Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Neri amori
Neri amori
Neri amori
E-book176 pagine2 ore

Neri amori

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Leggi anteprima

Info su questo ebook

Dalla premiata coppia del thriller erotico, otto storie di crimini efferati, sesso incandescente e ossessioni incontenibili. Nelle spiagge assolate di Maiorca, tra gli stand di Lucca Comics, nella Milano gelida del successo a ogni costo, sulle rive di un Garda apocalittico... fin dove potreste arrivare per avere ciò che desiderate?
LinguaItaliano
Data di uscita8 ott 2022
ISBN9788893693493
Neri amori

Leggi altro di Andrea Carlo Cappi

Autori correlati

Correlato a Neri amori

Titoli di questa serie (23)

Visualizza altri

Ebook correlati

Narrativa generale per voi

Visualizza altri

Articoli correlati

Categorie correlate

Recensioni su Neri amori

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole

    Anteprima del libro

    Neri amori - Andrea Carlo Cappi

    Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4


    Collana Élite

    NERI AMORI

    di Andrea Carlo Cappi ed Ermione

    Proprietà letteraria riservata

    ©2022 Edizioni DrawUp

    www.edizionidrawup.it

    redazione@edizionidrawup.it

    Progetto editoriale: Edizioni DrawUp

    Direttore editoriale: Alessandro Vizzino

    Grafica di copertina: Adriana Giulia Vertucci

    I diritti di riproduzione e traduzione sono riservati.

    Nessuna parte di questo eBook può essere utilizzata, riprodotta o diffusa, con qualsiasi mezzo, senza alcuna autorizzazione scritta.

    I nomi delle persone e le vicende narrate non hanno alcun riferimento con la realtà.

    ISBN 978-88-9369-349-3

    Neri amori a Palma di Maiorca, ©2012, Andrea Carlo Cappi & Ermione, prima edizione in eBook da Atlantis-Lite Editions.

    Cosplay, ©2012, Andrea Carlo Cappi & Ermione; prima edizione nell’antologia Steel (vincitore del concorso omonimo) Rosso China Edizioni.

    Colpo d’occhio, ©2016, Andrea Carlo Cappi & Ermione, prima edizione nella raccolta Cosplay, Algama.

    Madamina, ©2013, Andrea Carlo Cappi & Ermione; prima edizione su Cronaca vera n. 2127.

    Tutto il ghiaccio del mondo, ©2014, Andrea Carlo Cappi & Ermione, prima edizione nell’antologia Una notte a Milano, Novecento Editore.

    Azzurro, ©2013, Andrea Carlo Cappi & Ermione; prima edizione su Cronaca vera n. 2117.

    Taxwoman, ©2013, Andrea Carlo Cappi & Ermione; pubblicato originariamente su Pastiche n.18.

    Nuova carne, ©2013, Andrea Carlo Cappi & Ermione; prima edizione in ebook da ErosCultura.

    INTRODUZIONE

    Quando abbiamo cominciato a lavorare insieme, uno di noi due era noto da circa vent’anni come autore di thriller (per usare la definizione più ampia) e l’altra - da molto meno tempo, essendo più giovane - si definiva scrittrice psicoerotica. Forse si dovrebbe essere considerati semplicemente in base alla qualità delle opere, ma le classificazioni di genere servono dopotutto agli editori a vendere un libro e ai lettori a capire se questo rientri nei loro interessi.

    Ogni volta che scriviamo insieme, tuttavia, le definizioni non sono così immediate. La più ovvia sarebbe thriller erotico ma l’ibridazione tra generi è spesso in agguato. Per esempio, nel nostro romanzo edito da Edizioni DrawUp dal titolo LUV, si mescolano fantascienza (distopica), erotismo (saffico) e noir (criminale); alla fine lo abbiamo definito fantanoir. Alcune storie in questo volume possono essere considerate a tutti gli effetti thriller erotici. Per un’altra, Tutto il ghiaccio del mondo, abbiamo preferito parlare di sexy thriller. In chiusura ci spostiamo su sesso distopico e feticismo postapocalittico.

    Adesso suppongo che l’editore ci chiederà come classificare allora questa raccolta. Fosse facile. In tutti i racconti, brevi o lunghi che siano, c’è un elemento erotico che può essere appena sottinteso oppure arrivare al limite del porno. In tutti ci sono rivelazioni o colpi di scena che potrebbero farli rientrare nel campo del giallo o, se preferite, del noir, anche se pure su queste definizioni ci sarebbe da discutere per ore. Certi sono basati sullo sviluppo della trama, altri sulla sorpresa finale, il cosiddetto twist, nella tradizione dell’Alfred Hitchcock’s Mystery Magazine.

