Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Fantasie e futuro (eLit): eLit
Fantasie e futuro (eLit): eLit
Fantasie e futuro (eLit): eLit
E-book93 pagine1 ora

Fantasie e futuro (eLit): eLit

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Segreti oscuri, desideri proibiti, rivelazioni scandalose coinvolgono due ricchissime famiglie australiane...

Dopo aver ascoltato una conversazione a dir poco inopportuna, Ava inizia a fantasticare su uno sconosciuto, Vince Morelli. Probabilmente è la sua monotona vita mondana a indurle certi pensieri e allora l'unica soluzione è...

I volumi della serie:

1) Seduzione e gelosia

2) Desiderio e inganno

3) Passione e passato

4) Fantasie e futuro

5) Scandali e segreti

6) Matrimoni e miracoli
LinguaItaliano
Data di uscita31 mar 2016
ISBN9788858951361
Fantasie e futuro (eLit): eLit
Autore

Miranda Lee

Scrittrice romantica, e moglie fortunata di un uomo molto, generoso!

Leggi altro di Miranda Lee

Autori correlati

Correlato a Fantasie e futuro (eLit)

Titoli di questa serie (6)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa romantica per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Fantasie e futuro (eLit)

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Fantasie e futuro (eLit) - Miranda Lee

    successivo.

    1

    La telefonata

    Ava era in casa da sola, come accadeva sempre più spesso ormai, quando sentì il rumore di una porta che si apriva. Immobile, con il cuore in gola e gli occhi azzurri spalancati, si domandò chi potesse essere dal momento che non aspettava nessuno.

    «Zia!» chiamò allegramente una voce femminile. «Dove sei? Sono io, Jade.»

    Il colore non era ancora tornato sul viso di Ava, quando l'esuberante nipote fece capolino alla porta dello studio. «Ah, eccoti! Che succede? Non ti senti bene?» domandò preoccupata.

    Ava tirò un sospiro di sollievo. La nipote l'aveva sorpresa in un momento di sconforto, ma non lo avrebbe confessato. «Stavo solo riposando» disse. «Certo, starei forse meglio se tuo padre avesse un carattere un po' più malleabile.»

    «So bene cosa vuoi dire, zia. Devi trovarti un marito come ho fatto io e andartene di qui.»

    Ava rise, trovando divertente quell'idea. «Sono sicura che Kyle non sarebbe contento di pensare che l'hai sposato per andartene di casa.»

    Un sorriso malizioso curvò la bocca di Jade. «Oh, no, non credo lo pensi» esclamò, accarezzandosi il pancione. «L'ho sposato per altri motivi.»

    Ava fece del suo meglio per ignorare la pugnalata di dolore e d'invidia che sentì in petto.

    «Perché non vieni a chiacchierare con me in camera mia?» suggerì Jade. «Voglio vedere se ho lasciato dei vestiti che mi possano andare bene durante la gravidanza.»

    Ava si sedette sul letto a osservare la nipote che frugava con eccitata frenesia nei cassetti e negli armadi.

    «Allora, come va con la casa?» chiese Jade, spiegando nell'aria un'enorme maglietta.

    «Non male, ma dubito che tuo padre sia d'accordo. È vero, non sono granché in cucina e per questo abbiamo una cuoca che viene ogni sera. Ma preparo la colazione e mi occupo delle faccende e delle commissioni giornaliere. Viene una donna solo il venerdì e il lunedì per stirare e darmi una mano coi lavori pesanti.»

    «Complimenti. Dopotutto, sono cose di cui non ti eri mai occupata prima» commentò Jade, analizzando un reggiseno nero in pizzo prima di gettarlo sulla sedia. «Cos'altro fa il mio caro papà, oltre a riprenderti per quello che fai o non fai?»

    «Ha una relazione con quella Catherine con cui usciva da un po'.»

    «Non puoi biasimarlo per questo» osservò Jade, stringendosi nelle spalle. «È un uomo ancora giovane. Cosa c'è che non ti piace in lei?»

    «È una snob.»

    «Lo è anche lui» commentò Jade, ridendo.

