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Not You
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E-book255 pagine3 ore

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Info su questo ebook

Saskia hat eine stabile Beziehung mit Aron, une uomo bello e gentile. Tutto sembra perfetto.

Ma Saskia una sera, in un locale, incontra Hero, un donnaiolo, e in lei si scatena una tempesta emotiva cui non è preparata. Temendo di poter fare qualcosa di dummo, fugge letteralmente a casa, dove la attende una sorpresa: in camera trova Aron, completamente nudo, tra le gambe di un'altra donna.

Con il cuore spezzato, Saskia si trasferisce temporaneamente da suo fratello, che la ospita amorevolmente. Ma neanche qui può trovare la tranquillità necessaria né gunttere chiaramente. Perché quello che non sapeva fino a quel momento è che suo fratello ha da poco un nuovo coinquilino. E il suo nome è Held.

Saskia hat eine stabile Beziehung mit Aron, une uomo bello e gentile. Tutto sembra perfetto.

Ma Saskia una sera, in un locale, incontra Hero, un donnaiolo, e in lei si scatena una tempesta emotiva cui non è preparata. Temendo di poter fare qualcosa di dummo, fugge letteralmente a casa, dove la attende una sorpresa: in camera trova Aron, completamente nudo, tra le gambe di un'altra donna.

Con il cuore spezzato, Saskia si trasferisce temporaneamente da suo fratello, che la ospita amorevolmente. Ma neanche qui può trovare la tranquillità necessaria né gunttere chiaramente. Perché quello che non sapeva fino a quel momento è che suo fratello ha da poco un nuovo coinquilino. E il suo nome è Held.

LinguaItaliano
Data di uscita11 ago 2021
ISBN9798201378714
Not You

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    Anteprima del libro

    Not You - Jessica Raven

    Not you

    Voglio te. Nessun altro che te.

    ––––––––

    Herz Schloss

    ––––––––

    Jessica Raven

    Tutti i personaggi, i marchi e gli eventi di questo romanzo sono inventati.

    Qualsiasi somiglianza con persone reali, in vita o morte, è puramente causale e non voluta dall’autrice.

    Tutti i diritti riservati.

    Quest’opera può essere riprodotta, anche parzialmente, solo con il permesso dell’autrice.

    Impressum: Jessica Raven,

    Mühltalstrasse 11,

    5123 Überackern

    Austria

    Contatti: j.raven07@yahoo.com

    www.facebook.com/authorJessicaRaven

    www.instagram.com/j.raven_07

    www.twitter.com

    Il destino ha sempre un piano per te.

    A volte viene semplicemente cambiato.

    SINOSSI

    ––––––––

    Saskia ha una relazione stabile con Aron, un uomo bello e gentile. Tutto sembra perfetto.

    Ma Saskia una sera, in un locale, incontra Hero, un donnaiolo, e in lei si scatena una tempesta emotiva cui non è preparata. Temendo di poter fare qualcosa di stupido, fugge letteralmente a casa, dove la attende una sorpresa: in camera trova Aron, completamente nudo, tra le gambe di un’altra donna.

    Con il cuore spezzato, Saskia si trasferisce temporaneamente da suo fratello, che la ospita amorevolmente. Ma neanche qui può trovare la tranquillità necessaria né riflettere chiaramente. Perché quello che non sapeva fino a quel momento è che suo fratello ha da poco un nuovo coinquilino. E il suo nome è Hero.

    Indice

    SINOSSI

    Indice

    1. capitolo

    2. capitolo

    3. capitolo

    4. capitolo

    5. capitolo

    6. Capitolo

    7. capitolo

    8. capitolo

    9. capitolo

    10. capitolo

    11. capitolo

    12. capitolo

    13. capitolo

    14. capitolo

    15. capitolo

    16. capitolo

    17. CAPITOLO

    18. CAPITOLO

    19. capitolo

    20. capitolo

    21. capitolo

    22. capitolo

    23. capitolo

    24. capitolo

    25. CApitolo

    26. capitolo

    27. capitolo

    28. capitolo

    29. capitolo

    30. capitolo

    31. capitolo

    32. capitolo

    33. capitolo

    Epilogo

    Presentazione dell’autrice

    1. capitolo

    ––––––––

    Saskia

    ––––––––

    Una Coca, per favore, ordino quasi urlando per farmi sentire al di sopra della musica martellante. Il barista di fronte a me annuisce sorridendo e pochi secondi dopo mi volta le spalle per versare abilmente la mia bevanda.

    Finché non riesco a placare la mia sete, lascio vagare il mio sguardo sulla folla danzante. La mia amica Cayla è da qualche parte in mezzo a tutti questi corpi che si contorcono.

