Via per un week end. Un breve racconto quasi erotico e quasi romantico.

Di Lori Schafer

«E così ci ritrovammo in piedi, emersi dalle acque, con le goccioline che ricadevano sul mio corpo nudo, mentre immaginavo me stessa come una versione mortale e meno ispirante di Afrodite, e Jesse come Poseidone, eccetto che per, ehm…, una sola lancia al posto del tridente».

L'amico di Cindy, Jesse, è fantastico. Specialmente quando si toglie di mezzo dopo che la parte "benefici" della loro relazione di trombamici è finita. Quindi, quando propone un'escursione di andare via insieme per il week end, Cindy diventa naturalmente sospettosa: non è forse questo il genere di cose che fanno le "coppie"? Ma c’è un piccolo dettaglio che la preoccupa di più: l’odore di Jesse. Come farà a lavarlo via con lui sempre intorno?

• Lingua: Italiano
• Editore: Lori Schafer
• Data di uscita: 6 set 2018
• ISBN: 9781547541447

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SOMMARIO

Via per un week end

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VIA PER UN WEEK END

«Stavo pensando che forse potremmo andare via per il fine settimana», disse Jesse interrompendo il mio tentativo post-coito di dormire. Non aveva ancora appreso la mia regola del non-parlare-dopo-il-sesso. Ma non importava, davvero. Non lo stavo ascoltando comunque.

«Mm-mmm», risposi assonnata, passandomi la punta della lingua sul palato. Sentivo ancora il sapore del suo sperma. O forse era la mia lingua che sapeva di sperma; o forse era la mia bocca che aveva il sapore della bocca.

«Davvero?», esclamò lui vivacemente. «Lo faresti?»

Inclinai mezza testa verso di lui e lui si chinò per baciarmi. La sua bocca sapeva di fica. Anche la sua lingua.

«Farei cosa?», risposi, rotolandomi sul lato su cui dormivo sempre, nella speranza che questo lo spingesse a non proseguire il discorso. Pensavo fosse il modo più educato per fargli capire che aspettavo solo che mi addormentassi affinché lui potesse andarsene. E in effetti, non avevo mai dovuto aspettare molto a lungo.

«Andare via per il weekend», ripeté. Mi tirai a sedere, con i seni che scattarono di colpo sull'attenti davanti a me. Questo non era il tipo di big bang che mi aspettavo quando gli avevo chiesto di venire da me quella sera.

«Vuoi dire, tipo un viaggio da qualche parte? Non