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Ancora L'Unico: La Famiglia Stone. Jack. Libro 4
Ancora L'Unico: La Famiglia Stone. Jack. Libro 4
Ancora L'Unico: La Famiglia Stone. Jack. Libro 4
E-book192 pagine2 ore

Ancora L'Unico: La Famiglia Stone. Jack. Libro 4

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Info su questo ebook

Jack Stone, ex Comandante di Marina e fratello maggiore della famiglia Stone, è determinato a mantenere uniti tutti i suoi fratelli. La famiglia è tutto, per lui. Quindi apre le Global Humanitarian Relief e Stone Consulting a scopi umanitari e farci lavorare l’intera famiglia. Ma quando si trova a collaborare con la sua vecchia fiamma, Bliss, riguardo un caso di persone scomparse, intuisce che un grave male sta per colpire lui e la sua famiglia. Bliss è l’unica donna che abbia mai conquistato il suo cuore e con la quale vorrebbe ancora oggi condividere la vita, dopo anni da che si sono lasciati. Riusciranno questi due ex amanti a mettere da parte le ferite del passato e rinascere all’amore?

Riusciranno questi due ex amanti a mettere da parte le ferite del passato e rinascere all’amore? Jack Stone, ex Comandante di Marina e fratello maggiore della famiglia Stone, è determinato a mantenere uniti tutti i suoi fratelli. La famiglia è tutto, per lui. Quindi apre le Global Humanitarian Relief e Stone Consulting a scopi umanitari e farci lavorare l’intera famiglia. Da sempre ha cercato di proteggere e prendersi cura delle persone che ama, tranne un’unica volta, quando si sentì costretto ad abbandonare l’unica donna che amava e a strapparsela dal cuore. Purtroppo, dopo molti anni, le loro strade si incontrano di nuovo e Jack deve collaborare con lei per un caso di persone scomparse. Bliss Lee è la persona adatta per proteggere e supportare una ragazza vittima di rapimento che ha ormai perduto la fiducia negli altri. L'unico problema è lavorare con Jack, l'uomo che anni fa le ha spezzato il cuore. Sa di amarlo ancora, e di mentire a se stessa quando si ostina a negare che, prima ancora che ritrovare la sua protetta, muore dalla voglia di riallacciare con lui. Tuttavia il tempo stringe e non c’è tempo per tergiversare. Bliss sarà costretta a essere onesta con Jack, per ritrovare la sufficiente lucidità mentale e dedicarsi alla ricerca della ragazza scomparsa senza metterla in pericolo. Fare squadra richiede una mente sgombra e un cuore sereno…tutte cose che Bliss non ha. Riuscirà Bliss ad adattarsi all'uomo che Jack è diventato? E Jack potrà perdonare a Bliss il cumulo di menzogne che lei gli ha raccontato? Ben presto Jack intuisce che un grave pericolo minaccia di travolgere lui e la sua famiglia. Bliss è ancora oggi l’unica donna che abbia mai conquistato il suo cuore e con la quale vorrebbe condividere la vita...
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita17 feb 2023
ISBN9781950359370
Ancora L'Unico: La Famiglia Stone. Jack. Libro 4
Autore

Lisa Hughey

USA Today Bestselling Author Lisa Hughey started writing romance in the fourth grade. That particular story involved a prince and an engagement. Now, she writes about strong heroines who are perfectly capable of rescuing themselves and the heroes who love both their strength and their vulnerability. She pens romances of all types—suspense, paranormal, and contemporary—but at their heart, all her books celebrate the power of love. She lives in Cape Ann Massachusetts with her fabulously supportive husband, two out of three awesome mostly-grown kids, and one somewhat grumpy cat. Yoga, hiking, and traveling are her favorite ways to pass the time when she isn’t plotting new ways to get her characters to fall in love. Facebook: https://www.facebook.com/LisaHugheyRomanceAuthor/   (Facebook reader group https://www.facebook.com/groups/1461466603883492/) Twitter: http://www.twitter.com/lisahughey Instagram: https://www.instagram.com/lisa.hughey/ Pinterest: https://www.pinterest.com/lisahugheyautho/ www.lisahughey.com

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    Anteprima del libro

    Ancora L'Unico - Lisa Hughey

    1

    S arò a Washington DC tra sei ore. Jackson Stone, Junior, sbatté giù il ricevitore della linea fissa del suo ufficio, e cominciò a imprecare sottovoce.

