A scuola di magia

Di Gloria Bernareggi e Sephira Riva

Fantasy - saggio (35 pagine) - Non pensiate che perché è "magia" non abbia regole: occorre andare a scuola per imparare a usarla!

Quali sono le leggi della magia? Come funziona, come si pratica e in che modo autori e autrici di fantasy hanno esplorato questo reame nella tradizione letteraria? Nel quinto volume della “Guida al fantasy”, Gloria Bernareggi e Sephira Riva ci portano… a scuola di magia!

Classe 1990, Gloria Bernareggi ha conseguito il diploma di Tecnico dei Servizi Ristorativi indirizzo cucina, e ha poi deciso di trasformare la sua passione per il mondo editoriale in lavoro, prima iscrivendosi alla facoltà di Lettere Moderne, poi lavorando come collaboratrice per Il Giornale di Monza. Successivamente, ha iniziato collaborazioni con diverse realtà editoriali come digital content creator (in partiolare nel settore food) e come correttrice di bozze.

Scrive a quattro mani con la collega Sephira Riva e, sempre con lei, co-gestisce il blog Moedisia.eu dove si occupa di letteratura fantastica, narrativa inclusiva e critica letteraria. E per non tradire la propria vena gastronomica ha ideato la rubrica Ricette letterarie: ricette tratte dai suoi libri fantasy preferiti – e non solo.

Classe 1990, Sephira Riva è laureata in Chimica e ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria dei Materiali. Ha vissuto per anni all’estero (Galles, Germania, Norvegia), lavorando per l’Agenzia Spaziale Europea e per l’Istituto Italiano di Tecnologia. Ha quindi avuto svariate occasioni per incontrare alien* e analizzarne i manufatti!

Pur avendo intrapreso una carriera prettamente scientifica, ha mantenuto un profondo interesse per la letteratura, partecipando a corsi e workshop di scrittura e storytelling. Scrive in coppia insieme a Gloria Bernareggi da molti anni e insieme a lei gestisce il blog Moedisia.eu, in cui si occupa di critica letteraria, narrativa inclusiva e fantasy, con post e approfondimenti tematici.

Per Delos Digital ha già pubblicato Addendum alla proposta di legge sul diritto all’autodeterminazione degli oggetti, nella collana Futuro Presente curata da Elena Di Fazio e Giulia Abbate.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 29 mar 2022
• ISBN: 9788825419955

Anteprima del libro

5.1 Introduzione

Se il fantasy fosse un dolce, la magia sarebbe lo zucchero: l’ingrediente necessario in ogni preparazione. Come scriveva John Clute, nel suo The Encyclopaedia of fantasy: «L’assunto primario è che nel mondo fantastico sia possibile la magia, e la natura esatta di questa magia ambientale influenza con forza la narrazione.» 1

Tuttavia, la magia opera in modo differente in ciascun Mondo (in ciascuna opera): in alcuni romanzi si confonde con il miracolo, in altri è pragmatica e strutturata come una scienza. Certe volte, è incarnata da creature fuori dall’ordinario, altre si mescola al perturbante… come un baule con i piedi, un gatto con gli stivali, un golem a passeggio per Londra. Spesso, la magia rappresenta proprio l’elemento di straordinarietà che definisce la differenza del Mondo Secondario da quello Primario (cioè rappresenta l’elemento X di cui abbiamo parlato nel volume precedente di questa Guida). Infatti, nel momento in cui compare sulla scena, la magia va a influenzare ogni aspetto della narrazione (storia, ambientazione, personagg*); e chi scrive deve tenere ben salde le mani sul timone, per comunicare abbastanza elementi di questo sistema impossibile da consentire a chi legge di seguire, evitando al contempo il profluvio di informazioni ridondanti o irrilevanti.

La magia è una componente così integrata nella narrazione del fantastico che talvolta il potere magico è utilizzato come parallelo allegorico di gerarchie, costrutti e ideologie che dominano il nostro mondo. Molte storie hanno gestito con successo l’equilibrio tra intrattenimento, azione e critica sociale: in merito non possiamo non citare Sir T. Pratchett, che fu maestro nel nascondere nelle proprie trovate più bizzarre una valutazione sagace e spietata dell’umanità moderna. Il potere è potere, e la rappresentazione che ne deriva implica anche una presa di posizione su temi di attualità.

5.1.1 Ma cos’è, dunque, la magia?

Esiste una pletora di elementi che possiedono qualità magiche: il fato, il soprannaturale, i caratteri di alcune religioni e divinità, persino un trucco di carte ben riuscito. Nel senso più ampio del termine, la magia è la possibilità di influenzare la realtà agendo in opposizione alle regole del mondo. Per dirla con le parole di C. Lévi-Strauss: «La magia si basa sulla fondamentale convinzione che l’umanità sia in grado di intervenire nell’ordine del mondo naturale, per modificarne o alterarne le relazioni di causa-effetto. » 2 Se per esempio consideriamo magia l’alzarsi in volo (cioè l'opporsi alla legge di gravità che ci vedrebbe a terra o in caduta libera), diventa chiaro il senso della celebre citazione dello scrittore A.C. Clarke: «Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.» Dopotutto, volare è divenuta un’esperienza prosaica per chi ha l'abitudine di prendere un aereo; non così per una persona nata cinque secoli fa. Del rapporto tra magia e tecnologia parleremo tra