UnTato Per Marito

Di Lucy Lennox

Sono stato innamorato del dottor Grant Brighton per quattro lunghi anni.

 

È alto. Splendido. Brillante. Un fantastico papà single.

 

È anche etero, non è interessato a uscire con qualcuno di dieci anni più giovane di lui e, come se non bastasse, è pure il mio capo.

 

Se avessi saputo che accettare il posto di baby sitter avrebbe significato maciullare il mio cuore, forse non avrei mai accettato la sua offerta, ma amo la famiglia Brighton e mi sono rassegnato a non vivere la mia favola romantica…

 

Almeno fino a quando la preside della scuola dei sogni delle ragazze non dice che solo le famiglie con due genitori possono fare domanda e, disperato, Grant mi fa un'altra offerta: diventare suo marito su carta.

 

Con l'atmosfera che si scalda e il mio cuore in bilico, come posso convincere Grant a farmi la proposta che voglio davvero, ovvero trasformare questo matrimonio di convenienza in un vero e proprio lieto fine?

• Lingua: Italiano
• Editore: Lucy Lennox
• Data di uscita: 29 apr 2024
• ISBN: 9798224585762

Anteprima del libro

1

GRANT

Ero abbastanza sicuro di non essere rimasto seduto così a lungo dai tempi della facoltà di medicina.

Il ticchettio dell’orologio a pendolo nell’angolo sembrava incredibilmente lento, i granelli di polvere turbinavano nella luce del sole che filtrava attraverso la finestra di vetro piombato nella stanza rivestita di legno e, nonostante il modo in cui la sedia con lo schienale rigido mi aveva intorpidito il sedere, ero così assonnato che ero fortemente tentato di addormentarmi proprio lì, nell’ufficio della preside.

Dottor Brighton? La preside Larson, una donna anziana e gentile che mi ricordava un’attrice hollywoodiana - avrei dovuto chiedere a Brody per capire quale di preciso - aveva alzato lo sguardo dalla pila infinita di documenti che avevamo consegnato settimane fa e mi stava scrutando con gli occhiali da lettura dall’altro lato della sua scrivania di mogano, come se stesse aspettando la risposta a una domanda.

Hmm? Oh! Scusi. Diceva? Cercai di sembrare sveglio e interessato, ma di nascosto diedi un’occhiata al mio telefono per verificare che non ci fossero nuovi aggiornamenti dall’ospedale. Uno dei miei pazienti di chirurgia d’urgenza era in stato di ipossia quando ero andato via per questo appuntamento, e per questo avevo avuto la tentazione di cancellarlo. Tuttavia, come mi aveva ricordato Brody, c’erano voluti mesi per ottenere un colloquio con la Mountbatten Preparatory Academy ed era importante fare una buona impressione. Le mie tre ragazze avevano già degli amici in quella scuola privata d’élite e Jacey, in particolare, desiderava ardentemente partecipare al loro corso di teatro, che era fortissimo, papà.

Quindi eccomi qui, esausto ma con un po’ di punti papà modello in più...

Anche se, a dirla tutta, avrei voluto semplicemente staccare un assegno per la scuola e chiudere la faccenda.

Concentrati, Grant.

Stavo dicendo che la candidatura è estremamente impressionante. Le ragazze hanno un curriculum eccezionale nella loro scuola precedente e la raccomandazione dell’insegnante di teatro di Jacey è notevole.

Annuii. Brody aveva preparato tutto per me e io avevo dovuto solo firmare, quindi ero sicuro che tutto fosse in ordine.

Ma avrei una domanda... continuò.

Mi leccai le labbra. Potevo farcela. Ogni giorno rispondevo alle domande dei pazienti e dei loro cari preoccupati. Ero assolutamente in grado di rispondere alle domande sui miei figli. Bene. Certo, dica pure.

Si tratta del signor, ah... Brody Kelly. Fece un cenno verso i documenti. È l’altra persona indicata come contatto di emergenza delle ragazze, giusto?

Oh. Sì. Sì, lo è, dissi con fermezza, sollevato dal fatto che mi fosse stata posta una domanda di cui conoscevo la risposta. Se mi avesse chiesto la taglia o il numero di scarpe delle ragazze, sarei andato nel panico come uno specializzando che presenta un paziente al suo medico referente per la prima volta.

Brody mi ripeteva continuamente che non importava che non conoscessi i cibi preferiti di Cleo per il pranzo o che non sapessi a chi toccava guidare il minibus di Mia per andare a ginnastica. È per questo che mi ha assunto, dottor Brighton. Ricorda? diceva dolcemente, con i suoi occhi verdi. "È molto più importante che cerchi di andare al cinema il venerdì e alle partite di lacrosse di Jacey e che passi del tempo a parlare con ognuna di loro ogni giorno. Si concentri su queste cose."

