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Il tradimento dello spirito e dell'amore
Il tradimento dello spirito e dell'amore
Il tradimento dello spirito e dell'amore
E-book171 pagine2 ore

Il tradimento dello spirito e dell'amore

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Info su questo ebook

“Il tradimento dello spirito e dell’amore” dell’autore indipendente Massimo Franceschini, è un saggio su spiritualità, amore, psichiatria, e Diritti Umani. Quattro argomenti legati in una visione non dogmatica, umanista, non condizionata dal materialismo dominante, né da visioni religiose “antiecumeniche”. L’intento dell’opera agile e sintetica è favorire riflessioni scevre dai soliti fili conduttori “cinico-intellettuali”, presentando notizie documentate difficilmente di pubblico dominio. Può essere questo un moderno manuale di sopravvivenza, nonostante le neuroscienze forse c’è ancora speranza per una nuova gnosi…
LinguaItaliano
Data di uscita11 mag 2015
ISBN9788891187925
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    Il tradimento dello spirito e dell'amore - Massimo Franceschini

    SOMMARIO

    SINTESI INTRODUTTIVA

    IL DECLINO DELLA RELIGIONE, DELLA FILOSOFIA, DELLA SCIENZA

    IL DECLINO DELLO SPIRITO E DELL’AMORE:

    SCIENZE UMANE E RELIGIOSE

    SPEZZARE LE CATENE

    SPIRITO E AMORE

    AMORE COME CREAZIONE

    ERRORI DA EVITARE

    LA MATRICE

    MATRICE E VITA

    CONCLUSIONE

    BIBLIOGRAFIA

    NOTA BIOGRAFICA

    massimo franceschini

    IL TRADIMENTO

    DELLO SPIRITO

    E

    DELL’AMORE

    come sopravvivere

    all’egoismo

    all’intolleranza

    alle psicoteorie

    al materialismo

    allo scientismo

    ai nostri errori

    Aggiornato 2015

    Il tradimento dello spirito e dell’amore

    prima edizione gennaio 2010

    © Massimo Franceschini 2016

    Per informazione visita il blog:

    http://almassimofranco.blogfree.net/

    Contatta l’autore:

    thetamax@virgilio.it

    E’ vietata ogni riproduzione anche parziale senza il consenso dell’autore

    Venite amici

    che non è tardi

    per scoprire un nuovo mondo

    io vi propongo

    di andare più in là dell’orizzonte

    e se anche

    non abbiamo l’energia

    che in giorni lontani

    mosse la terra e il cielo

    siamo ancora gli stessi

    unica eguale tempra

    di eroici cuori

    indeboliti forse dal fato

    ma con ancora la voglia di combattere

    di cercare

    di trovare e di non cedere

    Alfred Lord Tennyson

    dal film "L’attimo fuggente

    Dal primo giorno

    che hai gridato e colorato

    dal primo giorno

    che ti hanno sentito

    hai voluto parlare

    sempre e comunque.

    Forse lo sai

    ma forse non sai quanto

    vivi d’arte

    SINTESI INTRODUTTIVA

    Con questo libro proverò a parlare dello spirito umano, dell’amore e dell’universo.

    L’idea di comunicare il mio punto di vista è nata osservando che la maggior parte di noi sta vivendo meno felicemente di quanto potrebbe. Al di là delle apparenze, penso che la causa sia da individuare, essenzialmente, nelle nostre idee e comportamenti: la non coerenza fra ciò che fondamentalmente sappiamo di sapere e il nostro agire, può originare questa infelicità.

    Credo che la somma delle piccole non coerenze individuali (chi incoerente con sé diventa debole verso gli altri), possa inoltre favorire il clima ideale per un progressivo deterioramento di libertà e diritti democratici faticosamente costruiti. Se queste libertà e diritti non saranno insegnati a sufficienza, salvaguardati e rafforzati, avremo una rapida trasformazione della nostra civiltà, purtroppo già in atto: ci stiamo avvicinando, senza accorgercene, ad un regime di controllo globale.

    Il mio libro nasce proprio dalla felicità conquistata dopo aver raggiunto, o almeno intravisto, la possibilità di una personale e possibile coerenza; oltre alla felicità c’è però anche la rabbia che provo, quando osservo dove stiamo inesorabilmente andando a finire, a livello individuale e sociale.

    Penso che la maggior parte di noi possa raggiungere abbastanza facilmente, se non proprio la felicità, almeno una discreta condizione spirituale che potrebbe e dovrebbe essere il trampolino per una migliore conoscenza e relativa serenità.

    Credo che i primi passi verso queste mete possano compiersi con uno sforzo relativamente modesto; se riusciremo a valutare da un altro punto di vista ciò che già sappiamo, potremmo facilmente conoscere o riconoscere alcune verità talmente forti da cambiare in meglio la nostra vita. La speranza è che il mio libro possa aiutare questo processo.

    Penso inoltre che ogni comprensione non abbia valore se imposta o se per qualsiasi motivo non sia completamente nostra.