    «Sì, ma non della stessa specie. Byron ha classe e... e ha dei principi.»

    «Credo che dovrò incontrare questa Catherine» sospirò Jade. «Kyle e io pensavamo di organizzare una festa per il compleanno di papà, la prossima settimana.»

    Ava si sentì in colpa. «Oh, l'avevo dimenticato» ammise con una smorfia di rimprovero verso se stessa. «Dimentico sempre tutto. Figurati che ieri sono uscita, scordandomi completamente che doveva venire l'uomo che taglia l'erba. Avevo chiuso i cancelli, così non è riuscito a entrare. Quando ha chiamato era così irritato che mi sono alterata e gli ho detto di non venire più. Non ne ho parlato a tuo padre, naturalmente. Quando lo saprà, succederà il finimondo. Sono proprio un caso senza speranza...»

    «Non esagerare. A tutti capita di avere dei periodi così. Devi avere più fiducia in te stessa, zia.»

    Avere più fiducia in se stessa? E quando mai era accaduto?, si domandò Ava. C'era mai stato un tempo della sua vita in cui era riuscita a guardare al futuro con sicurezza o, magari, a godere del presente con entusiasmo e ottimismo, oppure a fare delle scelte che la costringessero a misurarsi con qualcuno o qualcosa?

    Eppure era stata una bambina sveglia e vivace, non timida e insicura come era ora.

    Purtroppo suo padre era morto di cancro quando lei aveva cinque anni e sua madre se n'era andata poco dopo per un attacco di cuore, lasciandola sola col fratello, Byron, molto più vecchio di lei, che si occupava a tempo pieno dell'azienda di famiglia e non aveva tempo da dedicare a una bambina. Poi, due anni dopo, aveva sposato Irene Campbell, che non era stata certo tenera con Ava. Così, per difendersi, Ava si era chiusa come un fiore di fronte alle intemperie, rifugiandosi in un suo mondo fatto di fantasticherie.

    Dopo la prima disavventura amorosa intorno ai vent'anni, Ava aveva cominciato a ingrassare e a poco a poco la sua vita si era trasformata in una vana lotta nel cercare di seguire una dieta dopo l'altra. Aveva cercato di trovarsi un lavoro, ma al fallimento del suo unico vero tentativo, si era rinchiusa definitivamente in casa, decidendo che lì era più al sicuro che in qualsiasi altro luogo. Protetta dalle mura del suo studio, poteva vivere nell'illusione di diventare un giorno una famosa pittrice. Sebbene nel suo inconscio fosse convinta d'avere del talento, nulla di ciò che dipingeva la soddisfaceva. Ogni volta che stava per terminare una tela, sopraggiungeva un elemento che la spingeva a interromperla e a metterla da parte. Per questo non aveva mai terminato un quadro in vita sua.

    «Ecco fatto!» La voce allegra di Jade, che stava infilando i vestiti in una grande borsa di plastica, la riportò al presente. «Ora vado, zia. Parlerò con papà domani e ti darò uno squillo in questi giorni. In qualunque caso, tieni libero venerdì sera prossimo. Se non organizziamo la festa, usciremo a cena.»

    Ava accompagnò la nipote alla porta e nel guardare fuori dalla veranda non poté fare a meno di ricordare che c'era veramente bisogno di tagliare l'erba del prato.

    Doveva assolutamente risolvere quel problema prima che Byron si arrabbiasse e decise di consultare le pagine gialle. C'erano decine di nomi, che lei osservò con la fronte aggrottata. Non avrebbe mai immaginato che ci fossero tante persone specializzate nella manutenzione dei giardini. Poi vide un riquadro che pubblicizzava i servizi dell'agenzia Morelli e il nome italiano la colpì. Aveva sempre avuto un'idea romantica sugli uomini italiani.

    Immobile, fissò l'annuncio per qualche istante. Sapeva di essere ridicola, ma decise di chiamare quel numero.

    «Morelli's service. Posso esserle utile?» chiese una voce femminile dal forte accento italiano.

    Presa alla sprovvista, Ava

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1