Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Maria Montessori: Educazione e Pace: Atti del convegno internazionale del 3 ottobre 2015
Maria Montessori: Educazione e Pace: Atti del convegno internazionale del 3 ottobre 2015
Maria Montessori: Educazione e Pace: Atti del convegno internazionale del 3 ottobre 2015
E-book150 pagine1 ora

Maria Montessori: Educazione e Pace: Atti del convegno internazionale del 3 ottobre 2015

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Il convegno internazionale sul tema Educazione e Pace avuto luogo il 3 Ottobre 2015, si inserisce in un circuito di eventi organizzati dall'Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e diffusione, in famiglia e nella scuole, del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori. Durante il Convegno si affronta l'importante tema del legame che unisce l'Educazione alla costruzione di un mondo di pace, si ripercorre la presenza del pensiero montessoriano nelle culture orientali, che notoriamente rappresentano la culla della pace, del dialogo e dell'interiorità. Vengono invitate a partecipare le realtà associative e scolastiche montessoriane non solo dall'Italia ma anche dall'estero per condividere il messaggio di pace che Maria Montessori ha consegnato all'umanità, questo grande patrimonio di pensiero che individua nel bambino la vera ricchezza sociale, l'unica speranza per un futuro di pace. Maria Montessori: Educazione e Pace è una raccolta di Atti del Convegno con i contributi di: Carolina Montessori, bisnipote di Maria Montessori e archivista presso AMI Association Montessori Internationale; Rama Reddy, insegnante di scuola elementare e Trainer presso l'Istituto indiano di studi Montessori; Lynn Lawrence, direttore esecutivo AMI Ela Eckert, membro del consiglio della German Montessori Society; Paola Trabalzini, docente Universitaria presso la LUMSA di Roma e formatrice dell'Opera Nazionale Montessori; David Connolly, responsabile del Programma di Prevenzione dei Conflitti presso The Hague Institute for Global Justice; D. Fabio Corazzina, Parroco di Santa Maria in Silva di Brescia
LinguaItaliano
Data di uscita22 lug 2022
ISBN9788865803042
Maria Montessori: Educazione e Pace: Atti del convegno internazionale del 3 ottobre 2015

Leggi altro di Aa.Vv.

Autori correlati

Correlato a Maria Montessori

Titoli di questa serie (20)

Visualizza altri

Ebook correlati

Metodi e materiali didattici per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Maria Montessori

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Maria Montessori - AA.VV.

    Convegno_2_Educazione_e_pace_copertina.jpg

    Maria Montessori: Educazione e Pace

    A Carolina Montessori

    È vietata la riproduzione, senza previa autorizzazione, degli articoli pubblicati.

    La traduzione degli interventi in lingua inglese è a cura di Silvia Bertacchini.

    In copertina: Maria Montessori. Foto di Elio Luxardo.

    Per gentile concessione di Maria Montessori Archives, AMI, Amsterdam.

    ISBN: 978-88-6580-304-2

    © Copyright 2016

    Edizioni Il leone verde

    Via Santa Chiara 30 bis, Torino

    Tel. 011 52.11.790

    info@leoneverde.it

    www.leoneverde.it

    Atti del Convegno

    Maria Montessori: Educazione e Pace

    Convegno internazionale 3 ottobre 2015, Pala Banco di Brescia, Brescia

    Organizzato da Associazione Montessori Brescia

    Il leone verde

    Sintesi

    Il convegno internazionale "Educazione Pace", svoltosi a Brescia il 3 ottobre 2015, fa parte di una serie di iniziative culturali proposte dall’Associazione Montessori Brescia per contribuire alla valorizzazione e diffusione, in famiglia e nella scuole, del pensiero e del metodo pedagogico di Maria Montessori.

    Durante il convegno si è affrontato l’importante tema del legame molto forte che unisce l’educazione alla costruzione di un mondo di pace.

