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Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste
Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste
Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste
E-book164 pagine2 ore

Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste

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Info su questo ebook

Quando Malin mi chiede se voglio festeggiare con loro la Mezza estate a Dalarna, dico subito di sì. Sarà una celebrazione idilliaca e tradizionale, giocheremo, canteremo e decoreremo lo splendido palo con fiori e foglie. Infine, raccoglieremo sette fiori diversi da mettere sotto i cuscini. La leggenda dice che in questo modo sognerai la persona che un giorno sposerai. Ma Malin non sa che ho una cotta segreta per lei. Avrò, una volta per tutte, il coraggio di dirglielo? Non ci conosciamo così bene. Non so nemmeno se le piacciono le ragazze. Ma forse?Questo libro contiene i seguenti racconti brevi: La vigilia di Capodanno, Valentine, L'uovo di Pasqua, Pasqua di lussuria, Sogno bagnato di una notte di Mezza estate, Una notte di mezza estate, Sogno di Mezza estate, Calendario del sesso, Il desiderio di Natale.-
LinguaItaliano
EditoreLUST
Data di uscita12 feb 2021
ISBN9788726786613

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    Anteprima del libro

    Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste - B. J. Hermansson

    Sogno di Mezza estate - 9 racconti erotici sulle feste

    Original title:

    Sogno di Mezza estate - 9 erotic stories about sexy holidays

    Copyright © 2021 B. J. Hermansson, Katja Slonawski, Malin Edholm and LUST, an imprint of SAGA, Copenhagen

    All rights reserved

    ISBN: 9788726786613

    E-book edition, 2021

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    Sogno di Mezza estate

    B. J. Hermansson

    Cosa fai per Mezza estate? Chiese Malin.

    Teoricamente avrei dovuto festeggiare con la mia famiglia allargata. Ma quasi tutti quest’anno vanno all’estero, perciò abbiamo deciso di spostare il festeggiamento all’anno prossimo.

    Quindi... Non festeggi proprio?

    Malin sembrò sorpresa.

    Cioè, la festa di Mezza estate c’è ancora. Ma i miei parenti più stretti non riusciranno a partecipare, perciò ho deciso di restare a casa, perché...

    In città?

    Una violazione della legge, nel mondo di Malin. Guardandola in faccia, capii che stava cercando di trovare il modo per rispondere. Era un po’ melodrammatica.

    .

    Non puoi farlo disse Malin ridendo, con il suo caratteristico sorriso smagliante. Andiamo a Dalarna. Io e Markus portiamo Therese e Jessica. Vieni anche tu.

    Io e Malin ci siamo conosciute all’università, frequentavamo lo stesso corso di letteratura. Anche Therese e Jessica, ma non le conosco così bene come Malin. Per un attimo riflettei sulla sua offerta. Sarebbe stato strano andare con lei nel suo cottage e festeggiare insieme questa ricorrenza? Ma poi dissi semplicemente:

    Mi piacerebbe.

    E dicevo sul serio.

    Così decidemmo che sarei andata con loro a Dalarna.

    *

    Uscendo dall’auto, sono accolta dal più idilliaco paesaggio svedese che si possa immaginare. Il sole è alto, splende tra un paio di soffici nuvole sparse in un cielo azzurrissimo. Le betulle sono alte e di un verde brillante. In fondo alla collina si estende un lago, di uno splendore magnifico e magico. L’acqua luccica. Il calore mi sfiora le braccia e le gambe nude con un tocco piacevole. L’estate è al suo meglio. E io mi innamoro immediatamente di questo posto. Il cottage in cui stiamo è da sogno: facciata rossa, angoli bianchi e finestre all’inglese. Un posto magnifico, ben curato, sembra quasi uscito da un vecchio dipinto.

    Puoi prendere la stanza degli ospiti dice Malin.

    E Therese e Jessica? Dove dormono?

    Possono stare sul divano e il materassino. Markus dorme con me.

