L'orco ha le chiavi di casa: Femminicidio e Stalking

Di Angela Nappa

I dati Istat ci dicono che, ogni anno, circa 150 donne sono vittime di omicidi volontari
in Italia, 3 su 4 commessi in ambito familiare.
Nell’ultimo decennio, in Italia, la quota di omicidi avvenuti in ambito familiare ha
oscillato da un minimo del 63 per cento (62,7%) nel 2010 ad un massimo del 77 per cento nel
2014, per poi scendere al 73,2 per cento nel 2016. Con l’indagine del 2014, si è stimato che nel
corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre,
hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dalle forme meno gravi come lo
strattonamento o la molestia a quelle più gravi come il tentativo di strangolamento o lo stupro;
per quanto riguarda, in particolare, la violenza sessuale, si stimano 4 milioni e mezzo di donne
vittime di una qualche forma (realizzata o tentata) di violenza sessuale nel corso della propria
vita.

• Lingua: Italiano
• Editore: Editrice 33 Pagine
• Data di uscita: 21 mag 2021
• ISBN: 9788827543092

Anteprima del libro

End

Saggio

© 2021 Editrice 33 Pagine

Diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,

di riproduzione e di adattamento totale e parziale, con qualsiasi mezzo,

sono riservati per tutti i Paesi.

ISBN 9788827543099

I edizione digitale: maggio 2021

Grafica: Vincenzo Manica

In copertina: Stefania Izzo

Sito web: www.33pagine.it

E-mail: [e-mail]

A me stessa, ché mi sono riscoperta

una docile fibra dell’universo

I diritti delle donne

sono una responsabilità di tutto il genere umano;

lottare contro ogni forma di violenza

nei confronti delle donne è un obbligo dell’umanità;

il rafforzamento del potere di azione delle donne

significa il progresso di tutta l’umanità.

Kofi Annan

Introduzione: Il bianco e nero dell’anima

Stalking e femminicidio nel cinema e negli spot televisivi

I dati Istat ci dicono che, ogni anno, circa 150 donne sono vittime di omicidi volontari in Italia, 3 su 4 commessi in ambito familiare.

Nell’ultimo decennio, in Italia, la quota di omicidi avvenuti in ambito familiare ha oscillato da un minimo del 63 per cento (62,7%) nel 2010 ad un massimo del 77 per cento nel 2014, per poi scendere al 73,2 per cento nel 2016. Con l’indagine del 2014, si è stimato che nel corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre, hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, dalle forme meno gravi come lo strattonamento o la molestia a quelle più gravi come il tentativo di strangolamento o lo stupro; per quanto riguarda, in particolare, la violenza sessuale, si stimano 4 milioni e mezzo di donne vittime di una qualche forma (realizzata o tentata) di violenza sessuale nel corso della propria vita.

Esiste un maestro, qualcuno che dia un insegnamento sbagliato nella società? Secondo il fotografo Ico Gasparri il maestro di tanto scempio e di tanta violenza è la pubblicità. Nel progetto autofinanziato dallo stesso fotografo dal titolo Chi è il maestro del Lupo cattivo? esiste, quindi, qualcuno che diffonde messaggi sbagliati, che mitiga le menti degli uomini. Il progetto in questione si focalizza sulla raccolta di fotografie scattate nella città di Milano, la città che più di tutte è tappezzata da immagini pubblicitarie sessiste e misogine di donne seminude e nude; modelle che indossano capi femminili ma che rispecchiano l’ideale di donna che piace all’uomo. Ecco il lupo cattivo si nasconde dietro una pubblicità che ridicolizza i volti e i corpi delle donne rendendoli oggetti del piacere, perché "Stupratori non si nasce" proprio come ammette l’autore. La donna oggetto di piacere, ridicolizzata, utilizzata per così dire dai programmi televisivi solo per avere più ascolti. In questo caso, Lorella Zanardo nel suo documentario Il corpo delle donne mette in evidenza come nella televisione le donne non siano rappresentate nel migliore dei modi, donne che mostrano il proprio corpo, corpi chirurgicamente cambiati, donne che per lo più conducono programmi senza nessun scopo culturale ma destinati a non avere un ruolo preponderante e quindi importante. La presenza della donna in tv è una presenza di quantità rare volte di qualità proposta sembra accontentare presenti desideri maschili. Oltre ad aver fatto riferimento ai due progetti dapprima esposti, ho analizzato un film del 2005 di Cristina Comencini, La Bestia nel Cuore, la protagonista Sabina ha degli incubi, incubi che non la fanno dormire la notte, parlando con il fratello scopre che sono legati alla sua infanzia e ad un brutto ricordo. Quegli incubi sono legati alla violenza subita da Sabina in tenera età da parte del padre. Si tratta di un film che rappresenta, in maniera forte la realtà di molte famiglie. La bestia nel cuore racconta le sfaccettature dell'amore umano, da quello che segna per sempre a quello che riempie un vuoto.  È prima di tutto un invito a prendere atto del marcio che spesso c'è all'interno della famiglia e di noi stessi, per andare avanti su basi nuove.

Il termine Stalking deriva dall’inglese to stalk che significa appostare, seguire, tampinare, rappresenta una forma di aggressione messa in atto da un persecutore che irrompe in maniera ripetitiva, indesiderata e distruttiva la vita privata di un altro individuo. Quindi una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona generandole stati di ansia e paura che possono compromettere la sua quotidianità.

Nel film The Stalker di Giorgio Amato del 2014, il protagonista Lucio Melillo è un uomo che non accetta la fine del matrimonio con la moglie e più volte la perseguita, entra in casa sua di notte, più volte la pedina, un uomo che non accetta né che la moglie si sia rifatta una vita né di non poter