Canto di Natale
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Info su questo ebook
Charles Dickens è stato uno scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico.
Charles Dickens
Charles Dickens (1812-1870) was an English writer and social critic. Regarded as the greatest novelist of the Victorian era, Dickens had a prolific collection of works including fifteen novels, five novellas, and hundreds of short stories and articles. The term “cliffhanger endings” was created because of his practice of ending his serial short stories with drama and suspense. Dickens’ political and social beliefs heavily shaped his literary work. He argued against capitalist beliefs, and advocated for children’s rights, education, and other social reforms. Dickens advocacy for such causes is apparent in his empathetic portrayal of lower classes in his famous works, such as The Christmas Carol and Hard Times.
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Anteprima del libro
Canto di Natale - Charles Dickens
italiano
Nota introduttiva a cura dell'editore
A Christmas Carol. In Prose. Being a Ghost Story of Christmas, comunemente noto come A Christmas Carol (Canto di Natale), è un romanzo di Charles Dickens, pubblicato per la prima volta a Londra da Chapman & Hall nel 1843 e illustrato da John Leech.
A Christmas Carol racconta la storia di Ebenezer Scrooge, un anziano avaro che viene visitato dal fantasma del suo ex-socio in affari Jacob Marley e dagli spiriti del Natale passato, presente e ancora da venire. Dopo le loro visite, Scrooge si trasforma in un uomo gentile e cortese.
Dickens scrisse A Christmas Carol durante un periodo in cui gli inglesi stavano esplorando e rivalutando le tradizioni natalizie del passato, inclusi canti natalizi e costumi nuovi come gli alberi di Natale. È stato influenzato dalle esperienze della sua giovinezza e dalle storie natalizie di altri autori, tra cui Washington Irving e Douglas Jerrold. Dickens aveva scritto tre storie di Natale prima di questo romanzo e fu ispirato dalla visita alla Field Lane Ragged School , una delle numerose strutture per i bambini di strada di Londra. Il trattamento dei poveri e la capacità di un uomo egoista di riscattarsi trasformandosi in un personaggio più comprensivo sono i temi chiave della storia. C'è una discussione tra accademici sul fatto che si tratti di una storia completamente laica, o se si tratta di un'allegoria cristiana.
Pubblicato il 19 dicembre, la prima edizione esaurita dalla vigilia di Natale; verso la fine del 1844 erano state rilasciate tredici edizioni. La maggior parte dei critici ha esaminato favorevolmente la novella. La storia fu copiata illecitamente nel gennaio 1844; Dickens intraprese un'azione legale contro gli editori, che fallirono, riducendo ulteriormente i suoi piccoli profitti sulla pubblicazione. Ha continuato a scrivere altre quattro storie di Natale negli anni successivi. Nel 1849 iniziò le letture pubbliche della storia che ebbe così tanto successo che intraprese 127 ulteriori esibizioni fino al 1870, anno della sua morte.
A Christmas Carol è un'opera suddivisa in cinque capitoli.
(Captiolo l) Si apre con una fredda vigilia di Natale a Londra, sette anni dopo la morte del socio commerciale di Ebenezer Scrooge, Jacob Marley. Scrooge, un vecchio avaro, non ama il Natale e rifiuta un invito a cena da suo nipote Fred, il figlio di Fan, la sorella morta di Scrooge. Respinge due uomini che cercano una donazione da lui per fornire cibo e riscaldamento per i poveri, e solo a malincuore permette al suo impiegato sovraccarico e sottopagato, Bob Cratchit, di celebrare per lo meno il giorno di Natale secondo il costume sociale. Quella notte Scrooge viene visitato in casa dal fantasma di Marley, che vaga per la terra intrecciata da pesanti catene e salvadanai forgiati durante una vita di avidità ed egoismo. Marley dice a Scrooge che ha una sola possibilità di evitare lo stesso destino: sarà visitato da tre spiriti e dovrà ascoltare o essere maledetto per portare molte più pesanti catene della propria.
(Capitolo II) Il primo spirito, il Fantasma del Natale passato, porta Scrooge alle scene natalizie della sua stessa fanciullezza, ricordandogli un periodo in cui era più innocente. Le scene rivelano l'infanzia solitaria di Scrooge in collegio, il suo rapporto con la sua amata sorella Fan e una festa di Natale ospitata dal suo primo datore di lavoro, il signor Fezziwig, che lo trattava come un figlio. La trascurata fidanzata di Scrooge, Bella, viene mostrata mentre termina la loro relazione, rendendosi conto che non la amerà mai tanto quanto ama i soldi. Infine, visitano una Bella ormai sposata con la sua famiglia numerosa e felice, alla vigilia di Natale, alla morte di Marley. Scrooge, sconvolto dalla scena e dalla descrizione che Bella ha fatto di lui e dell'uomo che è diventato, si ritrova solo nel letto di casa sua.
