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La città della paura: Un thriller di Ava Gold (Libro 2)
La città della paura: Un thriller di Ava Gold (Libro 2)
La città della paura: Un thriller di Ava Gold (Libro 2)
E-book262 pagine4 ore

La città della paura: Un thriller di Ava Gold (Libro 2)

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Info su questo ebook

“UN CAPOLAVORO DI EMOZIONE E MISTERO. Blake Pierce ha fatto un lavoro eccezionale, sviluppando dei personaggi che possiedono un tratto psicologico così ben descritto da darci la sensazione di trovarci dentro alla loro testa, seguendo le loro paure e gioendo per i loro successi. Pieno di colpi di scena, questo libro vi terrà svegli fino a che non avrete girato l’ultima pagina.”
--Books and Movie Reviews, Roberto Mattos (riguardo a Il killer della rosa)

LA CITTÀ DELLA PAURA (Un thriller di Ava Gold—Libro 2) è il romanzo di debutto di una nuova serie da tempo attesa scritta dall’autore bestseller numero #1 secondo USA Today, Blake Pierce, il cui capolavoro Il killer della rosa (scaricabile gratuitamente) ha ricevuto oltre 1.000 recensioni a cinque stelle.

Nelle rozze strade della New York degli anni Venti, la trentaquattrenne Ava Gold – vedova e mamma single – si fa strada con fatica per diventare la prima detective donna della squadra omicidi al Dipartimento di Polizia di New York. Con il suo temperamento duro, è determinata a farsi valere in un mondo di uomini.

Quando una sedicenne appartenente a una famiglia benestante della Quinta Strada viene trovata strangolata, assassinata alla vigilia della sua festa di ingresso nella società, Ava – la migliore detective donna della squadra omicidi nella New York degli anni Venti – viene chiamata a trovare l’assassino. Scoprirà presto che la psicosi dilaga anche tra le famiglie più benestanti dell’alta società.

Determinata a fare giustizia per la ragazza – e a impedire che un assassino psicotico colpisca ancora – Ava si intrufola nelle pericolose cerchie della potente alta società, trovandosi minacciata e presa di mira da un miliardario. Lottando per il proprio lavoro, tentando di fermare l’assassino e trovandosi improvvisamente coinvolta in un’inaspettata relazione sentimentale, Ava è costretta a lottare per la propria vita.

Un thriller carico di tanta suspense da far battere il cuore, pieno di colpi di scena scioccanti, la SERIE DI THRILLER DI AVA GOLD, autentica e pregna di atmosfera, è un’opera che ti terrà incollato alle pagine facendoti innamorare di un personaggio forte e brillante che catturerà il tuo cuore e ti costringerà a leggere fino a notte fonda.

È ora disponibile anche il libro #3 della serie—LA CITTÀ DELLE OSSA.
LinguaItaliano
Data di uscita1 feb 2022
ISBN9781094346762
La città della paura: Un thriller di Ava Gold (Libro 2)
Autore

Blake Pierce

Blake Pierce is author of the #1 bestselling RILEY PAGE mystery series, which include the mystery suspense thrillers ONCE GONE (book #1), ONCE TAKEN (book #2) and ONCE CRAVED (#3). An avid reader and lifelong fan of the mystery and thriller genres, Blake loves to hear from you, so please feel free to visit www.blakepierceauthor.com to learn more and stay in touch.

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    Anteprima del libro

    La città della paura - Blake Pierce

    cover.jpg

    L A   C I T T À   D E L L A

    P A U R A

    (Un thriller di Ava Gold — Libro 2)

