Belwar: il ritorno del Forgiamorte

Di Rob Himmel

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Una tempesta di fulmini scuote la tranquillità delle isole Diomedee per giorni, con essa sopraggiunge anche una strana creatura che comincia a disseminare morte tra la tribù dei Dauni. Presa dalla disperazione, Bice, assieme a Lito, decide di liberare uno dei detenuti nel forte-prigione dell'isola, ritenendolo l'unico individuo capace di fronteggiare il mostro. Lui è il Forgiamorte.

• Lingua: Italiano
• Editore: Rob Himmel
• Data di uscita: 7 feb 2018
• ISBN: 9788827565155

Anteprima del libro

VII

BELWAR

IL RITORNO DEL

FORGIAMORTE

Un racconto fantasy di Rob Himmel

Note dell’autore: Il seguente racconto nasce dalla voglia di dare qualcosa ai miei lettori, quelli che si sono affezionati e attendono la pubblicazione di altre mie opere. Questo indica anche che, tra un romanzo e l’altro, dedico del tempo alla stesura di questi, impegni permettendo. Ma i racconti NON vengono sottoposti a correttori di bozze né editor, quindi siate clementi se troverete refusi e/o errori, anzi, nel caso segnalatemeli così apporterò le dovute correzioni.

IMPORTANTE : Questo racconto è nato come semplice spin-off di un progetto più ampio, adesso però è stato integrato nello stesso, in parte grazie ai molteplici feedback positivi. Il romanzo in questione è in fase di stesura e attualmente ha il titolo " Il crepuscolo degli dèi ", ciò non toglie che potrà essere cambiato. Spero di concludere ambedue i volumi entro fine 2020. Per aggiornamenti seguite la sezione project sul sito www.robhimmel.com

V. 2.00 del 20/12/19

Belwar: Il ritorno del Forgiamorte

Di Rob Himmel

www.robhimmel.com

Copyright © 2018 Rob Himmel

Copertina: Rob Himmel

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Questo racconto è un’opera di fantasia. La sua pubblicazione non lede i diritti di terzi. I personaggi citati sono invenzioni dell’autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.

I

Il soffitto della prigione presentava un’apertura quasi impercettibile se non fosse stato per l’infiltrazione d’acqua da cui, a cadenza lenta e costante, precipitavano delle gocce fino a infrangersi sul pavimento sconnesso di pietra naturale.

Quella cantilena era cominciata dopo un forte temporale e andava avanti ormai da giorni assieme alla pioggia ininterrotta. Se agli inizi gli era parsa come una lieta compagnia, adesso era diventata un irritante picchiettio che scandiva il tempo.

Era stato imprigionato nel sottosuolo in una delle tante celle all’interno del forte edificato sull’isola Teutria, una delle tre che componevano le Isole Diomedee. Il giorno in cui lo avevano portato là, trovandosi dinanzi a quell’intricato ammasso di arbusti, rampicanti e rocce, si era chiesto come fosse stato creato. A un primo sguardo poteva apparire qualcosa di naturale e caotico, ma con più attenzione si potevano distinguere forme ben precise che delineavano un edificio