    In un periodo storico indiscutibilmente complicato in cui ci si sta seriamente interrogando sulla formazione dell’uomo, sull’ingiustificata crudeltà con cui stanno evolvendo i rapporti, sull’uso strumentale che si fa dei bambini, sul disumano infierire su di loro, sulle strategie e gli interventi necessari per bloccare l’inarrestabile emorragia di violenza che ci ha invaso, dovere morale e intellettuale dei montessoriani è quello di fare al mondo il dono meraviglioso che è il pensiero pacifista di Maria Montessori, il principio bellissimo che trasforma l’educazione in "un’arma di pace". Un concetto positivo di cambiamento sociale e morale, un metodo scientifico che può rappresentare una strada maestra per gli educatori alla pace e all’Intercultura di oggi, un pensiero filosofico e pedagogico da promuovere nel mondo e da cui prendere il via per costruire un progetto condiviso di intervento. In un pianeta in cui continua inarrestabile l’aumento del numero dei poveri e le condizioni di vita peggiorano, in cui quello che era sembrato nei primi Novecento un valido criterio di sviluppo globale si è dimostrato nel tempo un modello di progresso non sostenibile, il futuro dell’umanità è legato alla possibilità di sperimentare nuove proposte di educazione alla vita. Maria Montessori aveva identificato nella PACE il perno della questione educativa e sociale e proposto un metodo pedagogico in grado di ottenerla mettendo al centro del lavoro educativo il bambino, vero protagonista ma troppo spesso segregato ad un ruolo di secondo piano dalla società adultocentrica, un metodo in grado di aiutare realmente l’infanzia nella conquista dell’autonomia e della libertà a cui è spinta per natura sin dalla nascita. Durante il convegno si è raccontato il pensiero di Montessori sul valore dell’amore e della comunicazione affettivo-emotiva, si è percorsa la straordinaria presenza montessoriana nelle culture orientali che notoriamente rappresentano la culla della pace, del dialogo e dell’interiorità. Ma non solo, si è dimostrato con dati oggettivi che l’educazione e un approccio all’infanzia rispettoso e responsabile possono portare a risultati significativi anche in contesti ambientali estremamente violenti e difficili. L’Associazione Montessori Brescia ha voluto dar vita ad un evento per riflettere e proporre insieme, collaborando attivamente e sinergicamente, una "scienza dell’educazione che possa davvero diventare arma della pace". Erano presenti diversi Enti montessoriani nazionali ed internazionali, insegnanti, dirigenti e numerose realtà associative che sono quotidianamente a contatto con il mondo dell’infanzia.

    Hanno partecipato:

    Per il Comune di Brescia: ROBERTA MORELLI Assessore alla Pubblica Istruzione.

    Per l’Opera Nazionale Montessori: Il Presidente BENEDETTO SCOPPOLA con un contributo scritto.

    Per la Diocesi di Brescia : Don RAFFAELE MAIOLINI.

    Ha introdotto i lavori ROSA GIUDETTI - Presidente Associazione Montessori Brescia.

    I relatori:

    CAROLINA MONTESSORI Bisnipote di Maria Montessori e Archivista presso AMI.

    RAMA REDDY Insegnante di scuola elementare e Trainer presso l’Istituto indiano di studi Montessori per RAJENDRA GUPTA Direttore dell’Indian Institute for Montessori Studies in Bangalore - India.

    ELA ECKERT Membro della German Montessori Society.

    LYNNE LAWRENCE Direttore Esecutivo AMI – Association Montessori Internationale.

    PAOLA TRABALZINI Docente Universitaria presso la LUMSA di Roma e Formatrice dell’Opera Nazionale Montessori.

    DAVID CONNOLLY Responsabile del Programma di Prevenzione dei Conflitti presso The Hague Institute for Global Justice – Olanda.

    D. FABIO CORAZZINA Parroco di Santa Maria in Silva a Brescia

    Ha moderato il convegno VALENTINA DOLARA: avvocato con specializzazione in materia di protezione internazionale dei diritti umani e sistemi preventivi di mantenimento della pace.

    Hanno partecipato con postazioni informative le Associazioni EMERGENCY e LIBERA.

    Interventi delle autorità

    Saluto dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Brescia, Roberta Morelli

    Buongiorno a tutti.

    Io desidero ringraziare per questo invito. È già il terzo anno che partecipo al convegno organizzato dall’Associazione Montessori Brescia e ogni anno trovo sempre più partecipanti quindi desidero complimentarmi per il grande lavoro che sta portando avanti l’Associazione Montessori a Brescia e mi pare anche che la tematica scelta quest’anno, come ha anticipato il Vice Prefetto, sia una tematica di grande interesse perché educazione e pace rappresentano sicuramente una grandissima sfida.

    L’idea che occorra lavorare sin nelle più giovani età per cercare di proporre un mondo nuovo, un mondo di pace, non deve lasciare indifferenti né gli amministratori, né i formatori, le famiglie e l’intera cittadinanza perché è ormai chiaro che la pace nella nostra comunità, nel mondo, è questione che riguarda tutti personalmente e non soltanto gli altri.

