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Qualsiasi Cosa Egli Desideri (Soldi Per Il Latte)
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Qualsiasi Cosa Egli Desideri (Soldi Per Il Latte)
E-book68 pagine57 minuti

Qualsiasi Cosa Egli Desideri (Soldi Per Il Latte)

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Info su questo ebook

Faith ha bisogno di un miracolo...

Faith Henderson è una mamma single di una bimba di un mese e sta affrontando un enorme problema – è al verde e le bollette sembrano aumentare a dismisura. Con il padre della bambina fuori dal quadretto e nessuna famiglia a cui rivolgersi, la situazione di Faith è drammatica.

Eric ha un desiderio e Faith è la sua risposta...

Niente eccita Eric come una donna che allatta – ma le donne con questa caratteristica disposte a soddisfare le sue fantasie sono poche e lontane. In occasione di un incontro fortuito con Faith, Eric trova una soluzione per entrambi i loro problemi.

LinguaItaliano
Data di uscita19 ago 2014
ISBN9781502205506
Qualsiasi Cosa Egli Desideri (Soldi Per Il Latte)

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    Anteprima del libro

    Qualsiasi Cosa Egli Desideri (Soldi Per Il Latte) - Terry Towers

    Capitolo 1

    ––––––––

    Sono otto dollari e ventisei, prego.

    Faith rivolse alla giovane cassiera un sorriso tirato mentre porgeva la carta di debito per pagare, facendo mentalmente dei rapidi calcoli. Era certa di avere ancora una decina di dollari sul conto in banca, quindi avrebbe dovuto essere coperta – avrebbe dovuto.

    La commessa le porse il tastierino e lei digitò il codice velocemente. La bimba di un mese di Faith, Bella, borbottava vicino a lei nella carrozzina mentre lei portava a termine l'operazione e porgeva l'apparecchio alla giovane donna dietro il bancone.

    Faith cullò Bella mentre attendeva il responso.

    È stata rifiutata.

    Ah merda! Faith riuscì ad avvertire il rossore che le coloriva le guance, mentre fissava la zuppa e il sandwich che aveva ordinato, pronti di fronte a lei, poi ripose nuovamente l'attenzione sulla donna di fronte.

    Vuole provare con un'altra carta?

    Quanto vorrei avere un'altra carta con dei soldi da spendere, Faith grugnì tra sé.

    Faith cercò freneticamente il portafogli sperando di trovare dei contanti, pregando di aver messo da parte una o due banconote in qualche taschino, in modo da potersi pagare il pranzo.

    Che cosa stai facendo, tesoro? Lo sai che ho spostato il denaro da quel conto su quest'altro proprio stamattina. Ecco, usa questa per pagare il pranzo di entrambi.

    Faith si raggelò. Confusa, si accigliò, guardandosi a sinistra. Un lieve formicolio la pervase quando il suo sguardo si poggiò su un uomo alto, maledettamente attraente, con i capelli scuri, che le stava accanto. Lo osservò con curiosità mentre lui porgeva una carta che aveva estratto da un piccolo portafogli di pelle nera. Avvertendo lo sguardo su di sé, l'attraente sconosciuto la osservò con un sorriso sulle labbra così dolce da riscaldare il cuore e le fece l'occhiolino. I suoi occhi verdi brillavano in modo particolare, tanto da farle tremare le ginocchia. Faith osservò la scena in silenzio mentre lui afferrava il tastierino per completare la transazione.

    Io ummm. Lo ispezionò da testa a piedi. Era circa venti centimetri più alto del suo metro e sessanta ed era vestito in modo tradizionale con un completo sartoriale che Faith immaginò costare una bella somma di denaro.

    Andiamo, sediamoci. Riponendo il portafogli nella tasca interna della giacca, lo sconosciuto afferrò entrambi i vassoi e fece un cenno verso un tavolo vuoto, in un angolo del piccolo e pittoresco bar.

    Ancora sbalordita, Faith annuì e gli permise di condurre lei e Bella al tavolo. Appoggiando il cibo, scostò una sedia per lei e le fece cenno di sedersi. Una volta comodamente seduta, lo sconosciuto le si sedette di fronte.

    Sono Eric Stinger. Si sporse in avanti sul tavolo, porgendole la mano.

    Lei esitò un istante prima di accettare la sua stretta, ferma e decisa. Osservò la zuppa e il sandwich e arrossì una seconda volta. Faith Henderson. Grazie per...

    Non pensarci nemmeno. Allora, quanto ha la piccolina? chiese lui mentre sollevava il suo sandwich al roast beef e ne prendeva un morso.

    L'imbarazzo svanì rapidamente alla menzione dell'adorata figlia. Lei è Isabella, ma io la chiamo Bella. Faith le sfiorò la guancia paffuta e Bella borbottò.

    È bellissima. Suo padre deve essere orgoglioso.

    No. Suo padre non fa parte del quadretto.

    Perché, se posso permettermi di chiederlo?

    Faith ripose nuovamente l'attenzione su Eric. Ci siamo incontrati all'Università di New York. Io ero una matricola, lui un laureando. Sono rimasta incinta. Lui non voleva diventare padre. Fine della storia.

    Quindi non hai alcun rapporto con lui ora?

    Faith scosse la testa e ripose l'attenzione sulla zuppa di pollo. Prendendone una cucchiaiata, se la portò alla bocca, sorseggiandola.

    Perché non ti rivolgi agli assistenti sociali? Tu hai dei diritti e lui delle responsabilità...

    Parli come un avvocato, Faith scherzò, continuando ad assaporare la zuppa.

    Colpevole. Un ampio sorriso gli si formò sulle labbra, rendendolo ancora più attraente di quanto non fosse già. Lei lo scrutò per un istante. I suoi corti capelli scuri avevano una piega perfetta, selvaggi al punto giusto per dargli quel tocco da cattivo ragazzo. La mascella squadrata mostrava un'ombra di barba – regalandogli un aspetto peccaminosamente sexy senza sminuire il suo stile raffinato.

    Beh, grazie per il suggerimento, ma non abbiamo bisogno di nessuno. Si spinse in avanti e prese la piccola mano di Bella nella sua. Ce la caviamo piuttosto bene, non è vero piccolina? Si chiese rapidamente se lui potesse avvertire la falsità delle sue affermazioni – sperava di no.

    Mi dispiace. Non avevo intenzione di essere invadente.

    Riponendo l'attenzione su Eric, sorrise e scosse la testa. "È tutto a posto. Il minimo che possa fare è rispondere a qualche domanda, considerato

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