Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Sposa di Natale (eLit): eLit
Sposa di Natale (eLit): eLit
Sposa di Natale (eLit): eLit
E-book151 pagine2 ore

Sposa di Natale (eLit): eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Spose a 18 carati 4
Lo voglio, ecco due parole che la wedding planner Natalie Sharpe non pronuncerà mai. La sua esperienza familiare non le permette di credere nell'amore, finché una vecchia amica non le chiede di organizzare il suo matrimonio e Natalie si ritrova a collaborare con l'aitante fratello della futura sposa. Colin Russell è stato il protagonista di tutte le sue fantasie sentimentali ai tempi della scuola e ora Natalie vuole che quei sogni diventino realtà. Solo che ogni bacio e ogni carezza la portano più vicino all'altare. E lei non è disposta a cedere il suo cuore.
LinguaItaliano
Data di uscita2 nov 2020
ISBN9788830521483
Sposa di Natale (eLit): eLit

Leggi altro di Andrea Laurence

Autori correlati

Correlato a Sposa di Natale (eLit)

Titoli di questa serie (4)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Sposa di Natale (eLit)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Sposa di Natale (eLit) - Andrea Laurence

    978-88-3052-148-3

    Prologo

    Erano cambiate tante cose negli ultimi quattordici anni.

    Un tempo, Natalie e Lily, la sua migliore amica, erano inseparabili, e il fratello maggiore di Lily, Colin, era il frutto proibito che Natalie desiderava. Ora, Lily stava per sposarsi e la festa di fidanzamento si sarebbe tenuta proprio nella villa del fratello.

    Natalie non vedeva Colin da una vita. Con gli occhi della ragazzina cotta di lui, lo aveva osservato crescere e diventare un bel giovane universitario, poi, alla morte dei genitori, assumersi la responsabilità della sorella minore, oltre che dell'azienda di famiglia. Era quasi più irraggiungibile allora che adesso.

    Lily e Natalie si erano viste di rado negli ultimi anni.

    Natalie si era iscritta all'università del Tennessee, mentre Lily aveva vagato senza meta. Di tanto in tanto si scambiavano mail e dei like su Facebook ma erano anni che non si facevano una bella chiacchierata. Perciò Natalie era rimasta sorpresa quando un giorno l'amica l'aveva contattata alla Spose a 18 carati, l'agenzia di proprietà sua e di altre tre wedding planner come lei, con una precisa richiesta. Organizzarle un matrimonio in tempi record, possibilmente prima di Natale.

    Erano i primi di novembre quando aveva telefonato e la Spose a 18 carati di solito accettava prenotazioni con almeno quattordici mesi di anticipo. A Natale chiudevano una settimana ma per un'amica come lei Natalie e le altre socie erano disposte a fare un'eccezione e a inserire un matrimonio in più prima di andare in vacanza.

    L'invito alla sua festa di fidanzamento era arrivato il giorno dopo e ora, eccola lì, in un abito da cocktail, che vagava per l'enorme casa di Colin piena di gente che non conosceva.

    A parte la sposa, naturalmente. Quando incrociò un paio d'occhi nocciola che da ragazzina la facevano sognare, si ricordò che conosceva anche un'altra persona.

    «Natalie?» la chiamò Colin, attraversando la stanza per andare dritto verso di lei.

    Le occorse qualche istante per riprendersi. Quello non era il ragazzo che ricordava. Era un uomo adulto, con delle spalle larghe che riempivano la giacca di ottima fattura, la pelle abbronzata, occhi che si illuminavano quando sorrideva e un'ombra di barba che avrebbe fatto invidia a qualunque adolescente che non vedesse l'ora di diventare grande.

    «Sei proprio tu!» esclamò con un sorriso, prima di abbracciarla.

    Natalie si irrigidì. Non era cambiato nulla. Colin era sempre stato un tipo espansivo. Da quindicenne infatuata di lui, aveva gradito e al tempo stesso detestato quegli abbracci. Un fremito le correva ogni volta lungo la schiena mentre lui la stringeva, e non capiva più nulla. Ora, come allora, Natalie chiuse gli occhi e annusò, rapita, l'essenza profumata della sua colonia. Era decisamente migliore del dopobarba da quattro soldi che comprava da ragazzo al supermercato, tuttavia l'effetto sui suoi sensi era inebriante anche in passato.

    «Come stai, Colin?» chiese mentre si separavano. Sperava almeno di non avere le guance paonazze. Se le sentiva accaldate ma poteva attribuire la colpa al vino che sorseggiava dal momento in cui era arrivata.

