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Celtic Viking - Il Cuore della Battaglia
Celtic Viking - Il Cuore della Battaglia
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E-book110 pagine1 ora

Celtic Viking - Il Cuore della Battaglia

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Info su questo ebook

In un mondo devastato dall’oscurità, lei sarà la sua unica salvezza.

Nessuno diede a Erik la possibilità di scegliere se combattere o no. Il suo dovere era di combattere per la corona e in nome del defunto padre.

Affascinata dal paesaggio di campagna che la circonda, Linzi farebbe qualsiasi cosa per proteggere la terra del padre. Il Regno d’Inghilterra è sotto assedio e la Scozia sarà la prossima a essere attaccata. A quel tempo, Linzi avrebbe dovuto pensare ai propri spasimanti, ma gli uomini del suo paese erano partiti per la guerra e lei era rimasta sola.

Troverà l’amore, ma riuscirà la passione per il proprio nemico a farla cedere?

**Non è un testo Erotico. È un romanzo e una storia d’amore.
*Questo libro è il primo di una trilogia*

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita24 dic 2016
ISBN9781507120569
Celtic Viking - Il Cuore della Battaglia
Autore

Lexy Timms

"Love should be something that lasts forever, not is lost forever."  Visit USA TODAY BESTSELLING AUTHOR, LEXY TIMMS https://www.facebook.com/SavingForever *Please feel free to connect with me and share your comments. I love connecting with my readers.* Sign up for news and updates and freebies - I like spoiling my readers! http://eepurl.com/9i0vD website: www.lexytimms.com Dealing in Antique Jewelry and hanging out with her awesome hubby and three kids, Lexy Timms loves writing in her free time.  MANAGING THE BOSSES is a bestselling 10-part series dipping into the lives of Alex Reid and Jamie Connors. Can a secretary really fall for her billionaire boss?

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    Anteprima del libro

    Celtic Viking - Il Cuore della Battaglia - Lexy Timms

    C:\Users\hjnru_000\Documents\Viking Romance\LexyTimms Viking Romance Cover\LexyTimms_facebookbanner.jpg

    Sommario

    Capitolo 1..............................................................5

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Nota dell’ Autrice:

    ––––––––

    In un mondo devastato dall’oscurità, lei sarà la sua unica salvezza.

    Nessuno diede a Erik la possibilità di scegliere se combattere o no. Aveva diritto alla corona.

    Affascinata dal paesaggio di campagna che la circonda, Linzi farebbe qualsiasi cosa per proteggere la terra del padre. Il Regno d’Inghilterra è sotto assedio e la Scozia sarà la prossima a essere attaccata.

    A quel tempo, Linzi avrebbe dovuto pensare ai propri spasimanti, ma gli uomini del suo paese erano partiti per la guerra e lei era rimasta sola.

    Troverà l’amore, ma riuscirà la passione del proprio nemico a farla cedere?

    **Non è un testo Erotico. È un romanzo e una storia d’amore.

    *Questo libro è il primo di una trilogia*

    Capitolo 1

    872 d.C.

    Da qualche parte nell’Inghilterra Nord-orientale

    La nebbia avvolgeva l’aria come l’abito di un monaco da cui nessuno avrebbe potuto separarlo. Era impossibile vedere oltre venti piedi in qualsiasi direzione si guardasse. Gli inglesi avrebbero potuto trovarsi nel mezzo del campo e nessuno lo avrebbe capito finché non si fossero imbattuti nell’armata vichinga. Erano svegli dall’alba, ma nessuno sapeva che momento della giornata fosse poiché il cielo era talmente grigio da coprire il sole. I vichinghi erano disposti a combattere e morire per il loro paese?

    Erik strizzò gli occhi, cercando di vedere oltre la fitta e grigia coltre di nebbia. Immaginò i campi di fronte a lui, senza nebbia, il verde rigoglioso e gli alti alberi. Era una terra perfetta per l’agricoltura, non per combattere. Cercò di controllare i suoi pensieri. All’età di vent’anni, sarebbe dovuto essere in Danimarca, magari a occuparsi dei campi, ma di sicuro sposato e con dei figli. Invece, eccolo lì, immobile in quel freddo e umido paese abbandonato. La sua educazione e addestramento lo avevano reso un eccellente comandante. Tuttavia, avrebbe preferito condurre una vita semplice piuttosto che pensare alla guerra.

    «Gli uomini dicono che Re Halfdan abbia intenzione di parlare con noi. Lui e le sue guardie stanno attraversando la collina,» Marcus disse, riportando Erik nel presente.

    «Re Halfdan? Chi lo sta chiamando così adesso, cugino.» Erik cercò di mantenere un’espressione impassibile, sebbene dentro stesse scoppiando.

    Marcus si avvicinò al suo fianco con un sorrisetto. «Credo si possa affermare che la voce sia stata messa in giro dal re in persona. Ha intenzione di condurre la sua Grande Armata vichinga in battaglia.»

    Erik lanciò un’occhiata alla breve distanza di fronte a lui. Il suo corpo era rigido e gli ci volle qualche sforzo per rilassare la mascella. «Non siamo la Grande armata vichinga. Siamo la Grande Armata danese.» Si morse l’interno della guancia, sentendo il sapore sangue. «Halfdan sarà il nostro condottiero oggi. È un uomo di parola,» Erik cercò di non sbuffare, «e abbastanza furbo da non rischiare la propria vita per un’apparizione eroica in questa maledetta nebbia. Farà come al solito; parlerà con i comandanti, cavalcherà tra gli uomini e poi si nasconderà dietro la coda del proprio destriero.»