    Non c’è nulla di peggio del passato che torna a morderti il culo.

    Si strofinò gli occhi stanchi e sbuffò. Aveva venti cose da fare, ma due avevano la precedenza su tutto il resto.

    Per prima cosa, Jack chiamò Shane per dirgli di preparare il jet Bombardier Challenger 604 per un viaggio a Washington. Sarò all'aeroporto regionale di Monterey tra due ore. E una era fatta.

    Poi, doveva parlare con suo fratello. Con stava maturando e, malgrado tutto, era evidente che stava cercando disperatamente di scrollarsi di dosso gli errori della sua maledetta adolescenza.

    Connor! urlò Jack dalla porta del suo ufficio, e rimase in attesa che il fratello arrivasse da lui.

    Non riusciva ancora a compenetrarsi nella mentalità di Connor: avrebbe potuto facilmente arrivare al suo livello, e anche superarlo. Invece, viveva ancora alla giornata. Era così che Jack gestiva la vita. Il passato era il passato. Ma Jack si era ripromesso di riportare Connor nell'ovile di famiglia. E forse quella era l’occasione giusta per fargli capire che riponeva in lui la massima fiducia.

    In tal modo avrebbe risolto almeno uno dei suoi gravosi problemi familiari. Avrebbe chiesto a Connor di dirigere l'ufficio della Global Humanitarian Relief e della Stone Consulting per i pochi giorni in cui sarebbe stato via. Lo stomaco gli si contrasse al solo pensiero. Merda, avrebbe volentieri rinunciato a quel viaggio.

    Se solo non fosse stato costretto a rivedere Bliss.

    Si costrinse a rammentarsi della sua stessa regola: il passato è passato.

    Il pensiero di dover avere a che fare con lei, lavorarci insieme, gli provocò una fitta al cuore, come una coltellata. Non era sicuro se rivederla lo avrebbe di nuovo infiammato di passione o se invece sarebbe stato oppresso da pensieri omicidi…

    Alla fine non sarebbe successo niente di tutto questo. Si sarebbe costretto a dominare la rabbia che lo aveva tormentato incessantemente, da quando tredici anni prima lei lo aveva mollato, squarciandogli il cuore. No, non poteva ripiombare nell’abisso di un tempo.

    Non aveva mai confessato a nessuno quanto quell’abbandono lo avesse distrutto.

    Invece, aveva affogato il dolore arruolandosi al Centro di Addestramento Navale dei Grandi Laghi, e aveva lavorato come un matto per diventare la migliore dannata recluta laureata di Base che la Marina degli Stati Uniti avesse mai avuto.

    C’erano voluti anni per elaborare la perdita di Bliss e dimenticare ciò che avevano vissuto insieme. E ora avrebbe dato l’anima, pur di evitare di rivederla e di lavorare con lei e la sua maledetta agenzia.

    Solo la collera repressa gli avrebbe permesso di sopravvivere a tutto questo, senza impazzire del tutto. Ormai era riuscito a trovare un equilibrio, ma si era sempre rifiutato di intrecciare nuove relazioni amorose. Quando alla fine era riuscito a liberarsi da quell’incubo, si era ripromesso che nessun’altra donna lo avrebbe fatto soffrire a quel modo. Mai più. E ci era riuscito.

    Certo, c’erano state delle avventure occasionali. Ragazze carine e focose con cui spassarsela a letto. Ma nulla che lo toccasse intimamente. Solo incontri di sesso.

    Jack si passò la mano sulla faccia. Aveva bisogno di concentrarsi sul suo lavoro e non su Bliss.