Non ero sicuro che avesse ragione, ma apprezzavo molto che lo avesse detto.

La preside sollevò le sopracciglia in attesa, ma non ero sicuro di cos’altro avrei dovuto dire. Ha... bisogno del numero di telefono di Brody? tirai a indovinare. Sono abbastanza sicuro che sia segnato sul modulo.

"No. Volevo sapere che rapporto ha con il signor Kelly, chiese un po’ impaziente. È un membro della famiglia?"

Oh.

Sentii un sorriso sollevarmi istintivamente gli angoli della bocca.

Tecnicamente, Brody Kelly non faceva parte della famiglia. L’avevo assunto come tato o, come mi correggeva scherzosamente Brody, come specialista dell’assistenza all’infanzia a tempo pieno, quattro anni fa su richiesta di mia sorella, che aveva insistito sul fatto che avessi bisogno di un supporto maggiore rispetto alle babysitter part-time che avevo assunto fino a quel momento. Ma da allora si era dimostrato assolutamente prezioso. Le bambine lo adoravano e io...

Beh. Mi piaceva molto.

Professionalmente.

Perché era un mio dipendente.

E se avevo anche altri tipi di pensieri su di lui - su come i suoi occhi scintillavano di felicità in un modo che non avrebbe dovuto essere scientificamente possibile, o sul modo in cui una piccola e affascinante fossetta spuntava sulla sua guancia sinistra quando era veramente divertito, o di come vederlo tornare a casa dalla palestra in pantaloncini zuppi di sudore aderenti al sedere facesse aumentare il mio battito cardiaco come se fossi stato io ad allenarmi... beh, li ignoravo, recitando mentalmente un elenco di tutte le ossa del corpo umano se necessario, perché fare altrimenti sarebbe stato... poco professionale. Professionalmente parlando.

Le mie guance si scaldarono e mi contorsi leggermente sulla sedia.

Osso occipitale, osso parietale...

"Brody non è esattamente un parente," ammisi, agitato.

Ma non volevo nemmeno che la preside pensasse che fosse solo un nome a caso che avevo segnato come contatto di emergenza. Volevo che capisse che mi fidavo implicitamente di quell’uomo per prendere qualsiasi decisione fosse necessaria per le ragazze... Così continuai a parlare quando normalmente avrei tenuto la bocca chiusa.

Brody è... è meraviglioso. Ama tantissimo le mie bambine, e non intendo dire che si assicura che facciano la pulizia dei denti una volta all’anno e che porti loro il tè al limone e miele quando hanno il raffreddore. Anche se, effettivamente, faceva anche quelle cose. Brody è sinceramente interessato a ciò che hanno da dire e si entusiasma per ciò che le appassiona. Sa che quando Mia ha voluto iniziare a tirare con l’arco perché l’aveva visto in un film della Disney, Brody ha iniziato a prendere lezioni con lei? Ridacchiai tra me e me. Mia aveva imparato in fretta, ma la mira di Brody era oggettivamente ancora terribile. "Quando Cleo si è appassionata all’ittiologia, Brody l’ha aiutata a fare ricerche sulle vasche per i pesci e ne ha comprata una su Facebook Marketplace. E quando la scorsa primavera il gruppo di teatro musicale di Jacey ha iniziato a preparare Hairspray, ha imparato tutte le coreografie per poterla aiutare a fare pratica. Il tutto mentre studia per la sua laurea in ingegneria informatica. Brody è la cosa migliore che sia mai capitata a me e alle ragazze. È un modello incredibile e mi aiuta a essere un padre migliore. Quindi, io..." Mi interruppi, un po’ inorridito dal mio stesso vaneggiamento. Merda. Ero troppo stanco per questa riunione. Mi scusi, sto divagando. Qual era la domanda?

Il volto della preside Larson si era trasformato dal suo precedente atteggiamento professionale in un’espressione empatica, dolce e amichevole. Era il tipo di faccia che facevano le mie ragazze quando Brody mostrava loro delle GIF di gattini carini. Il tipo di faccia che Brody stesso aveva fatto quando sabato scorso avevamo incontrato un cucciolo di golden retriever che si aggirava nel parco giochi. Non ero sicuro di aver detto qualcosa che avesse fatto apparire quell’espressione da guarda che carino sul volto della preside.

Credo che abbia risposto perfettamente alla mia domanda, dottor Brighton. La preside sorrise. E, se posso aggiungere, il signor Kelly è un uomo molto fortunato.

