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Lezioni Proibite 4
Lezioni Proibite 4
Lezioni Proibite 4
E-book80 pagine1 ora

Lezioni Proibite 4

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Info su questo ebook

Tutto sta procedendo alla perfezione. Cheyenne sta prendendo due piccioni con una fava, con Chase come suo quasi fidanzato e Damien come mentore del sesso. Quando entrambi però vogliono portare la loro relazione con Cheyenne al livello successivo, le cose iniziano a prendere una piega diversa. Ora deve scegliere tra l'uomo che c'è sempre stato per lei e colui che non riesce a togliersi dalla testa. 

LinguaItaliano
EditoreBabelcube
Data di uscita6 set 2018
ISBN9781547546336
Lezioni Proibite 4

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    Anteprima del libro

    Lezioni Proibite 4 - Sky Corgan

    PRINCIPE AZZURRO

    Il college mi aveva trasformato in una deviata sessuale. Non c’erano altre scuse per il modo in cui mi stavo comportando. Nel lasso di tempo di qualche settimana ero passata da vergine innocente a ninfomane selvaggia.

    Quando Chase bussò alla porta di casa di mio padre, lo trascinai praticamente dentro avvolgendogli le braccia attorno alle spalle e baciandolo appassionatamente. Avevo bisogno di fare sesso e lui era l’unico modo che avrei avuto per ottenerlo fino al weekend, quando avrei visto Damien Reed. Sarebbe stato impossibile trattenermi fino ad allora.

    Ti ho preparato la cena, dissi sciogliendomi dal bacio.

    Ho mangiato prima di venire qui. Disse Chase timidamente, pensando che avrei potuto arrabbiarmi.

    La cena avrebbe dovuto essere una sorpresa, quindi non potevo certo incolparlo di non averlo saputo. Sebbene fossi un po’ delusa, avevo un altro asso nella manica al quale non avrebbe detto di no.

    Va bene. Gli sorrisi. Significa che arriveremo più velocemente al dessert. Prendendo Chase per mano, lo condussi in salotto e lo feci sedere sul divano. Stai qui. Tornerò col dolce.

    Chey, non ho proprio fame.

    Non è quel tipo di dessert.

    Non lo è? sembrava sinceramente confuso.

    Nah ah. Scossi la testa.

    Oh... Oh! la lampadina gli si accese. Rimarrò seduto qui ad aspettare il dessert allora.

    Corsi in camera mia con un sorriso malizioso sulle labbra. Mi ero fermata prima da Victoria’s Secret, ma quello che avevo comprato non lasciava molto spazio al segreto. Il completino era sexy in maniera adorabile, era un body bianco con del pelo Marabou sul seno e sulla zona del pube. Aveva anche un collarino di diamanti finti e delle orecchie da gatto. Avevo sempre adorato i gatti. Infatti, mi ero travestita da gatto ogni anno ad Halloween da che avevo memoria. Inutile dire che mi ero innamorata della lingerie da micio non appena l’avevo vista sul manichino.

    Mi allacciai il collarino al collo, diedi ai miei capelli rossi una bella spazzolata, mi assicurai che tutto fosse in ordine e poi uscii dalla camera camminando in maniera sensuale come un gatto. Chase gemette nel secondo stesso in cui posò gli occhi su di me, anche se in realtà pensavo che volesse far finta di miagolare, tenendo le braccia in avanti e facendo segno di venire da lui.

    Sexy e perversa gattina, disse, sorridendo come un idiota.

    La tua sexy e perversa gattina, gli dissi sedendomi sulle sue gambe.

    Con mia sorpresa diede al mio sedere un sonoro schiaffo facendomi sussultare e provocandomi una fitta di piacere tra le gambe.

    Sono un po’ delusa dal fatto che non abbia la coda, ammisi.

    Sei stupenda.

    Lo so, ma un costume da gatto deve avere sempre la coda, anche se si tratta solo di biancheria intima.

    Considerati un gatto sexy dell’Isola di Man. Ruggì ancora facendomi ridere.

    Le sue mani mi accarezzarono il corpo e osservò il completino. Chase infilò un dito nel Marabou, esaminandolo. Poi mi afferrò per il collarino e mi spinse a lui per un bacio. Gemetti contro la sua bocca iniziando velocemente ad eccitarmi per il suo essere rude.

    Mi infilò una mano tra le gambe accarezzandomi da sopra la biancheria. Il tessuto si bagnò al suo tocco e questo la diceva lunga sul desiderio che provavo per lui.

    Mi sciolsi dal bacio piegandomi in avanti per sussurrargli all’orecchio, Mettimi dentro le dita.

    Sentii quasi subito l’erezione nei suoi pantaloni farsi ancora più presente, le mie parole maliziose a fargli diventare il maestoso pene ancora più grande. Le sue mani mi toccavano senza fretta, muovendosi sul mio seno, sui fianchi, sulla schiena. Mi afferrò il sedere e mi spinse ancora di più contro di lui. Poi iniziò ad armeggiare con i gancetti del body, dimenticandosi apparentemente la mia richiesta di avere le sue dita dentro. Però non importava. Ero solamente felice di essere toccata da mani amorevoli – mani che non mi avrebbero mai fatto del male.

    Quando il body scivolò via dal mio seno, Chase prese velocemente un capezzolo in bocca, succhiandolo febbrilmente mentre il suo grosso membro mi cresceva tra le gambe. Gemetti a causa dello sfregamento che mi faceva pulsare la vagina di desiderio. Mi stava stuzzicando e lo adoravo.

    Quando ebbe finito di succhiarmi il capezzolo destro, si spostò sul sinistro rivolgendogli uguali attenzioni. Le sue mani giocavano col mio seno mentre succhiava, le dita che le schiacciavano quasi fino a farmi male. Mi leccai il labbro inferiore quando si spostò all’altro capezzolo leccandolo e poi mordendolo piano provocandomi una scintilla di piacere dritta al clitoride.

    Quasi involontariamente, iniziai a strusciarmi contro di lui, dimenando i fianchi per l’intensa eccitazione. Mi prese la mano guidandola in mezzo alle sue gambe. L’erezione sembrava essere troppo stretta nei suoi pantaloni, quindi cercai velocemente di liberare il mostro che c’era dentro. Il suo attrezzo mi pulsò in mano quando lo afferrai. Mi ero dimenticata quanto gli piacesse quando lo afferravo. La punta era bagnata di liquido preseminale che brillava e sembrava delizioso.

    Afferrai la sua verga con la mano, sentendo la liscezza vellutata della sua pelle facendo su e giù sul suo bel pezzo di carne duro. Chase seppellì la faccia nel mio seno gemendo.

    Chey, non resisterò ancora a lungo, mi avvertì.

    Bene, perché nemmeno io ci riesco.

    Scesi dalle sue gambe per togliermi il resto della biancheria lasciando solamente le orecchie e il collarino. Si leccò le labbra guardandomi mentre io continuai da dove mi ero fermata afferrandogli il pene.

    Non hai paura che tuo padre possa tornare a casa? chiese, anche se la sua espressione mostrava preoccupazione.

    "Non proprio. Starà

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