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Coaching Antistress
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E-book123 pagine1 ora

Coaching Antistress

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Info su questo ebook

La paura è un’emozione che tutti gli esseri umani provano e che spesso è vista come un sentimento di cui non sono chiare l’origine e la natura. Tuttavia, non sappiamo che si tratta di uno stato del cervello o del sistema neuroendocrino, che si origina in concomitanza di determinate condizioni e si manifesta attraverso determinati comportamenti.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita30 nov 2019
ISBN9781071521571
Coaching Antistress

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    Anteprima del libro

    Coaching Antistress - Miguel D'Addario

    L’ Autore

    È laureato in Giornalismo, con un Master in Educazione Sociale, un Master in Sociologia e un Dottorato in Comunicazione Sociale, conseguiti presso l’Università Complutense di Madrid. Ha maturato la sua esperienza in diversi campi d’insegnamento, dalla Formazione Professionale al livello Universitario, tanto in America Latina, quanto in Europa.

    I suoi libri si trovano presso differenti centri di studio e varie biblioteche in tutto il mondo, come per esempio l’Università San Pablo in Perù, L’Università di Santo Domingo nella Repubblica Dominicana, L’Università di San Gregorio in Ecuador, L’Università di Valencia, la Biblioteca Nazionale di Spagna, la Biblioteca Nazionale Argentina, l’Università del Texas, l’Università di Toronto, l’Università di Deusto, la Biblioteca Nazionale Britannica, l’Università di Harvard, la Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

    PhD e saggista, ha ricevuto premi e menzioni da Associazioni di scrittori, Centri Culturali, Università e sedi affini. Ha ricevuto premi e menzioni anche in qualità di relatore, conferenziere e ricercatore presso università e centri educativi, pubblici e privati. Autore di opere letterarie creative: poesia, racconti e narrativa. Autore di libri educativi, di vari livelli e tematiche.

    I suoi libri sono distribuiti nei cinque continenti, sono materiali di assidua consultazione nelle Biblioteche mondiali e si trovano nei cataloghi, ISBN e archivi bibliografici Internazionali. Sono tradotti in varie lingue e sono disponibili nei bookstore internazionali, in formato cartaceo e in versione elettronica.

    Siti Web in cui è possibile conoscere altre opere dell’autore:

    http://migueldaddariobooks.blogspot.com/

    Inizio

    La paura è un’emozione che ogni essere umano ha sperimentato. Il più delle volte siamo portati ad interpretarla come un sentimento di cui non riusciamo a spiegare la natura. E tuttavia non sappiamo che si tratta di uno stato del cervello -  o sistema neuroendocrino – che si attiva in concomitanza di determinate condizioni e si manifesta attraverso alcuni particolari comportamenti. La paura può essere considerata a partire da differenti punti di vista. Dal punto di vista biologico, rappresenta uno schema adattativo e costituisce un meccanismo di sopravvivenza e di difesa, che si attiva per consentire all’individuo di rispondere con rapidità ed efficacia di fronte a situazioni avverse. In questo senso, si tratta di un meccanismo normale, che rappresenta un beneficio per l’individuo e per l’intera specie. Dal punto di vista neurologico, consiste nell’attivazione dell’amigdala, localizzata nella parte anteriore del lobo temporale mediale dei due emisferi cerebrali. Dal punto di vista psicologico, è uno stato affettivo, emotivo, necessario per il regolare adattamento dell’organismo all’ambiente, che provoca disagio nella persona. Dal punto di vista sociale e culturale, la paura può far parte del carattere della persona o dell’organizzazione sociale. Si può pertanto imparare a temere oggetti e contesti, ma si può anche imparare a non avere paura. Essa si collega in modo complesso ad altri sentimenti (paura della paura, paura dell’amore, paura della morte, paura del ridicolo) e mantiene un’intima relazione con i diversi elementi della cultura. Può anche essere considerata come un’emozione caratterizzata da un’intensa sensazione, generalmente sgradevole, provocata da un pericolo reale o percepito, presente o futuro. È un’emozione primaria che emerge dalla risposta istintiva dinanzi a un rischio o ad una minaccia e si manifesta nell’essere umano. È possibile che non ci siamo mai soffermati a pensare che, probabilmente, la funzione della paura sia quella di proteggerci da quello che ci circonda, cioè dall’ambiente, visto che, quando si attiva, i nostri sensi possono arrivare a percepire l’insorgere di un pericolo e inviarci un allarme, per farci allontanare da un determinato posto o prestare attenzione a quello che potrebbe accadere. Si cerca inoltre la causa delle paure e la ragione per cui emergono.

