Il rovescio del sociale: Appunti per una clinica sociologica
()
Info su questo ebook
Correlato a Il rovescio del sociale
Titoli di questa serie (17)
Cosa è la sociologia applicata? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl rovescio del sociale: Appunti per una clinica sociologica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn patto metropolitano per l'operosità e l'inclusione delle persone a occupabilità complessa: Con la prefazione di Andrea Canevaro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViolenza giovanile: L'intervento sociologico clinico nei campi interazionali problematici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLavoro e inclusione sociale per vincere disoccupazione e povertà: Il lavoro del sociologo sul campo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGathering: il sociologo e la comunità educante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa salute SiCura: Oltre il Covid 19 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa comunicazione nel Counseling: Non occorre star male per poter stare meglio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSociologie e sociologi nella pandemia: Teoria, analisi e confronti nel Servizio Sanitario Nazionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMemorie di pandemia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEpidemia e panico morale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'impatto della pandemia sul sistema socio-sanitario: Le competenze e i contributi utili del sociologo della salute Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNel segno del sintomo: Dentro la crisi del legame sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGuarire con il corpo: Un modello di sociologia applicata per affrontare il disagio culturale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniValutare l'impatto sociale: Teorie, metodi e approcci per l'analisi delle attività e dei risultati degli investimenti a carattere sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDire, fare: curare: Parola alle nuove generazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'indagine narrativa: Da metodo di ricerca a strumento di lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Ebook correlati
Che cos'è la sociologia applicata: una breve introduzione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProfessione sociologo clinico: La passione spinge all'azione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSoggettività, relazione sociale, costruzione sociale: Elementi per un nuovo paradigma del lavoro sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSociologie e sociologi nella pandemia: Teoria, analisi e confronti nel Servizio Sanitario Nazionale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRelazioni e disagio: La consulenza sociolistica come pratica di sociologia clinica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPer una sociologia impegnata nella realtà sociale / Por una sociología comprometida con la realidad social Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'innovazione della sociologia narrativa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiovanni Gentile e l'umanesimo del lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLaboratori per il benessere e lo sviluppo locale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLA PROSPETTIVA SOCIOLOGICA Argomenti di Sociologia per le Professioni Sanitarie e gli Operatori Sociali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTerzo settore e comunità: Intrecci culturali e reti di relazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniProfessare la sociologia: una conversazione con Achille Ardigò Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale breve di Counseling Sociolistico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl senso della vita e i criceti: Il futuro che prepariamo alle nuove generazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniViolenza e rivoluzione: Per una sociologia dell'insurrezione popolare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDisagi contemporanei. 67 tesi per ripensare il comunismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConsulenza sociale di cura: Modello di lavoro sociale per la cura dell' identità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDire, fare: curare: Parola alle nuove generazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa LIS come "strumento": Introduzione per un trattamento non verbale per i soggetti comunicopatici Valutazione: 4 su 5 stelle4/5L'indagine narrativa: Da metodo di ricerca a strumento di lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSociologia e Psicologia: Un dialogo necessario per la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La lectio magistralis di Amalio Blanco Guido Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIstituzioni di pedagogia sociale e dei servizi alla persona Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniComunicazione, intercultura e organizzazioni complesse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMalattie Mediali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Origine dell'Infelicità: Il Metodo Scientifico Applicato alla Condizione Umana Vol. III Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOltre Pareto e le sue regole. Riflessioni sulla vera essenza del potere sociale e individuale. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEcologia Decrescita Dispositivo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEmergenza ecologica Alienazione Lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTrattato di Sociologia: Teoria ed Ecologia. Volume 1/4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Scienze sociali per voi
