra che sono il loro servo, le disse. Io, Zeth. Proclamo il nome. Digli di aiutarmi a sconfiggere il campione della Regina della Luna, così posso ucciderla per loro, e diventare uno degli Aesir, un vero dio. Un tiranno immortale.

    Capitolo Uno

    Nell’ufficio della fondatrice, proprietaria e presidente della Archway Capital Management, Clementina Ewing, la loro versione brevettata del software TradeStation era aperta su uno schermo Dell.

    Jaxon Hampton, operatore capo della Archway, in piedi dietro al suo capo, fischiò quando vide il grafico bimestrale dell’account sperimentale sullo schermo 24 pollici. Qualcuno doveva aver acceso l’aria condizionata nonostante la stagione, perché gli sì congelò lo stomaco.

    Collassò sulla sedia ergonomica grigia, stringendosi il torso.

    Qualcosa puzzava, e non era il tacchino del Ringraziamento di sua madre, del quale sentiva ancora il sapore.

    A meno che Clementina non stesse cercando di farlo passare per un pollo, ma non credeva nemmeno a quello. Era sempre stata molto più che onesta e diretta, con lui. Le doveva più di quanto potesse mai ripagarla.

    Il grafico di TradeStation mostrava profitti netti in verde.

    Il grafico dell’account sperimentale era quasi tutto verde.

    Impossibili, enormi profitti. Incredibilmente enormi. Profitti al di là di ogni ragione. Profitti che sembravano il desiderio accordato da un genio nella lampada.

    Profitti a cui Jaxon non riusciva a credere.

    Ne sei impressionato, ragazzino bianco? disse Clementina.

    Vuoi comprare e vendere Warren Buffett, va bene, facciamolo, disse Jaxon. Ma non chiedermi di credere a del voodoo nella compravendita di azioni.

    Questo sistema funziona. Non è abbastanza? disse Clementina.

    È una prova?

    Le probabilità di vincere così tanto con compravendite a casaccio sono più di dieci milioni a uno, Clementina disse a Jaxon.

    Lui la guardò, ricordando lo shock che aveva provato quando l’aveva conosciuta. Non perché fosse una donna afroamericana che apriva la porta in una magione di Litzsinger a Ladue – poteva essere una cameriera. O la moglie di qualche star del baseball, del football o del rap. Ma gli diede una mancia di dieci dollari. Quelle erano rare, e ne si faceva tesoro.

    Forse, vedendo la sorpresa nei suoi occhi, prima di chiudere la porta, gli disse Sono cresciuta vicino al Pizza Store, all’angolo di Alimentor, se sai dov’è.

    Certo che sapeva dov’era Alimentor Street. Quello che voleva scoprire era come fosse arrivata, dai bassifondi che i fattorini del Pizza Store chiamavano Il Cappuccio, ad una casa a Ladue.

    Mrs. Ruth Schnitzle ha vinto il montepremi della Lotteria Powerball, la settimana scorsa, disse Jaxon. Settantatré anni, lavorava in una fabbrica tessile. Riesci a crederci, che ha battuto le probabilità di centosettantacinque milioni a uno? Andiamo a chiederle qual è il suo segreto.

    Clementina strinse gli occhi. Ti diverte farmi saltare i nervi, studentello?

    Jaxon trasse un respiro profondo e cercò di riorganizzare i pensieri. Non era facile, quando non riusciva a capire la paura e il subbuglio che gli sconvolgevano lo stomaco.

    Amava Clementina come mentore. Dove sarebbe stato, ora, senza di lei? Forse schiavizzato in un cubicolo aziendale. Forse ancora a portare pizze, nonostante la laurea.

    La Archway gestiva milioni di dollari per i suoi clienti, e lo faceva ai più alti standard professionali. Clementina non gli aveva mai chiesto di fare nulla di losco o che non portasse i migliori interessi finanziari ai clienti.

    Quindi, come poteva chiedergli di credere a due mesi di scambi col 90% di profitto?

    Jaxon poteva solo scuotere la testa.

    Non credi che una donna nera possa capire i mercati finanziari prima di ogni altro?

    Non credo che qualcuno possa predirli, disse Jaxon.

    Cosa pensi? Che abbia falsificato i dati? O che li abbia manipolati?

    Fammi capire, disse Jaxon. Stai cercando di capire qual è l’ordine dietro il caos dei mercati finanziari?

    Il sistema esatto è ancora in via di sviluppo. Pensavo volessi vedere a cosa sto lavorando.

    Siamo gestori di denaro legittimi ed etici.