    «Alla grande. Oberato di lavoro, come al solito, però non mi lamento.»

    «Dirigi sempre l'azienda di tuo padre, vero?»

    Lui rispose con un cenno del capo, e un velo di tristezza gli calò sugli occhi. Complimenti, Natalie, per avergli ricordato nel giro di due minuti la morte dei genitori.

    «Sono contento che tu e le tue socie abbiate accettato di organizzare il matrimonio di Lily... ci teneva così tanto a sposarsi da voi.»

    «Be', modestia a parte, i nostri locali per ricevimenti di nozze sono i migliori di tutta Nashville.» Ed era vero. La Spose a 18 carati era famosa per offrire alle coppie un servizio di prim'ordine.

    «Bene. Lo sai, voglio il meglio per mia sorella.» Si soffermò a scrutarle la figura, poi riprese: «Devo dire che ti trovo in splendida forma. Sei più... donna».

    Natalie intercettò una punta di apprezzamento nello sguardo di Colin mentre si posava sull'abito blu fasciante che la sua amica e socia Amelia, la modaiola del gruppo, le aveva imposto di indossare per l'occasione. Gli guardò d'istinto la mano sinistra e notò che non portava un anello. Aveva saputo, a un certo punto, che si era sposato; evidentemente, però, il matrimonio non aveva funzionato. Ciò lasciava ben sperare in una svolta interessante della serata.

    «Be', ho quasi trent'anni, non sono più una ragazzina.»

    «Meno male» dichiarò Colin con un sospiro di sollievo, riportando lo sguardo sul suo viso. «Altrimenti mi sarei sentito un vecchio lumacone.»

    Natalie lo scrutò con aria incuriosita. Ci stava provando? Si profilavano buone possibilità che il suo sogno da ragazzina si realizzasse, finalmente. Forse, quella sera, avrebbe trovato il coraggio di compiere il grande passo.

    E così, si buttò. «Sai, ho una confessione da farti.» Si protese verso di lui, poggiandogli una mano sulla spalla. «Avevo una cotta per te, in passato.»

    Colin esibì un sorrisetto impudente. «E ce l'hai ancora?»

    «Oh, sì» rispose senza esitare. Non le sarebbe dispiaciuto liberare le fantasie di gioventù e vivere una notte selvaggia con lui. «La serata volge al termine. Che ne dici se ci cercassimo un posticino tranquillo dove chiacchierare un po', io e te?»

    Natalie pronunciò quelle parole con la massima naturalezza ma il linguaggio del corpo fu molto più esplicito. Osservò Colin deglutire mentre valutava la proposta. Una proposta audace, ne era consapevole, tuttavia l'occasione era ghiotta, da prendere al volo.

    «Mi piacerebbe, Natalie, purtroppo non posso.»

    Lei bevve un lungo sorso di vino, prosciugando il bicchiere, e annuì, sforzandosi di camuffare la delusione.

    Improvvisamente, era ritornata una quindicenne e, come allora, si sentiva non degna delle attenzioni di Colin.

    «Be', è un peccato. Ci si vede, allora» bofonchiò, scrollando le spalle come se non fosse successo nulla. Piroettando su se stessa con un sorriso esibito a fatica, si aprì un varco tra la folla e fuggì dalla festa prima di subire un'ulteriore umiliazione.

    1

    Organizzare un matrimonio come si deve in un mese era quasi impossibile, anche per una esperta del settore come Natalie. Certe cose richiedevano tempo, come stampare le partecipazioni, ordinare l'abito degli sposi, coordinare i fornitori. Per fortuna che alla Spose a 18 carati si occupavano di quasi tutto lei e le sue socie super efficienti.

    «Vi ringrazio di aver accettato anche questa prenotazione dell'ultimo secondo» ribadì Natalie mentre sedevano tutte e quattro attorno al tavolo della sala riunioni per il consueto incontro del lunedì mattina. «So che siete già in clima natalizio e spero di non avervi scombinato troppo i programmi.»

    «Figurati» minimizzò Bree Harper, la fotografa del gruppo. «Io e Ian partiamo per Aspen non prima della settimana prossima.»

    «E io, almeno, mi terrò impegnata finché non torna Julian da Hollywood» aggiunse Gretchen McAlister. «Trascorreremo le feste dai suoi a Louisville e occuparmi di un altro matrimonio mi aiuterà a non pensarci.»

    «Hai già conosciuto la famiglia di Julian. Come mai sei così agitata?»

