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La mia Polonia (appunti di viaggio nel cuore d'Europa)
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E-book165 pagine1 ora

La mia Polonia (appunti di viaggio nel cuore d'Europa)

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Info su questo ebook

Viaggiare è una delle attività più belle che ci siano, scoprire luoghi, entrare a contatto con le tradizioni, ammirarne l'arte, assaporare cibi, conoscere le persone, è appagante come poc'altro. In questo mio diario di viaggio Vi racconterò come ho conosciuto la Polonia e cosa mi è rimasto dentro attraverso sensazioni, osservazioni, fotografie, emozioni, e chissà che, alla fine della lettura, non avrete voglia anche Voi di comprare un biglietto e saltare sul primo aereo per la Polonia...
LinguaItaliano
Data di uscita1 mag 2015
ISBN9786050376142
La mia Polonia (appunti di viaggio nel cuore d'Europa)

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    Anteprima del libro

    La mia Polonia (appunti di viaggio nel cuore d'Europa) - Giuseppe Floriano Bonanno

    La vigilia

    Giovedì, 07 Giugno

    L’attesa è finita, è tempo di inaugurare il mio personalissimo diario di viaggio che ci accompagnerà in Polonia con l’obiettivo di fissare su carta emozioni, sensazioni e fotografie di Euro 2012.

    E da prima di Pasqua che abbiamo iniziato a muoverci attivamente, e concretamente, per preparare la trasferta in Polonia, e, dopo le peripezie inevitabili in questi casi, ci siamo, è giunta, finalmente, l'ora della partenza.

    Siamo ad appena 24 ore dal calcio d'inizio di Euro 2012 e, anche per noi, è tempo di chiudere le valige e prepararsi a volare alla volta di Danzica.

    Naturalmente, per un tifoso modello, le cose più importanti da mettere in valigia sono il bandierone tricolore, la sciarpa di seta azzurra, il cappellino griffato della puma e, dulcis in fundo, la maglia da gioco dell'Italia nelle due versioni: bianca (vecchio modello) e azzurra ( nuovo modello).

    Si parte domattina alle 11.20 dall'aeroporto Marconi di Bologna alla volta di Danzica con scalo a Copenaghen.

    Il nostro itinerario sarà degno di ‘turisti per caso’ :

    dall' 8 al 10 saremo a Danzica dove si disputa Italia-Spagna

    dall' 11 al 13 ci trasferiremo a Varsavia

    il 14 a Poznan per la partita con la Croazia

    dal 15 al 16 soggiorneremo a Cracovia

    il 17 nuovamente trasferimento a Poznan .

    dal 18 al 19 rimarremo a Poznan per Italia-Irlanda

    il 19 si va a Wroclaw

    Se l'Italia dovesse passare il turno valuteremo se passare in Ucraina, in caso contrario si ritornerà il 21 a Bologna.

    Non mi resta che puntare la sveglia, spegnere la luce e girarmi dall’altra parte sperando di dormire un po’....  

    Capitolo I: Partenza e arrivo a Gdansk

    Venerdì, 08 Giugno

    La sveglia, dopo il consueto sonno un po' troppo agitato per la classica ansia da pre-decollo, suona, quasi gradevole, alle 8. Una bella doccia è quel che serve per scacciare via i cattivi pensieri ed il torpore notturno, poi, finalmente, si può chiudere la valigia dopo l’ultimo check, inserendo le cose dell’ultimo momento.

    Il buon Fabio, che questa volta non farà parte della squadra collaudata nei viaggi per il Six Nations, mi passa a prendere per accompagnarmi in aeroporto e mi mette subito di buon umore con i suoi racconti sempre divertenti.