    Che corrono rischi con i soldi dei clienti, disse Clementina.

    Ma solo rischi calcolati, con una redditività del capitale investito che paga per questi rischi.

    Ti aggrappi all’Ipotesi dei Mercati Efficienti come se fosse la tetta di tua madre.

    L’idea era che il mercato non potesse essere battuto, sul lungo periodo. Molti operatori vecchia scuola odiavano l’idea, e continuavano a sostenere di poterlo fare.

    Gestori moderni come Clementina – pensò Jaxon – trovavano modi legittimi per girarci intorno.

    Legittimi, non magici.

    Mantenne la voce calma e pacata, anche se voleva urlare. Non efficiente – solo impredicibile.

    Anche se i mercati salgono e scendono in maniera estrema molto più spesso di quanto la curva normale sostenga dovrebbero?

    Cosa che sfruttiamo comprando a poco le azioni dei LEAPS. Quella è la nostra furbizia.

    Clementina fece una pausa per respirare a fondo, come se si preparasse a dire quel che voleva dire. C’è un ordine fondamentale alla realtà.

    Certo – Dio. Ti ha dato questa formula?

    Forse.

    Jaxon la fissò, ma Clementina non sorrideva, lo fissava di rimando, sfidandolo a contraddirla.

    Per la prima volta da quand’ebbe il coraggio di chiederle, quando le portò la pizza, come avesse fatto ad arricchirsi, e lei gli dicesse che corsi seguire al college prima che di assumerlo dopo la laurea, Jaxon iniziò a dubitare della sua sanità mentale.

    Questa è la storia, continuò lei. Il caos degli affari e di tutti gli eventi collegati – cioè tutto sia in natura che nella società – influenza i prezzi di mercato, ma alla fine tutte le possibilità si riducono ad uno o all’altro prezzo.

    Fuori, uno degli altri operatori urlò di gioia. Doveva aver venduto ottenendo un grosso profitto. La sedia ergonomica di Jaxon sembrava dura come il marmo.

    Che è mutevole, disse Jaxon.

    Così questo sistema predice il risultato del caos in termini di prezzo di mercato.

    Non ci credeva. Perché il suo capo così intelligente, una multimilionaria che si era fatta da sola, era impazzita così all’improvviso?

    Clementina continuò. È un po’ come la relazione tra i quanti e la fisica di Newton. A livello subatomico, nessuno può determinare la precisa posizione di nessun elettrone. Ma mettili tutti insieme in atomi e molecole, e le Tre Leggi del Moto diventano applicabili. Con risultati predicibili. Le equazioni si trovano in ogni libro di fisica del primo anno.

    A Jaxon girava la testa. Quindi sostieni che Dio ti ha resa il Newton dei mercati finanziari?

    Se vuoi metterla in questi termini. Io la chiamo la Formula del Caos.

    Jaxon non sentiva aria provenire dalle ventole dei condizionatori, ma la stanza gli sembrava fredda come la cella frigorifera del Pizza Store. Sai come mi sento, riguardo le persone che usano poteri sovrannaturali per diventare ricchi.

    Clementina si appoggiò allo schienale della sedia e poggiò il mento sulle dita. Sto ragionando ancora molto sulla Formula del Caos.

    Jaxon si alzò. Farei meglio a tornare alla mia stazione. Non ho una linea diretta con l’Intelligenza Universale, ma faccio del mio meglio per te.

    Lo apprezzo, disse Clementina. E... Jaxon?

    Sì?

    Tra qualche settimana mia figlia torna a casa per le vacanze di Natale.

    Laura deve essere una signorina, adesso.

    Dice che non esce con nessuno perché è troppo impegnata a studiare. Non sono certa di crederle, ma darò una piccola festa con vini e formaggi per lei. È di mercoledì. Mi farebbe piacere se tu e Angelique partecipaste.

    Non oso parlare per Angelique finché non ne avrò discusso con lei, ma io ci sarò sicuramente.

    Ottimo. Forse ordinerò qualche pizza in nome dei vecchi tempi.

    Finché non devo portarle io.

    Grazie alla Formula del Caos, posso permettermi di mandare Laura allo Stephens College e di dare ancora 10 dollari di mancia al fattorino.

    Jaxon si fermò alla porta. Un’ultima cosa.

    Sì?

    Se la tua formula del Caos funziona, faresti meglio ad assumere delle guardie del corpo.

    Cosa?

    Pensa a quanta gente sarebbe felice di ammazzarti per quella formula.