    Marcus fece un respiro profondo. «Sebbene non ti piaccia quell’uomo, ti consiglio di tenere per te questi pensieri, o almeno nella tua tenda. So come ti senti, cugino, ma molti potrebbero non essere d’accordo.»

    «Quell’uomo è un tiranno. Il suo obiettivo è saccheggiare e conquistare il più possibile dell’Inghilterra. Non ha alcun rispetto per la gente che ha lavorato per rendere questa terra vivibile. Preferirebbe uccidere e bruciare tutti.» Sentì il gomito di Marcus contro le sue costole, anche attraverso la maglia metallica. Aveva visto la carneficina che Halfdan aveva provocato in Europa. Combattere per lui non era qualcosa che avrebbe scelto.

    «Basta! Se tuo padre ti sentisse –»

    «Sono sicuro si stia rivoltando nella tomba. So chi era mio padre e che cosa volesse per me. Sono qui, no? Sto ancora rispettando il suo volere, dopo anni dalla sua morte.»

    «Almeno prova a fartelo piacere.» Marcus non aveva cattive intenzioni ed Erik aveva a cuore il cugino più giovane. Marcus era riuscito a farsi strada, sia con le proprie forze sia seguendo la guida di Erik.

    Erik sapeva anche che soltanto lui avrebbe potuto parlargli francamente, e nessuno degli altri comandati lo avrebbe mai sfidato. Poteva anche essere uno dei più giovani comandanti tra i vichinghi, ma aveva combattuto e organizzato battaglie al fianco del padre. Aveva guadagnato il rispetto.

    Un mormorio si diffuse tra gli uomini. Erik lo sentì prima che s’inginocchiassero formando due linee. Marcus li seguì e mise il pugno destro sul cuore. Erik allungò la mano per accarezzare il naso della sua cavalla araba. Non avrebbe mai seguito un leader che si definiva re. Il loro sovrano era in Danimarca, al sicuro nel suo castello.

    Halfdan si avvicinò con un possente cavallo bianco. Erik non comprendeva perché tenere un animale di quel colore. In battaglia sarebbe stato un bersaglio facile. Forse sarebbe stato meglio lasciare quell’uomo nella retrovia in quell’occasione. Per quanto Halfdan amasse uccidere e combattere, sarebbe morto sicuramente in quella battaglia.

    «Erik,» Halfdan parlò, la voce rauca.

    «Sì... Sire,» aggiunse a denti stretti. Incrociò il risoluto sguardo di Halfdan senza paura. Gli occhi blu di Halfdan erano di ghiaccio e carichi di odio, anche mentre parlava tra i suoi uomini. Avevano la stessa altezza ma Erik era più slanciato, muscoloso e dalle gambe lunghissime. Halfdan aveva le spalle più larghe, era ancora in forma, anche se iniziavano a vedersi i primi segni dell’età. Nascose il suo corpo dietro il mantello di pelliccia.

    «Gli uomini sono pronti a combattere?» sembrò che avesse bisogno di schiarirsi la voce.

    «Lo sono, ma la visibilità è limitata. La nebbia sembra non volerci abbandonare.»

    Halfdan ondeggiò la mano come se volesse schiacciare una mosca. «Gli uomini staranno più attenti. Qualsiasi inglese mezzo vivo potrebbe ucciderli.»

    «Sì.»

    Halfdan fissò Erik e gli diede un’occhiata veloce. «Non hai paura di morire?»

    «No.»

    «Sei impavido. Forse stupido, ma i soldati ti seguiranno e questo mi basta. Porta gli uomini alla vittoria e dammene il merito. Sarai ricompensato per il tuo servizio. Sii da esempio per la gente di questo paese abbandonato da Dio.»

    Erik massaggiò il collo della cavalla. L’animale nitrì e si spostò. Erik cercò di farlo calmare e lo tirò a sé prendendolo per le orecchie. Non disse niente a Halfdan.

    «Gli uomini potrebbero saccheggiare i villaggi vicini dopo. Possono prendere ciò che desiderano.» Halfdan si voltò per andarsene ma poi riportò il cavallo indietro. Fissò Erik, un sorriso oscurò gli si formò sul suo volto. «Sono i benvenuti a fare ciò che vogliono, ma avvertili di non toccare le donne. Che le uccidano. Per i nostri uomini non ci sarà nessun appagamento. Non contamineremo il nostro sangue vichingo con una sporca e maledetta razza. Nessuna fornicazione, o moriranno per mano mia.»

    Erik deglutì, la sua gola ormai secca. Sarebbe stato impossibile instillare le idee radicali di Halfdan nei soldati. Erik era d’accordo sul non toccare le donne ma per motivi diversi. Non erano parte della guerra.

    Per attaccare le islands britanniche, i vichinghi avevano bisogno di uomini, molti uomini. Avevano arruolato prigionieri pronti a combattere e morire per la loro libertà. La maggior parte di essi combatteva per loro stessi, non per il proprio re o paese.

    Inoltre, gli uomini avevano trascorso le precedenti settimane in viaggio e a prepararsi per la guerra. Non vedevano una donna da mesi, quindi l’ordine di

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