    Scrivo con il solo intento di riflettere e favorire riflessioni in una forma semplice e spontanea, con un linguaggio per quanto possibile immediato, condito ogni tanto con quell’ironia che a volte è stata utile per mandar giù i bocconi amari della vita.

    Credo che ognuno di noi debba assumersi una responsabilità nel tentare di bloccare la decadenza di questa civiltà, partendo dalla sua propria esistenza.

    La tecnologia sembrava poterci fornire nuove speranze di conoscenza e progresso, ma ciò avverrà solo se riusciremo a controllarla, squarciando il velo della dis – informazione di massa e vedere l’esatta natura dell’apparente benessere (che del resto si sta erodendo sempre più).

    Cultura e sapere sono manipolati e indirizzati verso obiettivi non sempre dichiarati; la sola conoscenza tecnica non riuscirà mai a darci la vera felicità ed un progresso più onesto, in mancanza di consapevolezze ancora più fondamentali.

    Penso che alcune certezze che riteniamo vere siano in parte false, distorte e superficiali; sono convinto che la moderna visione dell’uomo, della socialità, dell’amore e della realtà, siano le cause principali dei malesseri e sfiducie quotidiane.

    In assenza di consapevolezze fondamentali non potremo mai avere controllo sulle nostre vite e sul nostro futuro.

    Non avendo la possibilità di effettuare un serio studio statistico, ho concentrato l’attenzione sui media, nel tentativo di analizzare che tipo di messaggi sono globalmente sponsorizzati riguardo gli argomenti di cui parlerò. In aggiunta alle fonti che citerò (una quantità corposa ma necessaria), nella bibliografia troverete alcuni riferimenti utili ad approfondire i vari argomenti.

    La quasi totalità dei media appartiene a centri di potere economici e politici che, a livello di massa, propagandano una cultura di superficialità sconvolgenti, mentre le speranze di progresso, salute e benessere futuro sono ciecamente affidate alle ricerche scientifiche.

    Le moderne concezioni di uomo e amore delle scienze umane, sono funzionali agli interessi dei nuovi sacerdoti dal camice bianco: mi riferisco a psichiatri, genetisti e neuroscienziati più compromessi con le lobby farmaceutiche (quindi più influenti perché portano guadagni). Come fossero una setta a parte questi soggetti hanno trasformato scienze serie quali medicina, chimica e biologia in una sorta di barzelletta. Molte delle nuove risposte che pretendono di poter dare sulla natura dell’uomo, le sue motivazioni e comportamenti non rispondono: sono, nella migliore delle ipotesi, piccoli pezzi di conoscenza parziale spacciati per nuove e migliori verità. Purtroppo a questi signori interessa solo ottenere finanziamenti e titoloni sui giornali, creando abilmente il bisogno del prodotto (psicofarmaco e tutte le altre conquiste atte a manipolarci prossime venture).

    Il rinascimento spirituale dell’uomo e dell’amore può aversi solo con una maggiore comprensione della nostra natura e dei problemi che incontriamo in quest’universo.

    Per chi come me non si accontentava delle loro osservazioni non era facile, nei primi anni ottanta, trovare informazioni e altri punti di vista incontaminati da tutta questa pseudoscienza.

    All’inizio del mio percorso non sapevo di certo cosa avrei trovato, cercavo le risposte sui grandi quesiti, sognavo altre modalità del vivere insieme. Speravo fortemente in una libera associazione fra uomini liberi e responsabili, certo una società non violenta, all’apparenza pura utopia. In seguito capii che la risposta non si trovava unicamente nelle teorie politiche, o almeno non in quelle che prevedevano l’asservimento dell’individuo alla collettività e, di conseguenza, le domande che si affacciarono immediatamente furono: cos’era questo fantomatico uomo libero e, del resto, come si poteva definire l’uomo? Chi sono io veramente? Sentivo che queste erano le domande fondamentali, eluderle sarebbe stato un peccato di omissione.

    Con tali pensieri e mille altri ancora, forse grazie a loro, giunse improvvisa la percezione dell’esistenza di una dimensione spirituale; subito dopo, sempre per puro caso, trovai dei libri che parlavano di mente e spirito e scoprii di leggere e pensare cose che avevo sempre saputo. Grazie a libri e corsi imparai come studiare in un modo che ritenevo impossibile, continuai a studiare ed essere felice!

    Con queste premesse ecco che il punto di partenza del mio scritto è la felicità, non potrebbe essere altrimenti: la felicità di trovarmi qui, penna in mano, seduto in un punto qualsiasi del pianeta. Osservo il mio corpo, la gente, l’aria intorno dal sapore di pioggia recente e mi gusto questa novità: la decisione di scrivere qualcosa.

    Per tutti quelli che sanno di essere anime immortali, la felicità non sarà mai poca, né troppa.