    Con fece irruzione nell’ufficio di Jack. Che diavolo gridi?

    Ho bisogno di te. rispose Jack, e si stupì di scorgere un’ombra di felicità sul viso del fratello.

    Per che cosa?

    Chiudi la porta un secondo.

    Con chiuse la porta e inarcò le sopracciglia bionde. Rimase in piedi davanti alla scrivania di Jack, rigido come un soldato, a piedi divaricati, con le mani intrecciate dietro la schiena come una recluta durante una parata militare.

    Riposo, soldato. ridacchiò Jack.

    Per tutta risposta Con sbuffò.

    Non sei più nell’esercito. - continuò Jack - Non c'è bisogno che ti metti sull’attenti.

    Non mi metto affatto sull’attenti. rispose Con, semplicemente.

    Ma l’atteggiamento bonario di Jack era già scomparso, sostituito da un cupo cipiglio. Bene. Devo assentarmi dall'ufficio per qualche giorno. Purtroppo. Si agitò sulla sua massiccia poltrona da scrivania e contrasse la bocca in una smorfia, ripensando al motivo per cui aveva bisogno dell’aiuto del fratello.

    Avevano poco più di una settimana per trovare una testimone scomparsa. L'unica prova vivente che José Fernandez era uno sporco, fottuto bastardo. Apparentemente, Fernandez sembrava immacolato. Era l’emblema vivente della tutela dei diritti dei lavoratori e degli immigrati. Aveva fatto carriera proprio lottando contro gli abusi delle Forze dell’Ordine sui neri e i clandestini, soprattutto quando la Polizia aveva lasciato cadere nel nulla il rapimento di quattro ragazze Messicane giovanissime, otto anni prima. Le indagini erano state archiviate senza fornire alcuna spiegazione alle famiglie delle vittime.

    Fernandez aveva acceso i riflettori sulle ingiustizie e il trattamento criminale nei confronti della povera gente, e grazie a ciò si era fatto un nome in politica. Dopo quella terribile tragedia - in seguito alla quale nessuna ragazza era mai stata ritrovata - aveva lavorato instancabilmente per cambiare le cose, e si era guadagnato la reputazione di paladino dei poveri. Aveva trasformato la sua originaria marcia per i diritti sociali in un vantaggio personale, e in quegli otto anni la sua immagine pubblica si era accresciuta al punto che stava per diventare vice segretario al Ministero dei Lavori Pubblici.

    Era quasi sicuro che il Parlamento avrebbe votato a suo favore. Il consenso popolare era straordinario.

    Quindi, devo raccogliere informazioni per il tuo viaggio?

    No. Il malessere di Jack si fece più evidente. L'agenzia di Bliss se n’era già occupata. Per quello sto già a posto.

    Jack aveva lo sguardo perso nel vuoto, adesso. Fanculo, davvero non voleva rivederla! Si passò una mano sulla bocca e scosse la testa. Aveva bisogno di tornare con la mente a Con.

    Allora hai bisogno di muscoli? lo incalzò Con, perplesso.

    Un altro sorriso tirato apparve sulle labbra di Jack. Sei sempre sicuro del fatto tuo, vero?

    Con scrollò le spalle.

    È un lavoro per la Stone Consulting. - chiarì Jack - Riservato.

    Recentemente erano state scoperte delle prove decisive, in grado di incriminare José Fernandez per il rapimento di quelle povere ragazze…e per quello che gli era successo dopo.

    Recentemente era saltata fuori una superstite del rapimento. Era rimasta imprigionata in una casa a meno di dieci miglia da dove era stata rapita otto anni prima. Chissà come, era fuggita dalla sua prigione e, dalle campagne della California, era riuscita ad arrivare a Washington DC. Ma Jack non sapeva altro. Ignorava ancora i dettagli della sua fuga e di come avesse evaso la sorveglianza dei suoi rapitori.

