Assassinio al Paradise Beach Club

Di Elena Capaldo

RACCONTO LUNGO (55 pagine) - THRILLER - Prima aveva dovuto superare lo shock, poi aveva dovuto spiegare all'operatore del 118 che un uomo era stato pugnalato all'interno del suo stabilimento balneare. Così l'intraprendente e arguta Emma è costretta a improvvisarsi investigatrice...

Cosa può rendere interessante una vacanza al Paradise Beach Club di Viareggio se, tre giorni prima della partenza, il tuo fidanzato è stato spedito dal suo capo a Stoccolma per un affare improrogabile? Se, nonostante i bagni di mare, il crogiolarsi al sole e la musica preferita salvata nell'"iPod," sai di sicuro che niente di tutto ciò riuscirà a risollevarti il morale? Insomma, una vacanza in cui di sicuro c'è solo che sarai annoiata a morte? Che domande: un assassinio...

Appassionata di giallo classico, con particolare interesse per l'opera di Sir Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, Elena Capaldo è dal 2002 segretaria di redazione della rivista "Sherlock Magazine". Nel dicembre dello scorso anno ha esordito in campo letterario col racconto lungo "Minaccia sui 27Mhz", ambientato in Valle Strona, introducendo il personaggio di Emma, una intraprendente e arguta ragazza che si trova invischiata in singolari casi di cronaca nera e che riesce a dare un concreto aiuto alle forze dell'ordine che indagano sui vari misfatti. "Assassinio al Paradise Beach Club", qui proposto, vede Emma investigare a modo suo e con la sua consueta perspicacia su un omicidio avvenuto presso lo stabilmente balneare dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 27 ott 2015
• ISBN: 9788867759392

Anteprima del libro

a cura di Vincenzo Vizzini

Elena Capaldo

Assassinio al Paradise Beach Club

Racconto lungo

Prima edizione ottobre 2015

ISBN 9788867759392

© 2015 Elena Capaldo

Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Assassinio al Paradise Beach Club

Prologo

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Delos Digital e il DRM

In questa collana

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Il libro

L'intraprendente e arguta Emma si improvvisa investigatrice quando, nello stabilimento balneare in cui si trova in vacanza, viene ucciso a coltellate l'affascinante bagnino.

Cosa può rendere interessante una vacanza al Paradise Beach Club di Viareggio se, tre giorni prima della partenza, il tuo fidanzato è stato spedito dal suo capo a Stoccolma per un affare improrogabile? Se, nonostante i bagni di mare, il crogiolarsi al sole e la musica preferita salvata nell'iPod, sai di sicuro che niente di tutto ciò riuscirà a risollevarti il morale? Insomma, una vacanza in cui di sicuro c’è solo che sarai annoiata a morte? Che domande: un assassinio…

L'autore

Appassionata di giallo classico, con particolare interesse per l’opera di Sir Arthur Conan Doyle e Agatha Christie, Elena Capaldo è dal 2002 segretaria di redazione della rivista Sherlock Magazine.

Nel dicembre dello scorso anno ha esordito in campo letterario col racconto lungo Minaccia sui 27Mhz, ambientato in Valle Strona, introducendo il personaggio di Emma, una intraprendente e arguta ragazza che si trova invischiata in singolari casi di cronaca nera e che riesce a dare un concreto aiuto alle forze dell’ordine che indagano sui vari misfatti.

Assassinio al Paradise Beach Club, qui proposto, vede Emma investigare a modo suo e con la sua consueta perspicacia su un omicidio avvenuto presso lo stabilmente balneare dove sta trascorrendo qualche giorno di vacanza.

Prologo

18 luglio

La corsa a tutta velocità dell'ambulanza a sirene spiegate si arrestò, dieci minuti dopo la mezzanotte, davanti all'entrata del Paradise Beach Club, sul lungomare di Viareggio. Era stato il signor Armando Gorla, il gestore dello stabilimento balneare, a chiamare i soccorsi.

Dopo aver superato lo shock per averlo trovato in una pozza di sangue, aveva spiegato all'operatore del 118 che un uomo era stato pugnalato all'interno della sua struttura, probabilmente con il coltello a serramanico abbandonato lì accanto. Al telefono aveva raccomandando di fare presto perché quel giovanotto che conosceva da tanto tempo era in fin di vita.

– Presto, fate in fretta! Da questa parte, seguitemi! – aveva urlato il gestore ai due soccorritori scesi dall'autolettiga della Croce Rossa.

I tre uomini avevano raggiunto di corsa il corpo dell'uomo steso a terra.

– Il polso è debole – aveva annunciato il medico dopo essersi chinato accanto alla vittima e averne verificato il battito. – Non c'è un minuto da perdere: dobbiamo trasportarlo immediatamente in ospedale!

All’uomo agonizzante quelle poche parole erano giunte distanti, ovattate. Le orecchie gli ronzavano e non riusciva ad aprire gli occhi. Avvertiva un dolore lancinante alla schiena come se una belva feroce gli avesse affondato nella carne i suoi potenti artigli.

Percepiva il contatto con la sabbia, resa umida dall'avvicinarsi della notte, attraverso la pelle. Come ha potuto farlo… perché? pensò qualche attimo prima di smettere di lottare nel tentativo di rimanere vigile. Si sentiva così stanco. Non desiderava altro che cedere alla tentazione di lasciarsi trasportare da quelle braccia gentili che lo cullavano dolcemente e lo esortavano ad abbandonarsi. E lo fece, si arrese a quel torpore seducente senza altre esitazioni.

Poi ci fu il buio: il buio più fitto e più nero.

Capitolo 1

Otto giorni prima

Emma si alzò dal lettino in tela a righe bianche e blu. Dopo aver infilato le ciabatte da mare, recuperò dalla borsa da spiaggia gli shorts e la maglietta. Raccolse le sue cose e si incamminò sulla passatoia che conduceva verso l'uscita del Paradise Beach Club.

Erano passate da poco le 18,00 e a quell'ora la canicola di luglio stava lasciando il posto a una temperatura più gradevole grazie alla brezza che si era alzata dal mare. Era consapevole che sarebbe stato il momento migliore per restare a crogiolarsi sulla spiaggia ma quel giorno si era annoiata a morte. I bagni di mare, di sole e la musica preferita salvata nell'iPod non erano riusciti a risollevarle il morale, così aveva deciso che avrebbe raggiunto in anticipo la sua camera d'albergo.

Quando Leonardo le aveva proposto di trascorre insieme due settimane di vacanza in Versilia non poteva certo immaginare che sarebbe finita in quel modo. Tre giorni prima della partenza, l'Amministratore Delegato della multinazionale presso la quale Leonardo ricopriva il ruolo di Sales Manager, gli aveva chiesto, senza alcuna possibilità di replica, di recarsi nella filiale di Stoccolma per chiudere una trattativa molto importate. Le cose però non erano filate come previsto: il cliente svedese aveva fatto un passo indietro e Leonardo era rimasto bloccato nel nord Europa.

Emma era partita da sola nella speranza che il fidanzato riuscisse a raggiungerla in tempi brevi. Dunque, la vacanza era iniziata col piede sbagliato ed era proprio il caso di dire così, poiché scendendo dall'Intercity che dalla stazione di Milano Centrale l'aveva accompagnata alla destinazione sul Mar Tirreno, forse per colpa del peso eccessivo del trolley o per distrazione, aveva perso l'equilibrio ed era caduta rovinosamente procurandosi una contusione alla caviglia destra che ancora