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Fiori di Bach e Omofobia - Fiori di aiuto e di supporto
Fiori di Bach e Omofobia - Fiori di aiuto e di supporto
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E-book127 pagine1 ora

Fiori di Bach e Omofobia - Fiori di aiuto e di supporto

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Sarebbe un errore considerare questo piccolo libro un manuale per prescrivere i fiori di Bach alle persone gay, in quanto l’omosessualità non è una malattia né un’anomalia dell’istinto sessuale, ma un comportamento umano tra i tanti.

Il titolo chiarisce infatti che qui trattiamo dell’omofobia, e che i fiori suggeriti mirano ad aiutare chi ne è ancora, nelle varie misure, vittima. Può sembrare un discorso anacronistico, perché oggi la legge, sulla carta, vieta ogni discriminazione dovuta all’orientamento sessuale. Ma se approfondiamo, vediamo come l'ambiente sociale può esercitare la sua influenza anche in modo indiretto. Per quanto le persone LGBT oggi vivano sempre più la loro condizione di minoranza sessuale senza sensi di colpa (grazie alla maggiore informazione disponibile e accessibile anche al grande pubblico), sanno che l’omofobia esiste, con le varie facce del suo mobbing, e che può essere anche pericolosa. Un semplice esempio: ancora oggi l’ideazione suicidaria è più alta tra i giovani dell’area LGBT che non tra i giovani eterosessuali.

La parola omofobia significa “paura dell’omosessualità e delle persone gay”. È una paura fobica, ed è dimostrato che tendono a soffrirne le personalità autoritarie, rigide, insicure, che si sentono minacciate dal "diverso da sé" e che spesso traducono la loro paura in violenza. Ma nonostante la consapevolezza che viene da questi dati (statistici), l’omofobia non sembra figurare come paologia nel DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, uno dei maggiori manuali di classificazione dei disturbi mentali utilizzati da psichiatri, psicologi, medici in tutto il mondo). L’omofobia in qualche modo sembra normale, viene considerata “un’opinione personale”, come il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo – come se queste posizioni non producessero, come fanno, effettivi reati, a partire dal bullismo. Perché nella realtà l’omofobia è prodotta e rinforzata da una società che crea essa stessa, e mantiene, la mentalità etero-patriarcale che ne è alla base e che viene considerata ancora “sana” e “normale”.

Speriamo che questo piccolo manuale, che può essere utilizzato anche come self-help, possa essere d’aiuto a chi, magari nel segreto, ne ha bisogno.

(Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell'Unione Europea l'omofobia nel 2009 ha danneggiato la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in Europa. L'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. Secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica, in modo più o meno diretto, i suicidi della popolazione gay legati alla discriminazione omofoba costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali. daWikipedia).
LinguaItaliano
Data di uscita23 giu 2017
ISBN9788892669185
Fiori di Bach e Omofobia - Fiori di aiuto e di supporto

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    Anteprima del libro

    Fiori di Bach e Omofobia - Fiori di aiuto e di supporto - Claudia Valsecchi

    (daWikipedia).

    OMOFOBIA E DISCRIMINAZIONE

    Nelle nostre società lo stato di malessere è quotidiano, frutto della stessa organizzazione sociale, che non spinge a maturare ma alla competizione. Si scarica volentieri la rabbia repressa delle proprie frustrazioni, conscia o inconscia, sotto una qualche forma di aggressione sugli altri. E le persone gay, quelle non integrate nel pensiero comune, ma anche quelle visibilmente solo fragili, sono un ottimo bersaglio per le persone meno consapevoli.

    Uno dei motivi della discriminazione verso chi appartiene all’area LGTB*, è il disagio che la maggior parte della gente prova nell’uscire dagli stereotipi di femmina o di maschio imposti dalla cultura: è un terreno che sembra scottare, non ci si vuole nemmeno riflettere. La collettività è costruita su una rigida divisione dei ruoli, dove quelli femminile e maschile tradizionali sono ancora la base della strutturazione patriarcale (anche se oggi è accettata una certa emancipazione della donna, non si vogliono toccare questi ruoli nella sostanza).

    La discriminazione delle persone gay ha le sue radici nella spontanea e generica diffidenza verso il diverso (da quello a cui si è abituati), ma poi si struttura secondo paure, fantasie e pregiudizi. Spesso nasce nel seno della stessa famiglia d’origine, come altrettanto spontanea preoccupazione quando i figli non si comportano secondo quanto i famigliari si aspettano dal loro genere di nascita.