Prendila con filosofia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'Arte di Comunicare Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Gli Illuminati: La realtà oltre il mito Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Proverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuaderni del carcere. Antologia: a cura di Mario Di Vito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe leggende delle Alpi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMussolini e gli Illuminati: Da Piazza San Sepolcro al rito sacrificale di Piazzale Loreto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIo Tu Noi Lucio: Le canzoni non comuni per i giorni comuni di Lucio Battisti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl viaggio esoterico dell’uomo nelle lame dei Tarocchi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFiga...L'amore! Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Antinfluencer: contro i nuovi persuasori del nulla Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Liberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSimbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCapuana e la letteratura per l'infanzia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniHawaiian Mythology Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI segreti della massoneria in Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniItalia e Migranti: bugie e verità Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale delle Microespressioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI numeri sacri. Pitagorismo massonico: Compendio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Feste dei Celti: La via della morte e della rinascita dei Druidi nelle celebrazioni della tradizione celtica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI perché di una crisi. la demolizione controllata della classe media è appena iniziata: verso la vittoria finale dei criptocrati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria dell’Inclusione scolastica in Italia: Lettura pedagogica della normativa Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Libro del Vero Massone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiavolo e demòni (un approccio storico) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scoperta del bambino: Ediz. integrale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniApprendista libero muratore. Manuale ad uso degli iniziati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMusiche e significati in terapia: Un omaggio al pensiero di Marius Schneider Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Il rovescio del sociale
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Il rovescio del sociale - Paolo Patuelli
sociale.
Introduzione
Dopo molti anni di lavoro nel sociale, vagando dal ruolo di educatore a quello di mediatore sociale, ho trovato un tempo adeguato per ascoltare con attenzione il desiderio di fare il mio mestiere: il sociologo. Quel lavoro da educatore e mediatore era il risultato di una non-scelta che, come tale, nel tempo, sapevo che prima o poi si sarebbe esaurita, sconfitta dal desiderio di vivere praticando la sociologia: la mia grande passione.
Alla fine degli anni ’90 chi usciva dall’università con studi in scienze sociali andava a fare l’educatore: trovare lavoro come sociologo era, allora come oggi, una possibilità assai remota. Qualche tecnico o dirigente, dentro cooperative e servizi sociali, era incuriosito dalla prospettiva portata sul campo dal laureato in sociologia, forse perché affascinato o protagonista egli stesso della sociologia militante degli anni ‘70 o semplicemente perché aveva notato che lo scienziato sociale, nella pratica, faceva l’educatore in modo differente e originale.
Per chi avesse voluto praticare il lavoro di sociologo (e da allora purtroppo nulla è cambiato), il panorama era composto da pochissimi concorsi con limitazioni assurde per potervi partecipare e da piccole realtà costruite da liberi professionisti un po’ estrosi e sognatori.
Nei miei anni da sociologo dentro con il vestito da educatore fuori (forse anche nell’accezione del fuori dagli schemi
), ho sempre tentato, a volte riuscendoci, di costruire legami di solidarietà e di aiuto partendo più che dalle norme nelle quali il mio operato era inquadrato, dal desiderio delle persone che si trovavano non per scelta loro ad essere utenti del servizio dove ero impegnato. Il mio principio guida era ed é tutt’oggi, il rispetto dell’unicità della persona, contro ogni forma di stigma, e nella resistenza all’inserimento delle persone in difficoltà in target. Questo a qualcuno piaceva e ad altri, colleghi e superiori, infastidiva. Ad un certo punto quel fastidio, chiamiamola pure antipatia reciproca, è entrato in collisione con quel mio agire nelle pieghe e a volte nonostante le regole imposte dai servizi nei quali operavo. Le richieste di rientrare nei ranghi si facevano più insistenti ed io mi sentivo sempre più dentro ad un sociale-al-lavoro ingabbiato dalla burocrazia e incline a pratiche di sorveglianza e controllo. Sorvegliare, punire ed educare, erano in sintesi le tre modalità operative a me richieste in prossimità della decisione definitiva di andarmene da quel mondo del sociale-al-lavoro.
