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I racconti della vita
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I racconti della vita
E-book57 pagine44 minuti

I racconti della vita

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"Era una fredda notte di Dicembre. Dalla finestra di una vecchia casa costruita nel secolo scorso, in una stanza ancora illuminata, si scorgeva l'ombra di un uomo seduto su una poltrona. Era notte inoltrata e, benché fuori facesse freddo e il vento soffiasse irrequieto tra gli alberi coperti da un nostalgico cielo stellato, l'uomo, adagiato su quella poltrona, con una coperta sulle gambe e riscaldato dal calore del caminetto acceso, rispondeva, con un vigore saturo di vitalità e ricco di emozioni miste a malinconie, alle domande sempre più avvincenti che i nipoti gli ponevano. E mentre il nonno rispondeva, aprendo e spiegando le varie pagine della sua vita, i giovani volti dei nipoti divenivano sempre più entusiasti e i loro occhi, nel silenzio sommesso della notte, si aprivano con nuova e acuta voglia di conoscere e di pensare. E narrava i racconti della vita… " - Addentrati anche tu nelle avvincenti storie che si apriranno con grandi emozioni e sorprese...
LinguaItaliano
Data di uscita11 feb 2019
ISBN9788831603751
I racconti della vita

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    I racconti della vita - Giacomo Paparusso

    633/1941.

    INTRODUZIONE

    Era una fredda notte di Dicembre. Dalla finestra di una vecchia casa costruita nel secolo scorso, in una stanza ancora illuminata, si scorgeva l’ombra di un uomo seduto su una poltrona. Era notte inoltrata e, benché fuori facesse freddo e il vento soffiasse irrequieto tra gli alberi coperti da un nostalgico cielo stellato, l’uomo, adagiato su quella poltrona, con una coperta sulle gambe e riscaldato dal calore del caminetto acceso, rispondeva, con un vigore saturo di vitalità e ricco di emozioni miste a malinconie, alle domande sempre più avvincenti che i nipoti gli ponevano. E mentre il nonno rispondeva, aprendo e spiegando le varie pagine della sua vita, i giovani volti dei nipoti divenivano sempre più entusiasti e i loro occhi, nel silenzio sommesso della notte, si aprivano con nuova e acuta voglia di conoscere e di pensare.

    E narrava i racconti della vita… … …

    Avevo una nonna che abitava in una fattoria isolata in campagna. Poiché viveva in modo diverso dagli altri nessuno l’andava mai a trovare ed io stesso, benché fossi suo nipote, non avevo mai avuto modo di poterla conoscere bene, tanto meno di conoscere la sua fattoria e la sua vita.

    Ma quella sera fui assalito dal desiderio di visitare la sua fattoria per scoprire la sua vita e le sue abitudini e così mi incamminai lungi il tragitto che dal paese conduceva a lei. Mi avventurai con un motociclo, benché fossero circa 20 chilometri di strada da percorrere ed ormai stavano per calare le tenebre. Salutai la mia famiglia e dissi loro che sarei rimasto dalla nonna per quella notte. E così, con tutto il mio vigore giovanile, carico di emozione, mi misi in cammino. Ma dentro di me provavo un’emozione diversa, non so perché, ma non mi sembrava per quella che poteva apparire, una semplice visita familiare. Sentivo che in realtà avrebbe significato qualcosa di più per me.

    Dopo circa quattro o cinque chilometri mi trovai davanti ad un bivio, supponevo che la strada asfaltata, la più semplice ed ovvia, fosse quella che conduceva alla fattoria, ma sapevo anche che l’altra strada rappresentava una scorciatoia, benché molti la sconsigliassero. Si narravano strane storie in merito a quella seconda strada, storie di superstizioni e misteri, a mio parere infondate anche perché nessuno aveva mai avuto il coraggio di percorrerla. Ma dentro di me in quel momento provai un intenso desiderio di conoscere e di trovare le risposte ai miei dubbi. Così, anche se con un briciolo di timore, mi accinsi a percorrere quella strada alternativa.

    All’orizzonte il sole stava calando, il cielo era sempre più scuro e si intravedeva già qualche stella. Soffiava anche una leggera brezza che si faceva più intensa con il passare dei minuti. Ero ormai solo lungo il percorso ma mi sentivo circondato da una coltre misteriosa, da fitti cespugli a me nuovi e da alberi maestosi. E nel pieno silenzio sommesso del bosco cominciai a udire nuovi e strani suoni. Non erano canti di uccelli, né ululati, non riuscivo a riconoscere quei versi, pensai così che fosse il vento, passando tra le foglie e i cespugli, a produrre tali suoni. Ma il vento, che tendeva ad intensificarsi, all’improvviso cessò e con grande sorpresa, scuotendo il mio animo, nel cielo proruppe un tuono fragoroso. Cominciarono a susseguirsi lampi e tuoni che, benché distanti da me, a quanto sembrava erano proprio nella direzione in cui mi stavo recando.

    Cominciai a chiedermi se avessi fatto bene ad incamminarmi in quella strada a me sconosciuta, ma ripresi coraggio, accelerai e continuai il cammino. La sera era ormai calata e la luce

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