    «Perché questa volta mi presenterò ufficialmente come la sua fidanzata» spiegò Gretchen, guardando l'anello che le aveva regalato il suo innamorato.

    Natalie cercò di non pensare al fatto che le sue amiche, fino a poco tempo prima single come lei, erano ormai tutte e tre accoppiate. Gretchen e Bree si erano fidanzate, mentre Amelia era sposata e per giunta incinta. Un tempo, erano tutte e quattro a lamentarsi di non avere uno straccio d'uomo accanto, adesso invece era rimasta solo lei a tornare, la sera, in una casa vuota. Non che la sua condizione di donna single le pesasse più di tanto. Se n'era fatta una ragione. Solo che la situazione sentimentale era mutata così rapidamente per le altre... Nell'ultimo anno, c'era stato un boom di innamoramenti fra le signore della Spose a 18 carati.

    Nonostante nella vita facesse la wedding planner, Natalie non credeva nell'amore, tantomeno nel matrimonio. Aveva intrapreso quell'attività dietro insistenza delle amiche e perché era un settore obiettivamente redditizio. A dispetto delle sconfortanti statistiche che proclamavano la crisi dell'istituzione del matrimonio, la gente sembrava ancora essere felice di compiere il grande passo e di sperperare un mucchio di soldi per sposarsi, salvo poi spenderne altrettanti, a un certo punto del cammino, per divorziare.

    Per Natalie, ogni coppia che varcava la soglia dell'agenzia era condannata a quella sorte. Se non altro, lei e le sue socie avrebbero regalato a quelle persone un bel giorno da ricordare nei tempi tristi che sarebbero inesorabilmente arrivati.

    «Le partecipazioni digitali sono pronte per domani. Tu hai già gli indirizzi di posta elettronica a cui inoltrarle?» si informò Gretchen.

    Natalie abbandonò i suoi pensieri e chinò lo sguardo sul tablet. «Sì, ce l'ho qui.» Solitamente, le partecipazioni via mail non erano indicate per una cerimonia formale; d'altra parte non c'era tempo per ordinare la carta, elaborare il disegno, stamparle, spedirle tramite posta ordinaria e attendere la risposta di conferma in un mese.

    «Hanno scelto un matrimonio in tema... magia d'inverno, hai detto, vero?» chiese conferma Amelia.

    «Così si è espressa Lily ma è stata piuttosto vaga. Ho un appuntamento con gli sposi questo pomeriggio, così cominciamo a definire meglio i dettagli. Bree, il servizio fotografico prematrimoniale è previsto per venerdì mattina, giusto?»

    «Esattamente» confermò l'amica. «Hanno deciso di fare le foto presso il negozio di motociclette dello sposo, in centro.»

    Natalie conosceva Lily da lunga data, tuttavia la scelta del futuro marito era stata una sorpresa pure per lei. Frankie possedeva un negozio di moto personalizzate. Era il tipo da camicia di flanella, jeans a vita bassa, barba folta, capelli lunghi e tatuaggi. Sembrava una sorta di incrocio tra un rozzo centauro anni Settanta e un boscaiolo più che un uomo d'affari di successo. Decisamente non la persona che Natalie avrebbe visto al fianco dell'amica, né quella che Colin avrebbe scelto per la sorella.

    Era comunque un bravo ragazzo, molto attento e premuroso con Lily. Eppure, anche se si capiva benissimo che dietro quell'aspetto ruvido si nascondeva un cuore che batteva forte per Lily, Natalie non avrebbe mai detto che fossero innamorati, semplicemente perché lei non credeva nell'amore.

    Non poteva tuttavia non riconoscere che parevano fatti l'uno per l'altro.

    «Se per oggi è tutto» annunciò Bree, «io andrei a finire di sviluppare le foto del matrimonio di sabato scorso.»

    Natalie consultò la lista degli impegni. «Sì, certo, vai pure.»

    Bree e Amelia uscirono dalla stanza, mentre Gretchen si trattenne. Osservò Natalie un istante con espressione incuriosita. «Che ti succede? Sei distratta, più imbronciata del solito.»

    Sapeva di non essere granché socievole in quel periodo dell'anno, però non aveva bisogno che qualcuno glielo ricordasse. «Niente, va tutto bene.»

    Gretchen incrociò le braccia sul petto e la guardò con l'aria di chi non si sarebbe arresa finché l'amica non avesse vuotato il sacco.

    «Si avvicina il Natale.» E aveva detto tutto.

    «Lo dici con un'aria così melodrammatica. Certo, tesoro, che si avvicina Natale, siamo quasi

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1