Verso dove

Di Annamaria Mei

È una storia di vita, dei nostri giorni, che si svolge in una città della costa marchigiana e riguarda prima due coniugi, approdati da poco alla pensione, che risentono delle difficoltà e mutamenti della società a cui appartengono e dello scontro generazionale con la loro unica figlia, poi
quest'ultima e il compagno, che insieme riscoprono l'esistenza di valori fondanti della comunità, che sembrano scomparsi o essere calpestati in nome di falsi idoli. Nella parte finale ha risalto il personaggio di Richetto, che riempie la scena e sconvolge gli animi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Verso dove
• Data di uscita: 21 mar 2019
• ISBN: 9788832547405

Anteprima del libro

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Una spiacevole situazione

Angelica si è appena alzata a controllare il cielo e il vento; il sole sta spuntando da dietro il vecchio ospedale e fra poco inonderà la porzione di città che può osservare dalla finestra. C'è una leggera foschia in dissolvenza. Come ogni domenica incontrerà suo marito, Carlo; e insieme andranno alla Messa dai Domenicani, si fermeranno poi al bar Giuliani a consumare un aperitivo, che per entrambi risulterà alla fine una specie di pranzo.

Ogni volta spera che le dica che vuole tornare a casa, da lei e dalla loro figlia Betta: se n'è andato proprio a causa sua, perché non lo rispettava

abbastanza, lo trattava male, da quando si era lasciata con l'ultimo suo compagno: era sempre nervosa e in casa toglieva l'aria a tutti, cioè a loro,

accusando la madre di aver sperperato i suoi guadagni di insegnante, con la complicità del padre, che l'aveva sempre lasciata fare. Altrimenti ora avrebbe un appartamentino tutto suo dove vivere indipendente. Come alcune sue amiche. Certo, magari con le bollette da far pagare ai genitori, assieme alla rata della macchina ecc... Angelica si arrabbia lì per lì, vorrebbe anche lei fuggire, ma poi sopporta, la perdona, perché è costretta a fare lavori che la stancano e non la soddisfano e l'amore passa in secondo piano; comunque non trova la persona giusta. Insomma in casa o sta sola, chiusa in camera, o trova da discutere per le pulizie che la madre trascura a causa dei suoi interessi o per le soste troppo lunghe del padre a letto. Vorrebbe vederli sempre attivi e allegri. Lei bene o male lavora e anche loro si devono dar da fare. Angelica non può difendersi, perché la figlia non sente ragioni e non apprezza quello che eppure fanno: la spesa, cucinare e altro. Con loro non vorrebbe stare, non ha altre possibilità. Carlo non ha retto al clima di tensione che si è creato nella loro vita e se n'è andato da un suo amico, dispiacendosi di dover abbandonare Angelica.

Si rincontrano a Piazza Roma, salgono le scale ed entrano dal retro nella spaziosa navata di San Domenico per partecipare alla funzione religiosa e i suoi occhi fissano come sempre la pala, dietro l'altare, del Tiziano, coi colori scuri di una giornata dolorosa, qual è quella della crocifissione.

Lei prega