Il tempo tra le mani

Di Lorenza Ferrari

Questa raccolta di poesie e brevi prose prosegue il percorso verso la presa di coscienza di sè iniziato con 'A piedi nudi sui sassi', prima opera dell'autrice, di cui 'Il tempo tra le mani' si pone come ideale continuazione, ed esplora la fragilità collegata alla consapevolezza della transitorietà dell'esistenza. L'approfondimento del rapporto con il tempo e la memoria, i ricordi e il passato diviene uno strumento per indagare il significato della nostra presenza nel mondo, dove è possibile intravedere un attimo di eternità nel dare la vita e nell'amore.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 18 gen 2019
• ISBN: 9788827857823

Anteprima del libro

mani

Lorenza Ferrari

Il tempo tra le mani

Youcanprint Self-Publishing

Titolo | Il tempo tra le mani

Autore | Lorenza Ferrari

ISBN | 9788827857823

Prima edizione digitale: 2018

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per Fabio

IL BANCHETTO

(perché la ragione dia buoni frutti)

Camminavo lentamente lungo il sentiero. Il sole era alto sopra la vegetazione fitta e indistinta che lontano, davanti ai miei occhi, disegnava una scura figura curva, come se una nuvola bruna fosse scesa dal cielo a riposarsi distesa sul piano morbido dell’orizzonte oltre le prime colline, e sentivo carezzare la mia pelle scoperta da un tocco tiepido di brezza come velluto.

Avevo attraversato prati di erba e fiori, accompagnata dal frinire incessante delle cicale e dal ronzio di insetti in volo tra le corolle colorate, e campi di grano, che il soffio caldo dell’aria lasciava ondeggiare appena, e il movimento leggero e frusciante delle spighe seguiva i miei passi quasi muti sulla terra secca del sentiero, offrendo alle rondini in volo, come pesci neri in un mare perfetto, una spianata sabbiosa da contemplare dall’alto.

Seguivo pigramente le curve del sentiero, che salendo poco a poco lungo la collina, ora immerso tra cespugli bassi e graminacee sottili e mobili, sembrava voler condurre verso una macchia di boscaglia. Vedevo le farfalle danzare sfiorando la sommità dei cespugli, dove le ombre circolari intorno disegnavano corolle di fiori scuri e poco distinguibili sullo sfondo verde dell’erba, come cerchietti di seta spinti dalla mano giocosa dell’aria, ignara delle loro intenzioni.

Ancora pochi passi in salita, ed eccomi entrare tra gli alberi che dapprima mi erano parsi lontani e indistinti sotto il sole. Che meravigliosa sensazione di fresco mi offrivano le ombre mobili dei fusti e delle chiome, e benché non filtrasse aria tra il fogliame fitto e intrecciato,