Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623
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Cosa accadde veramente e di chi furono le colpe?
A pochi giorni da quella sconvolgente tragedia popolare, il chirurgo e poeta di Lenola, Curzio Mattei, redasse l’appassionante cronaca letteraria degli avvenimenti, in un dramma dai tratti epici e cavallereschi, ma anche duri e critici verso il potere e coloro che avevano trascurato Dio. Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623, riscoperto dal prof. Giovanni Pesiri e proposto in prima edizione nei quaderni de “La Madonna del Colle” di Lenola, nel 2020, è presentato ora in una versione integrale arricchita da brani di analisi storica e letteraria, grazie all’interessamento del Porto di Sperlonga.
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Anteprima del libro
Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623 - Curzio Mattei da Lenola
Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623
di Curzio Mattei da Lenola
Edizione a cura di Giovanni Pesiri
Supervisione ed editing: Giorgio Anastasio
per Associazione Posidonia, Cultura Ambiente Comunicazione
Direttore di Redazione: Jason R. Forbus
Progetto grafico e impaginazione: Sara Calmosi
Prima pubblicazione: «Tra teologia e storia: la preghiera di intercessione; il Santuario del Colle e l’incursione corsara del 1623 su Sperlonga nel poema del chirurgo Curzio Mattei di Lenola», in Quaderni de La Madonna del Colle. Bollettino del Santuario, 10, Lenola 2020, pp. 11-58.
ISBN 979-12-5540-031-8
© Porto di Sperlonga srl
© Pubblicato da Ali Ribelli Edizioni, Gaeta 2023
Saggistica – Storia e cultura
www.aliribelli.com – redazione@aliribelli.com
Nessuna parte di questo volume può essere prodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo senza espressa autorizzazione scritta da parte dei proprietari del copyright.
Curzio Mattei da Lenola
Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623
Edizione integrale a cura di Giovanni Pesiri
Contributi di Giovanni Burali d’Arezzo, Adriano Di Gesù, Diego Morgera, Giovanni Pesiri
Curatore del volume: Giorgio Anastasio
AliRibelli
Sommario
Premessa
Don Adriano Di Gesù
I Quaderni de La Madonna del Colle
di Lenola
Diego Morgera
L’Europa e il Mediterraneo all’inizio del XVII secolo
Giovanni Pesiri
Curzio Mattei da Lenola chirurgo e poeta seicentesco
Curzio Mattei da Lenola
Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623
Giovanni Burali d’Arezzo
L’apocalisse necessaria nella visione di Curzio Mattei da Lenola
Ai cittadini di Sperlonga,
di tutte le epoche
Premessa
Quattrocento anni fa esatti, la piccola cittadina di Sperlonga ebbe a subire il secondo, devastante assalto corsaro in meno di un secolo.
Il primo di questi due tragici eventi, avvenuto nell’estate del 1534, è ben noto anche al di fuori dell’ambito locale, in ragione della valenza storica dei protagonisti: il corsaro turco Khayr al-Din, detto il Barbarossa, e l’attraente dama fondana Giulia Gonzaga, famosa icona di bellezza del Cinquecento.
Sul successivo, la Storia mediterranea era molto più reticente, almeno fino a questi ultimi anni. Come indizio del secondo assalto, infatti, c’era poco più che una memoria popolare, rarefatta ma tenace, nell’inconscio collettivo sperlongano; un oblìo sospeso e privo di una valida attestazione storica (o, al più, di una attendibile narrazione letteraria) tramite cui si sancisse che le mitiche paure degli Sperlongani per i turchi non fossero solo frutto (o esagerazioni) di un racconto orale sussurrato di generazione in generazione.
Ad aprire finalmente il velo che confondeva i particolari di tale drammatico evento, è stato il lavoro del prof. Giovanni Pesiri, la cui opera di ricerca nei polverosi meandri degli archivi storici, ha portato alla luce Il sacco e rovina di Sperlonga nel 1623, cronaca letteraria quasi in presa diretta del chirurgo Curzio Mattei di Lenola.
La Porto di Sperlonga srl, in occasione della ricorrenza che cade proprio quest’anno, è lieta e fiera di proporre l’edizione critica integrale del testo di Mattei, supportato da importanti testi di analisi filologica, storica e letteraria.
Un sentito ringraziamento va ai Quaderni de La Madonna del Colle
di Lenola e a Don Adriano Di Gesù, per la prima, fondamentale pubblicazione dell’opera.