    Adams-Larsen International and Associates, l'agenzia di Bliss, aveva fornito a Maria Torres nuovi documenti, un nuovo posto in cui vivere e denaro con cui tirare avanti fino a quando le Autorità non avessero completato le indagini su Fernandez, in modo da capire se fosse coinvolto in quei reati prima che il Senato confermasse la sua nomina a Vice Segretario. Era necessario un altro po’ di tempo, prima di combinare tutti i tasselli del puzzle. In mancanza di prove concrete, non era possibile incriminarlo. Le indagini dovevano essere svolte con cura e nella massima segretezza. Per questo Maria era stata nascosta, in attesa di essere utilizzata come testimone diretta contro di lui. Purtroppo la ragazza era sparita, coi soldi, i documenti e tutto. Forse era stata rapita. Di nuovo.

    Avevano una sola settimana per ritrovarla e portarla al processo.

    In quel momento tutto quello che avevano era la deposizione di Maria e di quelli che l'avevano aiutata a nascondersi. Solo una manciata di persone sapeva che Maria Torres era viva, e che accusava apertamente Fernandez di avere a che fare col suo rapimento e la sua prigionia durata otto anni...

    Tolta di mezzo lei, le poche prove che avevano in mano si riducevano a un niente. Nessuno ad alzare il dito contro Fernandez, e nessun cadavere da mostrare. Niente. Jack si chiese cosa diavolo stesse pensando quella ragazza, mentre si eclissava.

    Forse Fernandez era riuscito a sapere che non solo era riuscita a fuggire ma aveva anche raccontato a qualcuno i particolari della sua prigionia? Per quanto ne sapeva, lei era l’unica persona al mondo in grado di fornire la prova schiacciante che quell’uomo era un mostro, e che aveva preso parte diretta nel rapimento suo e di quello delle sue amiche, otto anni prima.

    Dovevano trovarla prima che ci riuscisse Fernandez. Se non era già troppo tardi.

    Quindi, Jack e Bliss si sarebbero messi sulle tracce di Maria, e Con avrebbe dovuto lavorare su altri aspetti. Jack voleva che scavasse nel passato di Fernandez. Ho davvero bisogno del tuo aiuto per un lavoro top secret. Jack guardò fuori dalla finestra di vetro riflettente, da dove si poteva vedere la baia di Monterey avvolta nella densa nebbia mattutina. Gruppi di nuvole vagavano pigramente nel cielo grigio. Era felice di essere tornato a casa. Adorava vivere sull’oceano. E gli piaceva da morire essere circondato dai suoi fratelli.

    Connor rimase in paziente attesa, fino a quando Jack esclamò: Come fai a startene lì così tranquillo? A volte mi chiedo se siamo davvero fratelli!

    Merda! Si rese conto della corbelleria che aveva detto un attimo dopo essersela fatta sfuggire di bocca. Con si irrigidì ma non disse niente. Jack si augurò che, dopo avergli fatto capire quanta fiducia riponesse nelle sue capacità informatiche, Con lo avrebbe perdonato.

    Puoi scavare a fondo nel passato di José Fernandez?

    Sicuro. - rispose Connor, senza esitazione - Ti interessa qualcosa in particolare?

    Non lo so.

    Jack si strofinò il dito sul sopracciglio sfregiato. Ma era sicuro che se ci fosse stato anche un minuscolo neo nella vita apparentemente immacolata di José Fernandez, Con sarebbe riuscito a scovarlo. Gli avrebbe dato carta bianca. Sarebbe ricorso a qualsiasi mezzo per inchiodare quel verme…nel caso lui e Bliss non fossero riusciti a trovare Maria in tempo.

    Lo scandalo sarebbe stato enorme.

    Mi serve che me lo rivolti come un calzino. Mi gioco il fegato che quel ragazzo ha più di uno scheletro nell’armadio. Ma non voglio influenzarti, quindi non aggiungo altro. Accontentati di quello che ti ho detto e vai avanti per i fatti tuoi.