    B L A K E   P I E R C E

    Blake Pierce

    Blake Pierce è l’autore della serie di successo di USA Today dei misteri di RILEY PAIGE, che comprende diciassette libri. Blake Pierce è anche l’autore della serie dei misteri di MACKENZIE WHITE, che comprende quattordici libri; della serie dei misteri di AVERY BLACK, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KERI LOCKE, che comprende cinque libri; degli INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KATE WISE, che comprende sette libri; della serie dei thriller psicologici di CHLOE FINE, che comprende sei libri; della serie di emozionanti thriller psicologici di JESSIE HUNT, che comprende finora quindici libri (a seguire); della serie di thriller psicologici de LA RAGAZZA ALLA PARI, che comprende tre libri; della serie dei misteri di ZOE PRIME, che comprende sei libri; della nuova serie dei misteri di ADELE SHARP, che comprende finora dieci libri (a seguire); e della nuova serie di gialli intimi e leggeri dei VIAGGI IN EUROPA, che comprende finora sei libri; della nuova serie di emozionanti thriller LAURA FROST, agente dell’FBI, che comprende finora cinque libri (a seguire); della nuova serie di thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI ELLA DARK, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie dei misteri intimi e leggeri di UN ANNO IN EUROPA, che comprende finora six libri (a seguire); della nuova serie de i thriller di AVA GOLD, che comprende finora tre libri (a seguire); e ella nuova serie de i thriller di RACHEL GIFT, che comprende finora tre libri (a seguire).

    Accanito lettore, da sempre appassionato di romanzi gialli e thriller, Blake apprezza i vostri commenti; pertanto siete invitati a visitare www.blakepierceauthor.com per saperne di più e restare in contatto.

    img1.png

    Copyright © 2021 di Blake Pierce. Tutti i diritti riservati. A eccezione di quanto consentito dall’U.S. Copyright Act del 1976, nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuitao trasmessa in alcuna forma o in alcun modo, o archiviata in un database o in un sistema di raccolta, senza previa autorizzazione dell’autore. Questo ebook è concesso in licenza esclusivamente ad uso ludico personale. Questo ebook non può essere rivenduto né ceduto ad altre persone. Se desidera condividere questo libro con un'altra persona, la preghiamo di acquistare una copia aggiuntiva per ogni beneficiario. Se sta leggendo questo libro e non l’ha acquistato, o non è stato acquistato esclusivamente per il suo personale uso, la preghiamo di restituirlo e di acquistare la sua copia personale. La ringraziamo per il suo rispetto verso il duro lavoro svolto da questo autore. Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, imprese, organizzazioni, luoghi, eventi e incidenti sono il prodotto della fantasia dell’autore o sono usati romanzescamente. Qualsiasi somiglianza con persone reali, vive o morte, è del tutto casuale. Immagine di copertina Copyright utilizzata sotto licenza da Shutterstock.com.

    LIBRI DI BLAKE PIERCE

    UN EMOZIONANTE THRILLER DI RACHEL GIFT, AGENTE DELL’FBI

    L’ULTIMO DESIDERIO (Libro #1)

    UN THRILLER DI AVA GOLD

    LA CITTÀ DEI PREDATORI (Libro #1)

    LA CITTÀ DELLA PAURA (Libro #2)

    UN THRILLER DI LAURA FROST

    ORMAI SCOMPARSA (Libro #1)

    ORMAI AVVISTATA (Libro #2)

    ORMAI IN TRAPPOLA (Libro #3)

    UN THRILLER MOZZAFIATO CON L’AGENTE DELL’FBI ELLA DARK

    UNA RAGAZZA SOLA (Libro #1)

    UNA RAGAZZA PRESA (Libro #2)

    UNA RAGAZZA PERSEGUITATA (Libro #3)

    UN ANNO IN EUROPA

    UN DELITTO A PARIGI (Libro #1)

    MORTE A FIRENZE (Libro #2)

    VENDETTA A VIENNA (Libro #3)

    UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DELLA SERIE VIAGGIO IN EUROPA

    DELITTO (E BAKLAVA) (Libro #1)

    MORTE (CON STRUDEL DI MELE) (Libro #2)

    UN CRIMINE (E UNA LAGER) (Libro #3)

    SVENTURA (E GOUDA) (Libro #4)

    CALAMITÀ (E UNA BRIOCHE DANESE) (Libro #5)

    LA SERIE THRILLER DI ADELE SHARP

    NON RESTA CHE MORIRE (Libro #1)

    NON RESTA CHE SCAPPARE (Libro #2)

    NON RESTA CHE NASCONDERSI (Libro #3)

    NON RESTA CHE UCCIDERE (Libro #4)

    NON RESTA CHE L’ASSASSINO (Libro #5)

    NON RESTA CHE L’INVIDIA (Libro #6)