    L’unica cosa di cui siamo certi è che sono storie di Cappi & Ermione: quelle che nessuno dei due scriverebbe se non ci fosse l’altra metà della coppia creativa, indipendentemente da chi dei due abbia lo spunto iniziale del racconto. Oltretutto, se all’inizio all’una spettava il compito di scrivere le parti erotiche e all’altro quelle noir, a un certo punto i ruoli si sono (quasi) invertiti. Cose che capitano quando si scrive a quattro mani.

    E alla consueta domanda Come scrivete a quattro mani? in questo caso possiamo rispondere: nel modo più improbabile! Quando viene colta dall’ispirazione, ovunque si trovi, la co-autrice comincia a inviare al co-autore brani di racconto dallo smartphone, anche in piena notte. L’altro li raccoglie sul computer e li inserisce tra le parti che sta scrivendo a sua volta, sino a completare la storia.

    Le otto storie di questa raccolta sono il frutto di tali deliranti processi creativi. Dal momento che una di esse ha vinto un concorso letterario i cui temi erano eros e acciaio - quindi in fondo amore e morte - credo che alla fine saranno questi che troverete, aldilà di qualsiasi definizione di genere: neri amori.

    NERI AMORI A PALMA DI MAIORCA

    Prologo, 1980

    La spiaggia di Cala Falcò era uno dei segreti meglio custoditi dell’isola di Maiorca. Per un buon tratto bastava seguire i cartelli lungo la strada che serpeggiava tra le colline, anche se la fiducia nella segnaletica veniva meno quando a un bivio veniva indicato che in entrambe le direzioni si andava alla vicina Cala Vinyes.

    E Cala Falcò dov’era finita?

    Solo con una certa perseveranza si arrivava alla svolta giusta, si risaliva un breve pendio e si giungeva nei pressi della spiaggia.

    Ma solo nei pressi.

    A questo punto infatti la segnaletica cessava e i più desistevano. Altri invece non si arrendevano e, dopo vari tentativi, trovavano sul ciglio di una strada laterale un palo con un cartello scritto a mano e una freccia che indicava un sentiero sterrato sulla destra. Dopo essersi inoltrati per diversi minuti in un bosco, tuttavia, si ritrovavano in mezzo alla vegetazione, scuotevano la testa e tornavano indietro delusi. Pochi notavano il secondo cartello, seminascosto tra le fronde, a indicare un’ulteriore pista sterrata che finalmente portava a destinazione.

    Marina invece conosceva il percorso e arrivò dove voleva. Lasciata la macchina - un’anonima Ford Fiesta - nel parcheggio deserto, attraversò la spiaggia, si tolse le scarpe e percorse qualche metro nell’acqua bassa. Aggirò una zona di alghe, insidiosa e scivolosissima, fino a raggiungere gli scogli. Ci si arrampicò e seguì un breve sentiero che la condusse a una minuscola insenatura poco più in là, una spiaggia oltre la spiaggia, un luogo ancora più riservato.

    Si spogliò completamente, si cosparse di olio solare e si distese su un telo di spugna, togliendosi finalmente gli occhiali da sole e il cappello a tesa larga con cui aveva nascosto la sua identità fin da quando era uscita dall’Hotel Victoria sul Paseo Maritimo.

    Era l’unico modo per passare una mattina d’estate al riparo da ammiratori, paparazzi, corteggiatori, aspiranti attori e toreri più o meno famosi. C’era stato un periodo in cui Marina Sylvian - diva dei fotoromanzi, del cinema e, ora, della televisione - amava farsi vedere da tutti. Ma questo succedeva più di vent’anni prima, all’inizio della sua carriera.

    Sentì il rumore del motore di un motoscafo e alzò lo sguardo. Sorrise, provando un’improvvisa eccitazione. Vide l’uomo a bordo che gettava l’ancora e poi si tuffava, cominciando a nuotare verso la riva. Marina chiuse gli occhi e inspirò a fondo, pregustando il piacere.

    Lo aveva incontrato al bar dell’Hotel Victoria un paio di giorni prima. Qualcosa meno di quarant’anni, capelli lunghi e occhi scuri, muscoli ben definiti, abbronzato, sensuale. Nello sguardo, la promessa di farla sentire come se lei fosse l’unica donna della sua vita.