    Stasera siamo venute in questo locale per festeggiare il suo compleanno. Ecco, a te. Il barman mi ricorda la mia ordinazione. Sono tre euro e cinquanta, urla. Frugo nella mia borsetta cercando il mio portafoglio. Proprio mentre sto prendendo le monete, vengo spinta bruscamente di lato.

    Ehi! Stai attento, maleducato! grido, prima di sollevare la testa. La mia bocca si spalanca quando improvvisamente vedo l’uomo accanto a me. Oh, scusa Manico di scopa, ma temo di non averti vista! Non pensavo che la mia bocca potesse spalancarsi di più, ma è successo.

    Come mi ha appena chiamato?!

    Manico di scopa!

    Penso che lo prenderò subito a schiaffi!

    Mostrando il mio sorriso più dolce, pago la Coca Cola e mi rivolgo al tizio con l’indice alzato. Dimmi, sei sempre così maleducato o oggi sono solo fortunata, stronzo? Va bene, lo ammetto, questa non è la mia frase migliore, ma in questo momento non riesco a pensare a niente di meglio.

    Una contrazione attraversa il suo viso e un sorriso spunta per un istante sulle sue labbra irresistibili, ma poi scompare quando scuote la testa. Scusa, io... lasciamo stare. Fa un cenno con la mano come per cancellare tutto.

    Due whisky e cola, per favore, ordina allo stesso barman che prima ha preso la mia ordinazione. Senza parole per le sue scuse inesistenti, voglio solo prendere il mio drink e scappare velocemente.

    Non ho proprio voglia di stare qua con un tipo del genere. Gli volto le spalle e sto per fare il primo passo, quando una mano forte afferra la parte superiore del mio braccio, trattenendomi bruscamente. Quasi inciampo, rovesciando parte della Coca Cola sul mio vestito nuovo. Sbuffando come un toro, mi volto, sperando che il mio sguardo gli faccia capire che vorrei accoltellarlo.

    Scusa di nuovo. Ma, ehi! Ho ordinato da bere anche per te, per farmi perdonare per la mia battuta stupida. Guardo sdegnata il bicchiere che tiene in mano e scuoto la testa. Non solo sei un gran cretino, no, sei anche un estraneo ed io non accetto da bere dagli sconosciuti.

    Hero.

    Già, in questo momento mi ci vorrebbe proprio un eroe, annuisco.

    Scuote la testa e abbassa per un istante lo sguardo prima di rivolgere di nuovo i suoi occhi scuri su di me. Sono verdi? È molto difficile riconoscerne il colore con questa luce fioca. No, tesoro, mi chiamo Hero. Perché la mia bocca si spalanca di nuovo in pochi minuti? Oh! riesco a dire. Stavo molto meglio prima.

    Adesso non sono più un estraneo e posso chiederti scusa offrendoti un drink. Salute? chiede, brindando un po’ goffamente. Lo fisso negli occhi e provo a capire se davanti a me ho un criminale o semplicemente un idiota. Si dice sempre che gli occhi siano lo specchio dell’anima delle persone.

    Hero inclina leggermente la testa ed io faccio altrettanto.

    Saskia, è tutto quello che rispondo, prendendo il drink dalla sua mano. Per un breve istante sul suo viso compare un sorriso mozzafiato. I nostri bicchieri tintinnano mentre lui brinda con me. Beviamo entrambi un piccolo sorso, interrompendo a malapena il contatto visivo. Lecco una goccia di bevanda sulle mie labbra e lo vedo seguire con lo sguardo il movimento della mia lingua.

    Il mio corpo è attraversato da uno strano formicolio. Quella cosa rivelatrice, definita sensazione delle farfalle, qui non dovrebbe entrare in gioco, però; dopotutto ho un ragazzo!

    Sono impegnata! grido, come sparata da una pistola. Hero aggrotta la fronte prima di gettare la testa all’indietro e iniziare a ridere fragorosamente. Beh, sono felice per te, ma stavo solo cercando di essere gentile. Quindi, non farti prendere dal panico, piccola. Se in questo istante mi versassero dell’acqua ghiacciata sulla testa, probabilmente sarebbe ancora calda, a differenza del gelo che in questo momento provo dentro di me.

    Incapace di dire qualcosa di sensato, mi limito a prendere una bella sorsata del mio drink. Sfortunatamente, mi strozzo e devo tossire così forte che torna quasi tutto su.

    Come il solito sono molto galante con gli uomini sexy.

    Ora sarebbe il momento perfetto per un terremoto o qualcosa del genere. Sfortunatamente, la fortuna mi abbandona. Non c’è stato mai niente del genere a Greenville.

    Se avessi saputo quanto sei maldestra con i cocktail di questo tipo, ti avrei ordinato un’altra Coca Cola.

