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Naturosofia: La Naturopatia Antroposofica
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Naturosofia: La Naturopatia Antroposofica
E-book109 pagine1 ora

Naturosofia: La Naturopatia Antroposofica

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Info su questo ebook

Dall’incontro tra la comprensione della Natura dell’Antroposofia e la Naturopatia nasce la Naturopatia Antroposofica o Naturosofia. Secondo il nostro approccio il corpo dell’uomo non è una macchina, è un Cosmo in miniatura. Le forze vitali che pervadono il nostro corpo sono l’espressione dei regni minerale, vegetale e animale che compongono la Natura così che ogni condizione alterata nel corpo è espressione del bisogno naturale: così “naturopatia” significa “sentire  se stessi insieme alla Natura”. Solo risuonando tra anime possiamo trovare la soluzione: la cura viene data dall’anima del naturopata all’anima del paziente attraverso la Saggezza della Natura.

Per la Naturopatia Antroposofica, o Naturosofia, il corpo dell’uomo non è una macchina, è un Cosmo in miniatura. Le forze vitali che pervadono il nostro corpo sono l’espressione dei regni minerale, vegetale e animale che compongono la Natura. Ogni nostro squilibrio corporeo è dunque espressione di un bisogno naturale il quale trova la sua espressione nella natura.

L'autore:
Giorgio Tarditi Spagnoli è libero ricercatore di Scienza dello Spirito, l’Antroposofia fondata da Rudolf Steiner. Ha conseguito la laurea in Scienze Naturali e il dottorato in Scienze della Formazione, con una tesi in Psicologia Archetipale ed Evoluzione.
 
LinguaItaliano
Data di uscita2 mag 2019
ISBN9788832597523
Naturosofia: La Naturopatia Antroposofica

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    Anteprima del libro

    Naturosofia - Giorgio Tarditi Spagnoli

    Bibliografia

    Disclaimer

    Al fine di evitare equivoci ricordiamo che la Naturopatia non ha nulla a che fare con la Medicina, solo il medico può diagnosticare e curare le patologie organiche. La Naturopatia si occupa del mantenimento del benessere della persona, così come di disarmonie presenti in assenza di patologie organiche o psichiche. Quella del Naturopata è una libera professione nell’ambito delle discipline olistiche disciplinata dalla Legge Numero 4, del 14 Gennaio 2013.

    Principi di Antroposofia

    L’Antroposofia o Scienza dello Spirito è la via di conoscenza spirituale che fu portata nel mondo dal grande filosofo ed esoterista Rudolf Steiner, a cominciare dal 1904. Con la sua instancabile e molteplice attività, Steiner diede la possibilità alla civiltà occidentale di non sprofondare completamente nel materialismo, dando una visione alternativa del mondo che tenesse in considerazione tanto il corpo che l’anima e lo spirito dell’uomo e dell’intero Cosmo. L’Antroposofia è una via olistica, nel vero senso etimologico del termine, comprendendo tutte le aree della conoscenza e dell’esperienza umana: arte, religione e scienza. È noto per aver fondato diversi approcci esoterici alla cultura umana: tra le principali ricordiamo l’agricoltura biodinamica, la pedagogia steineriana, la medicina antroposofica, l’architettura organica-vivente e l’arte del movimento euritmia.

    Il nome più preciso del metodo di Steiner è Scienza dello Spirito, in particolare orientata antroposoficamente, ovvero alla Saggezza dell’Uomo o, in un’altra accezione, alla Coscienza dell’Uomo. L’approccio scientifico di Steiner mira a elevare l’esoterismo a scienza, la quale è in grado di proseguire nel suo tracciare il cammino di conoscenza dell’uomo, ben oltre i confini della conoscenza delle scienze naturali. La scienza materialistica, infatti non è in grado di superare la soglia del mondo naturale e per di più della Natura nel suo stato di morte, mentre invece la scienza dello spirito comincia proprio dalle forze viventi, il cosiddetto Mondo Eterico, il primo dei mondi sovrasensibili indagabili. La scienza naturale, per suo stesso limite, è costretta a indagare solo il mondo degli effetti, credendo che in essi vi siano anche le cause. La scienza dello spirito si libera da questo errore, riconoscendo che le cause degli effetti sul piano fisico, risiedono nei mondi superiori sovrasensibili, secondo una catena di cause prime, seconde, fino a giungere agli effetti.

    L’indagine dei mondi sovrasensibili avviene per mezzo della continuazione ed estensione ulteriore della metodologia di osservazione di Goethe. Ciò che Goethe cercava nella Natura era infatti il fenomeno così come percepito dall’uomo, il quale poteva giungere alla conoscenza del fenomeno in sé applicando la sua intuizione a quanto aveva sperimentato. Essenziale nel metodo goethiano è permettere che l’osservatore partecipi attivamente, copro, anima e spirito, all’oggetto osservato, il quale comincia a parlare all’uomo quando viene così compreso. La scienza goethiana dell’osservazione della Natura riesce a cogliere la trasmutazione dei fenomeni uno nell’altro avendo come centro e nesso la coscienza dell’uomo stesso. Le osservazioni di Goethe culminarono per esempio nella Teoria della Metamorfosi dei viventi e nella Teoria dei Colori.

