Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia
Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia
Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia
E-book252 pagine2 ore

Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook


Per mezzo del concorso letterario “La pelle non dimentica”, Le Mezzelane Casa Editrice ha inteso occuparsi attivamente del cosiddetto femminicidio, come oggi viene definito “l’omicidio contro le donne, in tutte le sue manifestazioni, per motivi legati al genere.”
Per mezzo del concorso letterario “La pelle non dimentica”, Le Mezzelane Casa Editrice ha inteso occuparsi attivamente di un problema che si desidererebbe scomparso, e invece pare acquistare sempre maggior rilevanza: il cosiddetto femminicidio, come oggi viene definito con termine specifico e non neutro “l’omicidio contro le donne, in tutte le sue manifestazioni, per motivi legati al genere. Questi tipi di uccisione, che colpiscono la donna perché donna, non costituiscono incidenti isolati, frutto di perdite improvvise di controllo o di patologie psichiatriche, ma si configurano come l’ultimo atto di un continuum di violenza di carattere economico, psicologico, fisico o sessuale” (Milena Anzani, MA in Istituzioni e politiche dei diritti umani e della pace, Università di Padova / Volontaria di Servizio Civile Nazionale), a cui si aggiungono le violenze domestiche perpetrate e lo stupro.
LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2019
ISBN9788833282466
Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia

Leggi altro di Aa.Vv.

Autori correlati

Correlato a Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia

Ebook correlati

Antologie per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Antologia dal 3° concorso letterario La pelle non dimentica – Racconti e Poesia - AA.VV.

    Cover

    Prefazione: il rapporto Onu 2018 sulla violenza di genere

    La violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni più diffuse, persistenti e devastanti dei diritti umani nel mondo. Oggi rimane in gran parte non dichiarata a causa dell’impunità, del silenzio, dello stigma e della vergogna che la circondano.

    La violenza contro le donne si manifesta in forma fisica, sessuale e psicologica, esempi sono:

    Partner intimo: violenza, abuso psicologico, stupro coniugale, femminicidio;

    Violenze sessuali e molestie da sconosciuti o conoscenti: stupro, atti sessuali forzati, avances sessuali indesiderate, abusi sessuali sui minori, matrimoni forzati, molestie di strada, stalking, molestie informatiche;

    Tratta di esseri umani: schiavitù, sfruttamento sessuale;

    Nei paesi sottosviluppati: mutilazione dei genitali, matrimonio infantile.

    La dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, emessa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993, definisce la violenza di genere come qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca, o possa comportare, in senso fisico sessuale o danno psicologico o sofferenza alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che si verifichino nella vita pubblica o privata.

    Le conseguenze negative per la salute, psicologiche, sessuali e riproduttive della violenza contro le donne e le ragazze interessano le donne in tutte le fasi della loro vita.

    È violenza contro le donne e le ragazze anche ostacolare la scolarizzazione primaria e il diritto all’istruzione. Tali comportamenti sono da biasimare, poiché limitano l’accesso all’istruzione superiore e possono tradursi in mancate o limitate opportunità per le donne nel mercato del lavoro.

    La violenza di genere può accadere a chiunque e ovunque, ma alcune donne e ragazze sono più vulnerabili. Si pensi alle ragazze giovani o minorenni, alle anziane che non riescono a difendersi, alle donne che si identificano come lesbiche, bisessuali, transgender o intersessuali, alle donne migranti o rifugiate, alle donne indigene o in minoranza etnica, o alle donne che vivono con l’HIV, alle disabili, e coloro che vivono nelle crisi umanitarie.

    La violenza contro le donne continua a rappresentare un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo, della pace e del rispetto dei diritti umani delle donne.

    Alcuni dati degli ultimi cinque anni al 2017:

    Una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale più frequentemente da un partner intimo;

    Solo il 52% delle donne sposate o conviventi prende liberamente le proprie decisioni in merito a rapporti sessuali, uso di contraccettivi e assistenza sanitaria;

    In tutto il mondo, quasi 750 milioni di donne o ragazze si sono sposate prima del diciottesimo compleanno, mentre 200 milioni di donne e ragazze hanno subito la mutilazione dei genitali;

    Una donna su due è stata uccisa dal proprio partner o da un familiare; mentre un uomo su venti è stato ucciso in circostanze simili;

    Il 71% di tutte le vittime della tratta di esseri umani nel mondo sono donne e ragazze e tre su quattro sono sessualmente sfruttate.

    La violenza contro le donne è una causa grave di morte o incapacità riproduttiva; è anche una delle maggiori cause di malattia o cancro rispetto agli incidenti stradali e alla malaria messi insieme.

    Nessuno conosce la reale portata della violenza contro le donne. Solo chi l’ha subita vive con il timore di rappresaglie da parte del violentatore o dello stalker; c’è l’impatto di non essere credute, lo stigma da sopportare, in molte donne e ragazze la violenza subita è un segno distintivo di vergogna. Tutto questo ha messo a tacere le voci di milioni di sopravvissute alla violenza e mascherato la vera portata delle orribili esperienze.

