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L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo
L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo
L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo
E-book117 pagine1 ora

L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo

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Friedrich Nietzsche (1844-1900) è annoverato tra i massimi filosofi e scrittori di ogni tempo. Il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato il pensiero etico, letterario, religioso, politico, psicologico ed epistemologico del mondo occidentale - e non solo - nel corso del XX° secolo. La sua filosofia è stata considerata da alcuni estremamente controversa, da altri dirompente e rivoluzionaria, da altri ancora uno spartiacque fra la concezione tradizionale di Filosofia e un nuovo modello di riflessione, informale e a tratti provocatorio. Essa prese le mosse dal suo complesso retroterra culturale, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entusiasta estimatore della nuova musica post-romantica di Wagner, della quale si fece promotore sul piano estetico e filosofico, scorgendo in essa una spinta per la rinascita dello spirito tedesco. A ciò si connette strettamente un intenso studio delle filosofie presocratiche, ad esempio quella di Eraclito, e una loro affermazione rispetto all'egemonia tradizionale dell'impianto socratico-platonico. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, che esercitò - e continua ancora oggi a esercitare - un'enorme influenza sulla cultura dell’Occidente.
L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo, il saggio di Nietzsche che oggi riproponiamo all’attenzione dei nostri lettori, venne scritto dal filosofo durante il suo soggiorno torinese nel 1888, ma venne dato alle stampe soltanto nel 1895. I suoi contenuti giudicati controversi spinsero infatti Franz Camille Overbeck e Heinrich Köselitz a fare posticipare il più possibile la sua pubblicazione. Per stessa ammissione del suo autore, non è un testo per tutti, bensì un vero e proprio libro “elitario”, «riservato a pochissimi», a quei pochi che possano realmente comprenderlo.
In questo suo saggio Nietzsche attacca frontalmente il Cristianesimo, la sua dottrina e i suoi dogmi, accorpando come “Cristianesimo” e all’interno di esso ogni forma di male sociale per il quale il mondo soffre e quello morale da cui è oppressa l'umanità.
LinguaItaliano
Data di uscita13 giu 2023
ISBN9791255043362
L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo
Autore

Friedrich Nietzsche

Friedrich Nietzsche (1844–1900) was an acclaimed German philosopher who rose to prominence during the late nineteenth century. His work provides a thorough examination of societal norms often rooted in religion and politics. As a cultural critic, Nietzsche is affiliated with nihilism and individualism with a primary focus on personal development. His most notable books include The Birth of Tragedy, Thus Spoke Zarathustra. and Beyond Good and Evil. Nietzsche is frequently credited with contemporary teachings of psychology and sociology.

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    Anteprima del libro

    L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo - Friedrich Nietzsche

    SIMBOLI & MITI

    FRIEDRICH NIETZSCHE

    L’ANTICRISTO

    Maledizione del Cristianesimo

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    Titolo: L’Anticristo. Maledizione del Cristianesimo

    Autore: Friedrich Nietzsche

    Collana: Simboli & Miti

    Con introduzione di Nicola Bizzi

    Editing, copertina e illustrazioni a cura di Nicola Bizzi

    ISBN versione e-book: 979-12-5504-336-2

    LOGO EDIZIONI AURORA BOREALE

    Edizioni Aurora Boreale

    © 2023 Edizioni Aurora Boreale

    Via del Fiordaliso 14 - 59100 Prato - Italia

    edizioniauroraboreale@gmail.com

    www.auroraboreale-edizioni.com

    INTRODUZIONE DELL’EDITORE

    Friedrich Wilhelm Nietzsche, nato a Röcken, Lützen, nell’odierno Land tedesco della Sassonia-Anhalt, il 15 Ottobre 1844, è annoverato tra i massimi filosofi e scrittori di ogni tempo. Il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato il pensiero etico, letterario, religioso, politico, psicologico ed epistemologico del mondo occidentale - e non solo - nel XX° secolo. La sua filosofia è stata considerata da alcuni estremamente controversa, da altri dirompente e rivoluzionaria, da altri ancora uno spartiacque fra la concezione tradizionale di Filosofia e un nuovo modello di riflessione, informale e a tratti provocatorio. Essa prese le mosse dal suo complesso retroterra culturale, specialmente di filologo classico, ammiratore della tragedia greca e poi entusiasta estimatore della nuova musica post-romantica di Wagner, della quale si fece promotore sul piano estetico e filosofico, scorgendo in essa una spinta per la rinascita dello spirito tedesco. A ciò si connette strettamente un intenso studio delle filosofie presocratiche, ad esempio quella di Eraclito, e una loro affermazione rispetto all'egemonia tradizionale dell'impianto socratico-platonico. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, che esercitò - e continua ancora oggi a esercitare - un'enorme influenza sulla cultura dell’Occidente.

