L'Elisir dell'Illuminazione

Di A.H. Almaas

In questo suo breve testo, A.H.Almaas cerca di chiarire il concetto d'illuminazione, aiutandoci a vedere quest'ultima non come un evento misterioso, ma come un processo concreto e comprensibile, che possiede una sua precisa dinamica interne - processo durante il quale la personalità gradualmente allenta la sua presa sul nostro Vero Sé, permettendo al nucleo divino che esiste in ognuno di noi di emergere. Questo libro è diretto in particolar modo a coloro che, incamminatisi su di un sentiero spirituale, si sentono frustrati dalle difficoltà psicologiche e spirituali prodotte dal moderno stile di vita occidentale.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Crisalide
• Data di uscita: 6 nov 2017
• ISBN: 9788871835457

Anteprima del libro

Prefazione

L’elisir a cui si riferisce il titolo è l’essenza, la presenza o sostanza che con la sua ispirazione ci spinge a metterci alla ricerca della cosiddetta ‘illuminazione’.

Coloro che cercano di affrontare il problema della propria e dell’altrui sofferenza spesso s’imbattono in barriere e difficoltà difficili da comprendere.

Compito di questo libro è esplorare e spiegare alcune di queste difficoltà. Esso cerca di rivelare come un’esatta comprensione della personalità del ricercatore possa liberare le sue risorse interiori individuali, in modo che la sua stessa essenza, in armonia con la vita personale e non in opposizione a essa, possa partecipare al processo di crescita.

L’autore illustra inoltre i motivi che spesso impediscono a molti insegnamenti di toccare in profondità l’individuo ‘ordinario’: fino a quando la realtà materiale, emotiva, mentale e sociale con cui la maggior parte di noi s’identifica viene rifiutata, piuttosto che accettata e compresa, da un insegnamento, non possiamo vedere quest’ultimo come qualcosa di rilevante per la nostra vita.

La conoscenza che questo libro comunica fa parte di un contesto più vasto: l’autore è a capo di una scuola nel cui ambito si è sviluppata una sintesi di metodi e conoscenze psicologiche moderne, da una parte, e di antiche tecniche e insegnamenti spirituali dall’altra. Questo libro, tuttavia, non è importante solo per quanti ne condividono il particolare contesto, ma per chiunque sia stato prima attratto, e successivamente frustrato, dagli approcci spirituali e psicologici sul tema della sofferenza umana, assai diffusi nel mondo occidentale moderno. Tutti costoro trarranno beneficio dalla spiegazione che l’autore dà della limitata efficacia di molti insegnamenti, e troveranno interessante la prospettiva insolita da cui viene presentata la relazione tra personalità e vero Sé.

Alia Johnson

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LA SITUAZIONE

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Esiste una curiosa condizione con cui tutti gli esseri umani devono fare i conti, un vero dilemma che consideriamo come inerente all’esistenza umana, una componente che caratterizza l’umanità e che costituisce, al tempo stesso, un’intima esperienza personale di quasi tutti gli uomini.

Questa strana condizione non è altro che la situazione paradossale che come esseri umani viviamo: da una parte desideriamo essere liberi e felici, mentre dall’altra continuiamo a soffrire fisicamente, emotivamente, mentalmente e spiritualmente. Vogliamo la felicità, cerchiamo sollievo dalle nostre sofferenze e angosce. Sofferenze senza senso abbondano in ogni dove e, in effetti, continuano ad aumentare. Anche quando il dolore si fa meno acuto, il sollievo è solo momentaneo e transitorio. Alcuni riescono ad accettare un certo grado di sofferenza, ciò può essere d’aiuto ma non cambia la sostanza dei fatti; la felicità continua ad eluderci.

Tenere lontana la sofferenza costituisce la preoccupazione permanente e fondamentale della maggioranza delle persone. Nel profondo del cuore di ogni individuo giace, forse appena percepito, il desiderio di un certo genere di vita, libera e senza gravami, piena di bellezza, gioia e appagamento. Ma tutto ciò si realizza raramente, rimane un sogno, un ideale inaccessibile e distante. Quando proviamo gioia, appagamento e bellezza, queste esperienze durano poco, lasciandoci dentro una profonda nostalgia e un senso di mancanza.

Il desiderio di una vita appagante viene reso ancora più acuto dalla costatazione che, nel corso dei secoli, ci sono stati alcuni individui che hanno saputo trasformare quest’ideale in concreta realtà, dimostrando che esso non è impossibile da raggiungere.

Gli insegnamenti spirituali della maggior parte dei maestri, hanno come scopo la realizzazione di questo ideale. Liberazione e appagamento sono visti come il fine di un lavoro interiore, di natura psicologica, spirituale o essenziale. Buddha, per esempio, insegnava che l’illuminazione è la soluzione alla sofferenza dell’uomo, e Cristo che la libertà si può raggiungere solo attraverso la verità e l’amore. Molti altri hanno contribuito ad alimentare la speranza, uomini che, dopo aver liberato se stessi, hanno poi cercato, con compassione e amore, di guidare i loro simili lungo il difficile sentiero della liberazione dalla sofferenza.

Da quando l’uomo ha cominciato a possedere un io separato, e, perciò, a sentirsi separato dalla parte più autentica di se stesso, ci sono stati maestri e religioni che hanno cercato di aiutarlo a rimanere in contatto con il suo Essere essenziale, o a farvi ritorno. In tempi più recenti anche la psicologia e la psicoterapia si sono assunte il compito di alleviare le più gravi sofferenze interiori dell’uomo.

Molti di noi hanno tratto beneficio da questi sforzi, abbiamo visto la nostra sofferenza diminuire e perfino trovato un po’ di pace e appagamento. Tuttavia, questa difficile condizione – continuare a soffrire pur desiderando la libertà dalla sofferenza – è fortemente presente nella vita di tutti, con l’eccezione di pochi individui. La sofferenza è estremamente diffusa e costituisce ancora l’esperienza fondamentale e la realtà quotidiana della maggior parte delle persone.

L’esistenza di tanti insegnamenti sull’illuminazione, la liberazione, la realizzazione e via dicendo, rende la situazione ancora più curiosa.