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Racconti sulla collina
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Racconti sulla collina
E-book64 pagine44 minuti

Racconti sulla collina

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Info su questo ebook

I racconti sulla collina di Cristiano Benci, rappresentano idealmente un mondo fatto di semplicità e schiettezza che mette però al centro del suo gravitare i grandi temi: il valore dell'amicizia e della condivisione, nelle loro varie sfumature e, ancora, l'amore dell'autore, inestinguibile, per la natura. 


Cristiano Benci, ribattezzato “ Cri Cri” nasce il 28-luglio-1975 a Grosseto. Vive in una villetta sita nella campagna maremmana, nel comune di Campagnatico. Si è diplomato geometra durante l’anno scolastico1995/1996, presso l’istituto tecnico per geometri “Alessandro Manetti” di Grosseto. Arruolato nel 12° scaglione dell’anno 1996 ha svolto il servizio militare presso il 2° CE.RI.MOT di Lenta, un centro di rifornimento e motorizzazione, sperso tra i boschi e le risaie del Vercellese. Durante la sessione 2000 ha superato l’esame per l’abilitazione di geometra. Ha due figlie, Anastasia e Melissa, la prima nata nel 2000 e la seconda nata nel 2012.
LinguaItaliano
EditorePasserino
Data di uscita1 apr 2020
ISBN9788835399162
Racconti sulla collina

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    Racconti sulla collina - Cristiano Benci

    Cristiano Benci

    Racconti sulla collina

    The sky is the limit

    UUID: 2df8c885-4178-4023-86b8-843fc2ebdf85

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Io Trascionio

    La collina di Cri Cri

    Il Regno di Cri Cri

    Il cowboy di Sant. Antonio

    La pesca

    La caccia

    La chitarra e la fisarmonica

    Una carcassa di coccinella

    Cri Cri il contadino

    Dalla finestra

    Quella bambina sul barattolo

    La tana misteriosa

    Il vecchio ape arancione

    La casa abbandonata

    Una battaglia tutta estiva

    Don Pisciotte e i pannolini al vento

    Sono sbarcati gli alleati

    La riserva degli anziani

    Sulle spighe non cresceranno

    i chicchi di grano,

    ma racconti

    di un tempo lontano.

    Piccoli pensieri,

    attraverso i quali

    io oggi…Rivivo ieri".

    Io Trascionio

    I racconti che trovate impressi sulle pagine che seguono provengono dalla mia fantasia creativa. Prima di iniziare a esporvi le mie narrazioni voglio farvi una breve ma doverosa descrizione di me.

    Ciao a tutti voi. Il mio nome è Trascinio. Nato durante la stagione calda per i miei genitori sono l’unico figlio. Mi hanno chiamato così perché fin da quando ero nella culla, riconoscevano in me un qualcosa di diverso, che gli altri neonati non avevano. Intendo la forza di un leone, qualità che crescendo mi ha aiutato a diventare un vero combattente, un conquistatore. Un trascinatore appunto. Proprio come un leone mi sento orgoglioso e coraggioso, attratto dall’avventura. Sono anche chiuso e introverso, ma all’occorrenza il ruggito diventa la mia voce. Mi ritengo solamente un solitario, non sono un animale…Io mi sento normale! Sono solamente un bambino riservato che custodisce la sua vita in privato. Non amo stare nel mezzo della folla, preferisco il mare e i territori solitari dove i miei momenti da solo li definisco tempi rari. Sono attratto dalla compagnia poco rumorosa di una luna silenziosa. Per gli altri sono una pecora nera, ma io per questo non mi sento un fuorilegge. Un fuori gregge semmai, che in mezzo alla gente pettegola, che impartire mi vuole la sua lezione, io mi sento un animale in via d’estinzione.

    In un tempo passato mi è capitato di essere attraversato da un’insolita sensazione. Mi è successo mentre stavo camminando, oppure mentre mi apprestavo a compiere una qualsiasi altra azione. All’improvviso mi sono sentito strano. Il corpo si muoveva a terra, mentre la mente si trovava su di un pianeta lontano. Succedeva al mattino oppure alla sera, era come se la realtà non fosse vera. Allora ho iniziato a convivere con tali sensazioni con silenzio e indifferenza, perché avevo capito che era solamente il volo della mia intelligenza. Un volo che mi ha portato a esternarvi il mio pensiero interiore, a coltivare racconti sulla collina dove vivo, che poi saranno da voi raccolti. Già avete capito bene, coltivare racconti. Io non possiedo terra da arare, bensì una mente da far fruttare! Non ho messo il seme del grano in terra, che poi è divenuto il raccolto, ma ho coltivato idee nella mia mente, che poi sulla carta sono cresciute e divenute il racconto.

    Questa mia immaginazione creativa mi è nata dentro un giorno di autunno, quando incuriosito dal volo di molti gabbiani mi sono messo a osservare un contadino che arava la sua terra. Su e giù andava il trattore e a ogni passaggio il campo diveniva sempre più marrone. Il macchinario agricolo perdeva il seme dietro di sé. Chicco che avrebbe creato la piantina di grano, poi in estate divenuta matura sarebbe stato mietuto. Così anch’io, come faceva quel contadino, mi sono messo al lavoro. Non ho tracciato sulla terra i solchi dritti, ma ho impresso sulla carta i righi

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