    NON RESTA CHE UN VUOTO (Libro #7)

    NON RESTA CHE SVANIRE (Libro #8)

    NON RESTA CHE DARGLI LA CACCIA (Libro #9)

    NON RESTA CHE LA PAURA (Libro #10)

    THRILLER DI ZOE PRIME

    IL VOLTO DELLA MORTE (Libro #1)

    IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Libro #2)

    IL VOLTO DELLA PAURA (Libro #3)

    IL VOLTO DELLA FOLLIA (Libro #4)

    IL VOLTO DELLA RABBIA (Libro #5)

    IL VOLTO DELL’OSCURITÀ (Libro #6)

    LA RAGAZZA ALLA PARI

    QUASI SCOMPARSA (Libro #1)

    QUASI PERDUTA (Libro #2)

    QUASI MORTA (Libro #3)

    I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

    LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)

    IL QUARTIERE PERFETTO (Libro #2)

    LA CASA PERFETTA (Libro #3)

    IL SORRISO PERFETTO (Libro #4)

    LA BUGIA PERFETTA (Libro #5)

    IL LOOK PERFETTO (Libro #6)

    LA TRESCA PERFETTA (Libro #7)

    L’ALIBI PERFETTO (Libro #8)

    LA VICINA PERFETTA (Libro #9)

    IL TRAVESTIMENTO PERFETTO (Libro #10)

    IL SEGRETO PERFETTO (Libro #11)

    LA FACCIATA PERFETTA (Libro #12)

    L’IMPRESSIONE PERFETTA (Libro #13)

    L’INGANNO PERFETTO (Libro #14)

    I GIALLI PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

    LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

    LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

    VICOLO CIECO (Libro #3)

    UN VICINO SILENZIOSO (Libro #4)

    RITORNA A CASA (Libro #5)

    FINESTRE OSCURATE (Libro #6)

    I GIALLI DI KATE WISE

    SE LEI SAPESSE (Libro #1)

    SE LEI VEDESSE (Libro #2)

    SE LEI SCAPPASSE (Libro #3)

    SE LEI SI NASCONDESSE (Libro #4)

    SE FOSSE FUGGITA (Libro #5)

    SE LEI TEMESSE (Libro #6)

    SE LEI UDISSE (Libro #7)

    GLI INIZI DI RILEY PAIGE

    LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

    IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

    ADESCAMENTO (Libro #3)

    CATTURA (Libro #4)

    PERSECUZIONE (Libro #5)

    FOLGORAZIONE (Libro #6)

    I MISTERI DI RILEY PAIGE

    IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

    IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

    OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

    IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

    KILLER PER CASO (Libro #5)

    CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

    MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

    UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

    UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

    IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

    LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

    MORTE SUI BINARI (Libro #12)

    MARITI NEL MIRINO (Libro #13)

    IL RISVEGLIO DEL KILLER (Libro #14)

    IL TESTIMONE SILENZIOSO (Libro #15)

    OMICIDI CASUALI (Libro #16)

    IL KILLER DI HALLOWEEN (Libro #17)

    UN RACCONTO BREVE DI RILEY PAIGE

    UNA LEZIONE TORMENTATA

    I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

    PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

    UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

    PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

    PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

    PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

    PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

    PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

    PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

    PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

    PRIMA CHE ANELI (Libro #10)

    PRIMA CHE FUGGA (Libro #11)

    PRIMA CHE INVIDI (Libro #12)

    PRIMA CHE INSEGUA (Libro #13)

    PRIMA CHE FACCIA DEL MALE (Libro #14)

    I MISTERI DI AVERY BLACK

    UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

    UNA RAGIONE PER SCAPPARE (Libro #2)

    UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

    UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

    UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)

    UNA RAGIONE PER MORIRE (Libro #6)

    I MISTERI DI KERI LOCKE

    TRACCE DI MORTE (Libro #1)

    TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

    TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

    TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

    TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)

