Il Principe delle Stelle e la Principessa di Aldebaran

Di Stefano Cimatti

Il "Principe delle Stelle e la Principessa di Aldebaran" è una piacevole e moderna fiaba, scorrevole, per lettori di ogni età con ancora il "naso in su" perché è ambientata tra le stelle. Il tema di fondo è l'eterna lotta tra il bene ed il male incarnati dai personaggi del racconto nel quale si alternano moderne e vibranti contese e l'universale sentimento dell'amore che tutto muove. Fa sorridere l'abbigliamento del Principe, ma tutto ha un senso ed un significato.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 26 feb 2018
• ISBN: 9788827814987

Anteprima del libro

633/1941.

Il Principe delle Stelle

Si conosce molto poco del Principe delle Stelle, si dubita persino che possa essere della stessa specie della Principessa di Aldebaran.

Anche sulle sue idee e conoscenze si sa ben poco.

E’ certamente un immortale di rango superiore.

In una celebre intervista (celebre perché il Principe delle Stelle che si lascia intervistare è un evento rarissimo) gli venne chiesto se credeva in Dio.

Lui rispose che per poter rispondere alla domanda l’intervistatore avrebbe dovuto definire il significato del verbo credere e del sostantivo Dio.

Aggiunse che questo concetto è valido per ogni parola, che ha molti significati, significati che si modificano ulteriormente a seconda di ciò in cui crede ed a seconda delle esperienze che ha vissuto chi la pronuncia.

Inoltre disse che su parole come credere e Dio ci si riferisce direttamente o indirettamente a questioni profonde che ruotano sempre intorno alla domanda fondamentale, al significato dell'esistenza, un argomento molto delicato.

L'intervistatore allora disse: Mi risponda interpretando la domanda col significato che Lei (Principe delle Stelle) dà a queste due parole.

La risposta del Principe delle Stelle fu: Lei ha scelto un pessimo argomento per una intervista di dieci minuti, in quanto si tratta di un argomento importantissimo che richiederebbe molti giorni di interviste ed approfondimenti. Se io le rispondessi nel breve tempo di cui disponiamo la mia risposta sarebbe difficile da comprendere. Essa si ridurrebbe a poco più di un 'si’ o un 'no’ a cui ognuno darebbe un senso in base al significato che dà alle parole da me pronunciate, perché io non avrei il tempo per spiegare quale è invece il significato che io dò a quelle parole. Rispondendo finirei quindi per dare una comunicazione sbagliata, pertanto rendo miglior servizio ai telespettatori non rispondendo. Buona giornata. E se ne andò.

Seguirono dibattiti e contro-dibattiti sul significato della risposta del Principe delle Stelle.

Io penso che sia molto interessante quello che il Principe delle Stelle disse, perché si applica, in misura più o meno ampia, ad ogni parola, ad ogni espressione, ad ogni conversazione.

Comunicare è difficilissimo ed è molto facile fraintendere, perché si tende ad interpretare la parola detta da un' altra persona col significato che noi diamo a quella parola, mentre essa andrebbe interpretata col significato che quella persona dà alla parola.

Penso anche che il Principe delle Stelle trovò un modo elegante per non parlare di argomenti di cui non voleva parlare.

Prima che il Principe delle Stelle si mostrasse pubblicamente nella forma oggi universalmente conosciuta, era descritto come una figura leggendaria, garante della giustizia, dal carattere introverso e schivo.

Nessuno ricordava di averlo mai visto, veniva citato in testi antichissimi sulla veridicità dei quali si era sempre discusso.

I fatti narrati in questo libro lo portarono a rivelare la sua esistenza, a farsi conoscere un po’ meglio e a migliorare la sua immagine pubblica che diventò di antipatico e lunatico, qualche volta socievole. E' pur sempre un miglioramento!

Per le serate di gala il Principe delle Stelle indossa il suo mitico abito e le sue mitiche scarpe, design by Quackuaro (un importante stilista che si ispira alle anatre).

L'abito è metà bianco e metà nero, diviso lungo la verticale. Guardando il lato sinistro il Principe delle Stelle indossa pantaloni e giacca neri e camicia bianca. Guardando il lato destro invece giacca e pantaloni bianchi e camicia nera.

Giacca, camicia e pantaloni sono divisi a metà lungo la cucitura, una gamba di pantalone nera e una bianca, metà giacca bianca e metà nera, metà camicia bianca e metà nera. Fa eccezione la parte anteriore della camicia, in cui i bottoni sono neri e la parte dove ci sono le asole bianca; non vi è quindi una netta e rettilinea divisione dei colori.

La cravatta è rossa, e vi sono raffigurati in giallo i suoi simboli (provenienti dal pianeta Terra), in alto la Luna e più in basso, ma comunque visibile anche con giacca chiusa, il Sole.

Anche le calze e le scarpe si accordano con il resto. A sinistra calza e scarpa nere e a destra calza e scarpa bianche.

Questo abbigliamento simboleggia lo yin e lo yang, probabilmente il puntino bianco