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Un cartoccio di storie: Racconti
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Un cartoccio di storie: Racconti
E-book39 pagine28 minuti

Un cartoccio di storie: Racconti

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Info su questo ebook

È un cartoccio di poche storie, messe insieme come le castagne da un venditore di strada. Il filo conduttore della maggior parte di esse è l'amore di coppia visto sotto vari aspetti nel percorso breve o lungo della sua esistenza. I personaggi sono un lui e una lei, colti nei momenti di gioia e di complicità o in quelli del dolore, un sentimento inevitabile dello stare insieme, dovuto a un tradimento, a un abbandono o semplicemente alla consapevolezza reciproca di aver vissuto un'illusione.
Un altro tema trattato è l'inesorabile trascorrere del tempo che porta mutamenti profondi nel tessuto urbano dei centri storici. Una narrazione in stile fiabesco è quella che ha come protagonista una ragazzina dagli splendidi capelli rossi.






 
LinguaItaliano
Data di uscita2 nov 2017
ISBN9788827510223
Un cartoccio di storie: Racconti

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    Anteprima del libro

    Un cartoccio di storie - Annamaria Mei

    Note

    Lulla

    Lulla era una ragazzina dai capelli neri, vestita sempre modestamente, magra, dal volto emaciato, che accudiva davanti alla porta di casa un fratellino sporco e piagnucoloso, e, se vedeva delle ragazze sue coetanee, abbassava lo sguardo e rientrava subito intimidita.

    La sua famiglia era molto povera, trasferitasi da poco nel paese, in una abitazione vecchia, dai muri scrostati e le persiane sconnesse. I genitori non si vedevano mai in giro: il padre, malmesso, usciva la mattina presto per rimediare qualche occasione di lavoro come muratore o manovale, la madre, vestita di nero, trascurata, lavava i panni di qualche famiglia, che per misericordia la accoglieva per questo servizio nella propria dimora.

    A fatica aveva frequentato la scuola elementare, giacché si vergognava dei compagni, della maestra, di tutti. Era tenuta in disparte e per la sua

    timidezza e perché era tanto povera. Specialmente dopo che furono scoperti tra i suoi capelli i temutissimi pidocchi. In realtà apprendeva facilmente, e se la cavava negli scritti, ma all'orale si bloccava.

    Siccome risiedeva vicino alla Porta di San Michele, dai merli ghibellini, usciva con il fratello nelle ore più solitarie, per stare con lui ai giardinetti, situati proprio di fronte, e giocare, senza timore che arrivassero altri ragazzi o persone.

    Aveva 14 anni, quando Enrico la trovò seduta sola in una panchina, ai giardinetti: era in una pausa. Stava imparando il mestiere da una parrucchiera che aveva il suo negozio in casa, proprio fuori dell'arco di fronte alla balconata coi suoi alti pini marittimi, affacciata sulla valle del Potenza, e in lontananza verso il mare. Si guardarono a lungo, si conoscevano di vista. A lei era sempre piaciuto il ragazzo e non aveva mai sperato che potesse un giorno accorgersi della sua persona. Enrico la osservava da anni e gli piacevano il viso, i capelli neri come gli occhi, le belle fattezze nascoste sotto abiti dimessi, e non gli importava niente delle maldicenze dalle quali era stata presa di mira. Da quel giorno, cominciarono a vedersi di nascosto quando e come potevano, tra sguardi e baci innocenti.

    Erano gli anni Cinquanta. Enrico aveva 16 anni, studiava al liceo scientifico della città vicina: era bravo, voleva diventare un ingegnere. Biondino, serio di carattere, di poche parole, sapeva ciò che voleva. Figlio unico di un impiegato del Comune e di una casalinga, era il loro motivo di orgoglio. Da lui si aspettavano grandi progetti.

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