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Materiali di scena
Materiali di scena
Materiali di scena
E-book131 pagine1 ora

Materiali di scena

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Info su questo ebook

Materiali di scena riunisce tre pièce teatrali caratterizzate da dialoghi vivaci e scene ben costruite a rappresentare, da angolazioni diverse, le fragilità e i delicati equilibri del rapporto di coppia e delle relazioni umane in generale nel mondo contemporaneo. Con la prima pièce, Sul piatto d’argento, Armando Vertorano ha vinto il concorso “Un bagaglio di idee” organizzato da ExitTeatro, edizione 2016.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2017
ISBN9788866903840
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    Materiali di scena - Armando Vertorano

    Armando Vertorano

    Materiali di scena

    EEE-book

    Armando Vertorano, Materiali di scena

    © EEE-book

    Prima edizione e-book: maggio 2017

    ISBN: 9788866903840

    Tutti i diritti riservati, per tutti i Paesi.

    Cover: credits to Canstockphoto.com.

    SUL PIATTO D’ARGENTO

    Atto unicoPERSONAGGI

    CARLO – Uomo di circa trentacinque anni. Corporatura robusta, jeans e camicia nei pantaloni.

    CRISTINA – Moglie di Carlo, incinta di tre mesi. Ragazza carina poco sopra i trenta. Vestitino colorato e ballerine.

    PROPRIETARIO – Uomo ultracinquantenne, ben vestito, alto. Completo con camicia senza cravatta.

    OGGETTI DI SCENA

    1 seggiolina pieghevole da mare, 2 cuscini da divano, 1 bacinella, 1 piccolo secchio di vernice (anche vuoto), 1 mazzo di chiavi, 1 vassoietto d’argento (o argentato), 2 pacchetti di sigarette vuoti, 1 sigaretta, 4/5 caramelle, 1 rivista di annunci immobiliari, 1 penna.

    * * *

    Sipario chiuso.

    CARLO e CRISTINA sono seduti sul proscenio. Consultano con una certa animazione una rivista di annunci immobiliari. Lui ha una penna, con cui cerchia e segna annunci. Lei gliene indica alcuni. Trasmettono grande complicità e affinità.

    CRISTINA – Leggi lì, Colli Albani…

    CARLO – Colli Albani appartamento adiacente metro, 80 metri quadri… è interessante.

    CRISTINA – Prezzo?

    CARLO – 3 e 90… seeee

    CRISTINA – Ciaone proprio. E quello lì a Pigneto?

    CARLO – Pigneto… però c’è scritto vicino Forte Prenestino… è parecchio fuori rispetto al Pigneto.

    CRISTINA – Be’ ma l’appartamento com’è?

    CARLO – Sembra buono, ma a me quella zona non piace.

    CRISTINA – Va bene, va bene… però è già la terza zona che dici che non ti piace, adattati pure tu un pochino, che tanto il nostro budget quello è…

    CARLO – Capirai, Roma è grande… (sfoglia)

    CRISTINA – Aspetta aspetta aspetta torna un attimo indietro, fa’ vedere…

    CARLO – Dove?

    CRISTINA – Lì, la pagina di prima!

    CARLO – Qua? Ma sono gli annunci per il centro, che li guardiamo a fa’…

    CRISTINA – Aspetta un attimo… la pagina di prima!

    CARLO – Ma dove?

    CRISTINA – Eccolo!

    CARLO – Questo in alto?

    CRISTINA (gli prende la rivista) – Appartamento via Margutta, adiacente piazza di Spagna, 110 metri quadri, 5° piano, doppio balcone…

    CARLO – Seeee ciao, quanto costerà?

    CRISTINA – 50.000 euro.

    CARLO – Eh???

    CRISTINA – Chiamiamo subito!

    CARLO – Dai Cristi’ è impossibile. O è uno scherzo o si sono sbagliati. Forse volevano scrivere 500.000 e si sono persi uno zero per strada, capita eh.

    CRISTINA – O forse è invasa dai fantasmi…

    CARLO – Ah, se è così, per quel prezzo me la prendo lo stesso!

    CRISTINA – Dai, chiama!

    CARLO – Passiamo per due deficienti a chiedere di una casa così a 50.000 euro… è evidente che c’è un errore.

    CRISTINA – E che te ne frega? Mica lo conosci? Scusa, qui c’è un annuncio, nero su bianco. È nostro diritto chiamare per avere informazioni… se c’è un errore, pazienza, mi scusi tanto, ma io e mia moglie siamo due illusi e anche piuttosto poveri… e chiudi.

    CARLO – Scema… (prende il telefono dalla tasca) Dai, facciamo ’sta figuraccia.

    CRISTINA – Se ti vergogni così tanto chiamo io, eh?

    CARLO – No, no chiamo io, chiamo io. (Attesa per la risposta) Buongiorno, scusi se la disturbo, ho trovato un annuncio su RomaCase… sì esatto via Margutta… Ah-ha… sì… Ottimo... Bene…. Sì certo... Anche oggi pomeriggio, sì… ehm… solo che… lei conferma il prezzo che c’è scritto sull’annuncio? Intendo… 50.000 euro? Ah… ho capito… ho capito, sì sì… va bene… perfetto. Allora ci vediamo lì già tra un’ora? Benissimo! A tra poco, grazie, buongiorno! (Riattacca)

    CRISTINA – Allora?