    Ora che Jack gli aveva dato quella gatta da pelare, l’eccitazione di Con schizzò alle stelle. Quindi, se ho capito bene, ti interessa sapere qualsiasi cosa?

    Esatto. Ma era assolutamente necessario che Fernandez non mangiasse la foglia. Aveva spie dappertutto. Non dire a nessuno a cosa stai lavorando.

    Con scrollò le spalle come se la cosa non rappresentasse un problema.

    Resta qui ancora un attimo. Jack premette il tasto del citofono interno e chiamò la sua assistente, Ava Sanchez. Ava, nel mio ufficio. Ora.

    Ritrovare Maria Torres sarebbe stata una vera manna dal cielo. Ma Jack si augurava di trovarla viva, anche per alleviare il senso di colpa di Ava. Se avesse saputo che la sua amica non era morta sarebbe impazzita per la gioia. Ava per lui non era più solo un’assistente, ma una sorella acquisita, e sperava davvero di poterla aiutare a superare il trauma di quei rapimenti. Permetterle di riabbracciare Maria lo avrebbe riempito di orgoglio.

    Riabbracciare. Cazzo. Questo gli ricordava che anche lui avrebbe dovuto rivedere qualcuno, dopo tanto tempo. E pensare che quella missione gli era piaciuta fin da subito. Ci si era buttato a pesce.

    Se solo non avesse dovuto rivedere Bliss…

    2

    Bliss Lee si strofinò i palmi umidi sul tailleur blu navy, approvato dalla Confederazione, e si sforzò di mantenere un contegno adeguato al CEO, o Adams-Larson International and Associates, soprannominato amorevolmente e umoristicamente ALIAS dai dipendenti. Lei faceva parte del gruppo dei soci dell’agenzia, e basta. Il che le andava più che bene. Non sopportava l’idea di assumersi delle responsabilità maggiori. Preferiva concentrarsi sui clienti speciali.

    Rilassati. le disse Jillian Larson, il suo capo, amica e co-presidente della Adams-Larsen, facendole cenno di sedersi. È solo un ragazzo.

    Ma Jack Stone non era solo un ragazzo. Lui era Il Ragazzo. Quella da cui era fuggita, anche se era stato lui a voler rompere il rapporto. Quello che, malgrado i suoi innumerevoli tentativi di sostituirlo con un altro, l’aveva rovinata per sempre. Intimamente. Anche se Jack Stone l’intimità non sapeva nemmeno dove stesse di casa. Sesso a volontà. Intimità zero

    Certo, a letto era super. Ma si era sempre mantenuto distante. E, benché lei non era stata propriamente onesta con lui, comunque ci aveva provato. Le sue infedeltà erano state omissioni, piuttosto che vere menzogne.

    Jack, con la sua inesperienza e la sua giovane età, non era pronto per una relazione importante. Una volta entrato in Marina, tra loro era finito tutto.

    Sfortunatamente, Bliss da allora non era riuscita a instaurare nessun’altra relazione. Non seria, almeno. Anche il suo ex marito non era all’altezza di Jack Stone. Coi difetti e tutto. E dopo due lunghi anni passati a cercare di far funzionare il loro matrimonio, avevano deciso consensualmente di mollarsi. Lui le aveva sbattuto in faccia i suoi tradimenti. E lei non si era mai perdonata il fatto di essere rimasta innamorata di un altro, uno che l’aveva abbandonata per andarsi a fare la sua vita, così, di punto in bianco. Anche se suo marito non lo aveva mai saputo.

    Bliss si sentì un nodo in gola. Prova a ripetermelo. Magari finisce che ci credo.

    Jillian alzò un sopracciglio biondo squisitamente curato, e sorrise. Esagerata.

    La sua amica era perfettamente a tono, con la sua elegantissima gonna a tubino nera e la giacca nera aderente con giusto un accento di civettuolo, che in una donna non guastava.

    Bliss non avrebbe potuto sfoggiare un abito del genere nemmeno in un milione di anni. Jill era naturalmente sofisticata, sexy e nata per il comando. Bliss

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