    SOMMARIO

    PROLOGO

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO TREDICI

    CAPITOLO QUATTORDICI

    CAPITOLO QUINDICI

    CAPITOLO SEDICI

    CAPITOLO DICIASSETTE

    CAPITOLO DICIOTTO

    CAPITOLO DICIANNOVE

    CAPITOLO VENTI

    CAPITOLO VENTUNO

    CAPITOLO VENTIDUE

    CAPITOLO VENTITRÉ

    CAPITOLO VENTIQUATTRO

    CAPITOLO VENTICINQUE

    CAPITOLO VENTISEI

    CAPITOLO VENTISETTE

    CAPITOLO VENTOTTO

    CAPITOLO VENTINOVE

    PROLOGO

    Evelyn Johnson sapeva di avere un impiego ben pagato. Ogni tanto, irritata dalle persone per cui lavorava, le scappava qualche mugugno, ma poi ne se ne pentiva, sentendosi ingrata. Da donna afroamericana che abitava a New York era ben consapevole che, se fosse vissuta sessant'anni prima nello stesso paese, sarebbe cresciuta in modo molto diverso. Sua madre le aveva raccontato come veniva trattata la sua gente a quei tempi, in particolare nelle piantagioni del sud. A confronto con quelle storie orribili, Evelyn poteva affermare di essere stata benedetta dal Signore e dirsi che era meglio mandar giù ogni lagnanza potesse avere in merito al suo lavoro.

    A volte era dura, però, essere a servizio di George Pickett, un uomo ricco dalla nascita, che non solo sembrava capace di fare altri soldi dal nulla, ma che li spendeva anche come se non valessero niente. Evelyn lavorava per George e la sua moglie bacchettona come domestica e donna delle pulizie, nella loro fin troppo sofisticata casa della Fifth Avenue. E quello era uno dei giorni in cui George e Millie Pickett scialacquavano denaro neanche fosse qualcosa di velenoso di cui sbarazzarsi.

    Era il giorno del sedicesimo compleanno di loro figlia. E anziché omaggiare la ragazza con un semplice regalo o una torta di qualche tipo, era stato organizzato qualcos'altro, che Evelyn non capiva affatto e che, a dirla tutta, la faceva anche arrabbiare. Aveva sentito Millie definirla una festa d'ingresso in società. Un modo borioso per far sapere a tutti gli altri ricconi bianchi di New York che la loro figlia Penny adesso era a tutti gli effetti una signorina. Perché, a quanto pareva, gli anni da uno a quindici non venivano considerati altro che un periodo di allenamento in attesa di farsi agghindare e fare tante scene quando finalmente si arrivava ai sedici.

    Secondo Evelyn, la quantità di denaro e attenzioni riservata alla festa era sconcertante. Millie era uscita ad acquistare un nuovo tappeto e nuove tende per il soggiorno. George, dal canto suo, aveva ordinato dei sigari da un posto speciale in Francia. Erano arrivati via nave diversi giorni prima, e lui aveva riempito di attenzioni quelle scatole come se fossero un altro figlio. Era stato anche ordinato cibo di ogni tipo, che avrebbe dovuto essere consegnato quel mattino. Inoltre, stando a quanto Evelyn aveva sentito dire subito dopo essere arrivata a casa per il suo turno di lavoro, si attendeva anche l'arrivo di un'orchestra di tre elementi.

    Ai suoi occhi, era un immane spreco di denaro. Già solo la spesa per il tappeto e le tende, pensò, sarebbe bastata a pagare almeno otto mesi del suo affitto nella parte povera della città.

    E dov'era la festeggiata il mattino di quella lussuosa festa d'ingresso in società? Beh, la piccola e preziosa Penny Pickett dormiva in camera sua. Erano quasi le nove del mattino e Penny non si era ancora degnata di uscire dalla sua stanza. Non c'era niente di strano, comunque, poiché Penny spesso dormiva fino alle dieci o alle undici. E perché no, in fondo? Non che avesse granché da fare in qualsiasi giorno dell'anno.

    Evelyn era ai piedi della scala a spolverare la ringhiera, lo sguardo alzato verso il corridoio del primo piano, quando arrivò Millie. Era vestita di tutto punto e chiacchierava con un'altra signora bianca dal mento appuntito, anch'essa molto elegante. Millie passò davanti a Evelyn, poi si fermò, si voltò verso la domestica e sospirò.

    La mia figlia adorata dorme ancora? chiese la padrona di casa.