    Se da un lato la scienza goethiana supera la scienza naturale materialistica, essa non può condurre molto oltre al mondo dei fenomeni viventi, il Mondo Eterico, lasciando il ricercatore più sulla soglia del reame dell’anima, il Mondo Astrale. Per compiere un passo ulteriore nella conoscenza dei Mondi Superiori, è necessario procedere secondo il metodo esposto da Steiner per cui, affrancandosi dalle percezioni meramente fisiche, si giunge al pensare libero dai sensi. Questo è essenzialmente il metodo epistemologico contenuto nella Filosofia della Libertà. Il metodo prevede diversi esercizi, i cosiddetti Esercizi Fondamentali, capaci di far assumere il controllo delle potenze dell’anima: pensare, sentire e volere, e dunque giungere al necessario ordinamento della vita interiore al fine di giungere alla Meditazione vera e propria.

    Per mezzo di questo atto, ripetuto e interiorizzato, il pensare materiale viene a cessare: così come la scienza naturale studia il morto riflesso del pensiero, la scienza dello spirito studia il vivo pensiero che scaturisce dalla sorgente. L’uomo percepisce così l’originaria luce del pensiero, in cui le idee sono esseri viventi che l’uomo può afferrare ed evolvere organicamente. A questo punto l’uomo è capace di percepire il fenomeno in sé, non solo nella sua dimensione vivente, ma anche in quella animica ed eventualmente in quella spirituale. Quando l’uomo indirizza i risultati ottenuti per mezzo della scienza dello spirito al fine dell’evoluzione della coscienza umana, egli è orientato antroposoficamente.

    Ne consegue che, un metodo di indagine così potente, può indagare qualsiasi possibile esperienza o attività umana, comprendendone i principi e permettendone dunque un completo rinnovamento. Non essendo la scienza dello spirito vincolata agli effetti, agisce partendo dalle cause e dunque rinnova completamente, fa risorgere dalla morte del pensiero materialistico qualsiasi branca della conoscenza. La scienza dello spirito mira a far divenire cosciente la conoscenza stessa che, dunque, da -logia assume il suffisso di -sofia, per esempio dall’Antropologia all’Antroposofia. Nel nostro caso, passiamo dalla Naturopatia, in cui prevale l’aspetto dell’empatia, alla Naturosofia, in cui prevale l’aspetto di saggezza, la quale porta tanto alla coscienza che all’empatia.

    Io, centro verticale

    Centrale nella via antroposofica è l’Io dell’uomo, il suo spirito individuale, che gli permette di essere tale, ovvero uomo distinguendosi dal tutta la Natura grazie all’autocoscienza. È un centro verticale che permette all’uomo di abitare nella Natura eppure di trascenderla. È infatti grazie all’Io che l’uomo possiede la coscienza di veglia e quindi il libero arbitrio, ma questo non è che il primo stadio della futura evoluzione della coscienza umana. Più propriamente, infatti, possiamo parlare di essere umano, mentre il termine uomo si riferisce al compimento dello stadio attuale dell’evoluzione dell’umanità nel suo insieme. L’uomo, in questa accezione, corrisponde al concetto di uomo archetipale o Anthropos, non dissimile dall’uomo universale del Rinascimento, capace di esplorare senza limiti tutto il suo potenziale creativo. Questo Anthropos è la destinazione della presente umanità che si può esprimere anche come il ritorno all’Adamo di Luce primordiale, l’Adam Kadmon della Cabala. L’Antroposofia, come l’esoterismo in generale, riconduce così l’uomo alla sua origine in seno alla coscienza divina prima della Cacciata dal Paradiso Terrestre. Ma invece che incoscientemente, lo fa nella piena coscienza individuale, restaurando tutta la potenza e la gloria posseduta dalla più amata delle creazioni della divinità. In altre parole, noi siamo spiriti che vivono un’esperienza nel loro stadio di essere umano e che, per mezzo della conquista del pensare libero dai sensi, del libero arbitrio, conosceranno la realtà trascendente dell’Amore, e dunque diventeremo uomo, che in futuro passerà ancora ulteriori stadi evolutivi, quello angelico, arcangelico e così via, fino a divenire un dio creatore.

    Allo scopo di comprendere meglio l’essere umano attuale e la sua condizione, è necessario comprendere che l’uomo possiede quattro stati di coscienza, frutto della sua passata evoluzione nel cosmo:

    La veglia: che è la coscienza dell’Io, lo stato in

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