    Il tema delle Nazioni Unite di quest’anno, Orange the world #HearMeToo, ha lo scopo di onorare e amplificare ulteriormente le voci, riunendo tutti i soggetti che hanno subito violenza di qualsiasi classe, etnia, età, in un contesto globale di solidarietà. È un invito ad ascoltare e credere alle sopravvissute, a porre fine alla cultura del silenzio e a mettere le sopravvissute al centro degli interessi di ogni nazione.

    Coloro che hanno parlato, hanno aiutato a capire meglio quanta molestia sessuale è stata normalizzata e persino giustificata come una parte inevitabile della vita di una donna.

    Un piccolo inconveniente quotidiano non può essere ignorato o tollerato.

    #HearMeToo è anche un forte richiamo alle forze dell’ordine. È profondamente sbagliato che la stragrande maggioranza dei perpetratori di violenza contro le donne e le ragazze non abbia subito conseguenze. Solo una minoranza dei casi viene segnalata alla polizia; una percentuale di queste si traduce in accuse e solo in parte c’è una severa condanna.

    Le leggi devono riconoscere che le molestie sessuali sono una forma di discriminazione nei confronti delle donne e una violazione dei diritti umani. Purtroppo, c’è ancora una lunga strada da percorrere su scala globale:

    Solo due paesi su tre hanno dichiarato illegale la violenza domestica;

    37 paesi in tutto il mondo continuano a esentare gli autori di stupro dall’accusa se sono sposati con la vittima;

    49 paesi non hanno leggi che tutelino le donne dalla violenza.

    #HearmeToo: l’attivismo contro la violenza di genere si colora di arancione.

    Rita Angelelli

    Sezione A

    Poesie a tema libero

    Selezione della giuria tecnica

    Rosamaria Chiarello

    Bimba del deserto

    Occhi profondi e sorriso spento

    solitudine del deserto.

    Avvolta nel silenzio cosmico

    del tuo essere donna,

    dove donna non sei,

    implori viaggi oltre il cielo

    per liberarti della tua non libertà.

    Donna bambina

    il tuo sguardo

    tocca l’anima

    e mi trafigge.

    Temporali d’estate

    Trafitta da fulmini roventi

    la mia anima giace.

    Gocce di grandine,

    fra alberi di pini,

    traforano vite disperate,

    disseminate qua e là.

    Che dire di un muto silenzio

    che vibra in un pomeriggio d’estate

    fra lampi e tuoni

    che ammorbano l’aria.

    Me ne sto seduta

    fra fronde di alloro,

    gocce di grandine negli occhi

    oscurano il cielo.

    Cosa resta di me

    Un tuffo nel cuore

    spengo le mie lacrime nell’amore.

    Guardo allo specchio

    le mie rughe

    intrise di storie e ricordi.

    Cosa resta di me?

    Solo roccia essiccata al sole,

    pezzi di vetro frantumato

    che violano l’anima nascosta

    procurando ferite indelebili.

    Cosa resta di un guscio

    dal quale non è nato un fiore?

    Solo amarezza di giorni

    rimasti al buio

    a cercar le stelle.

    Segni del tempo

    Sulla mia pelle i segni del tempo

    tracciano la storia

    di piani inclinati di vita

    alla ricerca di stasi.

    Come equilibrista traccio la via.

    Sul mio viso solchi di lacrime

    come ruscelli di acque limpide

    segnano il corso.

    Giro lo sguardo più in là.

    Una vita negata

    Greve è la notte sulla tua pelle secca.

    Fra le rughe scivolano rivoli di sangue,

    non senti più il sapore da tempo immemorabile,

    cadono giù intersecando calde lacrime.

    Non ricordi più quando

    il supplizio è iniziato,

    ricordi una vita nuda

    fatta di tormenti e fatica.

    Paura e dolore,

    silenzio, tanto silenzio.

    Ma al pensiero non si dà limite

    e allora voli oltre le nuvole,

    nel sogno di una vita d’amore.

    Non hai conosciuto carezze,

    solo lividi sulla pelle avvizzita dal pianto.

    Ricordi i giorni bui dell’orrore,

    quando accartocciata su te stessa

    ti nascondevi nell’angolo buio della casa

    nella speranza che non ti scorgesse.

    Ma puntualmente arrivava

    non c’è parte del tuo corpo che è stata risparmiata

    ma l’ anima no, la tua anima è rimasta bianca,

    non è riuscita a sporcarla col sangue.

    Ora guardi dinanzi a te,

    il sole ha preso colore

    l’ aria è diventata limpida

    e tu vuoi respirare

    per godere della vita

    che non hai avuto.

    Mario Grasso

    La pelle non mente

    Mi chiedo: che differenza c’è fra sogno e desiderio?

    Mi rispondo: il sogno nasce nella mente, il desiderio sulla pelle.