    Tra poco, finalmente, sarebbe stato suo.

    Di lei si poteva dire qualsiasi cosa, ma non che fosse timida. Il desiderio era sempre stato la sua febbre. Era sempre riuscita a fare leva sulle debolezze dei propri amanti, conoscendole bene Manteneva sempre tutto statico, persino la tenerezza, Dava tutto il suo corpo e nel contempo si sottraeva più di quanto riuscisse a concedersi. Le sue membra non reclamavano mai, non si chiudevano, non opponevano resistenza. Era felice di esibire quel suo corpo, di cui in pochi avevano osato lamentarsi... anzi, forse solo uno.

    Mentre l’uomo stava per raggiungere la spiaggia, Marina aveva già preso a toccarsi fra le cosce, in piedi, affinché lui tra una bracciata e l’altra potesse sbirciare ed eccitarsi. Se ne stava lì a masturbarsi, salda sulle gambe divaricate, inebriata più dall’esibizione che dall’atto in sé.

    Quando lui emerse gocciolante dal mare e si fece avanti camminando sui sassi della riva, Marina fu ipnotizzata dall’erezione che lo spettacolo aveva provocato. Il cazzo rigonfio dell’uomo fuoriusciva dagli slip come un frutto maturo...

    Lui le si avvicinò. Se solo le avesse lasciato il tempo, Marina avrebbe continuato la performance, esibendosi in una fellatio senza precedenti. Invece si senti presa per i capelli, si vide rigirata verso le rocce e dovette appoggiare le mani sugli scogli. Agevolò i movimenti di lui, curiosa di prendersi quella bella verga, che in un attimo sentì risalire dentro di sé.

    1958

    1

    Quando Guillermo si diresse verso il mare in quella soleggiata mattina di marzo, non immaginava che presto si sarebbe sentito come un personaggio di quei film americani che, quando se lo poteva permettere, andava a vedere al cinema Sala Regina.

    In quella stagione, a dire il vero, poteva permettersi ben poco. Aveva sedici anni e lavorava soltanto da maggio a settembre, e per qualche settimana intorno a Natale, come aiuto-cameriere negli alberghi: portava i patti dalla cucina ai camerieri, che a loro volta li servivano a tavola. E il grosso delle mance se lo prendevano loro.

    Esauriti i soldi delle ultime feste, mancavano i fondi anche per le sigarette e l’unico luogo in cui procurarsi da fumare era sotto la terrazza dell’Hotel Mediterraneo. Lì gli stranieri ricchi che svernavano a Palma di Maiorca non mancavano mai. Dalla facciata dell’albergo un ponticello si protendeva verso il mare e gli ospiti ci andavano a prendere il sole tutto l’anno. In quanto ricchi, da ogni sigaretta tiravano solo qualche boccata prima di gettarla e i ragazzi della zona andavano a recuperarle sotto la terrazza per fumare gratis.

    E poi c’era sempre la speranza di sbirciare qualche attrice famosa in costume da bagno.

    Quella mattina, quando Guillermo alzò lo sguardo, notò che una donna lo stava osservando dalla terrazza. Da sotto il turbante spuntava qualche ciocca di capelli scuri. Parte del viso era nascosta da un grosso paio di occhiali da sole, ma si vedeva che era giovane e bella.

    «Che cosa fai?» chiese lei dall’alto.

    «Raccolgo tabacco» rispose il ragazzo, mostrando una manciata di sigarette mezze fumate.

    «Vivi qui?»

    Guillermo fece un cenno di assenso. La donna doveva avere solo qualche anno più di lui. Troppi però, a quell’età. Ma avevano in comune un marcato accento andaluso. Non che questo appianasse le differenze: lui era lì sotto a raccogliere mozziconi e lei era là sopra con i ricchi stranieri.

    «Ti andrebbe un lavoro?» chiese la bella sconosciuta.

    «Certo.»

    «Aspettami stasera alle sette fuori dall’albergo.» La donna frugò in una borsetta e dopo un secondo gli lanciò un pacchetto di sigarette sigillato, che Guillermo afferrò al volo. Lei gli fece un cenno di saluto, poi sparì alla sua vista.

    Il ragazzo non aveva idea di quale lavoro volesse proporgli, ma il solo pensiero di rivederla era una prospettiva del tutto incredibile.

    Per sicurezza, Guillermo si mise in tasca il pacchetto nuovo di Player’s, prese

    Ti è piaciuta l'anteprima?
    Pagina 1 di 1