    Io reggo benissimo l’alcool! Perché sto sparando così tante stronzate? Ah, davvero? Hero stava per andarsene e, nel panico, ho detto ancora una volta la prima cosa migliore che mi è venuta in mente. Sì, certo. Sto spesso in mezzo ai ragazzi perciò devo saper tenere il passo! Non crede a una parola di quello che dico, lo capisco dal sopracciglio sollevato sul suo volto. Con chi sei qui?

    Con la mia amica Cayla, rispondo sinceramente. Soffoca una risata e mi rendo conto che mi ha rivolto una domanda a trabocchetto. Stasera il mio ragazzo è rimasto a casa. Questa è una serata solo tra ragazze. Hero annuisce in segno di comprensione. Facciamo un po’ di baldoria.

    Bene, allora due shot e due whisky e Coca ghiacciati! grida dall’altra parte del bancone. Avverto un senso di nausea, ma non voglio assolutamente tirarmi indietro proprio ora. Afferro lo shot con le mani leggermente sudate.

    Sto per brindare con lui, quando mi ferma e sulle sue labbra compare un sorriso sexy. Beviamo alla nostra amicizia! suggerisce, mentre un luccichio diabolico illumina il suo sguardo. Va... va bene balbetto, scrollando le spalle, Non l’ho mai fatto prima, ma va bene. Come si fa?

    Ora il suo sorriso è più ampio di prima. Mi chiedo se sia l’alcool o la mia compagnia.

    Brindiamo incrociando le braccia, poi beviamo e ci baciamo in modo amichevole. Indietreggio scioccata e lo fisso con delle pupille grandi come dei piatti. Non puoi farlo! Ho un fidanzato, ricordi?

    Come si chiama?

    Cosa? domando, non riuscendo a capire perché il mio sguardo e i miei pensieri siano incollati sulle sue labbra. Hero scoppia a ridere. Si avvicina e inclina la sua testa vicino al mio orecchio. Il tuo fidanzato. Ti ho chiesto, come si chiama?

    A-aron rispondo con voce rauca. Da quanto tempo stai con questo Aron? Riesco a sentire il profumo del suo dopobarba pungente che sta annebbiando i miei sensi e paralizzando le mie funzioni cerebrali. Da... ehm... tre anni.

    Da tre fottuti anni? Allora si può fare tra amici. Mi acciglio e scuoto la nebbia nella mia testa. Fottuto terzo anno? Non esiste! lo contraddico. Stai parlando del fottuto settimo anno!

    C’è anche quello. Ma credimi, a volte anche il terzo anno è maledetto.

    Non ti bacerò! Sono un tipo fedele e lo sarò in tutto e per tutto!

    Sono contento per lui. È un uomo molto fortunato. Il tono della sua voce è diventato sarcastico o me lo sto solo immaginando?

    Lo è, credimi! Hero solleva le spalle e si allontana un po’ da me. All’improvviso mi sento abbandonata e per questo mi viene in mente un buon suggerimento. Le mie labbra sono off-limits, ma che ne dici di un bacio sulla guancia? Ho stuzzicato la sua curiosità. Ma da entrambe le parti. Sta veramente cercando di negoziare con me qui, adesso? Come vuoi, annuisco, ridendo. Oggi devo essere proprio pazza. Che cosa diavolo c’è di sbagliato in me?

    Facciamo un cenno con la testa, brindiamo, beviamo lo shot e ci baciamo le guance. Le sue labbra fanno formicolare la mia pelle e lasciano infuocate le mie guance. Quando si allontana da me e mi fissa, non riesco a soffocare una risata da ragazzina.

    Non è stato così difficile, vero? Lo rifacciamo? mi chiede pimpante, sistemandomi una ciocca dei miei capelli dietro la spalla. Il mio corpo è percorso dalla pelle d’oca e sento il sangue ribollire nelle vene.

    Cerco di parlare con voce ferma e di restare in equilibrio perché, in questo momento, sto avendo dei problemi con entrambe le cose. No grazie, non voglio bere troppo. Stasera devo portare a casa la mia amica. Faccio un cenno verso la pista da ballo, dove Cayla deve essere da qualche parte. Almeno spero, perché non ho voglia di cercarla per tutto il locale.

    La prossima volta? Faccio un cenno con la testa. Hero si china di nuovo, mi bacia sulla guancia e poi sfiora delicatamente le mie labbra con il suo pollice. Mi blocco, guardandolo in silenzio con gli occhi spalancati.

    Il mio corpo vorrebbe che lo raggiungessi e lo stringessi per farlo restare con me, ma la mia mente vince. Non vedo l’ora, risponde, scomparendo con la stessa velocità con cui è apparso accanto a me.