    Quando leggiamo le notizie o ascoltiamo i TG pensiamo che la conquista della pace sia una questione che riguarda gli altri paesi. Non è così, riguarda tutti.

    Un tema che deve interessare anche le giovanissime generazioni, per le quali nella legislazione di molti paesi e nella coscienza individuale di ognuno di noi si è sancito un insieme ineludibile di diritti e di tutele.

    Oggi si conviene che i bambini hanno rango di cittadini, sono cioè soggetti titolari non soltanto di particolari interessi e bisogni ma anche di veri e propri diritti che non possono essere negoziati.

    In secondo luogo, poiché questi giovanissimi saranno i protagonisti del mondo che verrà, dipende da noi educarli ad un mondo migliore e solo se i nostri semi formativi saranno in grado di offrire frutti positivi, quel mondo potrà cambiare in meglio.

    Per la pace ognuno è chiamato ad agire nel proprio ambito. Siamo chiamati ad impegnarci per difendere la giustizia, per porre riparo all’ingiustizia, per non diventare conniventi e per non essere omissivi, siamo chiamati tutti come cittadini, amministratori…

    È necessario dunque un grande coraggio, non il coraggio di esibirsi che è vanagloria ma bensì quello di continuare a fare ciò che in coscienza ci sembra giusto e doveroso fare con impegno, insieme agli altri, rivendicando il valore della pace.

    Un impegno che va perseguito pure nell’ambito di iniziative volte alla formazione di un’autentica cultura di pace da impartire a ogni età nell’ottica di una formazione permanente che deve prendere mosse sin dalla più tenera età.

    Io non sono un’educatrice di professione ma come voi provo a vivere secondo le indicazioni di un’etica che si fonda sul quotidiano riconoscimento del valore della pace e qui provo a farlo, come dire, da cittadina, come donna impegnata nelle Istituzioni e nell’associazionismo aprendomi a quella che è l’analisi della sfera propriamente umana.

    Sento di vivere e operare nella realtà di un mondo globalizzato con l’acuirsi, e questo lo dobbiamo ricordare e sottolineare, del fenomeno della povertà, della crisi delle istituzioni democratiche, con l’esodo dei profughi e il rinforzarsi di quelle che sono le correnti migratorie che sempre un conflitto genera, coinvolgendo l’intero pianeta e quindi pure la città nella quale noi viviamo e lavoriamo

    Ecco quindi, credo che educare alla pace, anche nei primi anni di vita significhi per educatori e formatori praticare la virtù dell’essere cittadino e persona pacifica ma pure fornire il contributo alla cultura della pace.

    Sento che la quotidianità, la prassi educativa quotidiana debbano anch’esse declinarsi con vigoroso impegno nell’opera di conoscenza, di mobilitazione, di promozione umana.

    Quindi è un impegno di libertà, volontà di essere solidali poiché davvero appaia plausibile parlare di pace in termini coerenti vivendo finalmente in una terra di pace come cittadini appassionati di umanità.

    Dicevo poc’anzi che per compiere il proprio itinerario di pace, per esercitare nella prassi educativa la formazione alla pace in vista di un mondo diverso sia indispensabile non soltanto avere il coraggio di denunciare ma soprattutto quello di agire, di creare opportunità di pace, di non lasciarsi sottomettere, non essere disposti a subire.

    Per gli adulti, gli educatori, ciò non significa dimenticare come nella nostra vita, nella nostra città, nel nostro mondo il bene e il male siano certamente connessi con la vita degli uomini e delle donne ma debbono essere padroneggiabili con quella virtù e quella saggezza che rappresenta un senso tutto umano della vita, di un presente condiviso con i propri contemporanei, appartenenti alla nostra stessa contrada, al nostro Paese oppure al mondo intero.

    La violenza, lo sappiamo, ha mille facce, mille forme ma individua un’unica ingiustizia e un legame che vincola un oppresso a un prepotente e permane nel tempo e nei diversi luoghi o età di vita, purtroppo, la continuità più profonda. Le radici della prepotenza e dell’oppressione hanno gli stessi volti e si alimentano sempre degli stessi meccanismi e cominciano magari da dove meno noi ce l’aspetteremmo, spesso nel luogo più vicino e meno sospetto a quello in cui vediamo la prepotenza e a questo proposito voglio richiamare una suggestiva riflessione proposta da Francesco Tonucci nel libro intitolato La città dei bambini, uscito alcuni anni or

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1