    Cittadino prussiano fino al 1869, poi apolide per propria scelta, proveniva da una famiglia di tradizioni protestanti, ed era il figlio maggiore di Carl Ludwig Nietzsche, pastore ed ex precettore alla corte dei Duchi di Altenburg, di idee monarchiche e reazionarie, e di Franziska Oehler, figlia a sua volta di un prete luterano.

    Compì a Namburg i primi studi di lettere classiche e religione, frequentando la scuola pubblica maschile e poi, successivamente, una scuola privata, dove strinse amicizia con Gustav Krug e Wilhelm Pinder. In casa apprese la musica e il canto, impegnandosi in composizioni musicali vocali e strumentali, componendo poesie e leggendo vari autori, in primis Johann Wolfgang Von Goethe e George Byron.

    Nel 1854 iniziò a frequentare il Domgymnasium di Naumburg, ma già distintosi per le sue non comuni doti intellettuali, avendo mostrato particolari talenti sia in musica sia nel campo linguistico, venne ammesso come allievo a Schulpforta, un complesso collegiale riconosciuto a livello internazionale. Iniziò così a frequentare il Gymnasium Landesschule di Pforta come interno beneficiante di una borsa di studio ecclesiastica. Qui studiò tra il 1858-1864, sperimentando per la prima volta la lontananza dall'ambiente familiare, diventando prima amico di Paul Deussen (futuro indologo di fama) e in seguito di Carl Von Gersdorff; troverà anche il tempo per lavorare sulle sue prime originali composizioni poetiche e musicali.

    Nel 1860, insieme agli amici Krug e Pinder che lo avevano raggiunto per studiare anche loro a Pforta, fondò l'associazione Germania, con la quale si propose di sviluppare i suoi interessi letterari e musicali. Nel contesto di tale sodalizio scrisse i suoi primi saggi, tra cui Fato e volontà e Libertà della volontà e fato, profondamente ispirati dalla lettura di Fato e altri saggi del filosofo statunitense Ralph Waldo Emerson, specie quelli inclusi in Condotta di vita (1860), un'opera che è stata recentemente ritenuta fondamentale nella genesi del pensiero di Nietzsche.

    Conclusi gli studi secondari nel 1864, si iscrisse alla facoltà teologica all'Università di Bonn per volere materno, ma, dopo appena una sessione, abbandonò tale percorso, iscrivendosi insieme all'amico e compagno di studi Deussen alla Burschenschaft (corporazione studentesca) della Franconia.

    Friedrich Nietzsche

    Già nei suoi saggi sul fato degli anni immediatamente precedenti, Nietzsche sosteneva che la ricerca storica avesse oramai screditato gli insegnamenti centrali e soprattutto i dogmi della religione cristiana. Nello stesso periodo lesse la Vita di Gesù di David Friedrich Strauß, testo che ebbe su di lui un profondo effetto. Scrivendo alla sorella, profondamente devota, una lettera a riguardo della propria perdita della fede, affermò: «Se si vuol lottare per la pace dell'anima, si deve credere; ma se vuoi esser un devoto della verità, allora devi farti domande».

    Nel 1865 Nietzsche si iscrisse all'Università di Lipsia per continuare a seguire le lezioni di Filologia classica di Friedrich Ritschl, già suo insegnante a Bonn. Studiò il poeta greco Teognide e il lessico bizantino Suida, anche se si dimostrò decisamente più affascinato da Platone e soprattutto da Ralph Waldo Emerson e Arthur Schopenhauer, che avrebbero influenzato tutta la sua produzione. Soprattutto Schopenhauer, con la sua opera Il mondo come volontà e rappresentazione, doveva risvegliare in lui un appassionato e duraturo interesse filosofico.

    Nel 1866 ebbe modo di leggere anche la Storia del Materialismo di Friedrich Albert Lange, un saggio i cui contenuti, dalle descrizioni della Filosofia anti-materialistica di Immanuel Kant all'ascesa del Materialismo nel continente europeo, della crescente preoccupazione nei riguardi dell'evoluzionismo di Darwin all'atmosfera generale di ribellione all'autorità tradizionale, incuriosirono notevolmente Nietzsche, stimolandolo a nuove riflessioni.

