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Mai Sfidare Un Demonio
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E-book123 pagine1 ora

Mai Sfidare Un Demonio

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Info su questo ebook

Il matrimonio tra Christiana e Sutton inizia tra lotte e litigi perché ognuno vuole affermare il proprio dominio, e una sfida tira l’altra fino alla resa completa di entrambi.

Lady Christiana Senzacuore è abituata a fare come le pare. Ci sono giorni in cui è addirittura convinta che sarebbe dovuta nascere principessa! Quando la sua indole capricciosa la mette nei guai, è costretta a chiedere aiuto all’unico uomo che ha sempre detestato, Sutton Brooks, il marchese di Foxworth. L’ultima cosa che Sutton vorrebbe fare è salvare una peste come Lady Christiana dai pericoli in cui lei stessa si è cacciata, ma alla fine cede e interviene prontamente in suo aiuto. Purtroppo, l’unico modo in cui può metterla davvero al sicuro è sposarla. Una eventualità che lei rifiuta con tutte le sue forze, quindi lui la stuzzica con l’unica arma a cui lei sembra sensibile: la sfida. Il matrimonio tra Christiana e Sutton inizia quindi tra lotte e litigi perché ognuno vuole affermare il proprio dominio, e una sfida tira l’altra fino alla resa completa di entrambi. La testardaggine potrebbe portarli alla rovina, ma il loro amore potrebbe invece essere l’ultima àncora di salvezza…se entrambi sono disposti ad accettarlo, piuttosto che vivere sempre tra i contrasti.
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita21 gen 2022
ISBN9788835434436
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    Anteprima del libro

    Mai Sfidare Un Demonio - Dawn Brower

    CAPITOLO PRIMO

    Due anni dopo...

    Chris guardò fuori dalla finestra della Miss Agatha's School per signorine, il Collegio in cui era stata esiliata. Come al solito, era stata relegata nelle sue stanze come punizione. Non c’era giorno, da quando era entrata lì dentro, che non si trovasse in punizione per qualcosa. Si ficcava sempre nei guai. A Chris piaceva fare la cattiva. In un certo senso, quello era un aspetto rilevante della sua personalità, e non era disposta a giustificarsi solo perché voleva essere se stessa.

    La parte peggiore di quel confinamento... era non avere accanto la sua adorata gemella. Il Duca di Graystone, il marito di sua sorella, aveva deciso che le gemelle avrebbero tratto vantaggio reciproco da quella separazione. Chris era stata mandato in Scozia, e Carly in Galles. Una vecchia e semplice Scuola all’Inglese non era abbastanza per nessuna delle due. Graystone aveva deciso che avevano bisogno di starsene il più lontano possibile l‘una dall’altra.

    Le dispiaceva incredibilmente ammetterlo... ma il Duca aveva ragione. Se si fossero trovate nella stessa scuola, o anche a una distanza ragionevole l'una dall'altra, sarebbero fuggite. Chris doveva ancora resistere alla tentazione di farlo, ogni giorno. Se non fosse stato per le lettere che si scrivevano sovente lei e la sorella, probabilmente lo avrebbe anche già fatto. La sua gemella era molto più assennata, ed era riuscita a convincerla ad aspettare almeno la fine degli studi.

    Ma quella stentava ad arrivare...

    Doveva soffrire ancora una settimana, e finalmente sarebbe potuta tornare a casa. Non che considerasse casa la residenza del Duca. Per lei casa sarebbe sempre stata Siviglia. Una volta che suo fratello Damon avesse raggiunto la maggiore età, sarebbe stato lui ad ereditare la vecchia proprietà di famiglia. Fino a quel momento, Chris doveva rassegnarsi ad accettare la generosità del Duca. Questo era il destino che una donna doveva subire nella vita. Non aveva molta scelta, e detestava le poche che le rimanevano. Il matrimonio era l'ultimo dei suoi pensieri. Chris voleva essere libera. Sfortunatamente, la libertà non era contemplata nella scarsa gamma delle possibilità di una donna.

    Forse era giunto il momento di ridefinire ciò che una donna poteva o non poteva fare. La scuola per signorine le aveva aperto gli occhi. Per lo più le aveva insegnato un cumulo di idiozie, ma ormai almeno una cosa era chiara: era perfettamente cosciente di ciò che NON voleva, nella vita. Anche se probabilmente avrebbe potuto imparare quella lezione da qualsiasi altra parte. Finire gli studi era stato un gran peso per lei, ma finalmente era fatta. Chris non era sicura di riuscire a sopportare un’altra notte nell’Istituto di Miss Agatha, men che mai in punizione. La direttrice la detestava, dal primo istante in cui lei aveva messo piede in quel posto. Al punto che adesso Chris non era nemmeno sicura del giudizio complessivo su di lei che la direttrice avrebbe riferito al Duca.

    Si accigliò.