    Sì signora, così mi pare. Non l'ho ancora vista stamattina.

    Oh Signore benedetto, esclamò Millie. La donna sussiegosa al suo fianco si limitò a fare hmmph. Sii gentile e vai a svegliarla, d'accordo, Evelyn? continuò Millie.

    Sì signora. Evelyn infilò lo spolverino nel laccio annodato del suo grembiule e iniziò a salire le scale.

    In tutta onestà, Evelyn non aveva alcun motivo di detestare Penny, e nemmeno George o Millie. L'unica cosa che la indispettiva era che i genitori della ragazzina spendevano e spandevano come se non avessero mai vissuto senza denaro, e stavano crescendo la loro figliola perché anche lei diventasse esattamente come loro. Ma quello che provava probabilmente era invidia, pensò: perciò quotidianamente doveva rammentare ciò che la Bibbia diceva di quel peccato capitale.

    Evelyn raggiunse la cima delle scale e avanzò lungo la raffinata moquette del corridoio. Continuando in direzione della camera di Penny, superò l'elegante vaso appoggiato su un piccolo tavolino: entrambi valevano più di quanto Evelyn potesse concepire, e non servivano a nulla se non a fare sfoggio dello sfarzo che i Pickett si potevano permettere. Arrivata davanti alla porta di Penny, esitò. Si chiese quale versione di Penny le sarebbe toccata, se quella tenera o quella scontrosa. Pensò che forse quel giorno Penny sarebbe stata di buon umore, dal momento che era stata organizzata quella ridicola festa proprio in suo onore.

    Bussò alla porta, rimase un momento ad aspettare, poi disse: Penny! Meglio che ti alzi dal letto prima che arrivi tua madre a tirarti fuori!

    Non ci fu nessuna risposta, nemmeno il lieve rumore del cuscino sbattuto contro la porta, una reazione che più volte Penny aveva avuto in passato. Evelyn attese ancora un momento, poi appoggiò la testa contro la porta.

    Ragazza, lo sai che c'è questo grande party per te. Se non scendi subito, va a finire che i tuoi genitori ci puniscono tutte e due. Bussò ancora, più forte stavolta, e aggiunse: Su, forza, in piedi adesso!

    Detto quello, Evelyn fu quasi sul punto di andarsene. Dopo un solo passo, però, si rese conto che c'era qualcosa di anomalo. Penny aveva sempre risposto ai suoi tentativi di svegliarla, che fosse in modo cortese o antipatico. Iniziò a chiedersi se la ragazza non fosse malata, magari a causa di quell'influenza estiva che alcune persone si erano buscate qualche settimana prima. In tal caso c'era poco da scherzare, con la preziosa sedicenne ammalata proprio nel giorno in cui doveva fare il suo sontuoso ingresso in società.

    Per scrupolo, Evelyn tornò davanti alla porta della camera. Bussò ancora, stavolta senza dire nulla. Aspettò dieci secondi buoni poi mise la mano sul pomello. Penny… non so cosa stai combinando, ma ho bussato, d'accordo? Ho bussato e non mi hai mai risposto, per cui sto per entrare.

    Evelyn girò il pomello di cristallo riccamente ornato e aprì la porta della camera di Penny. La trovò in ordine come sempre. Il sole del mattino filtrava dall'unica finestra sulla destra della stanza. Penny era ancora a letto, quasi del tutto avvolta dalle lenzuola. Evelyn aprì la bocca per dire qualcos'altro, ma la sensazione che ci fosse qualcosa di fuori posto le impedì di spiccicare parola. Si avvicinò al letto, e vide che Penny dormiva supina, con la testa precisamente al centro del cuscino. Era quasi come se stesse recitando, assicurandosi che la scena fosse perfetta, e…

    Evelyn trasalì.

    Gli occhi della ragazza erano spalancati e rivolti verso il soffitto. La ragazza non batteva le palpebre. Se la sua testa era disposta in modo così preciso al centro del cuscino, se Penny era perfettamente sdraiata sulla schiena, era perché, in tutta evidenza, doveva essere immobile da parecchio tempo.

    Penny…?

    Ovviamente, però, Penny non rispose.