    I genitori e gli altri familiari, per chiusura o per ignoranza, spesso non capiscono il problema di una/un figlia/figlio che si sentano attratti da persone dello stesso sesso, ritengono soltanto di dover reprimere quell’inclinazione. In genere questo accade quando i figlioli sono ancora molto giovani, e i genitori spesso non si accorgono nemmeno di ingenerare in loro insicurezza e sensi di colpa, di aumentare il loro disagio e la loro confusione. Quando poi la ragazza/il ragazzo dovesse decidersi a dichiararsi gay (coming out), scattano spesso nelle famiglie paure e vergogne, non ultime di ordine religioso.

    Possiamo dire che per le persone gay la discriminazione sia come un’ombra che spesso le accompagna fin dall’inizio e che le seguirà per tutta la vita, offuscando spesso la loro esistenza con almeno un certo grado di amarezza: da qui nascono le sofferenze, i dubbi, le incertezze. Perché, anche se oggi la discriminazione è sottile, è però pervasiva. Gli atti di violenza contro le persone gay oggi sono abbastanza rari, ma non lo sono il rifiuto, la derisione, la volgarità con cui la maggioranza definisce che appartiene all’area LGBT*.

    C’è sempre, attorno alla persona gay, una curiosità spesso ai limiti del patologico, invasiva, che le ricorda che lei non è come gli altri come persona. Fuori da ambienti protetti, è difficile che per i gay ci possa essere una vera serenità.

    I capitoli che seguono riguardano soprattutto le conseguenze di questa discriminazione e gli inevitabili danni che comportano in molti casi.

    LA FLORITERAPIA

    La floriterapia è un sistema di cura che utilizza direttamente l’energia della natura come si manifesta nei fiori, considerata da Bach, come da altri maestri, la parte più alta e più spirituale delle piante, in grado di raggiungere gli aspetti più sottili (mentali ed emozionali) dell’essere umano.

    I fiori di Bach¹ spazzano via le scorie dall’Anima, innescano già dalle prime assunzioni un processo di autocoscienza che permette di portare a termine la propria crescita, di giungere a una reale maturazione (il Sé Superiore, ovvero la piena coscienza di se stessi).

    Bach sostiene che ognuno di noi, nascendo, ha dentro di sé il seme di quello che è destinato a diventare secondo la sua natura, uno stato che una volta raggiunto rende sereni e dà come significato alla propria vita, che si diventi un filosofo o un ciabattino. E, subito dopo, sempre Bach, aggiunge che questa crescita – il naturale compimento di se stessi – viene spesso perturbata durante il percorso da aggressioni e condizionamenti esterni, che instaurano quei pensieri di inadeguatezza, quelle paure, quelle rabbie, quelle incertezze e quelle rigidità che rendono infelici.

    Nel nostro contesto questa considerazione ci colpisce particolarmente: perché quando parliamo di persone gay, parliamo esattamente di persone discriminate fin da quando provano ad essere se stesse, quindi di persone che più di altre vengono scoraggiate a raggiungere la propria realtà.

    I fiori di Bach possono essere di grande aiuto, riorganizzano pian piano la personalità partendo dal punto in cui la crescita naturale era stata interrotta, fino a recuperare tante risorse che sembravano perdute. Nasce una nuova forza interiore, torna la pace con se stessi, si diventa affermativi, capaci di farsi rispettare, aspetto importante per chi si accinge ad andare contro un ordine stabilito.

    I disagi e le angosce di cui ci occupiamo in queste pagine, sono dovuti principalmente alla discriminazione e alle aggressioni che la società riserva alle persone che non vivono la loro sessualità in modo rigorosamente etero, nonostante, a parole, questa discriminazione sia negata. Ma senza di questa una persona gay dovrebbe confrontarsi solo con il problema di dover mettere a fuoco il proprio orientamento sessuale, qualcosa che, come per tutti, dovrebbe riguardare unicamente la sfera del privato, non avere quelle folli ripercussioni che ha nel sociale. Insicurezze e sofferenza diventano così quasi obbligatorie, almeno da giovani, perché la società le impone a tutti i diversi, con particolare ferocia quando la scelta sessuale mette in crisi il sistema della famiglia patriarcale.

    Questo è un manuale di self-help: ma si possono avere buoni risultati con il fai-da-te? Sì, per tanti disturbi e malesseri, soprattutto per affrontare momenti difficili. Quelo che non è semplice è guidare da soli un processo profondo di trasformazione, che si può rimandare a un secondo tempo e farlo con un floriterapeuta esperto.

    Questo libro permette intanto di scegliere autonomamente quei rimedi che aiutano e danno sostegno nei momenti di difficoltà, anche prolungati. In appendice al libro è stata messa una guida alla posologia, con le dosi, le modalità e le indicazioni per preparare da soli il proprio cocktail di fiori.

    I rimedi preparati con gli estratti floreali sono atossici, privi di controindicazioni e di effetti collaterali. Possono affiancare le altre terapie, anche quelle allopatiche, senza interferenze o sovrapposizioni. Rappresentano una cura adatta a tutti, e

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