    Quando guardo indietro e osservo i periodi bui della mia vita, quando ricordo le volte in cui pensavo di aver fallito o perso qualcosa, un sorriso mi affiora sulle labbra e sento rinnovarsi la voglia di vivere e di amare.

    Se non riusciamo a vedere gli indizi di una dimensione spirituale dell’esistenza e ignoriamo di essere anime, tradiamo di fatto la nostra vera natura e diamo un peso decisivo, drammatico ed eccessivo ad ogni perdita e fallimento: poiché siamo qui e in queste condizioni, abbiamo già fallito e perso tutto!

    Quando fu creata la materia e il tempo noi, esseri spirituali immortali, ci siamo immersi nell’universo fisico di cui ovviamente, visto com’è andata, non avevamo esperienza; questo fatto e gli errori successivi sono le maggiori cause delle sconfitte e amnesie fondamentali. Perdemmo progressivamente la nostra identità e sapienza originali ma con loro se ne andò anche la forza.

    Siamo arrivati a credere di aver bisogno di qualcosa quando basta comprendere che l’abbiamo già; abbiamo considerato di aver bisogno d’amore quando l’amore è la vera essenza del nostro essere.

    Se ci fermassimo ancora a riflettere ritornando alla prima volta in cui siamo stati veramente innamorati, a come ci sentivamo, non dovremmo avere alcun dubbio sul fatto che l’amore sia la forza più grande.

    Nell’odierno scenario dei rapporti amorosi possiamo osservare come questa forza sia riconosciuta sempre meno, travisata, a volte combattuta, usata in malo modo e tradita con facilità. Gli effetti di ciò sono devastanti, a livello individuale e sociale.

    Dedico queste parole a chi crede ancora nell’amore, a chi sente o ne ricorda la forza e la gioia, a chi non è così decaduto da averlo rinnegato o confuso con qualcos’altro. Per ognuno di noi felicità e conoscenza sono ancora a portata di mano, gli altri dovranno sudarsela molto di più!

    Forse non è troppo tardi per fermare il lungo inverno per lo spirito e l’amore: è già durato abbastanza!

    Queste sono le ragioni che mi hanno portato fin qui, per dare il mio piccolo contributo, con la speranza che questa raccolta di pensieri, emozioni e conclusioni, possa aiutare a sopravvivere alla vita e all’amore, nonostante i tradimenti allo spirito e all’amore, con tutta la vita e l’amore.

    IL DECLINO DELLA RELIGIONE,

    DELLA FILOSOFIA,

    DELLA SCIENZA

    Sì, è nella tendenza del nostro tempo che anche l’anima religiosa si inchini alla scienza.

    Ma se questa tendenza è inevitabile, se le nobili forme del passato sono in qualche modo destinate a perdere il decoro, si tratta pur sempre di una penosa genuflessione.

    Emanuele Severino: Ma la scienza non può spiegare che cos’è l’uomo, Corriere della Sera, 12 gennaio 2001.

    Devo partire da lontano. Anche se molto sinteticamente, per afferrare tutte le implicazioni di questo libro devo necessariamente partire da molto lontano.

    Sin dall’inizio della sua esistenza l’uomo ha impiegato la capacità di ragionare verso due obiettivi principali: migliorare il livello di sopravvivenza e svelare i misteri circa la natura di se stesso e dell’universo; la compenetrazione fra questi settori di studio ne ha favorito lo sviluppo, almeno fino un certo punto.

    Oltre a queste c’è un’altra attività da sempre patrimonio dell’uomo: apparentemente meno razionale, ha la funzione superiore di comunicare, stimolare, sintetizzare e suggerire idee, concetti ed emozioni, che abbiamo chiamata arte.

    Gli sforzi di svelare i misteri hanno subito preso due direzioni fondamentali: studio delle cose spirituali, del sovrannaturale, dell’anima, di Dio o degli Dei da una parte e studio della materia, del corpo umano e dell’universo fisico dall’altra.

    Nel corso della storia abbiamo visto i due campi d’interesse integrarsi sempre meno a livello teorico e organizzativo (fino alle presunte integrazioni di stampo quantico odierne),  con aspre battaglie fra gli esponenti delle varie discipline.

    L’attività del sapere si è sempre più specializzata, ma soprattutto ha preteso più dimostrazioni, in tutti quei settori della conoscenza apparentemente meno dimostrabili e sperimentabili; ad uscirne vincente è stato quindi lo scientismo, cioè una fiducia incondizionata nelle capacità della scienza di risolvere i problemi dell’uomo ma anche, purtroppo, una implicita svalutazione degli studi umanisti, filosofici e religiosi.

    A tutto ciò, hanno contribuito due fattori fondamentali che sono: i fallimenti, i peccati e le contraddizioni di quelli che credevano nello spirito da una parte, e la nascita delle nuove scienze sull’uomo. Alcune fra queste, psicologia, psicoanalisi, sociologia e psichiatria in particolare, si sono imposte progressivamente sulle vecchie spiegazioni o non spiegazioni religiose, con teorie che sembravano più

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