    Chris sapeva che suo cognato non avrebbe mai detto cattiverie sul suo conto, almeno intenzionalmente... Allora perché Lady Agatha la odiava tanto? Sulle labbra le si disegnò un sorriso. Non uno di quelli buoni, bensì un sorrisetto malvagio. Aveva ancora una possibilità. Perché non dare scandalo proprio poco prima di uscire da quella scuola…diciamo…entro le prossime due o tre ore? Non aveva intenzione di restarsene chiusa in quelle stanze un altro secondo! Ormai, non c’era più ragione di piegarsi alle regole. In realtà non si era mai piegata, comunque non era quello il punto.

    Si allontanò dalla finestra e scrutò per bene la sua stanza. Non aveva molti effetti personali... un’altra delle stupide regole di Miss Agatha. Chris aveva in tutto tre vestiti. E tutti sobri, senza fronzoli. Non era questo, che le dava particolarmente fastidio. In realtà non sentiva di aver bisogno di abiti eleganti, ma la proibizione di averli…quella sì che le dava sui nervi!

    Fare i bagagli sarebbe stata una cosa da nulla. Tirò fuori la sua valigia e ci infilò dentro i due vestiti puliti, seguiti dalla pila di lettere che aveva ricevuto dalle sue sorelle. Carly era quella con cui si manteneva più in contatto, ma anche Billie e Teddy le scrivevano... malgrado fossero molto concentrate sui rispettivi mariti e sulla famiglia che si allargava. Billie era già in attesa de suo primo figlio, e Teddy non avrebbe tardato a seguire il suo esempio. A Chris disturbava quel pensiero. Adorava la sua famiglia, ma non desiderava averne una tutta sua. Chissà perché, ma era assolutamente convinta che non avrebbe mai cambiato idea, su quel punto.

    Una volta che ebbe imballato tutto, scivolò fuori dalle sue stanze e scese le scale in punta di piedi, quindi uscì dall'ingresso sul retro. Era già il tramonto. Si sarebbe servita dell’oscurità, per portare a termine il suo piano. La spilla che Graystone le aveva regalato, in quei lunghi mesi di scuola, sarebbe tornata utile per la sua fuga. Aveva tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno.

    Le arrivò alle orecchie il suono di due voci…quelle di un maschio e di una femmina che parlavano a bassa voce tra di loro. Si trovavano a poca distanza da lei, e se li sarebbe trovati di faccia. Dannazione! Sarebbe stata costretta a tornare sui suoi passi e fare il giro lungo. Quando sentì pronunciare il suo nome, si fermò di botto. Poi tese l’orecchio.

    Allora, come si è comportata la gentile signorina Christiana? stava chiedendo la voce sconosciuta di un uomo.

    Chris arricciò il naso. Chi era quello? Quando capì che doveva trattarsi del Marchese di Foxworth si paralizzò, e dovette appoggiarsi al muro. Cosa ci faceva alla scuola di Miss Agatha? Una parte di lei voleva balzargli addosso e schiaffeggiarlo, solo per principio. Detestava quell'uomo, e il fatto che si trovasse lì a quell’ora non faceva presagire nulla di buono. Si sentì il sangue alla testa e il cuore prese a martellarle nel petto. Chris strinse i pugni, ma in qualche modo riuscì a tenere a bada i suoi malefici impulsi.

    Lady Christiana sta bene. - rispose Miss Agatha - Ho seguito i vostri consigli e l'ho tenuta d'occhio. Avevate ragione. È una ragazza troppo problematica, una vera scavezzacollo.

    Chris alzò gli occhi al cielo. Quella donna non aveva alcuna capacità di giudizio! Era proprio una stupida. Non sapeva che il marchese era uomo della peggior razza? Proprio da lui accettava consigli? La sua perfida fama era giunta fino a lei, che non aveva ancora fatto il suo ingresso in società! Ad essere onesti, aveva fatto un po’ d’indagini sul suo conto, perché le garbava sapere qualcosa in più sul maledetto Marchese. Dopo quel fatidico incontro nelle stalle, non aveva fatto altro che desiderare che gli capitasse…qualcosa. Quel maledetto bastardo non sapeva nemmeno chi fosse lei, quella volta che si erano incontrati nella tenuta di Graystone.

    Ve l’avevo detto! - sospirò il Marchese - Peccato che non possa restare qui più a lungo. Temo che quando tornerà a casa porterà solo danni, alla sua famiglia.

    Quindi…era per causa sua che era stata richiusa lì dentro per tutto quel tempo? Inizialmente si era parlato di farcela restare solo per tre mesi…Poi qualcosa era cambiato, e le avevano scritto che sarebbe rimasta alla scuola di Miss Agatha fino alla fine degli studi...

    Temo di non potervi accontentare, Marchese. Sua sorella sta facendo il diavolo a quattro perché torni a casa. Vorrei potervi essere di maggiore aiuto, mi spiace.

    Non vi crucciate per questo. ribatté lui, con tono dolciastro. Diamine, quel brutto bastardo riusciva ad essere molto affascinante, quando voleva. Anche se Chris non aveva avuto occasione di provarlo su se

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