    Ecco, tu sei il desiderio che sogno,

    il respiro che scalda la pelle

    la lingua che sfiora lieve le curve del collo,

    l’urgenza di assecondare fantasie di lussuria,

    il desiderio impaziente di accontentare la pretesa di un assillo.

    Tu sei cupidigia lenta e trasgressiva

    che varca il confine della mente,

    crea vortici, disegna intrecci, spinge in meandri

    in cui è facile perdersi per poi ritrovarsi…

    insieme.

    Provami e riprovami,

    tormentami ma rinnovami,

    disorientami e incoronami,

    usami ma saziami,

    fondimi e confondimi.

    bruciami ma curami.

    Solo così potrò mischiare desiderio e sogno

    sguardi e gemiti, gusti e sapori

    magica mistura che chiamo amore.

    La tua pelle

    Quando la tua pelle riveste il letto e

    i nostri respiri accelerano per

    tenere il passo del desiderio che

    incendia il sangue e rende vano il

    controllo dei sensi,

    la donna che tu sei

    si fa complice della femmina che spande la

    rugiada della passione

    sulle carni roventi

    fino a quando la sinfonia dei corpi

    si placa

    nell’abbraccio di dolci parole d’amore

    e la dannazione fa posto all’affetto.

    Danzando assieme al vento

    accompagnerò il lento movimento

    inebriandomi fino al sorgere del sole.

    Lasciami libero!

    Lascia che le mie mani scorrano

    per le pieghe del tuo corpo

    indugiando in profane carezze e

    ascoltando le grida della tua carne.

    Lascia che si scaldino

    queste mani imbibite di foia

    alle vampe ardenti della tua passione,

    che si perdano nella selva dei tuoi sensi.

    Lascia che schiudano

    le labbra dell’ostrica salmastra

    per conquistare la preziosa perla.

    Lasciale vagare,

    disordinate e attente,

    fra i lampi e le saette di eruttante liquido

    dal profumo di mandorle dolci

    fino al placarsi della furia del temporale.

    Oltre ogni limite

    Sedate le mie ansie e trattenute le tue paure,

    indossando solo la tua anima,

    hai placato la mia pelle urlante

    offrendomi lo scrigno del piacere

    depositario dei tuoi più intimi segreti.

    Completi solo se insieme…

    unici solo se uniti,

    ci nutriamo di attimi cibandoci di noi.

    In te ho incontrato l’appagante passione

    di un’amante amata,

    pudica e conturbante,

    mia gioiosa corruzione

    a cui nulla chiedo se non amarmi,

    oltre ogni limite.

    Cosa ti hanno fatto

    Cosa ti hanno fatto

    vita mia?

    Tavola imbandita sei stata

    per soddisfare avidi appetiti.

    Quanti gemiti hai dovuto regalare

    per sentirti amata

    mentre bruciavano

    i lividi sottopelle.

    Pasto di tanti sei stata, di troppi,

    e io idealmente ero lì

    a desiderarti tanto e senza vanto,

    ad aspettarti

    in attesa che ti ripulissi dal seme

    che su anima e corpo ti scorreva

    e arrivassi a me

    per ingaggiare insieme la lotta estrema

    che rendesse l’intera nostra vita

    un fiammeggiante, universale poema.

    Joan Barcelo

    diafano

    è sbocciato il ciliegio

    che illumina il giardino dei desideri

    come il candore

    della neve dell’inverno insubrico.

    sopratutto: inverno.

    ora mi abbraccio al vento e attendo la calma,

    tu sai

    che io amo solo il mare

    quando è blu come i tuoi occhi.

    sopratutto: mare

    oggi è nato il giorno

    che mi fa vedere che il cielo è più puro

    che l’acqua viva

    esce dalle fontane incantate.

    sopratutto: acqua.

    mi aggrappo a te come lo fa la vita,

    perché

    nel tempo della luce eterna

    la tenerezza

    è arrivata per rimanere.

    nostalgia

    è tornato a crescere il muschio nel paesaggio dell’anima

    solitudine inaspettata,

    una luce che rende schiavo il tuo viso,

    malinconia nei tuoi occhi,

    lunga notte tra il silenzio di un tempo assente.

    nasce la luna blu,

    ma la pioggia cade lentamente,

    porta lacrime e borbotta a bassa voce parole lontane,

    aghi della memoria,

    sentimenti che rendono il cuore stanco.

    e poi è tornata la vita al sorriso delle tue labbra,

    gioia improvvisa

    che armonizza il tuo sguardo,

    nuovo bagliore dell’alba, il canto delle erbe.

    immagini, soltanto immagini,

    un mare immenso di fessure nel limite,

    sull’altro confine rimarginano ancora i pensieri dimenticati,

    in questo giorno

    il tempo muore nell’enigma del sogno.

    quando tace la notte

    per lungo tempo,

    eppure si tratta di chiarezza di un mondo

    che gira su un occhio chiuso del buio.

    mordendosi le labbra, nel nodo

    del fulmine,

    il tuo nome nascosto diventa bianco,

    si articola nella possibilità magnificata

    di saliva

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1