    Entro nella mia camera e mi metto comoda. La stanza è dipinta di bianco e blu, i mobili sono vecchi ma in buono stato. Apro una finestra e sento il ronzio dei bombi e delle api nell’erba alta. Non sento nemmeno un brusio provenire dalla città e dai miei impegni, è tutto lontano e distante. Mi siedo sul letto e assorbo la tranquillità e l’armonia della campagna; si posano nel mio petto, e mi sento a casa.

    Passiamo il resto della giornata a organizzare per l’indomani; puliamo e aiutiamo a sistemare la cucina. Più tardi la sera, Jessica urla:

    Sette fiori diversi! Dobbiamo raccogliere sette fiori diversi e metterli attorno ai cuscini, così sogneremo la persona che un giorno sposeremo.

    Facciamolo! Dico con l’entusiasmo di una bambina. Non abbiamo niente da perdere!

    Tutti ridono, usciamo insieme. Markus resta dentro, mentre tutte noi andiamo nel campo e cerchiamo sette fiori diversi. Ci sorprende il fatto che sia più facile dirlo che farlo, ma alla fine ci riusciamo. La notte è ormai arrivata strisciando, attorno al lago c’è la nebbia, oltre le betulle e i pini. Una brezza mi passa tra le gambe, l’erba su cui camminiamo scalze mentre torniamo a casa è bagnata. Alla fine, ci diciamo buonanotte e vado nella mia stanza. Metto religiosamente i fiori sotto il cuscino; non posso fare a meno di sorridere. Questa tradizione avrà almeno cent’anni. Raccogliere i fiori per sognare la persona che amerai e da cui sarai amata. Non c’era una storia simile con un pozzo? Che se ti avvicini al pozzo a una certa ora, probabilmente a mezzanotte, e guardi giù nell’acqua, vedrai il suo viso? Ovviamente è solo superstizione, ma è bello comunque.

    È stata una giornata lunga. Una bella giornata. Una giornata ricca di risate, conversazioni e un senso di gioia e di pace che riposa dentro di me. Sono felice di essere venuta qui con Malin. Anche Therese e Jessica sono carine e divertenti. E pure Markus. Sono certa che domani sarà una giornata splendida.

    *

    All’inizio, quando apro gli occhi, non la vedo nella stanza buia. Due labbra sono premute contro le mie, e sento la sua saliva sulla bocca. Un sapore dolce che mi ricorda le fragole.

    Malin?

    Si porta l’indice alle labbra, facendomi segno di restare in silenzio. Poi mi si avvicina ancora e preme le sue labbra contro le mie. Il mio corpo si riscalda. Una gioia euforica. Oh, Malin. La abbraccio e la tiro sul letto accanto a me. Ride. Anch’io. La tengo vicina e premo il mio corpo contro il suo. Sposta il viso verso il mio collo, e la tengo stretta. Continuiamo a baciarci e ad accarezzarci. I baci aumentano di intensità. Lo sento nel mio basso ventre, la mia fica inizia a bruciare dall’eccitazione. Mi scosto leggermente così che Malin possa sdraiarsi e appoggiare la testa sul cuscino. Indossa una camicia da notte bianca, i capelli sciolti sulle spalle, giù fino ai seni.

    Sei così bella, cazzo le dico.

    Malin sorride e mi prende la testa, premendola contro le sue labbra. Ancora una volta, le nostre bocche si incontrano in un bacio inteso, delizioso e lungo. Il bacio mi entra dentro, penetra il mio corpo. È come se facesse muovere più velocemente i miei organi, la mia pelle e i miei nervi, attivando ogni singola emozione che provo. La voglio. Ti voglio, Malin. Le mie mani si intrufolano sotto la sua camicia da notte. Mi sdraio, appoggiando il petto alla sua vita. Le accarezzo delicatamente i seni, ho paura che la mia eccitazione trabocchi e diventi incontrollabile. Voglio farlo lentamente, voglio che il piacere e la tensione durino a lungo. Ma allo stesso tempo, lei lo rende molto difficile. Le accarezzo i seni. Mi faccio strada con la testa sotto la camicia da notte. Bacio i suoi capezzoli turgidi e ben definiti. Li mordicchio, la stuzzico. E la bacio di nuovo. Il suo corpo si rilassa. Cerca di non far tracimare e fuoriuscire dalla bocca quella sensazione piacevole. I suoi occhi sono in fiamme, i capelli selvaggi e scompigliati. È arrapata. Mi vuole, tanto quanto io voglio lei.

