Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Frammenti di coscienza e pratiche di vita
Frammenti di coscienza e pratiche di vita
Frammenti di coscienza e pratiche di vita
E-book76 pagine43 minuti

Frammenti di coscienza e pratiche di vita

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Impietoso, graffiante, stridente e diretto, il testo di Stefano Sguinzi si propone in modo inusuale. Si può leggere come un racconto, ma portarlo in scena, sul palcoscenico di un teatro, sarebbe la sua vera natura. È un copione, una sceneggiatura composta ad arte, dando a ciascun personaggio una profondità tutta particolare. Lei, Germana Fieschi, è autrice di un gesto apparentemente sconsiderato, un gesto orribile che, inevitabilmente, fa parlare. Questo è il problema: che gli altri parlano. Lentamente, dietro il personaggio di Germana Fieschi emergerà una tristezza malinconica, un concentrato di umanità che verrà progressivamente prosciugata da tutti gli altri personaggi, quelli che parlano, quelli che danno opinioni ed esprimono pareri. Ecco, quindi, che ciascun protagonista assume il ruolo di un simbolo, un’allegoria dell’umano agire, in cui siamo chiamati a rifletterci per riflettere. Chi siamo noi in tutto questo? Qual è il nostro ruolo? Chi di loro ci rappresenta? E soprattutto… a chi diamo ascolto?

“Aiutatemi, se potete!”
Pietà, dolore, intolleranza, morte. Questo è quanto esprime l’azione drammaturgica multimediale composta da Stefano Sguinzi alcuni anni fa e proposta solo oggi come testo stampato.
Punto di partenza nell’azione drammaturgica è il teatro ma la rappresentazione attinge a diverse forme di linguaggio. Dal teatro si passa alle riprese televisive e cinematografiche, a scene in cui conta il gesto, ad altre in cui la musicalità della parola esprime l’intensità dei sentimenti.
Attraverso l’immagine, ma anche fisicamente, il pubblico dalla platea sale sul palcoscenico e diventa parte integrante della rappresentazione.
Quando lo schermo si abbassa ha inizio il racconto della presa di coscienza di alcuni personaggi presenti in sala di fronte al dramma collettivo dell’AIDS.
L’ intervista televisiva tratta di una giovane donna, ammalata, che ha messo al mondo un figlio, segnato come lei dalla morte. Di lui si è liberata nella speranza di poterlo salvare ma quando viene a sapere della sua fine, cerca di riappropriarsene dandogli il proprio nome.
L’ azione drammaturgica coinvolge il pubblico presente in sala ma anche il lettore che arriva a far parte del dramma.
La forza di questa rappresentazione è tale che non è presunzione pensare che chi legge questo testo ne sia coinvolto dall’inizio alla fine
LinguaItaliano
Data di uscita25 gen 2018
ISBN9788856786491
Frammenti di coscienza e pratiche di vita

Leggi altro di Stefano Sguinzi

Correlato a Frammenti di coscienza e pratiche di vita

Ebook correlati

Arti dello spettacolo per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Frammenti di coscienza e pratiche di vita

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Frammenti di coscienza e pratiche di vita - Stefano Sguinzi

    Albatros

    Nuove Voci

    Ebook

    © 2017 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l. | Roma

    www.gruppoalbatrosilfilo.it

    ISBN 978-88-567-8649-1

    I edizione elettronica dicembre 2017

    A Chiara

    perché impari a conoscere la vita

    Milano,1987 INTRODUZIONE

    L’azione drammatica ha origine da una trasmissione televisiva.

    Un giornalista intervista una donna tossicodipendente e portatrice di AIDS che, dopo avere partorito un figlio infetto, lo ha abbandonato.

    Dopo pochi mesi di vita il bambino è morto e la madre, che inutilmente ha tentato di riconoscerlo, ora lo piange.

    Le ragioni che l’hanno indotta ad accettare l’intervista televisiva sono quelle di riappropriarsi attraverso il racconto della sua storia.

    L’intervista viene presentata come una forma di violenza che riduce la vita della protagonista ad un gioco di domande e di risposte.

    Il pezzo della trasmissione televisiva che viene presentato sembra originale. L’unica aggiunta è costituita da una colonna sonora che sottolinea alcuni passaggi significativi del racconto.

    La scena rimane invariata per tutta la durata dell’azione drammaturgica.

    All’inizio è occupata al centro da un grande schermo su cui vengono proiettate le immagini di un’intervista; poi scompare per riapparire con funzioni diverse.

    Durante l’intervista lo schermo serve per far vedere le immagini registrate. Dopo viene utilizzato per proiettare immagini diverse della protagonista e di altri personaggi che appaiono sulla scena.

    In certi momenti la proiezione presenta solo una copia ingrandita di quello che si vede sulla scena. In altri diventa un dettaglio, un’espressione dei protagonisti. Essa serve a far vedere ciò che lo spettatore stando seduto nella sua poltrona potrebbe non essere in grado di cogliere.

    L’ambiente è un palcoscenico vuoto. Solo la protagonista lo occupa permanentemente.

    Gli altri personaggi sono disseminati in platea e alzandosi in piedi dalla poltrona o salendo sul palcoscenico entrano in campo e stabiliscono un rapporto dialettico con la protagonista.

    Alcuni di loro, conclusa la parte che li riguarda, ritornano al loro posto, altri rimangono sul palcoscenico.

    Ci sono poi alcuni personaggi che con la protagonista hanno rapporti di vita. Questi appaiono e scompaiono dal palcoscenico nelle forme più imprevedibili. Non hanno battute. Non parlano, ma si esprimono ora con un abbraccio, ora con un gesto.

    Le luci hanno una funzione espressiva particolare. Possono materializzare sulla scena un personaggio oppure escluderlo dall’azione. Questo processo è affidato soprattutto alla regia e, nei limiti del possibile, a questo testo.

    ATTO PRIMO

    Scena prima

    Mentre si spengono le luci su uno schermo, che occupa il proscenio, va in onda la pubblicità e la presentazione di una trasmissione giornalistica televisiva.

    Quando le luci sono quasi completamente spente incomincia l’intervista.

    DENTRO LA NOTIZIA

    Interviste con i suoi protagonisti

    a cura di

    Franco Baldi

    (Seduto su una poltrona da salotto l’intervistatore introduce l’argomento. La donna intervistata è illuminata con luce di taglio ed è inquadrata in modo da risultare non riconoscibile.

    L’intervistatore ha un tono molto professionale ed un’età compresa fra i 50 e 60 anni.

    L’intervistata è male in arnese. Colpiscono i capelli, più sporchi che disordinati, la pelle coperta da diffuse macchie rosse. Ha le unghie delle mani laccate che si porta frequentemente in bocca. Indossa un’ampia gonna indiana, una camicetta che era bianca ed un giubbino consumato di jeans).

    INTERVISTA

    AUDIO (Speaker) VIDEO

    AIDS Titoli di giornale

    Il flagello del XX secolo e copertine di riviste.

    ancora oggi non ha un nome, Manifesti nella strada.

    ma è solo una sigla. Gente che cammina

    In termini tecnici AIDS vuol dire: passeggia

    Acquired immune deficiensy syndrome. corre

    Il che significa che il tuo corpo gioca

    è indifeso nei confronti delle più salta.

    elementari forme infettive. Immagini di uomini

    Al di là delle parole e delle sue ammalati

    macabre evocazioni

    AIDS vuol dire che chi ne è affetto

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1