Porto di Sperlonga srl
Don Adriano Di Gesù
I Quaderni de La Madonna del Colle
di Lenola
I Quaderni de La Madonna del Colle
sono una collana del Bollettino del Santuario di Lenola, edita per la prima volta nel 2007 in concomitanza con l’apertura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, virtù e fama di santità del Servo di Dio Gabriele Mattei (1579-1656), fondatore della famosa chiesa, antico e meraviglioso gioiello di devozione mariana elevata al titolo di Basilica nel 2015.
Il Bollettino, nato con l’intento di essere un ponte con tutti i devoti e amici del Santuario, nel tempo, con la pubblicazione dei Quaderni, si è dato il compito di condividere con i lettori i documenti che affioravano dagli archivi, sulla vicenda umana e spirituale del Servo di Dio e della comunità in cui ha operato.
La pubblicazione puntuale e costante della ricerca documentale ha avvicinato gli archivi alla comunità, unito il passato al presente, ricordato che i grandi avvenimenti della Storia passano per le piccole storie di persone, comunità, paesi, borghi… ed è solo conoscendo queste che possiamo meglio comprendere quelli. Le piccole storie, proprio perché piccole, infatti, creano empatia, diventano un chiavistello per entrare e conoscere il significato dei grandi avvenimenti che sono il nostro passato ma anche il nostro presente.
Con riferimento in particolare agli archivi ecclesiastici, Papa Montini (pontefice dal 1963 al 1978 con il nome di Paolo VI) scriveva che bisogna avere per gli archivi un certo culto
perché in essi è custodita la memoria del transitus Domini¹.
Grazie agli archivi possiamo rispondere alle domande: come è accaduto che la fede qui ha preso forma? Come mai questa certa tradizione si è attestata in questo territorio? Da dove nasce? A quali avvenimenti è legata? Chi furono i mecenati, i tecnici, i capimastri, le maestranze dei monumenti e delle opere d’arte che sono disseminate in tutto il nostro territorio? Con quali mezzi ed a quale costo si è potuto realizzare tutto questo splendore? Tutte queste tracce fin dove conducono ed a quali altre scoperte?
La pubblicazione dei Quaderni del 2020 raccoglie il racconto dell’incursione corsara a Sperlonga, ed è l’esempio di come un poemetto, raccontando un fatto di cronaca, abbia svelato e regalato materiali per il processo di beatificazione e canonizzazione di Gabriele Mattei e abbia, inoltre, offerto la possibilità di rivedere come davanti al grande schermo di una sala cinematografica quali furono gli avvenimenti di quel dì 4 luglio 1623, nonché il destino dei poveri protagonisti. Ma di tutto questo non si sarebbe potuto parlare o sapere fino in fondo, perché il culto
di queste carte non era ancora così diffuso, almeno fino a quando i nostri Quaderni della Madonna del Colle non vi hanno posto un rimedio, mi auguro aprendo, in questo modo, una strada nuova per una più ampia storiografia del nostro territorio.
¹ Cfr. https://www.vatican.va/content/paul-vi/it/speeches/1963/documents/hf_p-vi_spe_19630926_archivisti-ecclesiastici.html
Diego Morgera
L’Europa e il Mediterraneo all’inizio del XVII secolo
Il 4 luglio 1623, mentre scende la notte, nella piccola cittadina marinara di Sperlonga il silenzio è sovrano. I marinai hanno tirato in secco le barche da pesca, i contadini sono tornati stanchi dalle campagne, e le luci delle case vanno via via spegnendosi. Eppure, quella notte, nessuno dormirà. Dodici legni corsari, probabilmente sciabecchi e fuste, si avvicinano invisibili e senza rumori, facendosi trasportare dalla corrente. I corsari sanno come muoversi in questa baia, perché sulle navi predatrici ci sono rinnegati della zona. Sono loro, prima cristiani ora maomettani, creature di un Mediterraneo fluido e senza confini, che hanno portato lì i corsari.
Le navi manovrano con perizia, sbarcando indisturbati. A Sperlonga ancora nessuno è in allerta. Quando i primi clangori di un centinaio di corsari si spargono, ribalzando di casa in casa, è troppo tardi. Nessuno pensa a una resistenza: gli sperlongani, come tutti gli uomini che vivono nel Mediterraneo, conoscono bene la furia corsara. Bisogna scappare, non c’è altra scelta.
Il saccheggio di Sperlonga del 1623 è un piccolo evento della storia. Un granello di sabbia, nell’infinità delle storie mediterranee di saccheggi, corse, assedi, rapimenti. Eppure ogni evento è unico,