    Nella fica. Voglio sentirti nella mia fica dice.

    Le sue parole mi sorprendono. Di solito non usa questo tipo di linguaggio. Malin è molto ingenua. Ma d’altra parte, questa situazione è straordinaria, decisamente straordinaria. Non ci penso due volte. Per niente. Non voglio nient’altro che soddisfarla, sentire la sua fica, accarezzarla e baciarla; è un sogno divenuto realtà.

    Perciò scivolo ancora più giù sul letto e le tolgo gli slip. Mi aiuta ad abbassarli lungo le gambe e fino ai piedi, e finiscono sul pavimento accanto a noi. Poi mi sdraio e appoggio alternativamente le mani sulla sua vita e la accarezzo. Mi avvicino alla sua fica. All’inizio, senza toccarla, mi avvicino semplicemente. Faccio dei respiri profondi e vogliosi. La mia fica si scalda, sento il sangue pulsare, l’eccitazione impossessarsi di me. Preso sarò impotente. Completamente. A causa tua, Malin. Tua e della tua femminilità, del tuo essere, del tuo corpo, tu. La prima volta che ti ho visto sono caduta nel tuo incantesimo. Ed ora eccoci qui sdraiate.

    Ti bacio la fica, sei bollente. Bacio la tua pelle con le mie labbra umide. Ti bacio pezzetto a pezzetto, come se stessi dipingendo la tua fica con la saliva, attenta a non perdere nemmeno un millimetro. Voglio essere perfetta per te. Te lo meriti. Ti meriti tutto. Apri le gambe ancora di più e affondi nel materasso, appoggiando la testa indietro. Ti metti comoda, pronta per farmi godere della tua fica. La mia felicità lotta con l’eccitazione, e ogni sensazione occupa sempre più spazio sotto la mia pelle; a poco a poco mi arrendo al suo potere implacabile. Adesso sono la tua schiava, Malin. La tua prigioniera, totalmente in tuo potere.

    Continuo a baciarti, i miei baci diventano sempre più avidi. Presto, la mia lingua inizia a stuzzicare la tua apertura. Ti bacio la fica. I miei baci non abbandonano mai la tua pelle, sono sempre lì, pronti per il bacio successivo. La mia lingua si fa strada delicatamente tra le tue grandi labbra. Lentamente e con attenzione, sempre di più. Probabilmente lo sai che lo faccio per provocarti, per fare in modo che questa sensazione incredibile duri più a lungo.

    Ma dopo un po’ non resisto più. Dirigo due dita verso la tua fica e inizio ad accarezzarti, a muoverle dentro e fuori. Uso l’indice e il medio, che dentro di te si bagnano. Lo faccio con movimenti profondi. Ti rilassi. Le tue cosce sono appoggiate ai miei lati, e spingi la fica contro di me al ritmo dei miei movimenti. Spingi l’inguine in avanti, raccogliendo potenza e seguendo i movimenti con i fianchi. Mentre ti sfrego con le dita, aggiungo anche la lingua. Bacio e lecco alternativamente la tua fica perfetta.

    E mi fa andare fuori di testa.

