L'uomo che non voleva morire
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Anteprima del libro
L'uomo che non voleva morire - Alfonso Maria Zerbo
Zerbo
Prefazione al testo teatrale
L’uomo che non voleva morire
non è esattamente la storia di un uomo in particolare, ma la è storia di una certa categoria della società, appartenente alla borghesia francese del Rinascimento, che si trova coinvolta in fatti di portata epocale. È l’eterna lotta per la sopravvivenza tra il mondo dei piccoli
e il mondo dei notabili e dei sovrani. In questo affresco del XVII secolo, troviamo personaggi illustri (Luigi XIV, d’Artagnan, Jean de la Fontaine, la marchesa di Plessis Bellière, Colbert), personaggi mitici (le maschere di ferro Nicolas Fouquet, Antonio Mattioli ed Eustache Dauger) e persone come noi. L’opera, nata da un’investigazione storica, intende far luce su una parte importante della Storia di Francia, che precede di un centinaio d’anni la rivoluzione francese. In questa pièce niente è romanzato. Tutto ciò che è stato scritto è il risultato di un’enorme indagine in cui, laddove non è stato possibile accertare la verità dei fatti, si è cercato di narrare ciò che era verosimile o quantomeno probabile. La cosa più ardua è stato rendere quest’opera documentale, qualcosa che si avvicinasse il più possibile all’arte. L’uomo che non voleva morire
è il tentativo di rendere protagonista la Storia, in Teatro. Gli intrecci della parte finale del testo non sono una scelta predeterminata dell’autore, ma una scelta obbligata per rendere lo spettatore ed il lettore protagonisti in prima persona di una serie di avvenimenti storici, realmente accaduti. Diversi studiosi hanno voluto individuare in Fouquet la maschera di ferro
, molti altri hanno sostenuto che fosse Eustache Dauger, altri ancora hanno addotto che si trattasse di Ercole Antonio Mattioli. A nessuno è venuto in mente che tutti e tre questi personaggi furono effettivamente la maschera di ferro
. L’emozione che scaturisce da queste vicende non nasce da un tentativo a tavolino di confezionare uno spettacolo avvincente, ma da un’accurata ricostruzione dei fatti, in tutto il loro realismo e la loro crudezza. Queste vicende della Francia del 1600 presentano delle sorprendenti analogie, con quanto sta accadendo in Italia, oggi, dalla crisi economica alla deflazione imperante, dall’imposizione surreale delle tasse alla povertà delle famiglie, dall’austerity alle vicende di Berlusconi. L’uomo che non voleva morire
è il tentativo di far immergere lo spettatore di Teatro in un altro periodo storico, in modo realistico. È il tentativo di far immergere lo spettatore in un mondo lontano anni luce dai suoi problemi quotidiani.
Alfonso Maria Zerbo.
Trama della storia
I ATTO
01) Presso il palazzo di Vaux le Vicomte si tiene una grande festa
02) Jean de la Fontaine, la marchesa di Plessis-Belliere e mademoiselle de La Valliere disquisiscono sull’assenza della regina Maria Teresa
03) Il Re e il drappello reale si recano presso i giardini di Vaux le Vicomte guidati dal sovrintendente Fouquet
04) Fouquet e i suoi invitati cenano. Al Re sole e a sua madre è riservato il Grand Couvert
05) Gli ospiti di Fouquet assistono alla commedia di Moliere Gli importuni
06) D’Artagnan viene convocato presso l’ufficio del Re al castello di Nantes
07) Presso il castello di Nantes si tiene il consiglio straordinario dei ministri
08) Fouquet viene arrestato da d’Artagnan
09) Presso l’Arsenale di Parigi si svolge il processo a Nicolas Fouquet
II ATTO
01) Con una maschera di ferro sul volto Fouquet viene portato nella fortezza di Pinerolo
02) Benigno Dauvergne de Saint Mars fa conoscere a Fouquet Marie Madeleine
03) In una domenica di fine giugno un temporale fa esplodere un deposito di polveri che distrugge una parte della fortezza di Pinerolo
04) Benigno, d’Artagnan e Guerin ritrovano Fouquet tra le macerie della torre d’angolo sud est
05) Marie Madeleine riabbraccia Fouquet dopo la sciagura
06) Fouquet conosce Antonin Nompar de Caumont presso la fortezza di Pinerolo
07) A tarda sera Benigno, d’Artagnan e Guerin si recano presso la cella di Fouquet. È il 23 marzo 1680, il giorno della morte di Fouquet
08) Mathieu Roux e Fabrice Bonald uccidono Ercole Antonio Mattioli
09) Presso il carcere della Bastiglia il detenuto Jeanot Talagas colpisce al cranio Eustache Dauger
L’UOMO CHE NON VOLEVA MORIRE
Dramma in due atti
di Alfonso Maria Zerbo
PERSONAGGI
Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze
Jean Baptiste Colbert, intendente alle finanze
Luigi XIV, Re sole
Ana Mauricia di Spagna, detta Anna d’Austria, madre di Luigi XIV
Marie-Madeleine de Castille-Villemareuil, seconda moglie di Fouquet
Marchesa di Plessis-Bellière
Mademoiselle de La Valliere
Jean de la Fontaine
Filippo I, duca d’Orleans
Madame Francoise De Lorain, damigella di Anna d’Austria
Anne D’ambrose
Contessa de Guiche
Il capitano delle guardie del Re
