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Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust
E-book44 pagine38 minuti

Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

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Info su questo ebook

Per la ballerina Anya, la danza è tutto. Il suo corpo è il suo strumento, sul quale ha padronanza assoluta; non perde mai il controllo di se stessa né del suo corpo. Almeno fino a un'estate rovente, quando conosce un maestro di danza da New York che sconvolge del tutto il suo equilibrio...Questo libro contiene i seguenti racconti brevi: Il maestro di danza - In balia del mio padrone.-
LinguaItaliano
EditoreLUST
Data di uscita24 feb 2021
ISBN9788726784145

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    Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust - Reiner Larsen Wiese

    Il maestro di danza - 2 brevi racconti erotici in collaborazione con Erika Lust

    Copyright © 2021 Marguerite Nousville, Reiner Larsen Wiese and LUST, an imprint of SAGA Egmont, Copenhagen

    Cover image: Shutterstock

    All rights reserved

    ISBN: 9788726784145

    E-book edition, 2021

    Format: EPUB 3.0

    All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means without the prior written permission of the publisher, nor, be otherwise circulated in any form of binding or cover other than in which it is published and without a similar condition being imposed on the subsequent purchaser.

    Il maestro di danza

    Marguerite Nousville

    Per me la danza classica ha sempre rappresentato un mezzo per raggiungere il sublime. Il mio corpo era il mio strumento, messo a punto con una rigorosa disciplina, una dieta apposita e un riposo ben programmato per poter raggiungere la massima perfezione. Era una costante ricerca di equilibrio, sia sul palco che fuori, negli allenamenti e nel tempo libero. Sapevo esattamente quanto dovevo allenarmi, quante proteine, carboidrati e così via dovevo mangiare, e quante ore dovevo dormire. Le serate di festa e i bignè alla crema non trovavano posto nel mio programma, ma ciò non fu mai un peso per me: non c’era mai niente che desiderassi così tanto da mettere a rischio la mia vita da ballerina.

    Devo ammettere che il controllo che avevo sul mio corpo era abbastanza inebriante. La sensazione della forza dei miei muscoli che mi permetteva di saltare e volteggiare in aria senza sforzo, scivolando e piroettando sul palco come un candido fiocco di neve, mi rendeva più felice di ogni altra cosa. Sfidavo la gravità come se perseguissi un obiettivo superiore. Mettendo un piede davanti all’altro danzai con grazia fuori dalle file del corpo di ballo e là davanti tra i solisti. Niente era troppo difficile per me, niente poteva farmi perdere l’equilibrio.

    Almeno fino a quell’estate rovente in cui il mio teatro partecipò a un programma di scambio e venne a trovarci un maestro di danza da New York, che fu incaricato di selezionare i solisti per la nostra performance autunnale. Ciò significava che nonostante non avessimo aria condizionata né ventilatori o altri modi di rinfrescare le palestre surriscaldate, dovemmo partecipare ad audizioni così che lui potesse scegliere i ballerini migliori. In generale non ho nulla contro le audizioni, ma mi trovai a provare una forte irritazione verso questo prestigioso newyorkese.

    Forse era soltanto per via del caldo, ma seriamente, quanto poteva essere difficile scegliere qualcuno? Perché ci metteva così tanto tempo? Era impossibile decifrare qualsiasi tipo di reazione sul suo volto. Si limitava a farci ballare, ancora, e ancora. Spesso mi dimenticavo tutto della competizione o delle mie ambizioni nel momento stesso in cui iniziavo a ballare. Così facendo, le mie esibizioni non avevano nulla a che vedere con la mia carriera, ma soltanto con l’essere tutt’uno con la musica e i passi e lasciarmi andare all’arte della danza. Stavolta, invece, era diverso.

    Il balletto era un adattamento moderno di La sylphide, dove i ruoli maschili e femminili erano stati scambiati, in un modo a mio parere ridicolo. Allo stesso tempo tuttavia non avevo mai desiderato così ardentemente

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