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La stella più lucente: Racconti
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La stella più lucente: Racconti
E-book39 pagine27 minuti

La stella più lucente: Racconti

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Info su questo ebook

Otto racconti per entrare  nel mondo dell'Autrice, la quale ci narra delle storie d'amore, che procurano spesso sofferenza e disorientamento, i problemi di un giovane dell'incerta società di oggi, le emozioni suscitate da un'onda sismica che proviene da poco distante; ci mostra un quadretto del modo di vivere di alcune ragazzine nella seconda metà degli anni '50, ci descrive la forza evocativa di un suggestivo paesaggio.
LinguaItaliano
Data di uscita22 dic 2018
ISBN9788829581658
La stella più lucente: Racconti

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    Anteprima del libro

    La stella più lucente - Annamaria Mei

    Può ritornar l'amore?

    Gisella e Miriam erano due sorelle, la prima 16 anni e la seconda 10, divenute orfane dei genitori un anno addietro in seguito ad un incidente automobilistico. La zia materna, Gina, che abitava a Roma al quartiere Trieste, piuttosto ricca in quanto vedova di un costruttore edile di successo, le voleva, dopo la tragedia, presso di sé nel suo appartamento spazioso, tanto più che non aveva avuto figli. Le due ragazze a tal punto insistettero a voler rimanere nella loro casa di Ancona, per la scuola, le amicizie e per la vicinanza di qualche parente a cui rivolgersi eventualmente, che ottennero di restare da sole. Gina, si assunse l'onere del loro mantenimento e incaricò personalmente una signora, Flora, che conosceva bene, come domestica, governante, factotum delle nipoti. La più grande era un tipo vivace, poco amante dello studio, molto graziosa, che pensava principalmente a trovarsi un bel marito, che l'amasse e la facesse star bene.

    Miriam, che data l'età aveva risentito di più del lutto familiare, era fragile, introversa e amava tantissimo studiare. Mentre Gisella aveva un giorno smesso di frequentare le Magistrali e si diede al bel canto, entrando nel conservatorio Rossini di Pesaro, Miriam si dedicò allo studio prima alle medie e poi al Ginnasio, dove ebbe ottimi risultati, ma poche amiche, perché era troppo triste e quindi tenuta da parte. La sera lo sconforto a volte la induceva a piangere, e così Flora, una volta che era attesa a casa dal marito e dal figlio, rimase a dormire con lei, la seppe confortare facendola anche ridere.

    Da allora il loro legame si strinse maggiormente.

    A scuola, in quinta ginnasiale, ebbero un supplente di Lettere bravissimo e anche carino. Le piacque particolarmente sin dalla prima lezione ed ebbe un colpo al cuore; capì che anche lui era rimasto folgorato da lei. La guardava con tale tenerezza che sembrava l'accarezzasse con lo sguardo. Fu amore a prima vista da parte di entrambi, ma quando seppe brutalmente che era sposato da una sola settimana con una sua collega, si gelò. Lo guardò come a dirgli che quel torto non glielo doveva fare ed ebbe con lui un atteggiamento distaccato, un po' sprezzante. Come si permetteva di cercare ogni occasione per ammirarla, quando era seduta, se camminava, parlava, qualsiasi cosa facesse.

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