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Un canarino
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E-book46 pagine34 minuti

Un canarino

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Info su questo ebook

Nella provincia americana inizio secolo, le donne erano gregarie ma grazie alla loro sensibilità, anche allora riuscivano a farla in barba all'uomo autoritario e... superficiale.
Libera riduzione da Trifles di S. Glaspell
LinguaItaliano
EditoreGiovanna's
Data di uscita22 mag 2014
ISBN9786050305241
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    Anteprima del libro

    Un canarino - Giovanna's

    americano.

    Uno

    E’ inverno.

    Nella cucina della cascina silenziosa di John Wright, l’atmosfera è cupa nel livido mattino.

    Si vede chiaramente che la stanza è rimasta così com’era, senza riordinare: sotto il lavello le pentole, ancora sporche, una mezza pagnotta di pane raffermo, sul tavolo, uno strofinaccio, buttato lì... tutto fa pensare che la casa è stata lasciata improvvisamente.

    Dalla porta, posta sul retro, che da direttamente sulla stanza, entrano lo Sceriffo seguito dal Procuratore della Contea e da Hale: sono tutti uomini di mezz’età. Dei tre il Procuratore County è il più giovane.

    Sono infagottati sotto gli abiti invernali a causa del freddo intenso. Dietro di loro entrano due donne: una è la moglie dello Sceriffo, l’altra è una donna magra, dal viso segaligno, ha un’espressione tesa, nervosa.

    E’ la Signora Hale, sarebbe la più carina, gradevole, e più formosa dell’altra. Si guarda intorno, ha un modo di fare circospetto, timoroso.

    Le due donne restano presso la porta, come fossero restie a procedere... nonostante la stufa accesa, invitante, dal lato della cucina.

    Il Procuratore della contea, premuroso, le invita ad avvicinarsi alla stufa, senza timore.

    - Non ho tanto freddo, grazie. – dice la Signora Peters, pur facendosi un po’ più avanti in direzione della stufa.

    Suo marito, lo Sceriffo ha ben altro a cui pensare; si sbottona il cappotto con fare ufficiale, come se, solennemente, volesse dare inizio al lavoro di indagine.

    Forse ha solo voglia di mostrarsi solerte agli occhi del giovane Procuratore, oppure solo una tremenda fretta di chiudere presto quella dolorosa faccenda.

    - Ora, signor Hale, - dice all’uomo, più impacciato, che li accompagna - prima di andare avanti, spieghi al signor Henderson, con precisione quello che ha visto quando è entrato qui ieri mattina.

    Ma il Procuratore lo interrompe, anche per farsi valere:

    - A proposito, siete sicuri che non sia stato spostato niente? Le cose sono esattamente come le avete lasciate ieri? -

    Lo Sceriffo non mostra alcun segno di contrarietà, anzi, prima di rispondere, si guarda intorno scrupolosamente, come per accertarsi che niente sia stato spostato.

    - Perfettamente, signore, è tutto come è stato lasciato. Visto che la temperatura è scesa sotto lo zero, stanotte, ho pensato che era meglio mandare qui Frank, stamattina, per accendere il fuoco. Inutile prendersi una polmonite per un caso del genere. Però gli ho raccomandato di non toccare nulla tranne la stufa, giusto Frank? -

    - Comunque, sarebbe stato meglio lasciare qualcuno qui, ieri. – disse il procuratore giusto per mostrarsi meticoloso.

    - Ieri? – risponde pronto lo Sceriffo – Ieri, signor Procuratore, c’era da impazzire, non sapevo più dove dividermi... non mi era rimasto un solo uomo libero. -

    Il Procuratore, procedendo, senza dar peso alle lamentele:

    - D’accordo, signor Hale, ora raccontate solo quello che è successo quando siete venuto qui, ieri mattina. -

    - Ecco ... – comincia Hale - insieme ad Harry, dovevo portare un carico di patate in città. La fattoria è di strada, venendo da casa mia, allora mi

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