Per formazione, ma forse soprattutto per deformazione, sono un sociologo clinico e da quella posizione ora guardo il sociale che ho sempre considerato il vero sociale: il sociale che c’è, non quello inscatolato e confezionato dagli addetti ai lavori delle istituzioni e dai media, dagli esperti accademici e non, dai tecnici dei servizi e dai politici in cerca di consenso. Non è più, per me, il sociale-educato dagli educatori e nemmeno quello disciplinato dalle discipline (più o meno umane e/o umanistiche). È piuttosto il sociale che afferma e contemporaneamente nega se stesso, incoerente, equivoco, enigmatico: il sociale buono e cattivo, vero e falso, idealizzato e mai realizzato o realizzato senza un’idea che lo sostiene. Ma soprattutto è il sociale dell’esperienza quotidiana del legame sociale, in tutte le forme che quest’ultimo assume.
Gli articoli raccolti in questo testo sono esercizi per entrare in questo sociale. In questi brevi scritti ho cercato di guardare, ma forse meglio di sentire la realtà complessa e difficile in cui noi tutti siamo diversamente immersi. Se il lavoro è stato estromesso e marginalizzato dall’agenda politica e avanzano forme di odio per il diverso, se a fronte di uno sviluppo accelerato della tecnica non si valutano le conseguenze di questa dinamica sulla qualità dei legami sociali e se la rete non è proprio il luogo idealizzato e progettato dai nuovi guru per dare corpo all’intelligenza collettiva, dovremmo prendere atto che tutto questo è il sociale che avanza. E se il sociale è tutto questo, pieno di contraddizioni e perverso in certe sue espressioni, occorre, per diagnosticarne e curarne le forme contemporanee di disagio, rovesciare lo sguardo facendo un esercizio di attenta osservazione e valutazione critica. Separare l’immaginario nel quale siamo immersi da quanto invece si presenti come reale e in quanto tale lascia ferite, segni indelebili sui nostri corpi e nella nostra psiche. Nel bene e nel male il sociale é ciò che sta fuori, là dove ognuno cerca il suo posto e la sua soddisfazione e allo stesso tempo sta dentro come rappresentazione, idea che abbiamo di noi stessi quando ci pensiamo nei legami sociali in cui siamo implicati. Quando il posto là fuori, dove è l’altro che dà vita al sociale quando con esso facciamo legame, non si trova più e quando questa mancanza diventa assenza (mancanza di senso), che cosa accade dentro di noi? E quando dentro non riusciamo più a rappresentarci come punto di una rete solida di legami dove il fuori ha un senso, che cosa accade?
Il disagio del soggetto contemporaneo assume oggi forme inedite ed i suoi sintomi si mostrano nel sociale: quel grande dipinto dove ognuno di noi indirizza lo sguardo in cerca di un punto che lo riguardi, di uno spazio che gli restituisca un senso al suo esistere in mezzo agli altri. Nello sguardo dell’osservatore che cerca e non trova la sua collocazione nel grande quadro della società, prende forma lo smarrimento dell’uomo contemporaneo ed è lì che interviene la sociologia clinica. Nel legame spezzato tra il micro che è ognuno di noi e il macro che é fatto di codici, linguaggi, idee, opinioni e comportamenti collettivi (o rivolti alla collettività da leader che hanno più o meno un’opinione): lì si colloca il lavoro del sociologo clinico.
Tutti noi mettiamo in gioco la nostra identità in quella dialettica senza fine tra oggetto e soggetto, tra micro e macro, tra uno e moltitudine, che chiamiamo il sociale. Quel sociale che ci comprende e che contemporaneamente vorremmo che ci comprendesse. In questa esperienza di incontro che ognuno realizza in maniera singolare sempre più spesso qualcosa s’inceppa, lasciando in noi un segno, una ferita. Di questo sociale, esperienza soggettiva nel quotidiano che lascia segni più o meno profondi nelle nostre esistenze non ne parliamo volentieri