    Anzi, era chiaro che non avrebbe parlato mai più.

    Evelyn fuggì dalla stanza, chiamando a gran voce George e Millie, che al piano di sotto erano ancora occupati a preparare la festa di compleanno per una ragazzina morta.

    CAPITOLO UNO

    Provaci soltanto, amico, e ti garantisco che per un bel po' vedrai il sole a scacchi.

    Ava Gold fulminò suo figlio, colto in flagrante davanti al bidone della spazzatura mentre si apprestava a gettare gli avanzi della colazione. Lui la guardò imbarazzato, ma sul suo viso era disegnato un piccolo abbozzo di sorriso. Le piaceva quando sua madre gli parlava come una poliziotta. Non si era ancora del tutto abituato al fatto che adesso era una detective. E del resto nemmeno Ava.

    È soltanto un boccone, mamma! replicò Jeffrey. E poi ha proprio un saporaccio.

    Lo hai detto tu stesso: un boccone. In questa casa non sciupiamo il cibo, Jeffrey.

    Il ragazzino stava ancora sorridendo per quel sole a scacchi che gli aveva prospettato la mamma, e gettò la spugna piuttosto facilmente. Mangiò l'ultimo cucchiaio di porridge di mais poi andò a lavare la ciotola nel lavandino.

    Buon lavoro, commentò Ava. Adesso corri a lavarti i denti. Se non usciamo entro quindici minuti, farai tardi a scuola.

    Jeffrey sospirò, ma ad Ava non diede fastidio. Sapeva che Jeffrey era contento che lei gli dicesse di spicciarsi. Ne era contento perché questo significava che anche sua madre adesso aveva un posto dove andare. Ora che era una detective, Ava aveva orari di lavoro più rigorosi. Doversi sbrigare a uscire di casa in tempo al mattino era una conseguenza di questa novità, e in genere Jeffrey le dava di buon grado una mano.

    Ava finì di prepararsi mentre sentiva Jeffrey lavarsi rapidamente i denti. Era una detective da due settimane e stava iniziando a guadagnarsi un po' di rispetto in centrale, seppure lentamente. Lo stesso, però, non valeva ancora del tutto per la gente comune della strada. Ciononostante, doveva sempre assicurarsi di sembrare forte e sicura di sé agli occhi di suo figlio, specie lungo il tragitto verso la scuola. Sapeva che i giornali e gli opinionisti alla radio stavano facendo un gran caso della sua improvvisa promozione a detective, e che tutti gli occhi erano puntati su di lei e sull'intero Ufficio Femminile del dipartimento di polizia di New York. Ciò significava che alcuni dei compagni di scuola di Jeffrey sicuramente approfittavano dell'improvvisa notorietà di sua madre per tormentarlo. Sperava solo che il ricordo di suo padre e delle storie su di lui che Jeffrey aveva raccontato in passato bastassero affinché i suoi amici non lo prendessero troppo in giro.

    Ava si guardò allo specchio e annuì a sé stessa. Non amava ancora molto l'uniforme che doveva indossare. Era sostanzialmente un abito da casa, solo che per qualche motivo era molto più scomodo di qualsiasi indumento avrebbe scelto di sua spontanea volontà di portare tra le sue quattro mura. Tuttavia le conferiva un aspetto professionale e, almeno per il momento, quella era la cosa più importante.

    Uscì dalla camera e incontrò in corridoio Jeffrey, il quale aveva tra le mani una pila di libri di scuola. Rientri in tempo per cucinare stasera, o sarà il nonno a occuparsi della cucina?

    Non vedo per quale motivo dovrei fare tardi, rispose lei.

    Bene. Nonno non è granché come cuoco. Si vanta tanto del suo pane di mais, ma brucia sempre il fondo, e sa di carbone.

    Non è molto carino quello che hai detto, commentò Ava.

    Lo so. Scusa. Però sono contento che abiti con noi.

    Anch'io, disse Ava aprendo la porta d'ingresso. E sono contenta che ti faccia rimanere un po' in palestra dopo la scuola. Ma non ti lascia stare troppo vicino ai tipacci più sboccati, vero?

    No. Ci fa molta attenzione, e…

    Jeffrey

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