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L’alba di domani
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L’alba di domani
E-book57 pagine24 minuti

L’alba di domani

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Info su questo ebook

Attraverso lo pseudonimo di Paolo da Cervia, l’Autore di L’alba di domani vuole proporre una visione diversa da quella troppo spesso ufficialmente presentata della storia socio-politica italiana e internazionale dell’ultimo secolo. Attraverso un’interpretazione basata su dati e fatti evidenti, l’Autore del saggio propone una via alternativa – che passa per la riscoperta di antichi e fondamentali valori umani e sociali imprescindibili – alla ricerca di un nuovo ordine nazionale, che possa risollevare le sorti di un Paese ormai in declino ma alla ricerca di un nuovo, possibile, riscatto.
LinguaItaliano
Data di uscita26 apr 2017
ISBN9788856782707
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    L’alba di domani - Paolo da Cervia

    Albatros

    Nuove Voci

    Ebook

    © 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

    www.gruppoalbatrosilfilo.it

    ISBN 978-88-567-8270-7

    I edizione elettronica aprile 2017

    PARTE PRIMA - IL PASSATO

    Capitolo I

    Benito Mussolini

    «Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli. Potevo ma non ho voluto».

    Con questo discorso pronunciato il 16 novembre 1922, dopo aver ricevuto dal Re l’incarico di formare il nuovo Governo, Benito Mussolini chiese la fiducia alla Camera e la ottenne con 306 voti favorevoli, 106 contrari e 7 astenuti.

    Il Parlamento lo sciolse poi nel 1939, ma a quel punto aveva deciso di entrare in guerra contro Inghilterra e Francia e l’Italia era avviata verso quella immane tragedia che la distrusse e che consegnò l’ideologia fascista al rigetto universale.

    Ormai in preda a qualcosa di simile ad un delirio, Mussolini dichiarò poi guerra agli USA. Considerava, infatti, la guerra il naturale evolversi dell’ideologia che aveva inventato, la violenza il suo stato naturale, l’alleanza con la Germania di Hitler la logica conseguenza di due regimi affini.

    Così non è.

    La grandezza del sistema fascista è di dimensioni tali da porlo come l’unica valida ideologia che si può contrapporre al sistema capitalistico ed a quello comunista (con l’unica eccezione delle democrazie scandinave) sconfiggendoli dal punto di vista sia economico che morale e ponendosi come la miglior forma di governo attuabile al mondo.

    Benito Mussolini diede al Fascismo una interpretazione la cui attuazione ha dimenticato i principi etici che sono stati la sua base di partenza e, fortemente influenzata dalla pazzia nazista, ha preso una strada che non poteva non distruggerla.

    La guerra come sistema per imporre le proprie idee, le leggi razziali ecc. sono stupidaggini inventate da un folle che si è appropriato del buono dell’ideologia fascista per annientarla, in nome di una superiorità razziale assurda.

    Ma il Fascismo non è il Nazismo, non è morto nel 1945. Continua a vivere ed a rafforzarsi. Al contrario di Comunismo e Capitalismo, che non esistono quasi più, domina in diverse

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