    Per un po’ ti penetro con le dita. Ma quando non riesco più a trattenere l’eccitazione che hai provocato dentro di me, tolgo le dita dalla tua fica bollente. Mi avvicino di nuovo, spostandomi ancora di più in fondo al letto, e muovo la lingua verso di te. Mi faccio strada tra le grandi labbra e trovo il clitoride. Sento l’elettricità della tua vagina, una potenza che inonda me, la mia lingua, il mio viso e tutto il mio corpo. Affondo la lingua dentro di te, nel tuo posto più intimo. E tu sussulti. Non riesci più a trattenerti, prendi ogni spinta e la liberi attraverso la bocca, gemendo forte. Provi piacere. Il tuo corpo vibra percorso da onde mentre la mia lingua ti lecca intensamente fino all’estasi, coprendo la tua fica con la mia forza e la mia saliva.

    Vieni qui dice Malin. Siediti sul mio seno.

    Mi fermo. Mi sposto verso di lei. Mi siedo tra i suoi seni e il viso. In ginocchio, avvicino la fica alla sua bocca. Mi piace, anche soltanto sapere cosa sta per succedere. Malin mi sorride, con il suo sorriso meraviglioso. I suoi occhi brillano alla luce della luna. È tutto così irreale, così giusto. Troppo bello per essere vero. Malin tira fuori la lingua, io premo la fica contro di lei. Malin mi bacia. Sento il vapore che sale nella stanza. Due corpi in fiamme, nella loro forma e forza più perfetta. Due corpi che diventano uno. E questo momento irreale e meraviglioso trova uno sfogo tra le nostre labbra, le nostre fiche e nel nostro tocco. Malin mi fa stare così bene, così bene. Tutto il mio corpo scompare in una nebbia, uno stato di ebrezza, una corsa tra il bianco e il nero, il giorno e la notte, la realtà e il sogno.

    Quando mi sveglio sono bagnata fradicia.

    Quasi.

    Era un sogno. Ma molto realistico.

    Cerco i fiori sotto il cuscino.

    Sono ancora lì. Sette fiori.

    Sorrido al pensiero e inizio a toccarmi finché vengo in un’estasi beata. L’orgasmo mi attraversa il corpo come un vortice. La Mezza estate può iniziare. Il sole splende, è arrivata la mattina e io sono pronta per una giornata meravigliosa. Il mio buon senso mi dice che i fiori e il sogno sono stati una semplice coincidenza. Ma qualcosa dentro di me mi dice che significa qualcosa. Ma cosa? Cos’ha in serbo per me questa giornata? Una parte di me, una parte che sembra crescere ad ogni respiro che faccio, sente che questa sarà una giornata straordinaria. Ho i miei sospetti.

    Ma avrò anche il coraggio?

    *

    Sono tutti di ottimo umore, entusiasti. Facciamo colazione in terrazza. Il sole è ancora basso, ma piacevole come il giorno precedente. Siamo tutti eccitati per la giornata.

    Abbiamo un palo? Ci serve un palo dice Therese.

    Perché non un buco, invece dice Jessica.

    Scoppiamo tutti a ridere.

    Certo che abbiamo un palo risponde Malin. Come potremmo celebrare la Mezza estate senza?

    "Sarebbe un vero disastro se non avessimo un palo" replica Markus con sarcasmo e un largo sorriso.

    Tutti ridono, tranne Malin, che è tremendamente seria.

    "Certo che lo sarebbe, Markus. Un vero e totale disastro". Sottolinea l’ultima parola.

    Vedo il sorriso nei suoi occhi, la sua curiosità, apertura e capacità di scherzare. Dallo sguardo si può dire che è una persona positiva. Anche se è serio, nei suoi occhi c’è gioia. Anche se qualche mese fa eravamo delle sconosciute, ci siamo conosciute bene in poco tempo. Ovviamente c’è ancora molto da imparare e scoprire su Malin, ma sono sulla buona strada.

    Mi piace. Mi piacciono un sacco di cose di lei: il suo sorriso, le sue espressioni vivaci, la sua allegria. La sua gioia naturale, smisurata, il modo in cui irradia sempre amore, personalità e salute.

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