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Il Fantasma della Metropolitana
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E-book62 pagine39 minuti

Il Fantasma della Metropolitana

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La capitale è nel panico. Pare che un fantasma si diverta a spaventare i passeggeri della metropolitana presso la stazione “Giulio Agricola”. Esiste veramente questo fantasma? E perché appare solo in quella fermata e non in altre? Giulio, Claudia e Cesare, il cui sogno è diventare giornalisti, decidono di indagare sulla vicenda con l’obiettivo di incontrare il fantasma e intervistarlo per il giornalino della scuola. Inizia così un’incredibile avventura, non priva di difficoltà e sorprese, che porterà i tre protagonisti, insieme al loro inseparabile micio Nerone, a scoprire un pezzo della gloriosa storia di Roma e a trarne preziosi insegnamenti.
LinguaItaliano
Data di uscita1 mag 2020
ISBN9788835819103
Il Fantasma della Metropolitana

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    Il Fantasma della Metropolitana - Salvatore Primiceri

    10

    Capitolo 1

    ALLARME A ROMA

    Decine di disegni colorati ricoprono le verdi pareti dell’aula magna. Sono esposti in occasione del concorso di illustrazione indetto dal giornalino scolastico che festeggia il primo anno di vita.

    I bambini di tutte le classi fanno il loro ingresso accompagnati dalle rispettive maestre e, in fila indiana, visitano la mostra percorrendo il perimetro dell’aula in senso orario. Dopodiché, prendono posto sulle sedie posizionate al centro dell’aula, in attesa della proclamazione dei vincitori.

    Il tema del concorso consisteva nel disegnare un luogo della nostra città, Roma, che è anche la capitale d’Italia. Sapevamo che avrebbe vinto Adriano, un po’ perché è il più abile con la matita e i colori in mano, ma anche perché gli era stato assegnato il Colosseo, il monumento simbolo di Roma che, secondo noi, è il più facile da disegnare, nonostante sia tondo e abbia tante finestrelle. Ogni monumento di Roma era stato abbinato ad un compagno tramite un sorteggio fatto dalle maestre nei giorni precedenti la proclamazione, mettendo dei bigliettini in due bicchieri. In uno c’erano i nomi degli scolari, nell’altro i nomi dei monumenti. Il premio in palio consiste nella pubblicazione del disegno vincitore sul prossimo numero del giornalino.

    Tornati nella nostra classe, dopo la premiazione, notiamo che Cesare se ne sta seduto al suo banco e non partecipa alle chiacchierate che animano l’intervallo. Io e Claudia ci avviciniamo a lui preoccupati.

    Che succede Cesare? Non ti va di farci compagnia?

    Come? Sì… è che sto pensando… – risponde un po’ sottovoce.

    A cosa pensi? Non sei contento che il concorso del giornalino sia andato bene? – chiede Claudia.

    Penso proprio al giornalino… facciamo sempre le solite cose… non abbiamo idee per renderlo davvero interessante – afferma Cesare, con tono scoraggiato e con gli occhi rivolti verso il basso, fissando la superficie del banco.

    Il giornalino della scuola è stata un’idea proprio di Cesare. Tutte le maestre l’hanno accolta con entusiasmo dandoci una mano a coinvolgere i compagni nello scrivere e a correggere gli articoli prima della pubblicazione. Io e Claudia siamo gli aiutanti preferiti da Cesare. Si può dire che lui è il direttore, mentre io e Claudia siamo i redattori. È il sogno di tutti e tre, infatti, diventare veri giornalisti. Il nostro compito è quello di scrivere, ma soprattutto, scegliere gli argomenti da trattare in ogni singolo numero. Il concorso di disegno è stata una nostra idea per cercare di coinvolgere un numero sempre più alto di compagni, anche quelli di prima elementare che non sono ancora bravi a scrivere.

    Beh… dai… l’idea del concorso non è stata poi così brutta… hanno partecipato tante classi – provo a rassicurarlo.

    Sì, è vero – risponde – ma sono iniziative che fanno tutti i giornali. A noi manca qualcosa di veramente originale, ci manca lo scoop!

    Scoop? – rimaniamo attoniti io e Claudia, guardandolo con curiosità.

    Dai Giulio! – esclama stupito – Non mi dire che non sai cosa significa scoop! Vuol dire che dobbiamo trovare una notizia che non ha nessuno, una notizia così originale che per leggerla dovranno tutti acquistare il nostro giornalino!

    Il giornalino costa un euro ma, in realtà, i soldi ricavati non li incassiamo noi ma il direttore della scuola, il quale li utilizza per comprare la carta igienica dei bagni, i gessetti per le lavagne

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