Cena di classe con delitto

Di Matteo Gemignani

Pochi giorni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, alcuni liceali si ritrovano una sera per una pizza in riva al mare. Tra di loro ci sono rapporti tesi e questioni irrisolte, ma per una volta vogliono lasciarsi tutto alle spalle e divertirsi.
Una delle studentesse più in vista è Camilla, ragazza dalla fluente chioma rossa, ritenuta dai suoi spasimanti, rifiutati, un pezzo di ghiaccio. Essi ancora non sanno però che nel corso dell’estate ormai al termine qualcosa in Camilla era cambiato anche grazie alla conoscenza e all’amicizia con un coetaneo.
La serata finisce per mettere in luce le divergenze fra i vari gruppi che inevitabilmente si creano all’interno di una classe. Poi, uno dei ragazzi sparisce. L’indomani mattina viene ritrovato senza vita, colpito al cuore, nella toilette dello stabilimento balneare, con la porta chiusa dall’interno.
Chi lo ha ucciso? Possibile sia stato uno di loro?
Il vice commissario cui è affidata l’indagine è determinato a risolvere il caso al più presto. Per questo motivo si rivolge a un insolito consulente.
Fresco e piacevolissimo giallo d’atmosfera.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovane Holden Edizioni
• Data di uscita: 1 nov 2019
• ISBN: 9788832925876

Anteprima del libro

Matteo Gemignani

Cena di classe con delitto

886 - Spessosottile

Giovane Holden Edizioni

www.giovaneholden.it

Titolo originale: Cena di classe con delitto

© 2019 Giovane Holden Edizioni Sas - Viareggio (Lu)

I edizione cartacea ottobre 2019

ISBN edizione cartacea: 978-88-3292-537-1

I edizione e-book novembre 2019

ISBN edizione e-book: 978-88-3292-587-6

ISBN: 9788832925876

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Indice dei contenuti

Una sera di inizio settembre, a pochi giorni dall’inizio di un nuovo anno scolastico, alcuni compagni di classe decisero di organizzare una cena per ritrovarsi dopo un’estate passata ognuno per conto suo. Si dovevano vedere sei giorni su sette per nove mesi (vacanze natalizie e pasquali escluse), almeno l’estate la volevano passare in pace e liberi da quelli/e che non andavano alle interrogazioni programmate, che ti facevano gli squilli mentre eri interrogato, che nell’ora di ginnastica ti facevano andare alla ricerca delle tue scarpe finite magicamente nello spogliatoio delle ragazze.

Per la cena avevano approfittato del fatto che la mamma di una di loro aveva in gestione un bagno; così scelto il posto, avevano ordinato delle pizze che avrebbero mangiato a due passi dalla spiaggia. La classe era composta da ventuno ragazzi, ma quella sera ne sarebbero venuti solo dodici. Quelli più tolleranti e diplomatici. Una componente di questa classe era Camilla, una ragazza dalla fluente chioma rossa, sveglia e intelligente come poche, ma timida e diffidente soprattutto verso il genere maschile. Camilla però stava cambiando e già da quella cena voleva dimostrare di non essere insensibile – di ciò la accusavano i ragazzi – di non essere l’iceberg che fece affondare il Titanic, come un ragazzo l’aveva soprannominata dopo che lei gli aveva dato il due di picche.

Il bagno, o stabilimento balneare che dir si voglia a voler fare l’accademico della Crusca, dove si sarebbe svolta l’anteprima del rientro a scuola era poco prima di Forte dei Marmi, per cui Camilla escluse la bici e si affidò al suo Scarabeo bianco.

Dopo venti minuti alla guida (lei abita a Viareggio), Camilla