Oh. Ricambiai il suo sorriso con incertezza. Al contrario. Siamo noi fortunati ad averlo.

È adorabile. Semplicemente adorabile. Mi fece un rapido occhiolino. Sa, qui a Mountbatten sosteniamo tutti i tipi di famiglie. Accogliamo la diversità.

Annuii. Questo era uno degli aspetti che avevo considerato attentamente prima di accettare la richiesta di Jacey di fare domanda. Avevo letto diversi studi su riviste specializzate sull’importanza della diversità per migliorare i risultati dei bambini in generale, in particolare per quanto riguarda la loro salute mentale. Inoltre, si trattava di un tema che sentivo molto importante a livello personale.

Avevo scoperto di essere gay sorprendentemente tardi, cioè solo cinque anni fa, quando la mia ex moglie aveva già deciso di non essere soddisfatta della nostra tranquilla vita di periferia e aveva suggerito di esplorare ciò che avrebbe reso ciascuno di noi veramente felice... separatamente. Non ero sicuro che avere accesso a una comunità che supportava le relazioni LGBTQ+ come quella che Mountbatten offriva quando frequentavo il liceo avrebbe cambiato minimamente le cose, ma non sarebbe stato male.

Vogliamo semplicemente assicurarci che tutti i candidati provengano da un ambiente che permetta alle loro famiglie di essere attive nella nostra piccola comunità, proseguì. Raccolte fondi, sport e attività extracurriculari, eventi sociali... non sono cose che capitano e basta. Per sostenere al meglio i nostri bambini, ci vuole impegno, dottor Brighton.

Annuii di nuovo. Sembra... fantastico. In teoria. Ma... Mi allentai il colletto della giacca e pensai al mio attuale carico di pazienti, che già spesso rendeva difficile tornare a casa in tempo per la cena di famiglia. Che livello di coinvolgimento mi verrebbe richiesto?

Beh, ovviamente capiamo che molti dei nostri genitori hanno una carriera impegnativa. Come medico, sono sicura che ci saranno momenti in cui non sarà disponibile per gli eventi scolastici delle ragazze...

Sì. Sospirai di sollievo. L’ultima cosa che volevo era che la mia carriera impedisse alle ragazze di fare qualcosa.

... ma in quelle occasioni, avranno l’altro papà qui, disse soddisfatta. Il che sarà perfetto.

Sbattei le palpebre senza capire. Il loro... altro papà, ripetei.

Patrigno, genitore due. Fece un cenno con la mano. Qualunque sia il nome che il signor Kelly deciderà di darsi all’interno della vostra famiglia, noi lo rispetteremo, ovviamente.

Il signor Kelly. Certo, le feci eco debolmente.

Ebbi la sensazione che specialista dell’assistenza all’infanzia a tempo pieno non sarebbe stato sufficiente in questo caso.

Pensai a Brody. A ventiquattro anni era ancora giovane, aveva dieci anni meno di me, ma il modo in cui si era assunto subito delle responsabilità in casa nostra faceva capire che era incredibilmente maturo per la sua età. Più maturo di me a volte, almeno quando si trattava di capire le esigenze delle ragazze. Mia sorella, Gwen, diceva spesso che avevo un cervello brillante per la medicina che non lascia spazio a molto altro, il che era un modo più gentile per dire che ero una stacanovista che faceva schifo quando si trattava di emozioni.

Quando si era trasferito, Brody aveva iniziato a frequentare l’università e aveva bisogno di una posizione che offrisse vitto e alloggio vicino al campus. Ma quello che era iniziato come un accordo conveniente per entrambi era diventato molto di più. Era diventato la persona da cui le ragazze andavano quando si svegliavano nel cuore della notte con dei brutti sogni. Era la persona che correva a scuola con i compiti dimenticati e i cestini del pranzo abbandonati. Era persino la persona che mia madre chiamava per primo quando si trattava di fare progetti che ci coinvolgevano.

Per molti aspetti, potevo capire perché sarebbe stato scambiato per l’altro papà delle bambine, se non fosse stato per l’elemento più importante: Brody non era mio marito. Neanche lontanamente.

E grazie a Dio non lo era, altrimenti, visti i miei precedenti in fatto di relazioni, l’avrei già fatto scappare.

Aprii la bocca per correggere la sua supposizione quando la preside Larson si sporse in avanti.

Sa, disse confidenzialmente, "devo ammettere che inizialmente ero titubante nell’ammettere le ragazze alla Mountbatten. Accettiamo solo un numero ristretto di nuovi studenti ogni anno ed è così difficile