    Capitolo Due

    Jaxon Hampton parcheggiò la sua BMW nera accanto alla carrozza dormitorio, ‘andandosi a schiantare’ contro il Trainwreck Saloon. Spense il motore, e la risata del conduttore radiofonico cessò a metà.

    Non fare la predica a Keith. È una cosa che odia...

    A meno che qualche occultista stramboide sostenga di avere una risposta rapida e magica per avere soldi e potere. Quelli li ascolta.

    Manchester Road, piena di auto nell’ora di punta, al crepuscolo, gli era così familiare che Jaxon voleva tornare in macchina e guidare fino al suo appartamento di Chesterfield per sfuggirvi.

    C’era sempre qualche coglione con i fari spenti, o qualcun altro con gli abbaglianti accesi. Clacson e freni che stridevano.

    Lì, un puntale di Pizza Store su un antiquato pick-up verde diretto ad est, il segnale di plastica rossa, bianca e blu illuminato dalla piccola lampadina da 12 volt all’interno.

    Jaxon quasi salutò con la mano, poi si ricordò di non conoscere gli attuali fattorini.

    Jaxon ricordò la conversazione bizzarra che aveva avuto nel pomeriggio con il suo capo. Nutriva grande rispetto e ammirazione per Clementina Ewing. E le doveva molto.

    Lei gli aveva insegnato come funzionava il commercio nel mondo reale, basandosi fatti, numeri e la psicologia degli altri partecipanti ai mercati, non su fantasie. Non su speranze. Di certo, non su un sistema datole da Dio.

    La possibilità che Clementina stesse perdendo la testa era troppo allarmante per poterci anche solo pensare, quindi si concentrò su suo fratello.

    Anche Keith era un argomento allarmante, ma non nuovo.

    Suo fratello minore aveva scelto di incontrarlo al Trainwreck perché, visto che la casa dei loro genitori era Wingate, a poca distanza, era sicuro, o perché era una metafora sulla vita di Keith?

    Controllò l’orologio. Era presto. Poco traffico in direzione sud, sulla Brentwood, stasera.

    Quando Keith arrivò, si strinsero la mano come vecchi amici.

    Keith strinse le dita e girò la mano come una di quelle strette da hippie neri di una volta. Dopo magari avrebbe anche voluto una cartina da Jaxon.

    Yo, fratellone!

    Ehi, fratellino, replicò Jaxon.

    Quanti anni avevano, quando l’avevano inventato? Erano ancora alle elementari?

    A Keith non piaceva, ma Jaxon non poteva fare a meno di squadrarlo, cercando dei segnali.

    Da ragazzo, Keith aveva avuto un volto da bambino che le donne amavano e i ragazzi invidiavano. Alle superiori, Jaxon non riusciva a capire come mai così tante ragazze chiamassero Keith mentre lui faticava a trovarsene una.

    Per quanto Jaxon fosse in grado di dire, Keith aveva ancora un bell’aspetto, ma non era più una calamita per le pollastre. La metanfetamina si era mangiata la somiglianza con Justin Bieber, quindi non aveva più il fascino dell’innocentino.

    Anche i mesi passati a vivere con una fidanzata quarantenne, paranoica, schizofrenica, bipolare, disabile, che prendeva il sussidio e minacciava di suicidarsi ogni volta che lui usciva di casa senza di lei. Ma che sosteneva di essere una potente strega pagana.

    Per non menzionare le ferite dovute all’aver distrutto la macchina contro il Nacho Mama, guidando ubriaco.

    E i sei mesi nella prigione di St. Louis.

    Ma Keith non sembrava sotto l’influsso di stupefacenti, in quel momento.

    Hai un bell’aspetto, Keith, disse, mentre si sedevano a tavola. L’aria sapeva di lucido per il legno, grasso e birra. Ti alleni ancora? Hai le spalle più larghe. Fai ancora il programma intero?

    Puoi scommetterci, disse Keith. Corsa a scatti, pesi, yoga, pilates.

    Ogni giorno?

    Alterno la corsa a scatti e la ginnastica calistenica, e lo yoga e il pilates. Un giorno di pausa – la domenica, perché è più comoda.

    Prendi ancora lezioni di karate?

    Kung fu. Impari a vincere i combattimenti, non a prendere cinture colorate.

    Jaxon scosse la testa. Io vado a correre qualche sera a settimana. Vorrei avere il tempo di tenermi in forma.

    Rallegrati, disse Keith. Hai avuto quello che volevi – i soldi.

    Una cameriera carina con una risata gorgogliante li interruppe. Ordinarono entrambi un Burger del Frenatore con sottiletta e una Bud Light. Un dollaro di sconto perché era l’Happy Hour.