(Capitolo III) Il secondo spirito, il fantasma del Natale presente, porta Scrooge in un gioioso mercato con le persone che comprano gli ingredienti della cena di Natale, alla celebrazioni del Natale nella casetta di un minatore e in un faro. Scrooge e il fantasma visitano anche la festa di Natale di Fred. Una parte importante di questa fase della narrazione è la festa di famiglia di Bob Cratchit con il figlio più piccolo, Tiny Tim, un ragazzo felice ma, nel contempo, gravemente malato. Lo spirito informa Scrooge che Tiny Tim morirà a meno che il corso degli eventi non cambi. Prima di scomparire, lo spirito mostra a Scrooge due bambini orribili che rappresentano l'Ignoranza e la Miseria a cui i poveri sono condannati dalla classe dirigente. Ciò che accadrà in seguito sconvolgerà nuovamente il vecchio Scrooge.
(Capitolo IV) Il terzo spirito, il Fantasma del Natale che ancora da venire, mostra a Scrooge cosa accade in un giorno di un Natale futuro. Il fantasma silenzioso rivela scene che coinvolgono la morte di un uomo sgradito ai cui funerali partecipano gli uomini d'affari locali solo a condizione che venga fornito il pranzo. La sua donna di servizio, la lavandaia e il becchino locale rubano i suoi averi per venderli a un recinto. Il fantasma poi gli mostra Bob Cratchit e la sua famiglia che piangono la morte di Tiny Tim. Il capitolo si chiude con il fantasma che permette a Scrooge di vedere una tomba trascurata, con una lapide recante il proprio il suo nome.
(Capitolo V) Scrooge si sveglia la mattina di Natale come un uomo cambiato. Trascorre il pomeriggio con la famiglia di Fred e in modo anonimo invia un grosso tacchino alla casa dei Cratchit per la cena di Natale. Il giorno seguente offre a Bob un aumento della retribuzione e diventa una figura paterna per Tiny Tim. Da quel momento Scrooge inizia a trattare tutti con gentilezza, generosità e compassione, incarnando lo spirito del Natale.
Buona lettura!
Luigi Passerino Editore
Gaeta, 21 Novembre 2018
Capitolo I
Lo spettro di Marley
Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell'appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il carro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant'oro. Il vecchio Marley era proprio morto per quanto è morto, come diciamo noi, un chiodo di porta.
Badiamo! non voglio mica dare ad intendere che io sappia molto bene che cosa ci sia di morto in un chiodo di porta. Per conto mio, sarei stato disposto a pensare che il pezzo più morto di tutta la ferrareccia fosse un chiodo di cataletto. Ma poiché la saggezza dei nostri nonni sfolgora nelle similitudini, non io vi toccherò con sacrilega mano; se no, il paese è bell'e ito. Lasciatemi dunque ripetere, solennemente, che Marley era morto com'è morto un chiodo di porta.
Sapeva Scrooge di questa morte? Beninteso. Come avrebbe fatto a non saperlo? Scrooge e il morto erano stati soci per non so quanti anni. Scrooge era il suo unico esecutore testamentario, unico amministratore, unico procuratore, unico legatario universale, unico amico, unico guidatore del mortoro. Anzi il nostro Scrooge, che per verità il triste evento non aveva fatto terribilmente spasimare, si mostrò sottile uomo d'affari il giorno stesso dei funerali e lo solennizzò con un negozio co' fiocchi.
Il ricordo dei funerali mi fa tornare al punto di partenza. Non c'è dunque dubbio che Marley era morto. Questo mettiamolo bene in sodo, se no niente di maraviglioso potrà scaturire dalla storia che son per narrarvi. Se non fossimo perfettamente convinti che il padre d'Amleto è morto prima che s'alzi il sipario, la sua passeggiatina notturna su pei bastioni al vento di levante non ci farebbe maggiore effetto della bisbetica passeggiata di un qualunque attempato galantuomo il quale se n'andasse di notte in un posto ventoso — il cimitero di San Paolo, poniamo — pel solo gusto di sbalordire la melansaggine del proprio figliuolo.
Scrooge non cancellò dall'insegna il nome del vecchio Marley. Parecchi anni dopo, leggevasi sempre sulla porta del magazzino: Scrooge e Marley
. La ditta era nota per Scrooge e Marley. Seguiva a volte che qualche novizio agli affari desse a Scrooge ora il nome di Scrooge e ora quello di Marley; ma egli rispondeva a tutti e due. Per lui era tutt'una cosa.
Oh! ma che stretta sapevano avere le benedette mani di cotesto Scrooge! come adunghiavano, spremevano, torcevano, scuoiavano, artigliavano le mani del vecchio lesina peccatore! Aspro e tagliente come una pietra focaia, dalla quale nessun acciaio al mondo aveva mai fatto schizzare una generosa scintilla; chiuso, sigillato, solitario come un'ostrica. Il freddo che aveva di dentro gli gelava il