    CARLO (sconvolto) – Oh, era vero…

    CRISTINA – No! Mi stai facendo uno scherzo!

    CARLO – Ma che scherzo, questo pazzo vende una casa a via Margutta a 50.000 euro.

    CRISTINA – Dobbiamo prenderla a tutti i costi! Andiamo subito quindi?

    CARLO – Sì!

    CRISTINA (saltella contenta, poggiandosi sulle spalle di Carlo) – Ma ti rendi conto? Non ci posso credere!

    CARLO – Certo, andiamo a vederla prima, sicuramente sarà tutta da rifare.

    CRISTINA – E ce la riaggiustiamo come ci piace! A quel prezzo ci avanzeranno parecchi soldi. Dai, come fai a non essere felice! E tu che dici sempre di essere sfigato! Da quando hai sposato me, la buona sorte non fa che sorriderti.

    CARLO – Sì sì, come no. Comunque non ci credo finché non l’avrò vista.

    CRISTINA – Dai, andiamo!

    CARLO – Ok, però oh, se non te la senti vado da solo, eh?

    CRISTINA – Certo che me la sento. Sono già nel quarto mese! Ormai posso fare tutto! Mica mi vuoi tenere in casa fino a dicembre?

    CARLO – Vabbè, e che ne so…

    CRISTINA – Forza, che voglio arrivare in anticipo e dare un’occhiata ai dintorni!

    Escono.

    *musica – Our House – CSNY (strofa e inizio ritornello)

    Si apre il sipario. Il palco è spoglio, per terra solo un pacchetto di sigarette vuoto, due cuscini, uno sgabello pieghevole chiuso, di quelli usati per la spiaggia. Al centro della scena, verso il proscenio, un secchiello da vernice vuoto con sopra un vassoietto d’argento.

    Entra il PROPRIETARIO, seguito da Carlo e Cristina.

    PROPRIETARIO – …e questo è l’appartamento. Sono 110 metri quadri commerciali, diciamo 100 calpestabili. È molto luminoso per via della doppia esposizione. (Strascicando i piedi) Scusate se non è pulitissimo, ma fino a ieri ci sono stati gli operai, ho voluto mettere tutti gli impianti a norma. Sapete, erano un po’ vecchiotti.

    CRISTINA – Ma è bellissimo! (Si guarda entusiasticamente intorno)

    CARLO – Il palazzo è d’epoca? Sono previsti lavori straordinari?

    PROPRIETARIO – È d’epoca, ma la facciata è stata ristrutturata abbastanza di recente, per cui non dovrebbero esserci sorprese.

    CARLO – Spese di condominio?

    PROPRIETARIO – Considerata la posizione non sono bassissime ma nemmeno troppo alte, siamo sui 90 euro mensili.

    CARLO – Riscaldamento?

    PROPRIETARIO – Autonomo, c’è la caldaia all’esterno.

    CARLO – Ah ho capito, noi in genere preferiamo il centralizzato per evitare spese eccessive.

    PROPRIETARIO – Però così siete liberi di accendere solo quando avete freddo! Che poi, diciamocelo, a Roma il vero freddo non c’è mai.

    CARLO – Lo dicono sempre anche gli agenti immobiliari.

    PROPRIETARIO – Io però non prendo percentuali aggiuntive.

    CRISTINA – Mi scusi tanto, mio marito fa sempre così, diventa diffidente quando qualcosa è troppo bello per essere vero.

    PROPRIETARIO (sorride) – Scommetto si riferisce al prezzo. Mi rendo conto che può sembrarvi, vogliamo dire, un po’ curioso?

    CRISTINA – Diciamo pure incredibile! Per una casa così, poi…

    CARLO (con un’ironia un po’ forzata) – Su, avanti, ce lo dica, dove sta l’inghippo?

    PROPRIETARIO – Le posso assicurare che non c’è nessun inghippo. La casa è quella che vedete, e i vicini sono persone più che tranquille. Non avrete nessun problema a vivere qui.

    CARLO – E allora perché un prezzo così basso?

    PROPRIETARIO (sorride) – Sapete, io ho molti appartamenti in giro per Roma, e non solo. Possiedo una villa in Costa Azzurra. Sono direttore di una grossa multinazionale. Insomma, non ho bisogno di soldi. Non sono di quelli che nascondono i problemi o i difettucci strutturali per spillare qualche migliaio di euro in più all’acquirente. Il fatto è che questa casa ha un significato particolare per me. Qui ho vissuto i miei anni più felici, quelli del mio matrimonio… adesso però quel matrimonio è finito, che motivo ho di tenermela? Non ci tornerei mai a vivere e, sapete, non ho nessuna intenzione di lasciarla alla mia ex-moglie!

    (Cristina ridacchia, Carlo è perplesso)

    CARLO – Questo non spiega perché costi così poco.

    PROPRIETARIO – Vi farò capire meglio. (Cambiando discorso) Che dite, vi va un caffè? Lo faccio portare dal bar qui all’angolo, è delizioso!

    CRISTINA – No no, non si disturbi.

    PROPRETARIO – Sicuri? (A Carlo) Nemmeno lei?

    CARLO (un po’ teso) – No grazie.

    PROPRIETARIO – Non avete idea di cosa vi perdete. Allora, ci accomodiamo due minuti?

    Apre la seggiola pieghevole, poi raccoglie i due cuscini e li dispone

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