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Max Scheler: L'eternità dei valori morali
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Max Scheler: L'eternità dei valori morali
E-book45 pagine33 minuti

Max Scheler: L'eternità dei valori morali

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Info su questo ebook

Il filosofo tedesco Max Scheler (1874-1928) è stato, insieme a Husserl, uno dei maggiori esponenti della Fenomenologia. Questo libro approfondisce le seguenti tematiche scheleriane: La persona e l’etica, Filosofia morale come sociologia della conoscenza, Dallo spiritualismo all’esistenzialismo.
LinguaItaliano
Data di uscita7 feb 2020
ISBN9788835369202
Max Scheler: L'eternità dei valori morali

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    Anteprima del libro

    Max Scheler - Silvio Soffritti

    DIGITALI

    Intro

    Il filosofo tedesco Max Scheler (1874-1928) è stato, insieme a Husserl, uno dei maggiori esponenti della Fenomenologia. Questo libro approfondisce le seguenti tematiche scheleriane: La persona e l’etica , Filosofia morale come sociologia della conoscenza , Dallo spiritualismo all’esistenzialismo .

    MAX SCHELER. L’ETERNITÀ DEI VALORI MORALI

    Un profilo

    Nato da Gottlieb Scheler, un possidente che aveva abbandonato col matrimonio il luteranesimo e da Sophie Fuerther, di religione israelita, Max Ferdinand Scheler (Monaco 1874 - Francoforte s. M. 1928) venne educato secondo la fede ebraica ma, all’età di quindici anni, si convertì al cattolicesimo e si fece battezzare. La conversione ebbe una importanza decisiva nella sua formazione sebbene, com’è noto, abbia poi deciso di abbandonare la fede cattolica nel 1900, riaderendovi con maggiore convinzione nel 1912: al punto che la cultura cattolica tedesca dell’epoca lo elesse quale suo più autorevole rappresentante, quindi se ne sia distaccato definitivamente in conseguenza della sua crisi religiosa iniziata nel 1922.

    Il rapporto di Scheler con la Chiesa fu molto tormentato, l’alternanza di entusiasmo e ripudio per il cattolicesimo è in qualche modo lo specchio della sua evoluzione intellettuale e filosofica, contrassegnata da ripetuti ripensamenti, dovuti anche alla influenza alternativamente accettata e respinta dei pensatori a lui contemporanei. «György Lukács affermava che Max Scheler è uno scrittore geniale, vivo, versatile, senza saldi convincimenti, molto incline a seguire le correnti di volta in volta dominanti» ¹. Hans Georg Gadamer, filosofo allievo di Heidegger, parla addirittura di un vampirismo speculativo nei confronti di Kant: «nel cuore di Kant, che tutto sommato era la sua filosofia morale, la sua dottrina dell’imperativo categorico e del sentimento del dovere, non rimase una sola goccia di sangue dopo che Scheler l’ebbe scelto come sua vittima» ². Il giudizio appare eccessivamente impietoso, poiché non bisogna dimenticare che proprio grazie a questo atteggiamento Scheler ebbe le sue «più luminose intuizioni sulla vita morale dell’uomo, sulla indipendenza, sull’autonomia e sulla supremazia della sfera emozionale, affettiva e valutativa nei confronti della sfera cognitiva e rappresentativa della coscienza» ³.

    Le principali opere di filosofia morale, qui oggetto privilegiato di indagine, di Max Scheler sono: Il formalismo nell’etica e l’etica materiale dei valori (pubblicata in due parti, nel 1913 e nel 1916, poi in unica edizione nello stesso 1916) e Essenza e forme della simpatia (prima edizione 1916). Alle quali è necessario accostare gli scritti morali minori: Il risentimento nella formazione delle morali moderne, Il senso della sofferenza, Morte e sopravvivenza, Amore e conoscenza, Pudore e senso del pudore, Il santo, il genio e l’eroe, Il fenomeno del tragico, Pentimento e rinascita. Come vedremo, l’analisi di Scheler raggiunge, in specie nelle prime due opere citate e pur muovendo (sovente confutandole) da teorie dei grandi filosofi suoi contemporanei, esiti di una originalità e di un’acutezza sconcertante.

    I lavori fondamentali di Scheler sulla teoria della conoscenza sono:

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