Il capitano delle guardie svizzere Courtenvaux
Francois Vatel, maestro di cerimonie
Charles de Batz de Castelmore d’Artagnan
Benigno Dauvergne de Saint Mars direttore della fortezza di Pinerolo
Antonin Nompar de Caumont
Primo cameriere de Nyert
Louvois segretario di Stato alla guerra
Eustache Dauger
Bertrand La Riviere
Guerin, guardia carceraria di Pinerolo
Ercole Antonio Mattioli
Tenente Fouissard
Marie-Madeleine
Mathieu Roux
Fabrice Bonald
Jeanot Talagas
Valery Duboisson
Gentiluomo dei pronti
Gentiluomo coppiere
Gentiluomo cameriere
Primo Maggiordomo di Fouquet
1a guardia del Re
2a guardia del Re
1° moschettiere
2° moschettiere
3° moschettiere
La dolce sposa (ballerina)
Quest’opera intende far luce sulla vita di Nicolas Fouquet, sovrintendente alle finanze del regno di Francia sotto Luigi XIV. Il palcoscenico, durante tutta la pièce, sarà congegnato similmente a quanto accade nell’opera Morte di un commesso viaggiatore
, realizzata qualche anno fa dal Teatro stabile di Genova. In quest’opera la scenografa Valeria Manari mette a punto un efficace meccanismo; Nella parte alta e centrale del palcoscenico (cielo), ben visibile alla platea, è presente uno spazio orizzontale di discrete dimensioni dove la regia teatrale può inserire, a proprio piacimento, una frase o una serie di frasi consecutive che spiega cosa sta accadendo in scena. I caratteri si comporranno, ogni volta che appaiono, così come succede sui fogli inseriti nelle tradizionali macchine da scrivere. Per comodità del regista, l’autore ha posto un asterisco in corrispondenza delle frasi da sovraimprimere, ad ogni fine di frase. Le vicende di questo fatto storico che riguardano la Francia del 1600 presentano delle sorprendenti analogie con quanto sta accadendo in Italia, oggi.
ATTO I
Apertura del sipario.
Notazioni sui personaggi: Nicolas Fouquet è un uomo di mezza età, non alto, prestante, di bell’aspetto, dagli occhi azzurri espressivi e i lineamenti del volto leggermente appuntiti, dotato di un comportamento autoritario. Jean Baptiste Colbert è un uomo di altezza media, non bello, con uno sguardo interessante e dotato di un temperamento freddo. Marie-Madeleine de Castille-Villemareuil è una donna giovanissima dall’aspetto gradevole, leggermente più alta del marito, con un collo lungo e un aspetto impettito. Francois Vatel è un uomo di trent’anni alto, non bello, dalle fattezze tipicamente svizzere, dal comportamento deciso e zelante. Luigi XIV di Francia è un uomo alto, interessante, dai capelli scuri e vagamente ricci, con il viso leggermente segnato dal vaiolo. Anna d’Austria è una donna di corporatura media, mediamente obesa, dagli occhi verdi, dai capelli bianchi e dalle labbra carnose. La marchesa di Plessis Belliere è una donna discretamente alta, di bell’aspetto, dalla struttura ectomorfica e dai modi aggraziati. Mademoiselle de la Valliere è una donna di altezza mediocre, biondastra, d’aspetto interessante, colta, aggraziata e leggermente zoppa. Monsieur
fratello del Re è una persona di vent’anni, dai capelli neri e gli occhi scuri, notevolmente avvenente, discretamente alta, dall’aspetto ambiguo. Jean de la Fontaine é un uomo di quarant’anni, colto, assolutamente non bello, con una faccia oblunga e un naso prominente.
SCENA I
Re Luigi XIV
Filippo I duca d’Orleans Monsieur
Anna d’Austria
Madame Francoise De Lorain damigella di Anna d’Austria
Contessa de Guiche
Il capitano delle guardie del Re
Il capitano delle guardie svizzere Courtenvaux
Nicolas Fouquet
Marie Madeleine de Castille-Villemareuil
Marchesa di Plessis-Bellière
Mademoiselle de La Valliere
Jean de la Fontaine
Francois Vatel
Primo maggiordomo di Fouquet
- Festa al Palazzo di Vaux le Vicomte - Residenza del sovrintendente Fouquet - domenica 17 agosto 1661 - cielo parzialmente nuvoloso - Ore 18,00 - giornata di afa e di grande caldo. - *
Piazzale antistante l’entrata principale del castello di Vaux, non lontano dalla pineta formata da pini domestici d’alto fusto. Adagiata sullo sfondo si trova una spettacolare scalinata decorata, gremita di invitati. In lontananza si vedono le cento guardie svizzere allineate e le divise rosso vivo, blu e bianche delle 25 guardie del corpo militare di polizia francese. Lo scudiero personale del Re e altri personaggi sono impersonati da fantocci dall’aspetto realistico. Il Re arriva assieme al fratello Monsieur
, alla madre Anna d’Austria, a madame De Lorain, alla contessa de Guiche, al capitano delle guardie del Re, al capitano dei cento svizzeri Courtenvaux e a due guardie del corpo. Il Re sole indossa un elegante giustacuore da cerimonia di seta dorata, accessoriato con maniche in broccato, collare di pizzo stretto alla gola, una cravatta di lino batista infilata nel sesto bottone del giustacuore e un cappello color nero fulvo, con piume bianche. Anna d’Austria indossa un vestito con un lungo strascico e tiene nella mano destra un ventaglio spagnolo decorato. Fouquet indossa un elegantissimo giustacuore