    Perché proviamo paura?

    a) Cos’è la paura?

    b) Che cosa dà origine alla paura?

    c) Come vincere la paura?

    d) Come evitare la paura?

    Il problema ha a che vedere con la sensazione o il sentimento che a volte ci invade e che pone ostacoli quando vogliamo portare a termine certe attività o quando ci esponiamo a certe situazioni: lo riconosciamo genericamente come paura, ma si tratta di una condizione inevitabile, visto che, in un modo o nell’altro, c’è sempre qualcosa che ci causa timore. È una condizione veramente sgradevole, se pensiamo alla sensazione di impotenza che ci invade in una determinata situazione o di fronte alla paura stessa. Tutto questo, certe volte, o quasi sempre, è un grave problema che condiziona la nostra vita personale e sociale. Compare sotto diverse forme, ma ritengo che quella più comune si manifesti quando ci esponiamo ad una situazione problematica, di natura fisica o psicologica, che ha come conseguenza uno sforzo rivolto a impedire che tale situazione si ripeta, perché ci ha lasciato i segni di una brutta esperienza. Va detto, inoltre, che spesso questo accade in modo involontario, per quanto con una certa coscienza, considerato che si tratta di qualcosa che sentiamo e che ci danneggia a livello mentale. In molte occasioni non si risolve o non si supera la paura nei confronti di qualcuno, qualcosa o di una certa situazione; ma quando ciò accade, la persona che ha provato paura rimane comunque segnata da un trauma, o da un sentimento di impotenza per non aver potuto affrontare, nel momento, una certa situazione. In questi casi, la persona assume un atteggiamento di sottomissione, o sviluppa un sentimento di inferiorità nei confronti degli altri, tutte le volte che si presenta una situazione che le provochi paura. Si tratta di uno stato d’animo che ognuno di noi, più di una volta, ha potuto sperimentare e che ci spinge in una condizione veramente penosa. È un problema che coinvolge tutti: anche se ognuno lo sente in maniera differente, è presente in ogni caso, senza considerare che ci sono anche differenti modi di di lasciarsi coinvolgere, in relazione a quanto siano intense la paura e la nostra forza o la nostra volontà di superarlo o vincerlo. Se non ci riusciamo, possiamo incorrere in situazioni imbarazzanti in presenza di amici o familiari e, per quanto sia inevitabile provare paura e si tratti di una condizione ricorrente, una persona timorosa può essere mal vista nell’ambito sociale. Entrano in gioco molti aspetti, dato che la paura influenza il nostro modo di vedere la vita in maniera diretta, imponendoci dei limiti nella realizzazione di alcune attività, fino al loro evitamento. Questo ha ripercussioni nella vita sociale, perché se viviamo dominati dalla paura, saremo sempre sottomessi o timorosi rispetto a quanto possa accadere nella nostra vita quotidiana. Un altro aspetto è quello sentimentale, dato che la paura può creare dei blocchi nell’espressione dei nostri sentimenti più spontanei. La paura è una sensazione proiettata dal cervello, caratterizzata da un intenso sentimento, generalmente sgradevole e che in varie occasioni ci condiziona profondamente. Sarebbe interessante sapere perché il cervello invia questa risposta allo stimolo, come si origini e quali ne siano le cause; si può pensare che si tratti di un argomento semplice da spiegare, ma è probabile che non lo sia, se consideriamo che si tratta di un’emozione e, in quanto tale, non solo si manifesta nelle persone in modo differente, ma ognuno la sperimenta in maniera personale. Si è stratificato un secondo livello, nel cervello, che si occupa della conservazione della specie e dell’individuo. Qui si incontrano le strutture che corrispondono al sistema limbico, responsabili di regolare emozioni, alimentazione, lotta, vie di fuga ed evitamento del dolore, oltre alla ricerca del piacere. Dentro il sistema limbico c’è una struttura denominata amigdala, responsabile del controllo e della mediazione delle emozioni principali, come l’affettività, l’aggressività e la paura. È il centro di identificazione del pericolo ed è fondamentale ai fini della sopravvivenza.  Quando si attiva quest’area, si originano paura e ansia che pongono una persona o un animale in stato di allerta, pronto per la fuga o il combattimento. (Jaime De La Torre,1998,1). Si manifesta, inoltre, uno stato affettivo ed emotivo necessario per il corretto adattamento dell’organismo all’ambiente, ma che può anche dar luogo alla tristezza. La paura può far parte del carattere di una persona o di un’organizzazione sociale.  A volte, nell’essere umano, non si manifesta come modificazione  fisiologica, cioè come reazione di allarme, ma sarà invece un prodotto della coscienza, che espande il nostro livello di disinformazione. "Le paure sono forze pericolose. Possono

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