Se Non Provi A Volare Non Puoi Nemmeno Cadere

Di Rosario Stefanelli

Atto unico
Nodo è un termine ambivalente, come catene, assenza, rischio, legame. Noemi vive ogni giorno e profondamente il senso ambiguo di queste parole in relazione alle sue origini e al suo presente. 
Catene. Da una parte la fanno sentire al sicuro, immune dal rischio di cadere, dall’altra la trattengono, impedendole di essere profondamente se stessa
Assenza. Per Noemi è mancanza di qualcuno o di qualcosa di stabile, ma anche liberazione da quel qualcuno
Rischio. Per lei è paura di perdere quanto costruito dal suo passato, ma è anche opportunità di realizzare qualcosa di nuovo
Legame. È l’affetto ancestrale e anche istituzionale per i propri cari, ma può rappresentare una unione simbiotica e confini sfocati
Infine, Nodo. È per Noemi un sentire condiviso, che attenua ogni dolore, ma anche invischiamento da non sentire il proprio affanno  

• Lingua: Italiano
• Editore: Rosario
• Data di uscita: 16 dic 2022
• ISBN: 9791222035666

Anteprima del libro

Atto Unico

SE NON PROVI A VOLARE NON PUOI NEMMENO CADERE

Di

Rosario Stefanelli

ATTO UNICO

Ambiente. Unica stanza. Bagno sulla sinistra, letto matrimoniale sullo sfondo e sulla destra un divano. Il centro della scena è libero da arredi vari. Noemi sta dormendo nel letto insieme al marito Dario. Di fianco a Noemi, una donna squarcia il buio. E’ di spalle, nuda, capelli raccolti. Afferra un vaso, lo alza e si colpisce ripetutamente la testa. Dal capo della donna diventa visibile più di un rivolo di sangue. La signora persevera nella sua attività, fino a spaccare l’orpello di creta. Centinaia di banconote fuoriescono, coprono il corpo fino a seppellirlo. Con fatica la donna riesce ad estrarre bocca e occhi. Respira a pieni polmoni. E’ affaticata. Anche Noemi respira con affanno. Poi con disgusto, sputando ripetutamente, la donna di spalle inizia a stracciare le banconote, che appena toccano terra si ricompongono. In fretta le raccoglie per farle in mille pezzettini svolazzanti. La soddisfazione per cotanta fatica scema, dopo aver costatato che i lembi di carta nuovamente si riuniscono. Il movimento si fa continuo, un pò ansiogeno. Il tutto è accompagnato dalle contorsioni di colei che dorme. Ormai stufa delle banconote che si rinsaldano, la signora inizia a divorarle, mentre il corpo si gonfia a dismisura. Il ventre dilata fino a levitare. Sulla pancia compaiono flash di numerosi dipinti di Caravaggio e Luca Giordano. Sul soffitto c’è un lampadario a cuspide. Il soma rimpinzato tocca la stalattite illuminata. Il gran botto sveglia la dormiente di soprassalto. La donna, ormai sgonfia, scompare, mentre Noemi si desta sudata. E’ rigida, si tocca diverse volte il volto e le braccia. Poi di scatto si alza

NOEMI C’è il Nikkey. Dario! Accendi il pc. C’è il Nikkey. Dario! Dobbiamo collegarci

Noemi riprende a toccarsi ripetutamente la fronte e le braccia

NOEMI Ci sono. Sono io. Nessun dubbio. Cavoli Dario! Il Nikkey! Accendi che se no non si fila dritto. Quelli ci guardano

Noemi si tocca gambe e braccia

NOEMI Sì ci sono

Poi appoggia una mano sullo stomaco

NOEMI Eccolo

Corre al cesso e siede sul water. Compie un grosso sforzo per stimolare lo sfintere. Dopo qualche secondo, si rilassa

NOEMI Cazzo di buco

La donna rinnova gli sforzi

NOEMI E apriti! Fa uscire questa merda. Sfintere del cazzo dammi una mano

Dario si volta dall’altra parte

NOEMI Dario! Svegliati. E’ tardi. Tra poco verranno a rompere i coglioni. Dario, il Nikkey. Quelli verranno

L’uomo con estrema indolenza si desta. Sbadiglia

NOEMI Forza!

DARIO Ma cosa vuoi. Non verrà nessuno e scordati il Nikkey

NOEMI Facciamo il caffè. Ci sveglieremo

DARIO Caffè! Qui non si è mai visto

Noemi si guarda intorno

NOEMI Già. Qui non si è mai visto. Belli i tempi in cui di primo mattino assaporavamo un buon caffè

DARIO Metti i piedi a terra. Stiamo qui. E di questo dobbiamo ringraziare nostra figlia

NOEMI Te lo dicevo che è come noi

DARIO Ancora con questa idea

NOEMI Ma è evidente

DARIO Per me no

NOEMI Il suo è soltanto un proclama che è diversa da noi, ma si comporta nella stessa maniera. Inutile che fai quella faccia

DARIO E’ diversa ti ho detto. E la colpa è anche tua. Non avresti dovuto incoraggiarla nella scelta di fare l’artista. Non capisco come e perché tu abbia potuto deragliare

NOEMI Ancora con questa storia

DARIO Certo

NOEMI Non è come dici. Non ha influito per nulla. E’ sotto gli