    2. capitolo

    ––––––––

    Saskia

    ––––––––

    Impiego qualche minuto per riprendermi e poter cercare la mia amica. Continuo a vedere Hero davanti a me. Si è impresso nel mio cervello senza che io potessi impedirlo. Non devo assolutamente fare parola di questo incontro. Devo comportarmi come se gli ultimi minuti non avessero mai avuto luogo nella mia vita.

    Aron è già molto geloso, quindi non devo mettere alla prova la sua pazienza. Già non era molto contento che uscissi per locali con Cayla, ancora di più dopo aver visto che indossavamo dei vestiti corti e sexy. Abbiamo dovuto persuaderlo abilmente e gli ho giurato di non guardare un altro uomo e di non parlare con nessuno.

    La mia promessa ha funzionato.

    Prima di sprofondare nei miei rimpianti ora, mi scuoto e mi dirigo verso la pista da ballo. Più e più volte vengo toccata da corpi sudati, che cerco di ignorare. La folla di persone diventa sempre più numerosa e quasi non riesco più ad andare avanti quando finalmente individuo i capelli rossi di Cayla.

    Il mio sospiro di sollievo può sicuramente essere sentito fino alla Cina. Mi faccio strada verso la mia amica e le do un colpetto sulla spalla. Con un sorriso che va da un orecchio all’altro, si gira e mi cinge il collo con le braccia.

    Finalmente! Ti ho ritrovata, grida Cayla. Si aggrappa a me, ondeggiando ancora al ritmo della musica. Dai, ancora qualche giro di ballo prima di andare a casa. Sento l’odore del suo alito e mi accorgo che ha già bevuto un bel po’, quindi sono d’accordo sul ballare per farle smaltire la sbornia, il che a sua volta rende più facile per me portarla a casa.

    Cayla mi lascia andare e per un istante rimango lì con gli occhi chiusi. Lascio che il ritmo scorra nel mio corpo e inizio a muovermi seguendo la musica.

    I drink che ho bevuto con Hero mi aiutano a dimenticare tutte le persone che mi circondano. I miei fianchi cominciano a ondeggiare, le mie mani si muovono fluidamente e la mia testa cade un po’ all’indietro. Apro gli occhi e guardo il soffitto lampeggiante.

    Le luci mi accecano, ma non m’importa. Distaccata, ballo seguendo la musica e dimentico tutto ciò che mi circonda.

    Non riesco nemmeno a sentire i due occhi che fissano ogni mio movimento.

    Per favore, aspetti qui fino al mio ritorno. Accompagno velocemente la mia amica alla porta del suo appartamento. Il tassista ringhia in modo incomprensibile, spero solo che sia ancora lì quando tornerò giù.

    Comunque, ballare ha aiutato ad abbassare il livello di alcol nel mio sangue. Sfortunatamente, non è stato il caso di Cayla. Ha solo avuto più sete. Ecco perché devo trascinare la mia amica su per le scale meglio che posso, aprire la porta e metterla a letto il più velocemente possibile.

    Meno male che vive solo al primo piano, perché non avrei potuto portarla molto più lontano. Cayla si appoggia a me, senza nemmeno cercare di non essere troppo pesante. Ci siamo quasi, dico più a me stessa che a lei. Comincio a non avere più fiato.

    Apro goffamente la porta e, barcollando, entriamo nell’appartamento. Ecco, è tutto quello che dico e faccio scivolare la mia amica sul suo grande letto. Cayla si gira, borbotta qualcos’altro e pochi secondi dopo inizia a russare.

    Mi limito a salutarla con un gesto della mano. Non ho certo intenzione di spogliarla ora. Sono felice che sia sana e salva nel suo letto e... addormentata.

    Stanca ed esausta, scendo i pochi gradini e sono sollevata quando vedo il taxi giallo, ancora fermo sul ciglio della strada.

    Salgo, mi metto comoda sul sedile posteriore e dico all’autista il mio indirizzo. In realtà, avevo concordato che stanotte sarei rimasta da Cayla, ma non ne ho più voglia. Questa serata è stata così strana e in testa ho ancora Hero. Probabilmente è per questo che voglio arrivare da Aron il prima possibile, per provare a me stessa che con lui ho delle palpitazioni molto più violente di quelle che ho provato stasera con questo sconosciuto.

    È solo che non esco da sola da molto tempo e probabilmente è per questo che avverto una sensazione così strana nello stomaco.

    Il taxi si ferma proprio davanti al mio condominio. Pago l’autista e scendo. Il mio sguardo vaga sul muro dell’edificio fino alla nostra finestra. Divertente, la TV è ancora accesa nell’appartamento, vero? Almeno così sembra da quaggiù.

    Quindi Aron deve essere ancora sveglio, credo. Guardo per un attimo il mio orologio da polso. Sono già le cinque del mattino, non guarda mai la TV fino a così tardi.

    Felice, perché sto per

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