    Jaxon disse, Domenica scorsa io e Angelique siamo andati in macchina dall’altro lato del fiume.

    Sì?

    Abbiamo risalito River Road fino a Grafton per vedere le foglie che cambiano colore sui promontori, sai. Ora però si dovrebbero chiamare la Strada Panoramica dell’Incontro dei Fiumi.

    Mi piace l’Illinois, disse Keith. Fattorie e boschi. Non ti rendi conto di essere vicino a una città importante.

    St. Louis non è più così importante, disse Jaxon. Comunque, sulla via del ritorno ci siamo fermati ad Alton a mangiare al Tony’s Bar, appena fuori dal ristorante...

    Vi siete fermati all’Alton Belle? chiese Keith.

    I casinò sono macchine mangiasoldi.

    Ti sto solo prendendo in giro, Jaxon, perché il tuo stipendio viene dal più grande casinò del mondo. E se qualcuno trovasse il modo di controllarlo?

    Non credo, disse Jaxon. Aveva spiegato a Keith le basi della statistica e della probabilità altre volte, ma suo fratello non voleva ascoltare.

    Allora, com’erano i ravioli da Tony?

    Ogni birra veniva da un microbirrificio. Non ho potuto ordinare una Bud per nessun motivo. Ho bevuto del Piscio d’Alce.

    Che probabilmente aveva anche quel sapore, vero? Quindi, stai ancora con Angelique? Sono contento. È proprio il tuo tipo – ricca.

    È un praticante avvocato in uno studio importante, e sta ancora facendo la sua scalata, disse Jaxon.

    Stai aspettando che diventi socia dello studio, prima di sposarla, o di fare il tuo primo miliardo?

    I loro enormi Burger del Frenatore arrivarono, e smisero entrambi di parlare abbastanza a lungo da iniziare a mangiare.

    Quando era con Angelique, Jaxon doveva mangiare quello che lei chiamava cibo salutare, quindi ora si gustò la carne di manzo fritta.

    Ma doveva continuare a scavare. Alla fine, chiese Fai ancora meditazione?

    Keith annuì. Hai ragione, fratellone. Mi aiuta a stare lontano dalla droga.

    Come paghi l’affitto?

    Stai chiedendo troppo, Jaxon. Lascia stare.

    Non posso. Papà mi ha chiesto di chiedertelo. È preoccupato. Mamma pensa che i soldi appaiano perché papà esce di casa e torna nove ore dopo. Papà sa che devi lavorare per averli.

    Non sto spacciando, se è questo che pensate.

    Una preoccupazione in meno.

    Aiuto molto Ken.

    Un’altra preoccupazione confermata.

    Perché non fa un incantesimo, così appaiono dei folletti che spolverano i libri e li tengono in ordine sulle mensole? disse Jaxon.

    È più facile pagare il minimo sindacale.

    Per abbastanza ore da pagarci l’affitto mentre ti alleni così tanto?

    Keith scrollò le spalle.

    A Jaxon qualcosa puzzava.

    Keith disse Un monolocale a Maplewood non costa quanto un appartamento a Chesterfield.

    Non è gratis.

    Bla bla bla. Fare soldi non ha senso, quando l’intero sistema sta per collassare. Che farai quando il Nuovo Ordine Mondiale prenderà il controllo, confischerà i tuoi investimenti e li darà alla gente nel Cappuccio?

    Jaxon fece un respiro profondo, costringendosi a restare calmo. Nel saloon suonavano The Wizard dei Black Sabbath a volume basso.

    Guarda, Keith, non voglio impicciarmi, ma non puoi farmene una colpa, se la cosa mi puzza.

    Smettila di pensare di doverti occupare di me. Se finisco nei casini, è colpa mia, non tua o di papà. Mi assumo le mie responsabilità. Ok?

    Ricorda che la mia offerta è ancora valida.

    Un prestito senza interessi per pagarsi il college, tutte le spese scolastiche, vitto e alloggio pagati. Keith non avrebbe nemmeno dovuto lavorare part-time, come aveva fatto Jaxon, consegnando pizze. Anche Keith aveva lavorato per il Pizza Store, prima di andarsene perché non gli piaceva il capo. Ora, non poteva tornare, non dopo l’incidente e la guida in stato di ebbrezza.

    Cosa non avrebbe dato Jaxon per quell’opportunità. Aveva consegnato per anni la pizza per quaranta ore a settimana mentre andava all’università.

    Non me lo sono dimenticato, disse Keith, la voce fredda come un

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