    Arriviamo al Marconi in ampio anticipo, dopo i saluti non mi resta che mettermi tranquillo ed aspettare il Doc, ne approfitto per un paio di telefonate. Il tempo vola Gianluca si fa vedere poco dopo, bello sorridente, e ci mettiamo in fila per il check-in. Contrariamente al solito ci impieghiamo davvero pochissimo, in un quarto d'ora disbrighiamo tutte le pratiche relative all’imbarco dei bagagli ed al passaggio dei metal detector, che, una volta tanto, riuscendo a non dimenticarsi addosso nulla di metallico, non suonano.

    Alle 11.30, in perfetto orario, decolliamo con volo SAS alla volta di Copenaghen, il viaggio trascorre abbastanza rapidamente, il cielo sotto di noi è una spessa coltre di candide nuvole, ma, a 10.000 km d'altezza, sopra di esse, brilla sempre un sole luminoso.

    La Sas, che non è una compagnia Low-cost, non distribuisce però niente gratis, si deve pagare anche per un bicchier d'acqua, stranamente non abbiamo sete... L’atterraggio è perfetto, tocchiamo il suolo alle 13.20 in una Copenaghen sferzata da una fredda pioggia battente. Siamo solo in transito nello scalo danese e quindi dobbiamo raggiungere il terminal per il nuovo imbarco che si trova, neanche a farlo apposta, dalla parte opposta del sito.

    Ne approfittiamo per dare un’occhiata in giro, l’aeroporto, che è davvero enorme, e lussuoso come pochi altri, trasmette la sensazione di trovarsi in un moderno centro commerciale, con le sue decine di negozi dei i marchi più famosi, intervallati, ogni tanto, dalle sale di imbarco, spartane ma molto eleganti, con i mobili in legno chiaro, che profumano ancora di nuovo, e le poltrone viola, soffici e comodissime.

    Il nostro stomaco inizia a brontolare, decidiamo per un piccolo break e ne approfittiamo per mangiare un gustoso panino con speck e formaggio danese accompagnato da una Tuborg d'ordinanza.

    Ci stiamo quasi rilassando ma ci pensa l’altoparlante a scuoterci, chiamando il nostro volo in un inglese poco intellegibile, al nostro gate c'è già tanta gente in attesa, dopo un po’ saliamo su un pullman che ci porta lontanissimo dal terminal e ci deposita sotto un aereo, sempre della Sas, piuttosto piccolo, sotto una pioggia sottile, gelida e battente, ci dobbiamo pure bagnare per salire, per effetto del vento forte fa un freddo boia....

    Dentro sembra quasi di essere in un piccolo pullman, manca quasi l'aria, l’ambiente è claustrofobico, ma, finalmente, si decolla, e, naturalmente, si balla un bel po' per bucare le nuvole prima e per scendere verso Danzica, poi, ma, questa volta, almeno ci offrono un mini succo di frutta.

    L’atterraggio è un po' troppo ruvido, il ritiro dei bagagli è invece rapidissimo, in un hangar come quelli che si vedono nei film ambientati in aeroporti di paesi lontani e un po' fuori dalle rotte più battute.

    Troviamo senza troppi problemi l’uscita e, nell'atrio, sorpresa, ad aspettarci c’è Christophe, con tanto di cartello ‘Bonanno’, proprio come nei film (wow !!!), che è il taxista che ci ha fatto trovare la proprietà dell'appartamento NadMotlava dove alloggeremo nel nostro soggiorno a Danzica.

    Dall’aeroporto al centro della città ci sono circa dieci kilometri, tutti da percorrere lungo una moderna autostrada, costruita per l'occasione, e tutta imbandierata con i vessilli dei 16 paesi partecipanti. Facciamo in tempo ad attraversare anche una fitta e scura foresta (parte di un parco nazionale) e, poi arriviamo finalmente a destinazione, nel centro di Gdansk, al nostro appartamento.

    Il primo impatto non è proprio il massimo, l’esterno, le scale e l'atrio trasudano di antico e di decadenza, ma, appena si apre la porta dell’appartamento, ci torna il sorriso, la casa è davvero luminosa, ristrutturata da

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