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Viaggio in Italia: Viaggi del cambio di secolo
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Viaggio in Italia: Viaggi del cambio di secolo
E-book85 pagine1 ora

Viaggio in Italia: Viaggi del cambio di secolo

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Info su questo ebook

Cinque storie di viaggio raccontate con molto humour e ironia. Cinque cronache di un tempo in cui i viaggiatori non portavano una fotocamera digitale con memoria per migliaia di foto; né un telefono cellulare con molte funzioni in grado di risolvere qualsiasi imprevisto. Il lettore s’immergerà in un viaggio iniziatico, in passaggi che sono pura avventura e ricorderanno un fatto storico senza precedenti avvenuto nello stesso periodo di uno di questi peripli. Tutti questi episodi si sono verificati quando ci siamo lasciati dietro il ventesimo secolo e abbiamo iniziato a sperimentare un cambiamento radicale verso un uso della tecnologia così estremo da cambiare il modo di viaggiare. In quel momento, guardavamo ancora una mappa, non usavamo il GPS e cercavamo una cabina per chiamare casa. Osa a rivivere tutte quelle sensazioni con queste storie; dopo tutto, "viaggiare è il miglior modo di investire il denaro", giusto?

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita22 ago 2018
ISBN9781547538782
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    Anteprima del libro

    Viaggio in Italia - Mario Garrido Espinosa

    Dedica:

    Ai miei genitori e a mio fratello.

    A tutti quelli che hanno condiviso e condivideranno viaggi e avventure con me.

    PREFAZIONE

    Viaggiare è il miglior modo di investire il denaro. Questa massima è una delle grandi verità di questo mondo che non ammette repliche. Durante la mia vita, non appena ho avuto l'opportunità, ho investito denaro in questa disciplina e per ora posso dire di essere stato in più di venti paesi: Portogallo, Francia, Andorra, Italia, Egitto, Austria, Germania, Regno Unito, Belgio, Svizzera, Russia, Canada, Messico, Costa Rica, Malta, Lituania, Lettonia, Estonia, Ungheria, Slovacchia...

    Nel processo di ricordare per enumerarli, ti rendi conto della dimensione del vissuto; specialmente quando sei consapevole che l'elenco non è completo, che stai lasciando un paese. Spero, in ogni caso, di raddoppiare o triplicare quel numero mentre il corpo è in piedi... Per ora le esperienze accumulate mi riempiono di gioia ogni volta che ci penso: sono entrato nella camera funeraria della Piramide di Micerino in Egitto; ho attraversato il più grande lago d'Europa, il Ladoga, saltando le onde di oltre due metri infilato in una barca sovietica; ho visto una città Maya mangiata per metà dalla giungla messicana, appollaiato in cima a una piramide appena scoperta; ho attraversato la lingua del ghiacciaio Pasterze in mezzo alle Alpi; mi sono lanciato con una carrucola di più di un chilometro sopra la foresta pluviale del Costa Rica; ho visto Mont Saint Michel nella nebbia, come se fosse un castello di una fiaba; ho attraversato i magici dintorni del Cervino in Svizzera; ho visto tutta Toronto dai 446 metri di altezza della CN Tower e ho sentito la vertigine di camminare sul il suo pavimento trasparente; ho visto la finestra blu dell'isola di Gozo a Malta, prima che scomparisse per sempre; Ho attraversato l'Eurotunnel in un viaggio da Bruxelles a Londra; sono stato in un sottomarino della Seconda Guerra Mondiale in Estonia; sono salito all'ultimo piano della Torre Eiffel; ho fatto il bagno nella famosa piscina circondata dalle colonne del centro benessere Gellert a Budapest; nel nord del Canada, ho visto una balena risalire la superficie del mare a solo cinque metri mi guardò per qualche secondo...

    Sono consapevole che ho ancora molto da fare, da vedere e da vivere, ma a volte, prima di iniziare nuovi progetti, è consigliabile guardare alle origini e questo è esattamente ciò di cui tratta questo libro: dai primi viaggi che hanno dato vita a tutti gli altri, che radicarono questa instancabile vocazione, che mi fecero desiderare di continuare a viaggiare; mi riferisco ai viaggi nell'isola di Maiorca, in Portogallo, nei Pirenei, in Italia e, infine, il posto più sorprendente di tutto ciò che ho visitato: l'Egitto.

    È vero che io non sono Rustichello da Pisa, né questa è una copia de I viaggi di Marco Polo, ma sono certo che questo libro, nella sua umiltà, piacerà a tutti quelli che amano viaggiare o anelano farlo; e chi lo sa, forse qualcuno è incoraggiato a raccontare per iscritto anche le sue esperienze...

    Viaggio in ITALIA

    1 - Primo impatto su Roma

    LUNEDÌ 8 SETTEMBRE 2003

    L'aereo di Alitalia all'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma (Fiumicino) decollò con oltre sessanta minuti di ritardo. L'orario ufficiale di partenza era le 7:15... Ma, caro lettore, non leggere così alla leggera. Fai attenzione: l'aereo doveva decollare alle 7:15! Ciò significa che quel lunedì ci alzammo alle 4:30, con più sonno di quanto si possa immaginare umanamente; mangiammo per inerzia una ciambella di cioccolato senza fame, senza neppure assaporarla, sapendo che dovevamo riempire il serbatoio per la lunga mattinata che ci aspettava. Nonostante il nostro stato semi-cosciente, io e mio fratello, mettemmo le valigie in macchina e ci dirigemmo all'aeroporto di Madrid-Barajas molto felici. Ed è che rogna che piace non prude, e una cosa è alzarsi presto per lavorare e un altro per viaggiare.

    Al bancone di Panavision un signore imperturbabile ci diede i biglietti dell'aereo (andata e ritorno), due borse da viaggio dell'agenzia ­—di un giallo tanto acceso che si vedeva dall'Hispasat­—, un portadocumenti e una guida turistica da tasca che in ottanta brevi pagine spiegava tutta l'Europa, il Nord Africa e il Vicino Oriente; dai, qualcosa di molto completo e riassuntivo.

    Dopo aver superato le procedure doganali, attraversammo i corridoi finché non trovammo la nostra porta d'imbarco e lì aspettammo pazientemente che si aprisse, cosa non facile. Come sappiamo, il volo subì ritardi. Il motivo era il seguente: dalla torre di controllo di Bruxelles si informava che c’era molto traffico aereo. Questa spiegazione è così misteriosa, soprattutto considerando che per andare a Roma, attraversare il Belgio sembra essere un giro un po’ lungo, finisce per non convincere nessuno. Sembrava inverosimile, oltre che falso; anche se magari era vero.

    Già in volo, attraverso la finestra, vedemmo chiaramente mentre attraversavamo l'isola di Palma di Maiorca. Come in una mappa gigante, con i colori estremamente definiti, potemmo distinguere la città di Maiorca, la Sierra de la Tramontana e Formentor. Presto apparve Minorca e di nuovo il mare.

    Dopo la colazione che Alitalia ci offrì —che non era male, almeno rispetto a quella che avevamo assaggiato un'altra volta nella compagnia aerea casalinga più famosa—, apparve al finestrino la mappa tridimensionale più realistica possibile dell'area nord della Sardegna, ma siccome non avevamo avuto il

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