Il grande libro dei fiori magici -Volume primo-: La foresta incantata

Di Giulia Cesarina Lischetti

Cosa può attirare di più un bambino di una misteriosa soffitta tutta da scoprire? Lo sa Giulia che non esita nel far sua la soffitta della casa ove si è da poco trasferita con la famiglia. Tra le cose abbandonate la sua attenzione cade su un grande libro d’assetto misterioso. Tutto si fa ancora più strano quando scopre che questo libro ha solo pagine ingiallite dal tempo senza alcuna pagina scritta salvo alcuni fiori, uno diverso dall’altro, inseriti in diverse pagine. Ma quando prende in mano il primo di questi fiori accade qualcosa di magico quanto misterioso che la condurrà alla scoperta della foresta incantata.... Una saga piena di misteri e magia dove la vita e la fantasia verranno ad incontrarsi. Ci saranno maghi e avventurieri, luoghi incantati, mostri ed eroi, principesse e cavalieri, ma anche alchimisti, amici per la pelle, animali parlanti, giocatori d’azzardo, vecchie streghe e personaggi fuggiti dalla loro fiaba in cerca di nuove avventure. La piccola Giulia, una bambina piena di curiosità e voglia di avventura, dovrà scoprire attraverso la lettura i segreti che si nascondono dietro a questo grande libro e i suoi fiori. In fondo la lettura di un libro è sempre una magia...

• Lingua: Italiano
• Editore: Alessandro Lischetti
• Data di uscita: 1 ott 2019
• ISBN: 9788834192436

Anteprima del libro

Giulia Cesarina Lischetti

Il grande libro dei fiori magici - Volume 1 - La foresta incantata

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Indice dei contenuti

Capitolo 1

La foresta incantata

Capitolo 2

La soffitta

Giulia Cesarina Lischetti

Il grande libro dei fiori magici

Volume 1

A mamma Simona che riempie le nostre vite di poesia

e a Simone che le colora con la magia

Capitolo 1

Quel che a Giulia piaceva della casa nuova erano due cose: l’ampio giardino e la soffitta. Il primo per poterci giocare ed il secondo per rintanarsi a leggere.

Non che il resto della casa non fosse di suo gradimento ma andarsene dall’appartamento in cui era nata e cresciuta non era stato facile. D’altronde i bambini si affezionano ai luoghi tanto quanto alle persone.

Il padre e la madre avevano assicurato a lei ed al fratello Simone che si sarebbero innamorati della nuova casa. D’altronde era più grande, più bella.

Quando vide per la prima volta la nuova casa la guardò con aria di sfida quasi a volerle dare ad intendere che non sarebbe stato facile farsi conquistare. Ma la casa sfoderò subito i suoi pezzi da novanta per farsi apprezzare. Il giardino con diversi abeti che sarebbero potuti diventare splendidi alberi pieni di luci a Natale, e la soffitta, una piccola stanza con il soffitto a spiovente ed un abbaino che fissava il cielo.

Per il momento possono bastare queste due cose pensò fra sé e sé Giulia osservando la casa. Un chiaro messaggio di avvicinamento ma non ancora di conquista.

La casa tuttavia aveva in serbo un’altra sorpresa per compiacere Giulia. La conservava in soffitta. Quale luogo migliore per nascondere magia e mistero?

Ero certo di trovarti qui? disse il padre aprendo la porta.

Giulia gli sorrise e gli andò incontro abbracciandolo.

È fantastica questa stanza. Ci sono cose incredibili. Guarda papà... disse Giulia sciogliendo l’abbraccio ed affrettandosi ad esibire le scoperte.

Le soffitte sono fatte apposta per nascondersi, conservare ricordi e dimenticare oggetti disse il padre osservando i cumuli di scatoloni ed oggetti stipati in diversi angoli.

Quando decisero di acquistare la casa l’agente immobiliare, una cinquantenne con occhi infossati in profonde occhiaie e dalla pelle grigiastra, aveva promesso di liberare la soffitta prima della consegna delle chiavi per poi tuttavia dimenticarsi, più o meno volutamente.

Non era tuttavia un problema. Il padre intuì le potenzialità di divertimento per i suoi figli nell'esplorare una soffitta abbandonata. Così riservò ad un altro momento l'onere di liberarla.

Qui potremmo mettere una scrivania osservò il padre.

Giulia amava leggere e sognava di diventare una scrittrice da che si addentrò nel mondo creato da Mary Louise Alcott con Jo e le altre piccole donne. La casa era sempre disseminata di fogli piene di racconti, disegni e bozze di favole da lei scritte con la sua deliziosa calligrafia precisa e tondeggiante di bambina di nove anni.

Così avrei un posto tutto mio per scrivere esclamò Giulia con occhi che brillavano di entusiasmo.

Il padre sorrise perché era certo che l’idea sarebbe stata gradita.

Cominciarono a rovistare fra gli scatoloni. Trovarono un monocolo con il treppiedi che sarebbe stato perfetto per osservare le stelle dall’abbaino. Uno scatolone pieno di foto in bianco e nero. Dei guantoni da boxe sgualciti e una scatola piena di monete straniere.

Poi l’attenzione di Giulia cadde su un grande libro che sbucava tra due scatole di cartone. Sembrava una grande sottiletta incastrata tra due grandi fette di pane per toast. Ne fuoriusciva in una piccola porzione, uno spigolo ricoperto di polvere, ma quanto bastò per farsi notare e destare la curiosità di Giulia.

Questa, impaziente di scoprirne il contenuto, provò a sfilarlo ma risultò difficile visto il peso dello scatolone sovrastante. Fu provvidenziale l’intervento del padre che con le sue forti braccia sollevò il contenitore e liberò il tomo dalla sua prigione.

Giulia si avventò sul libro. Era grande e spesso. Aveva la copertina in pelle di color beige ed era profilato di fili intrecciati color oro. In basso, in un angolo, vi erano impresse, sempre in color oro, queste parole: A kind of magic.

Cosa significa papà? chiese Giulia prendendo a rimuovere la polvere depositatasi sulla copertina.

È inglese. Vuol dire ‘una specie di magia’. Chi lo ha scritto doveva essere un amante dei Queen. La loro più bella canzone si intitolava così...

E così dicendo il padre prese a canticchiare la hit del gruppo inglese.

... is this... a kind... of magic?... There can... be only one...

"Papà, canta meglio meglio Freddie Mercury" lo interruppe Giulia esibendo un sorriso simpatico e