    Nel 1867 conobbe Erwin Rohde, futuro autore di Psiche, e nel frattempo approfondì lo studio delle opere di Diogene Laerzio, Omero, Democrito e Immanuel Kant, mentre un suo saggio su Teognide appariva nella rivista filologica Rheinisches Museum, diretta da Ritschl.

    Sempre nel 1867, il 9 Ottobre, Nietzsche partì il servizio militare, avendo firmato per un anno come volontario, nel reggimento di Artiglieria a cavallo dell'esercito prussiano di stanza a Naumburg. Ma nel Marzo dell'anno successivo, infortunatosi gravemente mentre stava mandando il suo cavallo al galoppo, rimase sei mesi immobilizzato, venendo congedato anticipatamente. Tornato a Lipsia, l'Università volle premiarlo per il suo saggio sulle fonti di Diogene Laerzio e lo assunse come insegnante privato. L'8 Novembre 1868 fece la conoscenza di Richard Wagner in casa dell'orientalista Hermann Brockhaus.

    Grazie all'appoggio di Friedrich Ritschl, il 13 Febbraio 1869 Nietzsche ottenne la cattedra di Lingua e Letteratura Greca dell'Università di Basilea come filologo classico, pur non avendo ancora completato né il proprio dottorato né ricevuto alcun certificato di abilitazione all'insegnamento; il 28 Maggio dello stesso anno tenne la prolusione d'insediamento sul tema Omero e la Filologia Classica, mentre l'Università di Lipsia gli concedeva la laurea sulla base delle sue pubblicazioni nel Rheinisches Museum. È in questo periodo che il filosofo, all'età di venticinque anni, chiede l'annullamento della sua precedente cittadinanza prussiana e diventa apolide: lo rimarrà ufficialmente per il resto dei suoi giorni.

    Dal 17 Maggio aveva cominciato a frequentare, nella villa di Tribschen, sul lago dei Quattro Cantoni nei pressi di Lucerna, Richard Wagner e la moglie Cosima Von Bülow, rimanendone fortemente colpito. Ebbe a scrivere a riguardo: «Ciò che imparo laggiù, che vedo e ascolto e intendo, è indescrivibile. Schopenhauer, Goethe, Eschilo e Pindaro vivono ancora». Nel periodo fra il 1869 e il 1870 collaborò, come correttore di bozze, alla redazione di un'autobiografia di Wagner, destinata a non vedere la luce prima del 1911, ma alla cui conoscenza il filosofo alluse apertamente, e con ironia, in un suo scritto del 1887, Genealogia della Morale: «Ci viene promessa un'autobiografia di Richard Wagner: chi dubita che sarà un'autobiografia avveduta?...».

    Anche dopo la sua rottura ideologica con Wagner, Nietzsche conserverà sempre grande stima per Cosima, considerandola, tra le sue conoscenze, l'unica persona al suo stesso livello intellettuale.

    All'inizio del 1870 il filosofo tiene a Basilea alcune conferenze (Il dramma musicale greco, Socrate e la tragedia), che anticiparono il suo primo saggio di grande rilievo, La nascita della tragedia (1872). A Basilea conobbe il già famoso storico Jacob Burckhardt e strinse amicizia con il vicino di stanza alla pensione in cui risiedeva, il professore di Teologia Franz Camille Overbeck, che gli rimarrà vicino fino alla morte e sarà grande estimatore delle sue opere, nonostante la sua posizione accademica rendesse la cosa alquanto imbarazzante, considerate le vedute di Nietzsche in materia di religione. Conobbe anche l'opera del grande filosofo russo Afrikan Špir, rimanendone profondamente influenzato.

    Allo scoppio della guerra franco-prussiana (1870-1871) chiese di essere temporaneamente esonerato dall'insegnamento per partecipare, come infermiere addetto al trasporto dei feriti, al conflitto. Ma, dopo appena due settimane passate al fronte, contrasse la difterite, tanto da dover venire a sua volta curato, e venne congedato il 21 Ottobre 1870. Al termine del conflitto osservò con pacato scetticismo e con un certo distacco la nascita dell'Impero tedesco ad opera di Otto Von Bismarck.

    Nella sua risposta polemica intitolata Filologia del futuro, l'allora ancor giovane ma già affermato cattedratico Ulrich Von Wilamowitz-Moellendorff criticò fortemente la mancanza di metodologia accademica utilizzata da Nietzsche per scrivere la Nascita della tragedia dallo spirito della musica, per seguire un approccio

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